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POPOLAZIONE ESPOSTA A FRANE

Immagine abstract
Abstract: 
L'indicatore fornisce una stima della popolazione a rischio frane (rischio di danni alla persona: morti, dispersi, feriti, evacuati) su base nazionale, regionale, provinciale e comunale. In Italia la popolazione a rischio frane residente nelle aree a pericolosità PAI elevata e molto elevata (P3+P4) ammonta a 1.303.666 abitanti, pari al 2,2% del totale.
Descrizione: 
L'indicatore fornisce informazioni sulla popolazione a rischio frane. Per popolazione esposta a frane si intende la popolazione residente esposta al rischio di danni alla persona (morti, dispersi, feriti, evacuati). La stima è stata effettuata utilizzando come dati di input la Mosaicatura nazionale ISPRA (v. 4.0 – Ottobre 2021) delle aree a pericolosità da frana (molto elevata P4, elevata P3, media P2, moderata P1 e delle aree di attenzione AA), perimetrate nei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) redatti dalle Autorità di Bacino Distrettuali (ex Autorità di Bacino) e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano; il 15° Censimento della popolazione ISTAT (2011) e i limiti amministrativi ISTAT (2021).
Scopo: 
Fornire una stima della popolazione a rischio frane su base nazionale, regionale, provinciale e comunale.
Rilevanza: 
È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
È semplice, facile da interpretare
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
Fornisce una base per confronti a livello internazionale
Misurabilità: 
Adeguatamente documentati e di fonte nota
Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Solidità: 
È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi: 
Raccolta, elaborazione, archiviazione e diffusione dei dati in materia di difesa del suolo e di dissesto idrogeologico riferita all'intero territorio nazionale (art. 55 del D. Lgs. 152/2006 “Norme in materia ambientale”); D.L. 180/98 “Decreto Sarno” convertito in Legge 267/1998, DPCM del 29/09/98 (Atto di indirizzo e coordinamento), L. 365/00;
Indicatore di risultato nell’ambito dell’Accordo di Partenariato 2014-2020 tra Italia e Commissione Europea (Obiettivo tematico 5 – Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi); Indicatore utilizzato per la ripartizione dei fondi tra le Regioni (DPCM 5 dicembre 2016) nell’ambito del Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico.
DPSIR: 
Impatto
Tipologia indicatore: 
Descrittivo (tipo A)
Riferimenti bibliografici: 
Trigila A., Iadanza C., Bussettini M., Lastoria B. (2018) Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischio. Edizione 2018. ISPRA, Rapporti 287/2018 (ISBN 978-88-448-0901-0)
Limitazioni: 
Non compilato  
Ulteriori azioni: 
Non compilato  
Frequenza rilevazione dati: 
Pluriennale
Accessibilità dei dati di base: 
Il Censimento ISTAT 2011 è disponibile al link: https://www.istat.it/it/archivio/104317
La Mosaicatura nazionale ISPRA della pericolosità da frana è pubblicata sulla Piattaforma IdroGEO: https://idrogeo.isprambiente.it/.
Fonte dei dati di base: 
ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)
Descrizione della metodologia di elaborazione: 
La stima della popolazione a rischio è stata effettuata intersecando, in ambiente GIS, la mosaicatura ISPRA delle aree a pericolosità da frana PAI con le 402.678 sezioni del Censimento ISTAT 2011. Non essendo nota l'esatta ubicazione della popolazione all’interno delle sezioni, gli abitanti sono stati uniformemente distribuiti all’interno di ciascuna sezione. Il numero di persone esposte è stato quindi calcolato con il metodo di proporzionalità, moltiplicando la percentuale di area a pericolosità da frana all’interno di ciascuna sezione di censimento per la popolazione residente nella suddetta sezione.
La vulnerabilità, che rappresenta il grado di perdita dell’elemento a rischio che può essere danneggiato nel corso di un evento, è stata posta cautelativamente pari a 1, in quanto una sua valutazione richiederebbe la conoscenza della magnitudo dei fenomeni franosi (velocità e volume) come pure la conoscenza del comportamento/resilienza delle categorie di popolazione (es. anziani, bambini, persone non autosufficienti). La vulnerabilità può inoltre variare anche in base al periodo dell'anno (estivo/invernale), al giorno della settimana (feriale/festivo) e all'ora (diurne/notturne) in cui si verifica l'evento.
Core set: 
SDGs Indicators
Altri Core set: 
PON GOV Statistiche ambientali
Indicatori Piattaforma per la riduzione del rischio da disastri - Sendai
Green deal
Periodicità di aggiornamento: 
Triennale
Copertura spaziale: 
Nazionale, Regionale, Provinciale, Comunale
Copertura temporale: 
2021
L’indicatore risponde alla domanda di informazione riguardante la popolazione a rischio frane in Italia, è ben fondato in termini scientifici e tecnici e fornisce una base per confronti a livello internazionale. La comparabilità nello spazio è ottima in quanto la metodologia è standardizzata. La stima della popolazione a rischio risente in misura ridotta delle disomogeneità delle aree a pericolosità da frana in quanto, nelle aree urbanizzate, dove si concentrano gli elementi a rischio, l’attività di mappatura di tali aree è stata pressoché completa e omogenea sull’intero territorio nazionale.
Stato: 
Non definibile
Descrizione/valutazione dello stato: 
In Italia la popolazione a rischio frane residente nelle aree a pericolosità PAI elevata e molto elevata (P3+P4) ammonta a 1.303.666 abitanti, pari al 2,2% del totale.
Trend: 
Non definibile
Descrizione/valutazione del trend: 
Allo stato attuale non è valutabile un trend dell'indicatore per la limitatezza della serie storica disponibile (2015, 2018, 2021).
Variabili: 
Popolazione a rischio frane
Commenti: 
La popolazione a rischio frane in Italia è pari a: 499.749 abitanti residenti in aree a pericolosità molto elevata P4 PAI; 803.917 abitanti residenti in aree a pericolosità elevata P3; 1.720.208 abitanti in aree a pericolosità media P2; 2.006.643 abitanti in aree a pericolosità moderata P1 e 676.948 abitanti in aree di attenzione. Se si considerano le due classi a maggiore pericolosità (P3+P4) la popolazione a rischio ammonta a 1.303.666 abitanti, pari al 2,2% del totale (Figura 1); mentre se si tiene conto di tutte le classi la popolazione a rischio raggiunge 5.707.465 abitanti (9,6%). Le regioni con valori più elevati di popolazione a rischio frane residente in aree PAI a pericolosità P3 e P4 sono Campania, Toscana, Liguria, Sicilia, Lazio ed Emilia-Romagna (Tabella 1).
La Tabella 2 riporta la ripartizione della popolazione esposta su base provinciale e la Figura 1 su base comunale. I comuni ricadenti nella prima classe (numero di abitanti a rischio pari a 0) potrebbero avere rischio non nullo per la popolazione, per l’eventuale presenza di abitanti residenti in aree classificate a minore pericolosità.
Si registra un incremento dell’1,7% della popolazione a rischio frane residente in aree P3 e P4 rispetto all’elaborazione 2018, che è dovuto all’integrazione/revisione della mappatura delle aree a pericolosità da frana, effettuata dalle Autorità di Bacino Distrettuali e dalle Province Autonome di Trento e Bolzano (si veda Indicatore Aree a pericolosità da frana PAI).