DENSITÀ IMPIANTI E SITI PER RADIO-TELECOMUNICAZIONE E POTENZA COMPLESSIVA SUL TERRITORIO NAZIONALE
Data aggiornamento scheda:
L'indicatore riporta per ogni regione/provincia autonoma, il numero assoluto, il numero normalizzato (agli abitanti e alla superficie) e le potenze degli impianti radiotelevisivi (RTV) e dei servizi per Stazioni Radio Base della telefonia mobile (SRB); è specificato inoltre il numero di siti in cui sono installati gli impianti/servizi. Il numero di siti e il numero di impianti RTV, nel 2023, registrano lievi variazioni rispetto all’anno precedente (+1,8% siti RTV, +0,8% impianti RTV), passando da 3.750 a 3.819 siti RTV e da 13.398 a 13.508 impianti RTV. La potenza complessiva RTV presenta una diminuzione (-6,6%), passando da 7.519 kW a 7.022 kW.
Relativamente alle Stazioni Radio Base per telefonia mobile, nel 2023 si riscontra un lieve aumento, rispetto al 2022, dei siti (+0,3%), degli impianti (+0,5%) e dei servizi (+1,6%), passando da 28.274 a 28.370 siti SRB, da 42.997 a 43.209 impianti SRB e da 147.598 a 150.029 servizi SRB. La potenza complessiva SRB registra nel 2023 un consistente aumento (+7,8%), passando da 23.367 kW a 25.199 kW.
NUMERO DI PARERI PREVENTIVI E DI INTERVENTI DI CONTROLLO SU SORGENTI DI CAMPI ELF
Data aggiornamento scheda:
L'indicatore descrive l'attività svolta dalle ARPA/APPA in termini di pareri preventivi e di controlli sperimentali effettuati tramite misure in campo sulle sorgenti a bassa frequenza. Analizzando il periodo 2008-2023, sia per i pareri preventivi sia per i controlli sperimentali effettuati, l’andamento nel tempo è piuttosto variabile ma caratterizzato da una generale diminuzione, infatti, dal 2008 al 2023 decrescono rispettivamente del 65,3% (passando da 1.961 a 681) e dell’89% (passando da 1.269 a 140). Le richieste di controllo da parte dei cittadini tramite esposto tendono a decrescere e questo dà la percezione di una pressione sociale che tende a smorzarsi anche per questa tipologia di sorgente elettromagnetica che in passato ha destato moltissime preoccupazioni. Resta comunque alta l’attenzione della popolazione in relazione all’esposizione ai campi elettrici e magnetici generati dagli elettrodotti, infatti, nel 2023 i controlli su richiesta dei cittadini rappresentano il 65% dei controlli effettuati (pari a 91 su 140).
NUMERO DI PARERI PREVENTIVI E DI INTERVENTI DI CONTROLLO SU SORGENTI DI CAMPI RF E MO
Data aggiornamento scheda:
L'indicatore descrive l'attività svolta dalle ARPA/APPA in termini di pareri preventivi e di controlli effettuati con strumenti di misura, sulle sorgenti ad alta frequenza (RF), distinte tra impianti radiotelevisivi (RTV) e stazioni radio base per la telefonia mobile (SRB). Per gli impianti RTV si registra nel 2023 un numero di pareri preventivi rilasciati dalle ARPA/APPA pari a 633, mostrando una consistente diminuzione (-20,5%) rispetto al 2022. Nel 2023 per il numero di controlli per le SRB, rispetto all’anno precedente, si rileva un lieve aumento pari a 6,3% passando da 2012 a 2139. Le richieste di controllo da parte dei cittadini tramite esposto tendono a decrescere e questo dà la percezione di una pressione sociale che tende a smorzarsi anche per una tipologia di sorgente elettromagnetica, quale la Stazione Radio Base, che in passato ha destato moltissime preoccupazioni.
SUPERAMENTI DEI LIMITI PER I CAMPI ELETTRICI E MAGNETICI PRODOTTI DA ELETTRODOTTI, AZIONI DI RISANAMENTO
Data aggiornamento scheda:
L'indicatore quantifica le situazioni di non conformità ai limiti fissati dalla normativa per gli elettrodotti (linee elettriche, sottostazioni e cabine di trasformazione). Per le regioni/province autonome, i cui dati sono aggiornati fino a settembre 2024, i casi di superamento risanati sono il 73,9% del totale. I casi di superamento dei limiti di legge relativi agli elettrodotti sono pari a 69, rimanendo invariati nei due periodi di riferimento (1999-settembre 2023 e 1999-settembre 2024).
SUPERAMENTI DEI VALORI DI RIFERIMENTO NORMATIVO PER CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DA IMPIANTI PER RADIOTELECOMUNICAZIONE, AZIONI DI RISANAMENTO
Data aggiornamento scheda:
Si considera, per ogni regione/provincia autonoma, il numero di superamenti dei valori di riferimento normativi, distinti per impianti radiotelevisivi (RTV) e stazioni radio base (SRB), e il numero dei risanamenti, in corso di verifica da parte di ARPA/APPA, in corso (per azioni amministrative), conclusi per verifica ARPA/APPA e conclusi per azioni amministrative. Il superamento riguarda le situazioni nelle quali sono misurati livelli superiori al limite di esposizione o al valore di attenzione o a entrambi. Dai dati forniti per il periodo 1999 - settembre 2024 risulta che i casi di superamento dei limiti di legge riguardo gli impianti RTV (679) sono quasi 4 volte superiori a quelli relativi agli impianti SRB (173). I risanamenti conclusi per gli impianti RTV e SRB, sono pari, rispettivamente, al 72,6% e al 70,5% del totale. Per le regioni il cui dato è aggiornato per entrambe le tipologie di impianto e confrontabile si può notare che, nei due archi temporali di riferimento 1999-settembre 2023 e 1999-settembre 2024, i casi di superamento dei limiti di legge per gli RTV e le SRB sono lievemente aumentati rispettivamente dell’1,1% (passando da 633 a 640) e del 5,6% (passando da 161 a 170).
SVILUPPO IN CHILOMETRI DELLE LINEE ELETTRICHE, SUDDIVISE PER TENSIONE, E NUMERO DI STAZIONI DI TRASFORMAZIONE E CABINE PRIMARIE IN RAPPORTO ALLA SUPERFICIE TERRITORIALE
Data aggiornamento scheda:
L'indicatore riporta, per ciascuna regione/provincia autonoma e per i diversi livelli di tensione, i chilometri di linee elettriche esistenti, in valore assoluto e in rapporto alla superficie territoriale. Per quanto riguarda la consistenza della rete elettrica nazionale, distinta per tensione, le informazioni sono quelle in possesso delle ARPA/APPA e contenute nell'Osservatorio CEM di ISPRA. Tra il 2022 e il 2023 si osserva un lieve aumento delle linee elettriche a 40-150 kV (+ 0,7%), una diminuzione delle linee elettriche a 220 kV (- 5,9%) e delle linee elettriche a 380 kV (-3,8%). La sostanziale stazionarietà delle linee elettriche con tensione 40-150 kV rivela un andamento positivo per quanto riguarda questa tipologia di sorgente elettromagnetica in quanto ha necessità di doversi ramificare in contesti urbani e quindi con maggiore presenza di popolazione. Le variazioni registrate quest’anno per le linee elettriche a 220 kV e 380 kV sono da attribuirsi in prevalenza a una migliore informazione reperibile sui sistemi informatizzati sviluppati nelle regioni coinvolte da sensibili variazioni rispetto all’anno precedente. Comunque, questa tipologia di sorgente elettromagnetica deve sussistere per poter fornire in modo adeguato tutti i servizi necessari alla popolazione, tuttavia, l’esistente viene da tempo sottoposto a un’intensa attività di controllo con normative ad hoc, studiate appositamente per la tutela della popolazione da effetti a breve e a lungo termine causati dalla presenza di campi elettrici e magnetici generati da elettrodotti.