DENSITÀ IMPIANTI E SITI PER RADIO-TELECOMUNICAZIONE E POTENZA COMPLESSIVA SUL TERRITORIO NAZIONALE

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Gabriele Bellabarba, Maria Logorelli

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    L'indicatore riporta per ogni regione/provincia autonoma, il numero assoluto, il numero normalizzato (agli abitanti e alla superficie) e le potenze degli impianti radiotelevisivi (RTV) e dei servizi per Stazioni Radio Base della telefonia mobile (SRB); è specificato inoltre il numero di siti in cui sono installati gli impianti/servizi. Il numero di siti e il numero di impianti RTV, nel 2023, registrano lievi variazioni rispetto all’anno precedente (+1,8% siti RTV, +0,8% impianti RTV), passando da 3.750 a 3.819 siti RTV e da 13.398 a 13.508 impianti RTV. La potenza complessiva RTV presenta una diminuzione (-6,6%), passando da 7.519 kW a 7.022 kW. 
    Relativamente alle Stazioni Radio Base per telefonia mobile, nel 2023 si riscontra un lieve aumento, rispetto al 2022, dei siti (+0,3%), degli impianti (+0,5%) e dei servizi (+1,6%), passando da 28.274 a 28.370 siti SRB, da 42.997 a 43.209 impianti SRB e da 147.598 a 150.029 servizi SRB. La potenza complessiva SRB registra nel 2023 un consistente aumento (+7,8%), passando da 23.367 kW a 25.199 kW.

    Descrizione

    L'indicatore riporta per ogni regione/provincia autonoma, il numero assoluto, il numero normalizzato (agli abitanti e alla superficie) e le potenze degli impianti radiotelevisivi (RTV) e dei servizi per Stazioni Radio Base della telefonia mobile (SRB); è specificato inoltre il numero di siti in cui sono installati gli impianti/servizi. Per impianto RTV s'intende l’elemento associabile a una determinata frequenza di trasmissione; per servizio SRB s'intende la tipologia del sistema di trasmissione implementato (GSM, UMTS 900, UMTS 1800 ecc.); per sito, la località o l'indirizzo in cui è installato l'impianto/servizio.

    Scopo

    Quantificare le principali fonti di pressione sul territorio per i campi a radiofrequenza (RF).

    Rilevanza
    Ha una portata nazionale o è applicabile a questioni ambientali a livello regionale ma di rilevanza nazionale?
    È in grado di descrivere la tendenza senza necessariamente fornire una valutazione della stessa.
    È semplice, facile da interpretare.
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull'ambiente.
    Misurabilità
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili intervals and with reliable procedures
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È ben fondato sul piano tecnico e scientifico.
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Legge quadro 36/2001 e relativo decreto attuativo DPCM 8/07/2003 (RF) e s.m.i. D.Lgs. 259/2003 e s.m.i L'art. 4 della Legge quadro 36/01 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici prevede l'istituzione di un catasto nazionale delle sorgenti fisse e mobili di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e delle zone territoriali interessate, e di catasti regionali realizzati in coordinamento con il Catasto nazionale. Il 13 febbraio 2014 è stato emanato il Decreto ministeriale di istituzione del catasto in oggetto a valle di un processo di confronto tra ISPRA e le ARPA/APPA, iniziato diversi anni fa, al fine di definire e condividere le specifiche tecniche per la realizzazione del Catasto stesso. Il CEN (Catasto Elettromagnetico Nazionale) opera in coordinamento con i diversi Catasti elettromagnetici regionali (CER) e sono stati avviati i progetti regionali finanziati dal MASE secondo i disposti del DD n.72/2016 relativi alla realizzazione/gestione dei CER. Questo sicuramente porterà a un forte impulso positivo alla messa a regime degli stessi e di conseguenza del CEN.

    DPSIR
    Determinante
    Pressione
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (A)
    Riferimenti bibliografici

    ISPRA, anni vari, Annuario dei dati ambientali 

    ISPRA, Reports tematici 

    Limitazioni

    Numerose sono le criticità che caratterizzano il reperimento delle informazioni relative agli impianti in oggetto, la relativa copertura spaziale e temporale e la qualità dei dati, soprattutto per gli impianti radiotelevisivi che sono per lo più esistenti sul territorio nazionale da diverso tempo, avendo avuto una diffusione incontrollata negli anni ’70-’80, per la mancanza di una regolamentazione specifica a livello nazionale. Altri fattori che alimentano queste criticità sono da ritrovarsi in ritardi sull’attuazione di precisi dettati normativi per la fornitura dei dati da parte dei gestori degli impianti in oggetto, efficienza degli strumenti di raccolta dati a livello locale, mancanza di risorse umane e finanziarie dedicate a questa attività di raccolta dati.

    Ulteriori azioni

    Azioni sinergiche da parte dei soggetti coinvolti nel cercare di supportare il flusso di informazioni con idonei strumenti normativi e con attività mirate all'analisi delle criticità sopra menzionate al fine di fare luce sulle problematiche e proporre soluzioni per dare maggiore uniformità e completezza al dato a livello nazionale.

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    Osservatorio CEM
    Copertura spaziale

    11/20

    Copertura temporale

    2008-2023

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    Rapporto del numero di impianti/servizi con la superficie regionale e con il numero di abitanti residenti. Calcolo della densità dei siti e degli impianti/servizi facendo il rapporto tra la somma dei siti/(impianti/servizi) e quella delle superfici territoriali. Somma delle potenze al connettore d'antenna complessive regionali.

    Periodicità di aggiornamento
    Year
    Qualità dell'informazione

    Le informazioni per questo indicatore non sono state aggiornate per alcune regioni. La solidità scientifica è garantita da una comparabilità nel tempo e nello spazio: le metodologie di costruzione dell'indicatore non sono variate. Infine, l'indicatore si presta a una facile interpretazione.

    Stato
    Medio
    Trend
    Stabile
    Valutazione/descrizione dello stato

    Considerando i dati forniti dai referenti ARPA/APPA per il 2023, si nota che le Stazioni Radio Base (SRB) presentano una densità di servizi , sull’intera superficie nazionale, 11,9 volte superiore rispetto alla densità degli impianti radiotelevisivi (RTV) (rispettivamente 1,30 e 0,11 per km2); la densità dei siti SRB (0,21 siti per km2) è 7 volte superiore rispetto a quella dei siti RTV (0,03 siti per km2) (Figura 1). La potenza complessiva degli impianti SRB (32.491 kW) risulta essere nettamente superiore a quella degli impianti RTV (9.041 kW) (Figura 2). Nei calcoli succitati sono state considerate le regioni/province autonome che hanno fornito il dato aggiornato e completo per il 2023 per entrambe le tipologie di sorgente (RTV e SRB): Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Campania e Sicilia. Occorre precisare che le variazioni che coinvolgono sia gli impianti RTV sia le SRB sono solo in parte attribuibili a reali variazioni delle installazioni sul territorio. Infatti, gli stessi referenti regionali, in alcuni casi, segnalano che queste sono dovute a un’informazione più accurata tramite l'utilizzo di nuovi database regionali per la raccolta di informazioni e all'attività di controllo e verifica degli stessi Gestori.

    Valutazione/descrizione del trend

    Per il trend sono state considerate le regioni/province autonome che hanno fornito il dato completo per l’arco temporale 2008-2023 per entrambe le tipologie di sorgente RTV e SRB, sia quelle per le quali è stato possibile integrare le informazioni mancanti riportando quelle utili dell’anno precedente o, in mancanza di queste, quelle del primo anno successivo disponibile (Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Emila Romagna, Toscana, Umbria e Marche ). Nelle Figure 3, 4 e 5 è possibile osservare, nel periodo 2008-2023, il diverso andamento che caratterizza queste due tipologie di impianti di radio telecomunicazioni. Il numero di siti e il numero di impianti RTV sono rimasti pressoché invariati fino al 2021; nel 2022 si rilevano consistenti diminuzioni (-19,2% siti RTV, -17,9% impianti RTV). Nel 2023 si registrano lievi variazioni (+1,8% siti RTV, +0,8% impianti RTV) passando da 3.750 a 3.819 siti RTV e da 13.398 a 13.508 impianti RTV. La potenza complessiva RTV ha avuto un andamento decrescente fino al 2022; nel 2023 si registra un’ulteriore diminuzione (-6,6%), passando da 7.519 kW a 7.022 kW. Tali variazioni sono solo in parte attribuibili a una reale variazione delle installazioni sul territorio. Infatti, gli stessi referenti regionali in alcuni casi segnalano che tali variazioni sono dovute a un’informazione più accurata tramite utilizzo di nuovi database regionali per la raccolta di informazioni e da attività di controllo e verifica degli stessi gestori  . Relativamente alle Stazioni Radio Base (SRB) per telefonia mobile, dal 2008 fino al 2023 l'andamento è tendenzialmente crescente per impianti, siti, servizi e potenza, ad eccezione del 2022 in cui il numero dei servizi presenta un lieve calo (-6,6%), passando da 158.022 a 147.598, come probabile conseguenza di una riconfigurazione delle reti mobili. Nel 2023, si rileva un lieve aumento di siti (da 28.274 a 28.370, +0,3%), degli impianti (da 42.997 a 43.209, +0,5%) e dei servizi (da 147.598 a 150.029, +1,6%). La potenza complessiva SRB registra nel 2023 un consistente aumento (+7,8%), passando da 23.367 kW a 25.199 kW. Anche in questo caso, come per gli impianti RTV, i dati trattati possono dipendere da una migliore informazione su ciò che è installato sul territorio e non sempre a un’effettiva variazione delle installazioni.

    Commenti

    Continua a esserci un forte distacco tra le potenze complessive che caratterizzano le due tipologie di sorgenti elettromagnetiche (RTV e SRB); infatti lo sviluppo tecnologico nel settore della telefonia mobile e di conseguenza la maggior presenza di nuovi servizi SRB sul territorio ha inevitabilmente aumentato la potenza complessiva di questi ultimi rispetto a quella degli impianti RTV. Si sottolinea che il confronto viene effettuato tra impianti RTV e servizi SRB in quanto entrambi sono associati per definizione al sistema di trasmissione implementato. Questo andamento in continua crescita del numero dei servizi SRB e della relativa potenza complessiva rispecchia il forte sviluppo tecnologico che continua a caratterizzare il settore della telefonia mobile col susseguirsi di nuove tecnologie di comunicazione, a partire dal 2G fino ad arrivare al 5G. Numerose restano le criticità che caratterizzano il reperimento delle informazioni relative agli impianti in oggetto. Alcuni fattori che alimentano queste criticità sono da ritrovarsi in ritardi sull’attuazione di precisi dettati normativi per la fornitura dei dati da parte dei gestori degli impianti in oggetto, efficienza degli strumenti di raccolta dati a livello locale, mancanza di risorse umane e finanziarie dedicate a questa attività di raccolta dati. Per tali motivi alcune regioni non hanno il dato disponibile o aggiornato. È comunque necessario sottolineare che lo sviluppo di strumenti di raccolta quali database, catasti, ecc. porta anche a una più completa informazione sugli impianti RF presenti sul territorio. Ne consegue infatti che le variazioni dei dati relativi agli impianti in oggetto possono essere legate sia a una reale variazione sul territorio di siti, impianti e servizi RTV/SRB oppure a un'informazione più accurata a disposizione dei referenti delle ARPA/APPA attraverso i propri sistemi di raccolta dati (quali ad esempio catasti, archivi informatizzati).

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Numero di impianti radiotelevisivi (RTV), numero di siti e potenza complessiva associata (2023)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM), ISTAT (aggiornamento al 01/01/2024)

    Legenda

    a Il totale Italia si riferisce alle regioni per cui il dato è aggiornato e completo; b Dato non aggiornato; c regione/provincia autonoma che ha fornito il dato aggiornato e completo per entrambe le tipologie di sorgenti elettromagnetiche (RTV e SRB) per l'anno 2023; * Il dato non copre tutto il territorio regionale; nd: dato non disponibile

    Note

    Per l'Emilia Romagna relativamente alla fonte si evidenzia che per gli impianti radiofonici è in corso una verifica generale sul territorio regionale con aggiornamento dati a partire da quanto contenuto nel ROC, da documentazione pregressa e da sopralluoghi programmati con misure in situ. A Forlì in corso recupero documentazione persa causa alluvione.

    Titolo

    Tabella 2: Numero di servizi per stazioni radio base (SRB), numero di siti e potenza complessiva associata (2023)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM), ISTAT (aggiornamento al 01/01/2024)

    Legenda

    a Il totale Italia si riferisce alle regioni per cui il dato è aggiornato e completo; b Dato non aggiornato; c regione/provincia autonoma che ha fornito il dato aggiornato e completo per entrambe le tipologie di sorgenti elettromagnetiche (RTV e SRB) per l'anno 2023; nd: dato non disponibile

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    Titolo

    Figura 1: Densità di impianti/servizi e di siti, confronto tra RTV e SRB, relativamente alle regioni per le quali è disponibile il dato completo (2023) per entrambe le tipologie di sorgente

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM)

    Note

    Sono state considerate le regioni/province autonome che hanno fornito il dato completo per entrambe le tipologie di sorgente (RTV e SRB) per l'anno 2023 (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Campania e Sicilia)

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    Titolo

    Figura 2: Potenza complessiva, confronto tra RTV e SRB, relativamente alle regioni per le quali è disponibile il dato completo (2023) per entrambe le tipologie di sorgente

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM)

    Note

    Sono state considerate le regioni/province autonome che hanno fornito il dato completo per entrambe le tipologie di sorgente (RTV e SRB) per l'anno 2023 (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Campania e Sicilia).

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    Titolo

    Figura 3: Numero di impianti e di siti RTV nell'arco temporale 2008-2023

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM)

    Note

    Sono state considerate sia le regioni/province autonome che hanno fornito il dato completo per l’arco temporale 2008-2023 per entrambe le tipologie di sorgente RTV e SRB e sia quelle che hanno fornito un’informazione parziale che è stata successivamente completata tramite un criterio statistico (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche).

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    Titolo

    Figura 4: Numero di impianti, servizi e siti SRB nell'arco temporale 2008-2023

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM)

    Note

    Sono state considerate sia le regioni/province autonome che hanno fornito il dato completo per l’arco temporale 2008-2023 per entrambe le tipologie di sorgente RTV e SRB e sia quelle che hanno fornito un’informazione parziale che è stata successivamente completata tramite un criterio statistico (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche).

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    Titolo

    Figura 5: Potenza impianti RTV e SRB nell'arco temporale 2008-2023

    Fonte

    Fonte: Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM)

    Note

    Sono state considerate sia le regioni/province autonome che hanno fornito il dato completo per l’arco temporale 2008-2023 per entrambe le tipologie di sorgente RTV e SRB e sia quelle che hanno fornito un’informazione parziale che è stata successivamente completata tramite un criterio statistico (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche).

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