Report

GEOSITI

Immagine abstract
Abstract: 
L’indicatore esprime il numero di geositi, siti geologici di importanza tale da determinare un interesse alla loro conservazione e alla loro tutela, che sono stati, ad oggi, individuati, descritti e inventariati nella banca dati Geositi dell'ISPRA. Al 30 giugno 2021 sono poco meno di 2.200.
Descrizione: 
I geositi rappresentano l'elemento fondamentale del patrimonio geologico. Si definiscono con questo nome quei siti, di interesse geologico, che sono di particolare importanza per la ricostruzione della storia geologica dell'area in cui si trovano, tanto da poter determinare un interesse alla loro conservazione.
Si tratta di "singolarità geologiche" (siti ricchi di fossili, minerali, elementi morfologici del paesaggio, ecc.) che per rarità, valore scientifico, bellezza paesaggistica, fruibilità culturale e didattica possono essere considerate dei veri e propri "monumenti" geologici da tutelare, salvaguardare e valorizzare.
I geositi, in quanto testimoni della diversità geologica di un territorio, ne rappresentano la geodiversità la quale è inoltre strettamente legata alla biodiversità. Le caratteristiche geologiche del substrato, infatti, influiscono sulla diversità della vita che vi si sviluppa e ne sono a loro volta influenzate. Lo stato di conservazione della geodiversità influisce quindi su quello della biodiversità, conseguentemente deve essere a sua volta tutelata per garantire l'equilibrio del sistema ambientale.
L'indicatore rappresenta i geositi italiani che sono stati individuati, descritti e inventariati nella banca dati Geositi dell'ISPRA, pubblicata sul sito web dell'ISPRA all'indirizzo http://sgi1.isprambiente.it/geositiweb/.


Scopo: 
Descrivere le informazioni scientifiche e logistiche relative ai geositi italiani.
Rilevanza: 
È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
È semplice, facile da interpretare
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
Fornisce una base per confronti a livello internazionale
Misurabilità: 
Adeguatamente documentati e di fonte nota
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Un’ “idonea” copertura temporale
Solidità: 
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Comparabilità nel tempo
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi: 
Non esistono obblighi normativi, tuttavia tra i principali riferimenti normativi si citano:
• L 42/2004 e successive modifiche "Codice dei beni culturali e del paesaggio"
• L 9/2006 Regione Emilia Romagna “Norme per la conservazione e valorizzazione della geodiversità” dell'Emilia-Romagna e delle attività ad essa collegate"
• L 39/2009 Regione Liguria "Norme per la valorizzazione della geodiversità, dei geositi e delle aree carsiche in Liguria"
• L 33/2009 Regione Puglia "Tutela e valorizzazione del patrimonio geologico e speleologico"
• L. 32/2015 Regione Basilicata "Conservazione e valorizzazione del patrimonio geologico"
• L 15/2016 Regione Friuli Venezia Giulia "Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della geodiversità e del patrimonio geologico e speleologico e delle aree carsiche"
• Regione Toscana: L. R. n. 30 del 2015 "Norme per la conservazione e valorizzazione del patrimonio naturalistico e ambientale della regione Toscana".
Per completezza di informazione sul tema si cita, altresì, anche Regione Veneto: Delibera Giunta Regionale n. 221 del 28 febbraio “Censimento e catalogazione dei geositi della Regione Veneto. Istituzione del Catalogo Regionale dei Geositi”.
DPSIR: 
Stato
Tipologia indicatore: 
Descrittivo (tipo A)
Riferimenti bibliografici: 
J. Brilha, M. Gray, D.I. Pereira, P. Pereira, 2018. Geodiversity: An integrative review as a contribution to the sustainable management of the whole of nature. Environmental Science and Policy 86 (2018) 19–28
Díaz-Martínez, E., Brilha, J., Brocx, M., Erikstad, L., García-Cortés, A. & Wimbledon, W.A.P., 2016. Global Geosites: an active and partially achieved geoheritage inventory initiative, waiting to regain official recognition. In: Cornée, A., Egoroff, G., de Wever, P., Lalanne, A. & Duranthon, F. (eds.), Actes du congrès international «Les inventaires du géopatrimoine», 22-26 septembre 2015, Toulouse. Mémoire hors-série de la Société géologique de France, vol. 16, p. 103-108.
GRAY (2013) - Geodiversity: Valuing and Conserving Abiotic Nature. 2nd Edition. Chichester, U.K., John Wiley & Sons.
Wimbledon W.A.P. (1996a) – Geosites-a new conservation initiative. Episodes 19(3): 87-88.
Wimbledon W.A.P. (1996b) - National selection, a stop on the way to a European geosite list. Wimbledon W.A.P. & Smith-Meyer S. (eds) (2006) – Geoheritage in Europe and is conservation. ProGEO, 405 p.
http://whc.unesco.org/ World Heritage website

Limitazioni: 
L’indicatore non è determinato in maniera omogenea sul territorio nazionale, cioè si sta lavorando per uniformare i criteri di inventariazione su tutto il territorio nazionale.
Ulteriori azioni: 
È stato avviato un tavolo di lavoro tra ISPRA e diciotto regioni italiane e una Provincia Autonoma per uniformare i criteri di inventariazione sul territorio nazionale. Il tavolo ha prodotto nel corso del 2021 una prima bozza delle Linee Guida per il Patrimonio Geologico che contengono anche i criteri per la classificazione in geositi di interesse internazionale, nazionale, regionale e locale.
Frequenza rilevazione dati: 
Continua
Accessibilità dei dati di base: 
Geodatabase Geositi dell'ISPRA (http://sgi.isprambiente.it/geositiweb/).
Fonte dei dati di base: 
ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
Descrizione della metodologia di elaborazione: 
L’indicatore richiede semplici elaborazioni algebriche e GIS per determinare numeri e percentuali e rappresentazioni cartografiche.
Core set: 
Non compilato  
Altri Core set: 
Non compilato  
Periodicità di aggiornamento: 
Annuale
Copertura spaziale: 
Nazionale, Regionale
Copertura temporale: 
2002-2021
L’indicatore è particolarmente rilevante rispetto alla domanda di informazioni sul tema. L’accuratezza risente del fatto che l’inventario che raccoglie i dati di base è stato realizzato in passato, utilizzando dati provenienti dalla bibliografia, senza sottoporli a verifica sul terreno. Ciò rende necessario un complesso e lungo lavoro di revisione delle informazioni catalogate effettuato sulla base, sia di documenti aggiornati sia di accertamenti compiuti direttamente sul terreno. La revisione è tuttora in corso. Questa attività è svolta anche in collaborazione con gli stessi soggetti che contribuiscono con le loro segnalazioni ad alimentare la banca dati. Si tratta di amministrazioni locali, istituti universitari e di ricerca, studenti e liberi professionisti. Per questo motivo il numero dei geositi è in continua evoluzione, in questi ultimi anni soprattutto in senso negativo. La metodologia di elaborazione dell’indicatore è migliorata nel tempo e nello spazio, garantendone la comparabilità.
Stato: 
Non definibile
Descrizione/valutazione dello stato: 
L'obiettivo di individuare i geositi di maggiore interesse scientifico in tutto il territorio nazionale e in modo il più possibile uniforme, e di descriverne lo stato al fine della loro conservazione, pur essendo ancora lontano da raggiungere, è in corso e raccoglie sempre più attenzione e partecipazione da parte delle istituzioni locali. Al 30 giugno 2021 sono 2.160 i geositi inventariati e il numero è in continua evoluzione
Trend: 
Stabile
Descrizione/valutazione del trend: 
Le continue migliorie dell’Inventario non permettono al momento una valutazione del trend.
Variabili: 
Numero di geositi censiti e % di geositi in aree protette
Commenti: 
Dalla Figura 1, si rilevano forti differenze nella distribuzione regionale che non riflettono generalmente una maggiore ricchezza del patrimonio geologico ma sono prevalentemente legate al diverso stato di avanzamento dei progetti di inventariazione dei geositi da parte delle regioni. Negli ultimi due anni l'eterogeneità delle situazioni si è andata riducendo, anche se resta da fare ancora molto lavoro, soprattutto in quelle regioni in cui il ridotto numero di geositi sembra dichiarare un basso tasso di geodiversità, che invece non corrisponde alla reale situazione geologica regionale.
Al 30 giugno 2021 poco meno del 30% dei geositi inventariati è compreso all’interno di aree protette (L 394/91), dove, in assenza di una specifica legge di tutela, beneficiano dei vincoli di legge che insistono sull'area (Figura 2). La mancanza di una legge nazionale si fa sempre più sentire, anche in presenza di leggi regionali (cinque) che, fatta eccezione per Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia, in alcuni casi non riescono a essere veramente efficaci, per i tempi troppo lunghi di applicazione, in altri non vengono applicate affatto. In termini di “interesse scientifico primario” (Figura 3), i geositi di tipo geomorfologico sono quelli che predominano nettamente all'interno dell'Inventario, rappresentando il 43,3% del totale.