EMISSIONI DI AMMONIACA DALL'AGRICOLTURA

Autori: 
Eleonora DI CRISTOFARO
Immagine abstract
Abstract: 
L’indicatore descrive le emissioni di ammoniaca (NH3) in atmosfera prodotte dal settore agricolo, dovute principalmente alla gestione degli allevamenti e all’uso dei fertilizzanti e permette di valutare il peso del settore rispetto al totale di emissione nazionale e il raggiungimento degli obiettivi di riduzione. Nel 2019, il settore agricoltura è responsabile dell’emissione in atmosfera di 334,59 kt di NH3, pari al 94,3% del totale nazionale. L'andamento delle emissioni di NH3 è in linea con gli obiettivi fissati dal Protocollo di Göteborg e dalla Direttiva sui limiti nazionali di emissione (Direttiva NEC – National Emission Ceiling).
Descrizione: 
L’indicatore descrive le emissioni di ammoniaca (NH3) in atmosfera prodotte dal settore agricolo e principalmente dalle forme intensive che esso ha assunto negli ultimi decenni. In particolare, vengono considerate le emissioni prodotte dall’utilizzo esteso dei fertilizzanti sintetici e organici e dalla gestione degli allevamenti (emissioni dal ricovero e dallo stoccaggio). Una quota minima delle emissioni nazionali di NH3 proviene da altri processi produttivi, dai trasporti stradali e dal trattamento/smaltimento dei rifiuti. La deposizione di NH3 contribuisce a diversi problemi ambientali, quali l’acidificazione dei suoli, l’alterazione della biodiversità e l’eutrofizzazione delle acque; inoltre, essa interviene nella formazione del particolato, con conseguenze sulla salute umana. La quantificazione delle emissioni di NH3 avviene attraverso appropriati processi di stima definiti dalle metodologie indicate nel manuale di riferimento EMEP/EEA (EMEP/EEA, 2019) concernente l’inventario delle emissioni atmosferiche.
Scopo: 
Valutare l'andamento delle emissioni e il raggiungimento degli obiettivi nazionali e internazionali di riduzione stabiliti dal Protocollo di Göteborg e dalla Direttiva NEC. Valutare la quota di emissioni di ammoniaca imputabile all'agricoltura rispetto al totale nazionale.
RILEVANZA - L'indicatore: 
È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
È semplice, facile da interpretare
È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
Fornisce una base per confronti a livello internazionale
Ha una soglia o un valore di riferimento con il quale poterlo confrontare
MISURABILITÀ - I dati utilizzati per la costruzione dell’indicatore sono/hanno: 
Adeguatamente documentati e di fonte nota
Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Un’ “idonea” copertura temporale
SOLIDITÀ - L'indicatore: 
È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Comparabilità nel tempo
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi: 
Convenzione UNECE sull’inquinamento transfrontaliero a lungo raggio (Convention on Long-Range Transboundary Air Pollution, CLRTAP);
Protocollo di Göteborg (1999 e 2012);
Direttiva NEC (2001/81/CE) e D.Lgs. 171/2004 di recepimento;
Direttiva NEC (2016/2284) e D.Lgs. 81/2018 di recepimento.

L’obiettivo fissato dalla Direttiva NEC (2016/2284 del 14/12/2016 che abroga e sostituisce la Direttiva NEC (2001/81/CE)) è pari alla riduzione del 5% di emissioni di ammoniaca per ogni anno dal 2020 al 2029 (come stabilito dall’aggiornamento del Protocollo di Göteborg del 2012) e del 16% a partire dal 2030, rispetto alle emissioni del 2005.
L’obiettivo di riduzione previsto per l’anno 2010, pari a 419 migliaia di tonnellate (kt), era stato fissato dal Protocollo di Göteborg (1999), nell'ambito della Convenzione UNECE sull'inquinamento transfrontaliero a lungo raggio (Convention on Long-Range Transboundary Air Pollution, CLRTAP), e dalla Direttiva NEC (2001/81/CE), recepita con il D.Lgs. 171/04.
DPSIR: 
Pressione
Tipologia indicatore: 
Descrittivo (tipo A)
Riferimenti bibliografici: 
Cóndor R.D., Di Cristofaro E., De Lauretis R., 2008. Agricoltura: inventario nazionale delle emissioni e disaggregazione provinciale. Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Rapporto ISPRA 85/2008. Roma, Italia. URL: http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/agricoltura-inventario-nazionale-delle-emissioni-e

Cóndor R.D., 2011. Agricoltura: emissioni nazionali in atmosfera dal 1990 al 2009. Rapporto ISPRA 140/2011. Roma, Italia. URL: http://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/agricoltura-emissioni-nazionali-in-atmosfera-dal

EMEP/EEA, 2019. Air Pollutant Emission Inventory Guidebook. Technical report No 13/2019. URL: https://www.eea.europa.eu/publications/emep-eea-guidebook-2019/part-b-sectoral-guidance-chapters/4-agriculture

ISPRA, 2021[a]. Italian Emission Inventory 1990-2019. Informative Inventory Report 2021. Rapporto ISPRA 342/2021. URL: http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni/informative-inventory-report/view

ISPRA, 2021[b]. Serie storiche delle emissioni nazionali di inquinanti atmosferici 1990-2019. URL: http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni/serie-storiche-delle-emissioni-nazionali-di-inquinanti-atmosferici/view

ISTAT, 2021. Dati annuali sulla consistenza del bestiame, sulla produzione di latte, sui mezzi di produzione, sulle coltivazioni. Istituto Nazionale di Statistica. URL: http://dati.istat.it/



Limitazioni: 
Non compilato  
Ulteriori azioni: 
Non compilato  
Frequenza rilevazione dati: 
Annuale
Accessibilità dei dati di base: 
ISPRA, Inventario delle emissioni in atmosfera (http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/serie-storiche-emissioni/serie-storiche-delle-emissioni-nazionali-di-inquinanti-atmosferici/view)
Fonte dei dati di base: 
ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
Descrizione della metodologia di elaborazione: 
L'indicatore rappresenta la stima delle emissioni nazionali di ammoniaca prodotte dal settore agricolo (Cóndor et al., 2008; Cóndor, 2011), elaborate secondo la metodologia descritta nel manuale di riferimento dell'inventario delle emissioni di inquinanti atmosferici (EMEP/EEA, 2019). Nell’Informative Inventory Report - IIR (ISPRA, 2021[a]) è descritta la metodologia di stima e i dati usati, sono riportati i dati di emissione, l’analisi dei trend e delle categorie emissive principali, le attività di controllo e qualità dei dati, la pianificazione delle attività di miglioramento delle stime. Ogni anno i dati di emissione (ISPRA, 2021[b]), comunicati tramite il Nomenclature Reporting Format (NFR) e l’IIR, vengono inviati al Segretariato dell'UNECE/CLRTAP.
Core set: 
Sviluppo sostenibile europeo (EUSDI) del 2015
SDGs Indicators
Periodicità di aggiornamento: 
Annuale
Copertura spaziale: 
Nazionale
Regionale (20/20)
Copertura temporale: 
1990-2019
Le stime delle emissioni di NH3 consentono di monitorare il rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti nell'ambito della Convenzione UNECE/CLRTAP. In particolare, la riduzione di NH3 è definita dal Protocollo di Göteborg e dalla Direttiva NEC. Tali stime sono elaborate a livello nazionale e calcolate durante il processo di preparazione dell'inventario nazionale delle emissioni in atmosfera, in conformità ai principi di trasparenza, accuratezza, consistenza, comparabilità e completezza richieste dalla metodologia di riferimento.
Stato: 
Buono
Descrizione/valutazione dello stato: 
La revisione della Direttiva NEC (2016/2284) ha stabilito per l’ emissione nazionale di ammoniaca i nuovi obiettivi di riduzione al 2020 e al 2030. In particolare per l’Italia tali obiettivi sono pari a 398,05 kt di emissioni nazionali di ammoniaca al 2020 (calcolate come riduzione del 5% di emissioni rispetto al 2005) e 351,96 kt di emissioni nazionali di ammoniaca al 2030 (calcolate come riduzione del 16% di emissioni rispetto al 2005).

Nel 2019, il settore agricoltura è responsabile dell’emissione in atmosfera di 334,59 kt di NH3, pari al 94,3% del totale nazionale (Tabella 1), e registrando una riduzione di oltre l'11% rispetto al 2005, ha contribuito quindi in modo decisivo al raggiungimento dell'obiettivo prefissato per l'ammoniaca complessiva per il 2020.
Trend: 
Positivo
Descrizione/valutazione del trend: 
Nel 2019 le emissioni di ammoniaca provenienti dal settore agricolo sono diminuite rispetto al 2005 di circa il 11%, mentre dal 1990 al 2019 si è registrata una riduzione delle emissioni di NH3 del 25,5%, passando da 449,23 kt a 334,59 kt. Tale andamento è attribuibile principalmente alla contrazione del numero di capi allevati di alcune specie zootecniche, alla riduzione dell’uso di fertilizzanti azotati sintetici e delle superfici e produzioni agricole, alla diffusione di tecniche di abbattimento delle emissioni nella gestione degli allevamenti.

L'andamento delle emissioni di NH3 è in linea con gli obiettivi fissati (si veda l’indicatore “Emissioni di sostanze acidificanti” nel capitolo Atmosfera).
Commenti: 
Nel 2019, la fonte emissiva più significativa è rappresentata dalla gestione degli allevamenti (emissioni dal ricovero e dallo stoccaggio), che contribuisce per il 59,8% al totale delle emissioni di NH3 di origine agricola. Le altre fonti emissive del settore sono: lo spandimento delle deiezioni animali (19,6%), l’applicazione al suolo di fertilizzanti azotati sintetici (15,1%), il pascolo (2,5%), di altri fertilizzanti organici (2,0%), l’azoto fissato al suolo tramite il processo di azoto-fissazione prodotto dalle radici delle leguminose (0,5%), lo spandimento dei fanghi da depurazione (0,3%) e la combustione dei residui agricoli (0,2%) (Figura 2). I dati disaggregati a livello regionale (Figura 3), mostrano come le regioni del bacino padano con più elevata attività agricola e zootecnica (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna) contribuiscano, da sole, al 64% delle emissioni complessive.
  • Titolo Tabella 1: Emissioni di ammoniaca prodotta dall’agricoltura per fonte e quota sul totale nazionale delle emissioni
    Fonte ISPRA
    Legenda 1): include le emissioni dovute all’uso dei fertilizzanti azotati sintetici; 2): include le emissioni dovute allo spandimento delle deiezioni animali, di altri fertilizzanti organici, al pascolo, al processo di azoto-fissazione del leguminose, allo spandimento dei fanghi da depurazione; 3): include le emissioni dovute al ricovero e allo stoccaggio delle deiezioni animali; 4): include le emissioni dovute alla combustione dei residui cerealicoli

    Anno Emissioni di ammoniaca dall’agricoltura Coltivazioni con fertilizzanti(1) Coltivazioni senza fertilizzanti(2) Allevamento di bestiame(3) Combustione dei residui agricoli Emissioni nazionali di ammoniaca Quota dell’agricoltura sul totale delle emissioni
    t t t t t t %
    1990 449,228 69,576 111,504 267,661 487 466,731 96.2
    1991 454,865 75,209 111,056 268,071 528 472,630 96.2
    1992 442,055 78,349 106,393 256,797 517 460,771 95.9
    1993 445,635 87,377 104,182 253,578 498 465,733 95.7
    1994 434,508 81,608 103,712 248,688 501 455,923 95.3
    1995 428,171 72,509 104,443 250,738 480 451,564 94.8
    1996 419,954 66,168 104,206 249,074 506 445,653 94.2
    1997 427,996 75,561 103,564 248,409 462 456,024 93.9
    1998 425,168 71,417 102,969 250,261 521 456,349 93.2
    1999 429,047 74,557 102,946 251,032 512 461,989 92.9
    2000 411,523 72,326 97,525 241,191 481 453,870 90.7
    2001 411,469 73,730 94,675 242,616 448 453,671 90.7
    2002 401,249 76,221 91,054 233,472 502 442,331 90.7
    2003 398,684 76,345 89,857 232,022 460 441,699 90.3
    2004 390,420 78,530 85,964 225,372 555 436,694 89.4
    2005 376,934 70,691 84,976 220,749 519 418,995 90.0
    2006 375,484 73,585 84,484 216,908 507 414,922 90.5
    2007 383,568 72,241 86,788 224,026 514 416,302 92.1
    2008 374,262 64,477 86,739 222,507 539 405,668 92.3
    2009 361,260 51,051 87,478 222,222 509 390,148 92.6
    2010 350,093 48,270 84,628 216,693 502 377,119 92.8
    2011 353,102 49,870 88,814 213,923 495 378,673 93.2
    2012 366,425 71,772 83,280 210,849 523 389,413 94.1
    2013 351,958 57,914 83,661 209,889 494 375,845 93.6
    2014 342,085 51,687 83,543 206,366 489 364,374 93.9
    2015 342,125 53,302 81,852 206,462 509 364,338 93.9
    2016 354,123 62,936 82,059 208,582 545 376,569 94.0
    2017 347,638 54,127 84,678 208,339 494 370,832 93.7
    2018 338,118 50,002 82,611 204,975 530 358,410 94.3
    2019 334,588 50,404 83,451 200,158 575 354,716 94.3
  • Titolo Figura 1: Andamento delle emissioni di ammoniaca
    Fonte ISPRA

  • Titolo Figura 2: Emissioni di ammoniaca dovute all’ agricoltura per fonte (2019)
    Fonte ISPRA

  • Titolo Figura 3: Emissioni di ammoniaca dall'agricoltura - disaggregazione regionale (2019)
    Fonte ISPRA