Autori:
Antonio Caputo, Giulia Iorio
Abstract:
L'indicatore mostra la dipendenza dell'economia nazionale dalle importazioni di diverse fonti energetiche per soddisfare il proprio fabbisogno. La diminuzione della quota di petrolio e l’incremento della quota di energia da fonti rinnovabili determina la diminuzione della dipendenza energetica nazionale. A partire dal 2007 si osserva una riduzione della dipendenza energetica, passata dal valore massimo registrato nel 2006 dell'85,5% al minimo del 76,8% del 2014. Negli ultimi anni la dipendenza energetica presenta un incremento e nel 2018 fa registrare il 77,9%.
Descrizione:
L'indicatore mostra la dipendenza dell'economia nazionale dalle importazioni di diverse fonti energetiche per soddisfare il proprio fabbisogno. L'indicatore è calcolato dal rapporto tra importazioni nette e disponibilità al netto delle scorte.
Scopo:
Fornire informazioni relative alla sicurezza dell'approvvigionamento di risorse in termini di livello di dipendenza dalle importazioni di fonti energetiche ed energia elettrica primaria.
RILEVANZA - L'indicatore:
È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
È semplice, facile da interpretare
È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
Fornisce una base per confronti a livello internazionale
MISURABILITÀ - I dati utilizzati per la costruzione dell’indicatore sono/hanno:
Adeguatamente documentati e di fonte nota
Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Un’ “idonea” copertura temporale
SOLIDITÀ - L'indicatore:
È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Comparabilità nel tempo
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi:
Con la Decisione n.1386/2013/UE, l'Unione Europea definisce il VII programma generale di azione in materia ambientale fino al 2020. Il 14 ottobre 2020 la Commissione Europea ha presentato la proposta di decisione che istituisce l' VIII programma di azione per l'ambiente dal 2021 al 2030.
Sebbene non vi siano limiti percentuali alle importazioni di fonti energetiche fissati dalla normativa l’indicatore si inscrive nelle politiche ambientali europee indirizzate alla decarbonizzazione e all’incremento dell’efficienza energetica.
Sebbene non vi siano limiti percentuali alle importazioni di fonti energetiche fissati dalla normativa l’indicatore si inscrive nelle politiche ambientali europee indirizzate alla decarbonizzazione e all’incremento dell’efficienza energetica.
DPSIR:
Determinante, Risposta
Tipologia indicatore:
Descrittivo (tipo A)
Riferimenti bibliografici:
http://ec.europa.eu/eurostat/cache/metadata/EN/tsdcc310_esmsip.htm
MSE, 2018 La Situazione energetica nazionale nel 2017
MSE, 2018 La Situazione energetica nazionale nel 2017
Limitazioni:
Non compilato
Ulteriori azioni:
Non compilato
Frequenza rilevazione dati:
Annuale
Accessibilità dei dati di base:
MSE, Bilancio energetico nazionale
Database Eurostat
Database Eurostat
Fonte dei dati di base:
ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente)
MSE (Ministero dello sviluppo economico)
Descrizione della metodologia di elaborazione:
L'indicatore è calcolato dal rapporto tra importazioni nette e disponibilità al netto delle scorte. Tale indicatore, insieme ad altre statistiche energetiche è parte integrante del sistema europeo di statistica (ESS).
Core set:
Sviluppo sostenibile europeo (EUSDI) del 2015
7EAP - Dati sull'ambiente
Periodicità di aggiornamento:
Annuale
Copertura spaziale:
Nazionale
Copertura temporale:
1990-2018
L'ENEA calcola l'indicatore a livello nazionale per le singole fonti energetiche e per il vettore energia primaria, la cui metodologia è condivisa a livello internazionale. I dati sono ben fondati in termini tecnici e scientifici, sono semplici e facili da interpretare, sono aggiornati a intervalli regolari e forniscono una base per confronti a livello internazionale. |
Stato:
Medio
Descrizione/valutazione dello stato:
Nel 2018 la dipendenza energetica, ovvero il rapporto tra importazioni nette e disponibilità energetica al netto delle scorte, è del 77,9%, inferiore rispetto all'anno precedente, in cui era del 78,4%. La dipendenza di combustibili solidi è totale, mentre quella di petrolio e gas è rispettivamente del 95,6% e 92,5%. Per le risorse rinnovabili la dipendenza è del 9% (Tabella 1).
Trend:
Stabile
Descrizione/valutazione del trend:
La mancanza di disponibilità di fonti energetiche interne rende l’Italia un paese a elevata dipendenza energetica. Nel periodo 1990-2018 il Paese presenta ampie oscillazioni con un valore medio pari all'82,6%. A partire dal 2007 si osserva una riduzione della dipendenza energetica, passata dal valore massimo registrato nel 2006 dell'85,5% al minimo del 76,8% del 2014. Negli anni successivi la dipendenza energetica torna a crescere fino al 2016 (79,5%), per poi diminuire fino al 2018, in cui fa registrare il 77,9% (Tabella 1 e Figura 1).
Commenti:
Delle diverse fonti energetiche la dipendenza dalle importazioni per i combustibili solidi e petrolio appare particolarmente elevata, la media nel periodo 1990-2018 è rispettivamente 99,4% e 95,8% (Tabella 1). Per il petrolio si osserva una diminuzione fino al valore minimo registrato nel 2014, pari al 92,5%, mentre negli ultimi anni si nota un rilevante incremento con il 95,6% nel 2018. Per i combustibili solidi, la dipendenza dalle importazioni è pressoché totale. L’andamento della dipendenza per il gas naturale mostra una rapida crescita passando dal 64,3% del 1990 al 92,5% del 2018. La dipendenza delle fonti rinnovabili fa registrare un incremento dall'1,4% del 1990 al valore massimo di 13,3% registrato nel 2011, seguito da una diminuzione fino al 9% del 2018 (Tabella 1).
Metadati
Titolo Tabella 1: Dipendenza energetica italiana* Fonte Elaborazioni ENEA su dati MSE/EUROSTAT Legenda * Importazioni nette/Disponibilità al netto delle scorte DXX_DIP Combustibili solidi Petrolio Gas Rinnovabili Totale Anno % % % % % 1990 98.0 97.9 64.3 1.4 84.9 1991 98.2 97.9 66.1 1.8 84.3 1992 98.1 97.7 65.7 1.8 83.8 1993 98.4 97.5 63.0 1.8 82.6 1994 99.4 97.1 59.4 2.4 81.7 1995 99.7 96.7 63.6 3.0 83.2 1996 99.7 95.9 65.0 2.8 82.4 1997 99.5 95.4 67.0 3.7 82.4 1998 99.6 96.0 69.1 4.0 83.2 1999 99.8 95.7 73.9 3.8 83.6 2000 100.0 96.5 77.5 5.1 85.1 2001 99.4 97.0 78.2 5.5 85.3 2002 99.2 95.5 80.2 6.5 85.2 2003 98.9 95.6 81.8 6.0 84.7 2004 99.6 95.7 83.9 5.9 85.4 2005 99.6 95.0 85.8 5.5 85.1 2006 99.9 95.3 87.5 7.3 85.5 2007 99.4 95.0 88.4 5.9 84.5 2008 99.5 95.6 89.2 4.9 83.6 2009 99.6 96.3 89.6 8.2 82.8 2010 99.5 96.3 89.9 11.4 83.2 2011 99.6 95.3 89.3 13.3 82.8 2012 99.7 94.6 88.7 11.5 80.2 2013 99.6 93.7 88.9 11.1 78.1 2014 99.6 92.5 88.6 10.8 76.8 2015 99.6 93.1 90.0 10.3 78.0 2016 100.0 96.6 91.8 9.4 79.5 2017 100.0 96.1 92.6 8.0 78.4 2018 100.0 95.6 92.5 9.0 77.9 - Titolo Figura 1: Dipendenza energetica italiana*
Fonte Elaborazione ENEA su dati MSE/EUROSTAT
Legenda * Importazioni nette/Disponibilità al netto delle scorte