Autori:
Lorenzo Ciccarese, Roberto Daffinà, Valerio Silli
Abstract:
Nel 2019 l’agricoltura biologica in Italia ha raggiunto una superficie coltivata di quasi 2 milioni di ettari, coinvolgendo circa 80 mila operatori biologici. Negli ultimi 29 anni l'andamento è stato crescente sia in termini di operatori sia di superficie coltivata, in controtendenza rispetto allo storico declino della superficie agricola utilizzata in Italia. Rispetto al 2018 si registra un incremento sia degli operatori sia della superficie utilizzata di circa il 2%. In ambito europeo, secondo l'ultima revisione EUROSTAT, nel 2019, l’Italia si pone al 5° posto nell’Unione Europea (UE) per percentuale di superficie agricola destinata a biologico (con un valore di superficie coltivata a biologico pari a oltre il 15% della SAU).
L’agricoltura biologica italiana si concentra prevalentemente in tre regioni del Sud: Sicilia, Puglia e Calabria, nell'ordine, che vanno a rappresentare il 42% della superficie agricola biologica nazionale e il 38% delle aziende. Con questo indicatore si mira a valutare l’andamento della conduzione biologica aziendale e la sua diffusione sul territorio agricolo al fine di individuare le pratiche agronomiche più idonee da adottare per garantire un buon livello di qualità ambientale e di biodiversità, nonché la salubrità degli alimenti e il benessere degli animali da allevamento.
L’agricoltura biologica italiana si concentra prevalentemente in tre regioni del Sud: Sicilia, Puglia e Calabria, nell'ordine, che vanno a rappresentare il 42% della superficie agricola biologica nazionale e il 38% delle aziende. Con questo indicatore si mira a valutare l’andamento della conduzione biologica aziendale e la sua diffusione sul territorio agricolo al fine di individuare le pratiche agronomiche più idonee da adottare per garantire un buon livello di qualità ambientale e di biodiversità, nonché la salubrità degli alimenti e il benessere degli animali da allevamento.
Descrizione:
L'indicatore descrive, a livello nazionale e regionale, il numero di operatori che praticano l’agricoltura biologica secondo uno specifico Regolamento UE, la corrispondente superficie agricola utilizzata (SAU), le colture e i capi di allevamento interessati. Esso descrive, inoltre, la percentuale di SAU impiegata per agricoltura biologica nei paesi dell’EU a 28 Paesi.
Scopo:
Fornire una misura del grado di adozione da parte del sistema agricolo italiano di pratiche agronomiche sostenibili, più idonee a garantire un buon livello di qualità ambientale e di biodiversità, salubrità degli alimenti e benessere degli animali da allevamento. L'indicatore può essere finalizzato a monitorare l'obiettivo specifico 2.4 dell'Agenda di sviluppo sostenibile ONU 2030: “Entro il 2030 garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e applicare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività e la produzione, aiutando al contempo a conservare gli ecosistemi, che rafforzino la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici, alle condizioni meteorologiche estreme, alla siccità, alle inondazioni e agli altri eventi estremi e che migliorino progressivamente il terreno e la qualità del suolo". Similmente l’indicatore è correlato all'obiettivo specifico III.7 della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (approvata a dicembre 2017 dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) "Garantire la sostenibilità di agricoltura e silvicoltura lungo l’intera filiera", prevedendo come indicatore la percentuale di superficie agricola coltivata con metodo biologico. L'indicatore può inoltre essere finalizzato al monitoraggio generale del Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico (approvato nell’aprile 2016 in Conferenza Stato-regioni) il quale prevede come indicatore generale di risultato proprio la superficie agricola condotta con metodo biologico e dei progressi verso il raggiungimento del target del 25% di agricoltura biologica previsto sia dalla Strategie UE per la Biodiversità per il 2030 sia dalla Strategia Farm to Fork.
RILEVANZA - L'indicatore:
È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
È semplice, facile da interpretare
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
Fornisce una base per confronti a livello internazionale
Ha una soglia o un valore di riferimento con il quale poterlo confrontare
MISURABILITÀ - I dati utilizzati per la costruzione dell’indicatore sono/hanno:
Adeguatamente documentati e di fonte nota
Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Un’ “idonea” copertura temporale
SOLIDITÀ - L'indicatore:
È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Comparabilità nel tempo
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi:
Regolamento UE 446/2019
Regolamento UE 848/2018
Regolamento CE 834/2007
Regolamento CE 889/2008
Regolamento CE 1235/2008
DECRETO Ministeriale MiPAAF del 18 luglio 2018 (n. 6793)- Disposizioni per l’attuazione dei regolamenti (CE) n. 834/2007 e n. 889/2008 e loro successive modifiche e integrazioni, relativi alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici. Abrogazione e sostituzione del decreto n. 18354 del 27 novembre 2009"
DECRETO LEGISLATIVO 23 febbraio 2018, n. 20
COM(2020) 381 final del 20.05.2020
COM(2020) 380 final del 20.05.2020
L'agricoltura è riconosciuta biologica se è conforme al Regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio, che ha istituito un quadro completo per la produzione biologica di colture e bestiame e per l'etichettatura, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti biologici, nonché per disciplinare le importazioni di prodotti biologici nell'UE. Le modalità di attuazione del presente regolamento sono stabilite nel regolamento (CE) n. 889/2008 della Commissione.
La Strategia dell’Unione Europea “Dal produttore al consumatore. Il nostro cibo, la nostra salute, il nostro pianeta, il nostro futuro” ( meglio nota "Farm to Fork Strategy"; COM(2020) 381 final del 20.05.2020) e la Strategia sulla biodiversità per il 2030 (COM(2020) 380 final del 20.05.2020) prevedono un aumento considerevole della superficie biologica europea entro il 2030, nello specifico raggiungere almeno il 25% dei suoli agricoli della UE coltivati secondo lo standard biologico entro il 2030.
Pertanto, anche la PAC post 2020, il cui avvio è stato posticipato al 2023, dovrà essere adeguata al fine di garantire che i Piani Strategici nazionali riflettano pienamente l’ambizione del Green Deal e della strategia Farm to Fork, promuovendo l’uso di pratiche sostenibili, come l’agricoltura di precisione, l’agricoltura biologica, l’agro-ecologia, l’agro-silvicoltura e standard più stringenti per il benessere degli animali e premiando gli agricoltori per le loro prestazioni ambientali e climatiche.
Regolamento UE 848/2018
Regolamento CE 834/2007
Regolamento CE 889/2008
Regolamento CE 1235/2008
DECRETO Ministeriale MiPAAF del 18 luglio 2018 (n. 6793)- Disposizioni per l’attuazione dei regolamenti (CE) n. 834/2007 e n. 889/2008 e loro successive modifiche e integrazioni, relativi alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici. Abrogazione e sostituzione del decreto n. 18354 del 27 novembre 2009"
DECRETO LEGISLATIVO 23 febbraio 2018, n. 20
COM(2020) 381 final del 20.05.2020
COM(2020) 380 final del 20.05.2020
L'agricoltura è riconosciuta biologica se è conforme al Regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio, che ha istituito un quadro completo per la produzione biologica di colture e bestiame e per l'etichettatura, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti biologici, nonché per disciplinare le importazioni di prodotti biologici nell'UE. Le modalità di attuazione del presente regolamento sono stabilite nel regolamento (CE) n. 889/2008 della Commissione.
La Strategia dell’Unione Europea “Dal produttore al consumatore. Il nostro cibo, la nostra salute, il nostro pianeta, il nostro futuro” ( meglio nota "Farm to Fork Strategy"; COM(2020) 381 final del 20.05.2020) e la Strategia sulla biodiversità per il 2030 (COM(2020) 380 final del 20.05.2020) prevedono un aumento considerevole della superficie biologica europea entro il 2030, nello specifico raggiungere almeno il 25% dei suoli agricoli della UE coltivati secondo lo standard biologico entro il 2030.
Pertanto, anche la PAC post 2020, il cui avvio è stato posticipato al 2023, dovrà essere adeguata al fine di garantire che i Piani Strategici nazionali riflettano pienamente l’ambizione del Green Deal e della strategia Farm to Fork, promuovendo l’uso di pratiche sostenibili, come l’agricoltura di precisione, l’agricoltura biologica, l’agro-ecologia, l’agro-silvicoltura e standard più stringenti per il benessere degli animali e premiando gli agricoltori per le loro prestazioni ambientali e climatiche.
DPSIR:
Determinante, Risposta
Tipologia indicatore:
Descrittivo (tipo A), Efficacia delle politiche (tipo D)
Riferimenti bibliografici:
SINAB, "Bio in cifre 2020"
FIBL-IFOAM, "The world of organic agriculture 2020. Statistics and emerging trends"
ISPRA, Indicatori PAN (Piano d' Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari-ISPRA), https://indicatori-pan-fitosanitari.isprambiente.it/
CREA, BIOREPORT 2019 - L’agricoltura biologica in Italia. Rete Rurale Nazionale 2014-2020, Roma, 2020 https://feder.bio/wp-content/uploads/2020/10/Bioreport_2019_def_web.pdf
ISTAT, Rapporto SDG 2020, https://www.istat.it/it/files//2020/05/SDGs_2020.pdf
Nature & More, Organic Agriculture and the Sustainable Development Goals. Part of the Solution. Simon de Schaetzen. Nature & More 2019.
FIBL-IFOAM, "The world of organic agriculture 2020. Statistics and emerging trends"
ISPRA, Indicatori PAN (Piano d' Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari-ISPRA), https://indicatori-pan-fitosanitari.isprambiente.it/
CREA, BIOREPORT 2019 - L’agricoltura biologica in Italia. Rete Rurale Nazionale 2014-2020, Roma, 2020 https://feder.bio/wp-content/uploads/2020/10/Bioreport_2019_def_web.pdf
ISTAT, Rapporto SDG 2020, https://www.istat.it/it/files//2020/05/SDGs_2020.pdf
Nature & More, Organic Agriculture and the Sustainable Development Goals. Part of the Solution. Simon de Schaetzen. Nature & More 2019.
Limitazioni:
L'indicatore fornisce solo in parte la misura del grado di adozione di pratiche agronomiche più idonee per un buon livello di qualità ambientale, salubrità degli alimenti e benessere animale, poiché riguarda solo le prassi certificate con il metodo biologico.
Ulteriori azioni:
Per una stima più accurata del grado di adozione di pratiche agronomiche più idonee indirizzate a un buon livello di qualità ambientale, salubrità degli alimenti e benessere animale, sarebbero utili analisi e meta-analisi in grado di dimostrare gli effetti positivi in termini di conservazione della biodiversità, di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, di qualità dei suoli e di riduzione delle emissioni di gas inquinanti.
Frequenza rilevazione dati:
Annuale
Accessibilità dei dati di base:
SINAB, "Bio in cifre 2020" (http://www.sinab.it/sites/default/files/share/BIO%20IN%20CIFRE%202020_2.pdf)
Fonte dei dati di base:
EUROSTAT (Ufficio Statistico delle Comunità Europee)
MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali)
SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull'Agricoltura Biologica)
Descrizione della metodologia di elaborazione:
I dati presentati sono una elaborazione realizzata dal SINAB – progetto del MiPAAF gestito da ISMEA e CIHEAM Bari – sulla base delle informazioni al 31 dicembre 2019 comunicate dagli Organismi di controllo, dalle Amministrazioni regionali e dal Sistema Informativo Biologico.
Gli organismi di controllo autorizzati a rilasciare la certificazione del metodo biologico comunicano al MiPAAF, attraverso la compilazione dell'apposito questionario EUROSTAT, la somma della superficie di tutte le proprie aziende controllate. Tale superficie, disaggregata a livello regionale, riporta il dettaglio di tutti gli orientamenti colturali e delle principali colture (97 voci).
Gli organismi di controllo autorizzati a rilasciare la certificazione del metodo biologico comunicano al MiPAAF, attraverso la compilazione dell'apposito questionario EUROSTAT, la somma della superficie di tutte le proprie aziende controllate. Tale superficie, disaggregata a livello regionale, riporta il dettaglio di tutti gli orientamenti colturali e delle principali colture (97 voci).
Core set:
Sviluppo sostenibile europeo (EUSDI) del 2015
Resource Efficiency Scoreboard
7EAP - Dati sull'ambiente
SDGs Indicators
Periodicità di aggiornamento:
Annuale
Copertura spaziale:
EU28, Nazionale, Regionale
Copertura temporale:
1990-2019
L’indicatore è rilevante per rappresentare i caratteri dell’agricoltura biologica italiana, le dinamiche e il grado di adozione da parte del sistema agricolo di pratiche agronomiche ritenute più idonee a garantire un buon livello di qualità ambientale e di biodiversità, salubrità degli alimenti e benessere degli animali da allevamento. Pur non essendo direttamente sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente l’indicatore è collegato alle attività antropiche. La misurabilità e la solidità scientifica delle informazioni sono ottime, grazie anche alla completezza della serie temporale rispetto al numero di operatori e SAU biologici nazionali, nonché grazie all’uso di metodologie di raccolta dati condivise a livello nazionale e al ruolo attivo dei vari portatori di interesse, dagli istituti di certificazione alle associazioni di categoria. |
Stato:
Buono
Descrizione/valutazione dello stato:
Secondo l’ultima revisione EUROSTAT, nel 2019 l’Italia si pone al 5° posto nell’Europa(28) per percentuale di superficie agricola destinata a biologico (Figura 1). In base ai dati che gli Organismi di controllo operanti in Italia nel settore dell’agricoltura biologica e le Amministrazioni regionali hanno fornito al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nel 2019 le superfici investite e in conversione bio sono pari a 1.993.236 ettari, registrando un incremento del 2% rispetto al 2018. Gli operatori del settore per il 2019 sono 80.643 con un aumento del 2% rispetto al 2018 (Figura 2).
Rispetto al totale della superficie coltivata in Italia (ISTAT SPA 2016), il biologico arriva a interessare il 15,8% della SAU nazionale e il 6,2% delle aziende agricole.
Rispetto al totale della superficie coltivata in Italia (ISTAT SPA 2016), il biologico arriva a interessare il 15,8% della SAU nazionale e il 6,2% delle aziende agricole.
Trend:
Positivo
Descrizione/valutazione del trend:
Dal 1990 ad oggi l’agricoltura biologica italiana è cresciuta in maniera significativa, sia in termini di superfici sia per numero di operatori. In particolare, dal 2010 l’incremento registrato è di oltre 879 mila ettari e 29 mila operatori biologici, pari rispettivamente a + 69% e +79%.
- Titolo Figura 1: Percentuali delle aree agricole condotte con metodo biologico nei 28 Paesi europei (2019)
Fonte Eurostat - Titolo Figura 2: Evoluzione del numero di operatori controllati e di superficie agricola utilizzata con il metodo biologico (1990-2019)
Fonte MiPAAF (SINAB) - Titolo Figura 3: Numero di operatori controllati e superficie agricola utilizzata con il metodo biologico nelle regioni italiane (2019)
Fonte MiPAAF (SINAB) - Titolo Figura 5: Andamento della distribuzione della superficie agricolo utilizzata con metodo biologico o in conversione per i principali tipi di coltura (2000-2019)
Fonte MiPAAF (SINAB) - Titolo Figura 6: Tipologie di capi allevati con metodo biologico in Italia (2001-2019)
Fonte MiPAAF (SINAB)
Nell'ambito del core set degli SDGs (Sustainable Development Goals) individuati dall'Agenda 2030, l'agricoltura biologica può svolgere un ruolo importante nel raggiungimento di almeno 8 dei 17 obiettivi: Fame Zero (SDG 2); Buona salute e benessere (SDG 3);, Acqua potabile e servizi igienico-sanitari (SDG 6), Lavoro dignitoso e crescita economica (SDG 8); Consumo e produzione responsabili (SDG 12); Azione per il clima (SDG 13); Vita acquatica (SDG 14); e Vita terrestre (SDG 15). La nuova Strategia per la Biodiversità al 2030, prevede di giungere ad almeno il 25% dei suoli agricoli della UE, coltivati secondo lo standard biologico entro il 2030. La stessa Strategia ha come obiettivo, al 2030, quello di ridurre del 50% i pesticidi e in particolare il 50% di quelli più dannosi per gli ecosistemi (in particolare per gli insetti impollinatori e gli animali più sensibili) e per la salute umana.