SPESE PER LA PROTEZIONE DELL'AMBIENTE

Autori: 
Renato Marra Campanale
Immagine abstract
Abstract: 
La spesa nazionale per la protezione dell'ambiente è l'indicatore principale derivato dal conto delle spese per la protezione dell'ambiente. L'indicatore misura le risorse dedicate alla protezione dell'ambiente dagli operatori economici e comprende la spesa corrente e gli investimenti, inclusi i trasferimenti netti dal resto del mondo.
Il livello della spesa dell'economia italiana per la protezione dell'ambiente si attesta, nel 2018, a 24 miliardi di euro, pari all'1,35% del Prodotto interno lordo. Delle due componenti di questo indicatore, la maggiore è la spesa corrente, pari all'86,3%.
Descrizione: 
Gli indicatori derivati dal conto delle spese per la protezione dell'ambiente (EPEA l'acronimo in inglese del conto ambientale) forniscono informazioni sulle risorse economiche dedicate a transazioni mirate a prevenire, ridurre ed eliminare l'inquinamento e ogni altro aspetto di degrado per l'ambiente. Essi includono la spesa degli operatori economici - raggruppati in settori istituzionali: imprese, amministrazioni pubbliche e istituzioni sociali private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie, famiglie - per i servizi di protezione dell'ambiente. Questi ultimi sono classificati secondo i seguenti ambiti ambientali (classificazione CEPA):

1. protezione dell'aria e del clima;
2. gestione delle acque reflue;
3. gestione dei rifiuti;
4. protezione e risanamento del suolo, delle acque del sottosuolo e delle acque di superficie;
5. abbattimento del rumore e delle vibrazioni (esclusa la protezione degli ambienti di lavoro);
6. protezione della biodiversità e del paesaggio;
7. protezione dalle radiazioni (ad esclusione della protezione degli ambienti di lavoro e del rischio tecnologico e di incidente nucleare);
8. ricerca e sviluppo;
9. altre attività di protezione dell'ambiente.

Per pervenire ai risultati delle spese per la protezione dell'ambiente per settore istituzionale e per CEPA, le variabili economiche considerate in queste statistiche sono: produzione, consumi intermedi e finali, importazioni ed esportazioni, imposte meno sussidi, formazione lorda di capitale fisso, trasferimenti netti.
Dal tipo di variabili elencate si deduce che le statistiche EPEA considerano sia l'offerta che la domanda di specifici servizi di protezione dell'ambiente. I risultati sono quindi articolati secondo i) chi produce servizi per la protezione dell'ambiente (le amministrazioni pubbliche, comprese le istituzioni senza fini di lucro al servizio delle famiglie, e le imprese); ii) chi utilizza servizi per la protezione dell'ambiente (le famiglie, le amministrazioni pubbliche e le imprese). Viene inoltre considerato il resto del mondo, in quanto beneficiario o fonte di trasferimenti per la protezione dell'ambiente.

Infine, per quanto riguarda le imprese che forniscono servizi ambientali, va considerata la distinzione fra quelle specializzate e tutte le altre. Le prime, le più importanti, hanno per attività principale la raccolta, il trattamento e lo smaltimento di rifiuti, le reti fognarie, le bonifiche e altri servizi di gestione dei rifiuti (NACE 37, 38.1, 38.2, 39). La produzione di servizi ambientali come attività secondaria ricade sempre nel gruppo di imprese specializzate. Tutte le altre imprese si caratterizzano per apportare miglioramenti al loro processo di produzione di prodotti non ambientali.

L'indicatore principale che si presenta è la spesa nazionale per la protezione dell'ambiente (indicatore conosciuto livello internazionale con l'acronimo NEEP, cioè 'national expenditure on environmental protection'), che misura le risorse dedicate alla protezione dell'ambiente dagli operatori economici. Esso comprende: la spesa corrente, gli investimenti e i trasferimenti netti dal resto del mondo.
Scopo: 
Gli indicatori del conto EPEA, ecoindustrie e gettito delle imposte ambientali - rendono esplicite le transazioni economiche di rilevanza ambientale che il corpo centrale dei conti nazionali non evidenzia Tali indicatori permettono di identificare e misurare le risposte dell'economia - quindi: delle unità residenti - ai problemi ambientali attraverso l'offerta e la domanda di servizi di protezione ambientale.
RILEVANZA - L'indicatore: 
È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
Fornisce una base per confronti a livello internazionale
MISURABILITÀ - I dati utilizzati per la costruzione dell’indicatore sono/hanno: 
Adeguatamente documentati e di fonte nota
Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Un’ “idonea” copertura temporale
SOLIDITÀ - L'indicatore: 
È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi: 
Regolamento (UE) n. 691/2011 relativo ai conti economici ambientali europei, come modificato dal Regolamento (UE) N. 538/2014
DPSIR: 
Risposta
Tipologia indicatore: 
Benessere (tipo E)
Riferimenti bibliografici: 
Environmental protection expenditure accounts Handbook — 2017 edition. Eurostat, Luxembourg (https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-manuals-and-guidelines/-/KS-GQ-17-004)


- System of Environmental-Economic Accounting 2012 - Central Framework. United Nations, New York, 2014 (https://seea.un.org/content/seea-central-framework)
Limitazioni: 
Non compilato  
Ulteriori azioni: 
Non compilato  
Frequenza rilevazione dati: 
Annuale
Accessibilità dei dati di base: 
Eurostat database - National expenditure on environmental protection by institutional sector: https://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/show.do?dataset=env_ac_epneis&lang=en

Istat database - http://dati.istat.it/Index.aspx --> Conti nazionali --> Conti ambientali --> Spese per la protezione dell'ambiente
Fonte dei dati di base: 
EUROSTAT (Ufficio Statistico delle Comunità Europee)
ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)
Descrizione della metodologia di elaborazione: 
La metodologia di elaborazione dell’indicatore è consultabile nel documento Environmental protection expenditure accounts Handbook — 2017 edition. Eurostat, Luxembourg (https://ec.europa.eu/eurostat/web/products-manuals-and-guidelines/-/KS-GQ-17-004)
Core set: 
Non compilato  
Periodicità di aggiornamento: 
Annuale
Copertura spaziale: 
Nazionale
Copertura temporale: 
2014-2018
L’indicatore è calcolato in conformità alle caratteristiche di trasparenza, accuratezza, consistenza, e completezza richieste dalla metodologia di riferimento. Per quanto attiene la comparabilità nel tempo questa al momento non è esaustiva per l’intera serie storica a disposizione, in quando la metodologia dal 2016 è stata modificata.
Stato: 
Non definibile
Descrizione/valutazione dello stato: 
La spesa nazionale per la protezione dell'ambiente per la gestione dei rifiuti e delle acque reflue, nel 2018, si attesta a 24 miliardi di euro (prezzi correnti), pari all'1,35% del Prodotto interno lordo (Tabella 1).
Trend: 
Non definibile
Descrizione/valutazione del trend: 
La spesa nazionale per la protezione dell'ambiente per la gestione dei rifiuti e delle acque reflue, nel triennio 2016-2018, cresce del 6,4%, a fronte di un incremento di soli 0,3 punti percentuali, nel medesimo periodo, della percentuale della spesa sul Prodotto interno lordo (Tabella 1).
Commenti: 
La spesa nazionale per la protezione dell'ambiente nel 2018 per la gestione dei rifiuti e delle acque reflue si attesta a 24 miliardi di euro (prezzi correnti), pari all'1,35% del Prodotto interno lordo (Tabella 1, Figura 1). La maggiore componente di questo indicatore è la spesa corrente per la protezione dell'ambiente, pari all'86,3% (Figura 2). La sua articolazione per settore istituzionale, che è all'origine della spesa, mostra che poco più della metà della spesa proviene dalle società finanziarie e non finanziarie. Si tratta di spesa corrente e in conto capitale di cui sono all'origine sia le società specializzate nella produzione di servizi ambientali della gestione dei rifiuti e delle acque reflue, sia quelle non specializzate. Si ricorda che le imprese non specializzate non vendono servizi ambientali, ma svolgono tali servizi in-house e per uso proprio per limitare gli effetti negativi della loro attività produttiva, ad esempio una raffineria che diminuisce le emissioni in atmosfera. La quota di spesa delle famiglie (diretta principalmente verso amministrazioni locali e imprese specializzate per la gestione dei rifiuti e delle acque reflue) e delle amministrazioni pubbliche, incluse le istituzioni sociali private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (Isp), è pari, rispettivamente, al 40,5% e all'8,3% del totale (Figura 2).
  • Titolo Tabella 1: Spesa nazionale per la protezione dell'ambiente per settore istituzionale e in percentuale del Pil. Italia, 2014-2018
    Fonte Istat ed elaborazione ISPRA su dati Istat
    Legenda (a) break nella serie nel 2016
    Note Tutte le variabili sono valutate a prezzi correnti; l'aggregato Spesa nazionale per la protezione dell'ambiente comprende solo le classi CEPA 2 (gestione delle acque reflue) e 3 (gestione dei rifiuti); le Isp sono le Istituzioni sociali private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie

    2E+03 2E+03 2E+03 2E+03 2018
    Totale economia miliardi di euro 18.7 19.7 22.6 23.4 24.0
    Società miliardi di euro 9.1 9.6 10.8 11.1 12.3
    Amministrazioni pubbliche e Isp (a) miliardi di euro 0.8 0.9 2.3 2.7 2.0
    Famiglie miliardi di euro 8.8 9.2 9.4 9.6 9.7
    Spesa nazionale per la protezione dell'ambiente in percentuale del Pil % 1.15 1.19 1.33 1.35 1.35
  • Titolo Figura 1: Spesa nazionale per la protezione dell'ambiente per settore istituzionale. Italia, 2018
    Fonte Elaborazione ISPRA su dati Istat

    Note Tutte le variabili sono valutate a prezzi correnti; l'aggregato Spesa nazionale per la protezione dell'ambiente comprende solo le classi CEPA 2 (gestione delle acque reflue) e 3 (gestione dei rifiuti); le Isp sono le Istituzioni sociali private senza scopo di lucro al servizio delle famiglie
  • Titolo Figura 2: Componenti della Spesa nazionale per la protezione dell'ambiente. Italia, 2018
    Fonte Elaborazioni ISPRA su dati Istat

    Note Tutte le variabili sono valutate a prezzi correnti; entrambi gli aggregati comprendono solo le classi CEPA 2 (gestione delle acque reflue) e 3 (gestione dei rifiuti)