L'indicatore rappresenta l'andamento delle emissioni nazionali di composti organici persistenti per settore di provenienza, dal 1990 al 2022. L’obiettivo del conseguimento di valori di emissione inferiori a quelli del 1990, è stato conseguito sia per gli IPA (-30%) sia per diossine e furani (-43%), seppure con andamenti differenti.

L’indicatore rappresenta, nell'arco temporale 1990 - 2022, l’andamento delle emissioni di gas serra in Italia per abitante e rispetto al PIL. Si rileva una diminuzione per entrambi, accentuata dalla crescita della popolazione e del PIL, che evidenziano dunque un disaccoppiamento tra determinanti e pressioni.

L'indicatore rappresenta la serie storica delle emissioni di gas serra nazionali dal 1990 al 2022, per settore di provenienza. Dall’analisi dei dati si registra, nel 2022, una riduzione sensibile delle emissioni rispetto al 1990 (-21%), spiegata dalla recessione economica che ha frenato i consumi negli ultimi anni ma anche da un maggiore utilizzo di energie rinnovabili, con conseguente riduzione delle emissioni di CO2 provenienti dal settore energetico (-20 % rispetto al 1990).

L'indicatore è costituito dalle quote di emissione generate dagli impianti soggetti al sistema di scambio di quote (EU emissions trading, EU ETS), istituito con la Direttiva 2003/87/CE, e le emissioni di tutti i settori non coperti dal sistema ETS, ovvero piccola-media industria, trasporti, civile, agricoltura e rifiuti, secondo la Decisione 406/2009/CE (Effort Sharing Decision, ESD) fino al 2020 e secondo il Regolamento Effort Sharing (ESR 2018/842) dal 2021. Le emissioni dei settori non ETS, mentre nel 2020 sono state inferiori all’obiettivo richiesto di 37 MtCO₂eq, nel 2022 non sono in linea con quanto richiesto dall’obiettivo, poiché superiori 5,5 MtCO2eq.

L'indicatore rappresenta la serie storica delle emissioni nazionali di metalli pesanti dal 1990 al 2022, per settore di provenienza. Dal 1990 si rileva una riduzione delle emissioni per tutti i metalli. In particolare, le emissioni di cadmio, mercurio e piombo sono in linea con gli obiettivi fissati a livello internazionale dal Protocollo di Aarhus, essendosi ridotte rispetto ai valori del 1990 rispettivamente del -63%, -64% e -95%.

L'indicatore rappresenta l'andamento delle emissioni nazionali di particolato (PM10) per settore di provenienza dal 1990 al 2022, evidenziando a livello totale una marcata riduzione negli anni (-40,5%). Il settore del trasporto stradale, che contribuisce alle emissioni totali con una quota emissiva del 10% nel 2022, presenta una riduzione nell’intero periodo pari al 65,6%. Le emissioni provenienti dalla combustione non industriale, nel medesimo periodo, crescono circa del 37,6%, rappresentando nel 2022 il settore più importante con il 45,3% di peso sulle emissioni totali.

L'indicatore rappresenta l'andamento delle emissioni nazionali di particolato (PM2,5) per settore di provenienza dal 1990 al 2022, evidenziando a livello totale una marcata riduzione negli anni (-39%). Il settore del trasporto stradale, che contribuisce alle emissioni totali con una quota emissiva del 9,3% nel 2022, presenta una riduzione nell’intero periodo pari al 75%. Le emissioni provenienti dalla combustione non industriale, nel medesimo periodo, crescono di quasi il 38%, rappresentando nel 2022 il settore più importante con il 63,8% di peso sulle emissioni totali.

L’indicatore rappresenta l’andamento nazionale dei valori di emissione dei precursori di ozono troposferico: ossidi di azoto e composti organici volatili non metanici, distinti per settore di provenienza. Si evidenzia la marcata decrescita dal 1990 al 2022 (-71% per NOx, e -58% per COVNM), determinata dalla forte diminuzione delle emissioni derivanti dal trasporto.

L'indicatore descrive l'andamento delle emissioni nazionali di sostanze acidificanti SOx, NOx e NH₃, sia a livello totale sia settoriale, evidenziandone il trend decrescente dal 1990 al 2022 (-72,3%). Con riferimento alla Direttiva 2016/2284 del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente la riduzione delle emissioni nazionali di determinati inquinanti atmosferici, che definisce gli impegni nazionali di riduzione delle emissioni rispetto al 2005, applicabili dal 2020 al 2029 e a partire dal 2030, gli ossidi di zolfo e l’ammoniaca raggiungono la percentuale di riduzione imposta per il 2020 già dal 2009; mentre gli ossidi di azoto la raggiungono nel 2014.

The indicator describes the trend of national emissions of acidifying substances SOx, NOx, and NH3, both at the total and sectoral levels, highlighting the decreasing trend from 1990 to 2022 (-72.3%). With reference to Directive 2016/2284 of the European Parliament and of the Council, concerning the reduction of national emissions of certain atmospheric pollutants, which defines the national emission reduction commitments relative to 2005, applicable from 2020 to 2029 and from 2030 onwards, sulfur oxides and ammonia have already reached the reduction target for 2020 by 2009; whereas nitrogen oxides reached it in 2014.

The indicator represents the trend of national particulate matter (PM10) emissions by source sector from 1990 to 2022, showing a significant overall reduction over the years (-40.5%). The road transport sector, which contributes 10% to total emissions in 2022, shows a reduction of 65.6% over the entire period. Emissions from non-industrial combustion, on the other hand, have increased by approximately 37.6% during the same period, becoming the most significant sector in 2022, accounting for 45.3% of total emissions.

The indicator illustrates the national emission trends of tropospheric ozone precursors—namely nitrogen oxides (NOx) and non-methane volatile organic compounds (NMVOCs)—disaggregated by emission source sector. A significant overall decline is observed between 1990 and 2022, amounting to -71% for NOx and -58% for NMVOCs, primarily driven by substantial reductions in emissions from the transport sector.

The indicator represents the trend of national emissions of particulate matter (PM2.5) by source sector from 1990 to 2022, highlighting a significant overall reduction over the years (-39%). The road transport sector, which contributes 9.3% of total emissions in 2022, shows a 75% decrease over the entire period. Emissions from non-industrial combustion, during the same period, increased by almost 38%, making it the most significant sector in 2022, accounting for 63.8% of total emissions.

The indicator represents, over the period 1990-2022, the trend of greenhouse gas emissions in Italy per capita and relative to GDP. A decrease is observed for both, accentuated by the growth of the population and GDP, which highlights a decoupling between drivers and pressures.

The indicator represents the historical series of national greenhouse gas emissions from 1990 to 2022, broken down by sector. The data analysis shows a significant reduction in emissions in 2022 compared to 1990 (-21%), which can be explained by the economic recession that has slowed consumption in recent years, as well as by an increased use of renewable energy, leading to a reduction in CO2 emissions from the energy sector (-20% compared to 1990).

The indicator includes the emission allowances generated by installations covered by the EU Emissions Trading System (EU ETS), established under Directive 2003/87/EC, and the greenhouse gas emissions from all sectors not included in the ETS scope—namely small- and medium-scale industry, transport, residential and commercial buildings, agriculture, and waste. These are regulated under Decision No. 406/2009/EC (Effort Sharing Decision, ESD) up to 2020, and by the Effort Sharing Regulation (EU) 2018/842 (ESR) from 2021 onward. While non-ETS sector emissions in 2020 remained below the target threshold of 37 MtCO₂eq, in 2022 they exceeded the allowable limit by 5.5 MtCO₂eq, indicating a deviation from the reduction trajectory required to meet ESR targets.

The indicator represents the historical series of national heavy metal emissions from 1990 to 2022, by source sector. Since 1990, a reduction in emissions has been recorded for all metals. In particular, emissions of cadmium, mercury, and lead are in line with the internationally set targets under the Aarhus Protocol, having decreased by -63%, -64%, and -95%, respectively, compared to 1990 levels.

The indicator represents the trend of national persistent organic pollutant emissions by sector, from 1990 to 2022. The target set as a lower emission value than in 1990 was achieved for both PAHs (-30%) and dioxins and furans (-43%), with different trends.