DEPURATORI - CONFORMITÀ DEI SISTEMI DI DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE URBANE

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Il controllo della conformità consente di conoscere lo stato di adeguamento tecnologico dei sistemi di depurazione delle acque reflue urbane relativi ad agglomerati maggiori o uguali a 2.000 a.e., utile soprattutto ai fini della pianificazione di eventuali azioni rivolte alla tutela delle acque. Nel periodo 2022-2023, dei 3.037 agglomerati considerati circa il 77% è risultato conforme, il 13,8% non conforme, il 4,6% parzialmente conforme e il 4,6% con dati non disponibili. Il grado di conformità pari al 100% si registra in Piemonte, Emilia-Romagna, Umbria e nelle province autonoma di Trento e Bolzano.

DEPURATORI - CONFORMITÀ DEL SISTEMA DI FOGNATURA DELLE ACQUE REFLUE URBANE

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La presenza o meno di rete fognaria e la percentuale di acque reflue convogliate nei sistemi di collettamento indicano il grado di conformità ai requisiti previsti dalla normativa di riferimento. Nel 2022-2023, il grado di conformità nazionale è pari al 99,1%. Il 95,7% del carico organico è convogliato in fognatura, il 3,6% è trattato in sistemi individuali mentre lo 0,7% non risulta collettato.

PERCENTUALE DI ACQUE REFLUE DEPURATE

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La percentuale di acque reflue depurate esprime la quantità di carico organico biodegradabile che raggiunge gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane rispetto al carico organico totale prodotto dagli agglomerati (maggiori o uguali a 2.000 a.e.) presenti sul territorio nazionale. Nel 2022-2023, detta percentuale è pari al 93,51%, in aumento rispetto a quella del 2020 (93,3%).

STATO DI AVANZAMENTO DEI PIANI DI GESTIONE DEI DISTRETTI IDROGRAFICI

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La Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE (DQA) prevede il riesame e l’aggiornamento dei Piani di Gestione dei bacini idrografici (PdG) entro 15 anni dall'entrata in vigore della direttiva stessa e, successivamente, ogni sei anni (art. 13). Pertanto, in attuazione di tale indicazione, al fine di elaborare il ciclo di pianificazione relativo al periodo 2015-2021, nel 2012 fu avviato il riesame e l'aggiornamento dei primi PdG adottati nel 2010. Il processo si concluse con l’approvazione dei piani tra marzo e giugno 2016. Successivamente iniziò l’elaborazione del secondo aggiornamento dei PdG, come previsto dall'art. 117 comma 2bis del D.Lgs. 152/2006. L’aggiornamento si è concluso nel mese di dicembre 2021 con l'adozione dei PdG (per tutti i distretti idrografici) da parte della Conferenza Istituzionale Permanente. I Piani di Tutela delle Acque (PTA) sono i piani mediante i quali le regioni, sulla base degli obiettivi fissati a scala di distretto idrografico dai PdG, definiscono gli interventi volti a garantire il raggiungimento o il mantenimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici e le misure necessarie alla loro tutela qualitativa e quantitativa a livello regionale. Ad oggi, tre regioni e le province autonome di Trento e Bolzano hanno un PTA aggiornato sulla base dei PdG 2021. Altre sette regioni sono dotate di un PTA adottato o approvato successivamente alla pubblicazione dei PdG 2015. Le restanti regioni (nove) hanno un PTA risalente a un periodo precedente alla pubblicazione dei PdG 2015. 

Nel 2024, nessuna delle regioni con un PTA approvato o aggiornato prima del PdG 2021 ha provveduto ad allineare il proprio PTA all’ultimo ciclo di gestione del PdG e al relativo aggiornamento.