Descrizione 1
Riccardo Boiocchi, Giancarlo De Gironimo, Massimo Peleggi, Silvana Salvati
Il controllo della conformità consente di conoscere lo stato di adeguamento tecnologico dei sistemi di depurazione delle acque reflue urbane relativi ad agglomerati maggiori o uguali a 2.000 a.e., utile soprattutto ai fini della pianificazione di eventuali azioni rivolte alla tutela delle acque. Nel periodo 2022-2023, dei 3.037 agglomerati considerati circa il 77% è risultato conforme, il 13,8% non conforme, il 4,6% parzialmente conforme e il 4,6% con dati non disponibili. Il grado di conformità pari al 100% si registra in Piemonte, Emilia-Romagna, Umbria e nelle province autonoma di Trento e Bolzano.
Indicatore di risposta che fornisce informazioni sul grado di conformità ai requisiti di legge dei sistemi di trattamento delle acque reflue urbane, relativi ad agglomerati di consistenza (espressa in termini di carico organico biodegradabile prodotto) maggiore o uguali di 2.000 abitanti equivalenti (a.e.). I dati di conformità per BOD5, COD, TSS, azoto totale e fosforo totale sono dichiarati impianto per impianto in base al confronto tra i valori dei parametri di emissione degli scarichi con i valori limite di emissione stabiliti dalla normativa o dal confronto tra le percentuali di abbattimento per i suddetti parametri e quelle minime richieste dalla normativa.
Verificare la conformità dei depuratori ai requisiti previsti dal Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che ha recepito la Direttiva comunitaria 91/271, concernente il trattamento delle acque reflue urbane.
Direttiva 91/271/CEE
D.Lgs. 152/2006 (Parte III)
Descrizione 2
https://cdr.eionet.europa.eu/help/UWWTD/UWWTD_613
https://ec.europa.eu/environment/water/water-urbanwaste/info/pdf/terms.pdf
Il quadro nazionale potrebbe essere esaustivo se fossero contemplati anche gli agglomerati inferiori a 2.000 abitanti equivalenti.
Completamento delle informazioni utili all'indicatore.
Qualificazione dati
I dati sono stati acquisiti attraverso il Questionario Urban Waste Water Treatment Directive 2024 (UWWTD 2024) predisposto dalla Commissione europea per verificare periodicamente lo stato di attuazione della Direttiva sul territorio nazionale e reso disponibile sul SINTAI.
Nazionale, Regionale
2022-2023
Qualificazione indicatore
È stata calcolata la conformità ai requisiti di legge del/dei depuratore/i relativo/i all'agglomerato. A ciascun grado di conformità è stato attribuito un peso (conforme, ossia il 100% del carico generato è conforme (peso=1); parzialmente conforme, ossia il 75% del carico generato è conforme (peso=0,75); non conforme, ossia il dato non è disponibile (peso=0)). La conformità complessiva degli agglomerati in Italia è stata espressa in percentuale sul totale degli agglomerati.
I dati di conformità dei sistemi di depurazione sono relativi al 2022-2023. Il grado di conformità nazionale dei sistemi di depurazione è pari al 80,4% (Figura 1).
Il grado di conformità nazionale dei sistemi di depurazione nel 2022-2023 è lievemente diminuito rispetto al 2020 (da 81,8% a 80,4%).
Dati
Tabella 1: Conformità dei sistemi di depurazione relativi ad agglomerati maggiori o uguali a 2.000 a.e. - dettaglio regionale (2022-2023)
Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA e regionali (Questionario UWWTD 2024)
Figura 1: Grado di conformità nazionale dei sistemi di depurazione (2022-2023)
I dati di conformità delle acque reflue urbane sono relativi al periodo 2022-2023. Dei 3.037 agglomerati considerati, 2.339 risultano conformi alle norme di emissione previste dalla direttiva di riferimento, 139 parzialmente conformi, 419 non conformi e 140 sprovvisti dei dati per la valutazione della conformità (Figura 3). L’indice di conformità è risultato superiore al 90% in 9 regioni e nelle province autonome di Trento e Bolzano (100% in Emilia-Romagna, Piemonte, Umbria e province autonome di Trento e Bolzano), in 6 regioni compreso tra il 70% e il 90%, mentre in Toscana, Basilicata, Calabria, Sicilia inferiore al 70%. Anche nel 2022 l’indice di conformità più basso è risultato nella regione Sicilia (40%), rimasto pressoché invariato rispetto al 2020 (40,2%) (Tabella 1, Figura 2).