Goal 12: Consumo e produzione responsabili

Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo.

FLUSSI TURISTICI PER MODALITÀ DI TRASPORTO

Data aggiornamento scheda:

Nel 2023, i flussi turistici alle frontiere continuano a crescere, con un totale di 85,7 milioni di visitatori stranieri, segnando un aumento del 14,7% rispetto al 2022. Il transito attraverso le frontiere stradali si conferma la modalità più utilizzata (49,4%), seguito da quello aeroportuale (47,0%). Gli italiani continuano a prediligere l'automobile come principale mezzo di trasporto per i loro viaggi (69,5%), con un leggero calo rispetto all'anno precedente. Tuttavia, l'uso del treno rimane marginale (11,2%), indicando una limitata transizione verso mezzi di trasporto più sostenibili.

INCIDENZA DEL TURISMO SUI CONSUMI DI ACQUA POTABILE

Data aggiornamento scheda:

L'indicatore intende fornire un’idea quantitativa del contributo dei turisti al consumo giornaliero di acqua potabile. Nel 2022, a livello nazionale, il movimento turistico censito ha consumato giornalmente 4 litri di acqua a uso potabile/ab. equivalenti. Nel periodo 2015-2018-2020 si è rilevata prima una crescita dei consumi, che passano da 3,7 a 4 litri/ab. equivalenti, poi un dimezzamento nel 2020, un’anomalia questa imputabile alla pandemia COVID-19 che ha bloccato il mondo intero.

INCIDENZA DEL TURISMO SUI RIFIUTI

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Data aggiornamento scheda:

L’indicatore quantifica la pressione del turismo sul sistema di gestione dei rifiuti urbani in Italia. Esso rappresenta oggi un proxy riconosciuto per il monitoraggio del Goal 12 dell’Agenda 2030 (SDG 12.b.1). Dal 2023, la metodologia è stata arricchita includendo non solo i pernottamenti ufficiali nelle strutture ricettive, ma anche le presenze in alloggi gratuiti (seconde case, abitazioni di amici/parenti) e le escursioni giornaliere senza pernottamento. L’inclusione di queste componenti consente una stima più realistica e completa della popolazione turistica equivalente e, quindi, della quantità di rifiuti generati per abitante-equivalente. Nel 2023 l’indicatore ha raggiunto 15,7 kg/ab eq secondo la nuova metodologia, segnando un incremento del 53% rispetto al valore stimato con il metodo tradizionale (10,1 kg/ab eq). 

INTENSITÀ TURISTICA

Data aggiornamento scheda:

L’indicatore permette il monitoraggio del carico agente sul territorio dovuto al turismo sia in termini di peso (arrivi) sia di sforzo sopportato (presenze). Rileva, inoltre, come alcune regioni e province autonome siano caratterizzate da rapporti “arrivi/abitanti” e “presenze/abitanti” elevati come nel caso della Valle d’Aosta (10,9 e 30,0) e della provincia autonoma di Bolzano (15,7 e 67,2) a fronte di una media nazionale pari rispettivamente a 2,3 e 7,6. Nel 2023 tutti i valori crescono e superano quelli del 2019.

FLUSSI DI MATERIA E PRODUTTIVITÀ DELLE RISORSE

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Data aggiornamento scheda:

Il Consumo materiale interno misura il consumo apparente di risorse materiali di un'economia. Si tratta dell’indicatore principale derivato dai conti dei flussi di materia, utilizzato per misurare la Produttività delle risorse di un paese nell'ambito delle politiche sull’uso delle risorse naturali. Nel 2023 il Consumo materiale interno italiano ammonta a 498,4 milioni di tonnellate (-2,7% rispetto all’anno precedente) e la Produttività delle risorse si attesta a 3,59 euro/kg (+3,7% rispetto all’anno precedente).

PERCENTUALE DI PREPARAZIONE PER IL RIUTILIZZO E RICICLAGGIO

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Data aggiornamento scheda:

Nel 2023, la percentuale di preparazione per il riutilizzo e riciclaggio calcolata applicando la metodologia 4, al netto dei rifiuti da C&D provenienti da utenze domestiche, si attesta al 50,8%, quindi al di sopra dell’obiettivo fissato per il 2020 (50%).

QUANTITÀ DI RIFIUTI SPECIALI RECUPERATI

Data aggiornamento scheda:

L'indicatore misura la quantità totale di rifiuti speciali avviati alle operazioni di recupero (R1-R12) di cui all'allegato C del D.Lgs. 152/2006. Nel 2022 i quantitativi di rifiuti speciali recuperati sono consistenti, pari al 73,3% del totale gestito (176,6 milioni di tonnellate) e il trend risulta in continua crescita (+13% nell'ultimo triennio). La quantità totale di rifiuti speciali recuperati ammonta a 129,4 milioni di tonnellate, di cui 4,2 milioni di tonnellate sono pericolosi. La regione con il maggior quantitativo di rifiuti speciali recuperato è la Lombardia (28% del totale recuperato), seguita dal Veneto (10,9%) e dall'Emilia-Romagna (9,2%).

QUANTITÀ DI RIFIUTI URBANI RACCOLTI IN MODO DIFFERENZIATO

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Data aggiornamento scheda:

Nel 2023, la percentuale di raccolta differenziata è pari al 66,6% della produzione nazionale (29,3 milioni di tonnellate) (+1,4 punti percentuali rispetto al 2022), mantenendosi al di sopra dell’obiettivo fissato dalla normativa per il 2012 (65%).

PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI

Data aggiornamento scheda:

Nel 2022, anno segnato dal delicato contesto geopolitico internazionale, la produzione dei rifiuti speciali generati dal sistema produttivo nazionale (attività industriali, commerciali, artigianali, di servizi, ma anche di trattamento dei rifiuti e di risanamento ambientale) fa registrare una flessione rispetto al 2021, analogamente a quanto rilevato per i rifiuti urbani, attestandosi a 161,4 milioni di tonnellate (-2,1%, corrispondente a 3,4 milioni di tonnellate). I rifiuti non pericolosi, che rappresentano il 93,8% del totale dei rifiuti prodotti, diminuiscono di 2,7 milioni di tonnellate (-1,8%), quelli pericolosi di quasi 680 mila tonnellate (-6,4%). 

Il settore dell’edilizia continua a registrare ancora un aumento, pur se più contenuto rispetto al precedente anno, legato agli incentivi disposti dal Governo per la ristrutturazione degli immobili mirati alla riqualificazione energetica degli edifici unitamente alle attività dei cantieri destinati alla costruzione di infrastrutture e opere pubbliche e di edilizia abitativa e commerciale. 

PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI

Data aggiornamento scheda:

La produzione nazionale dei rifiuti urbani (RU) si attesta, nel 2023, a quasi 29,3 milioni di tonnellate, in aumento dello 0,7% (circa +218 mila tonnellate) rispetto al 2022.

OFFERTA FORMATIVA AMBIENTALE

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Data aggiornamento scheda:

I dati raccolti tracciano una panoramica dell'offerta formativa su tematiche specialistiche ambientali fornita dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), costituito dalle Agenzie Regionali e Provinciali per l'Ambiente (ARPA/APPA) e dall’ISPRA, sia attraverso corsi di formazione, sia mediante percorsi di alternanza formazione lavoro (tirocini curriculari ed extra-curriculari, Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento - PCTO). Nel 2024, rispetto al precedente anno, si registra un significativo aumento, del numero di corsi di formazione ambientale attivati nel SNPA (304). In relazione alle metodologie formative, continua la tendenza, registrata nei precedenti anni, a proporre percorsi formativi residenziali, probabilmente dovuta alla normalizzazione della situazione sanitaria post COVID 19. I tirocini (curriculari ed extra-curriculari) attivati nel corso del 2024 sono 348 (di cui solo 9 extra-curriculari), mentre gli studenti dei PCTO sono 2.796. Rispetto al 2023, si rileva un significativo aumento sia della formazione erogata con tirocini (+22,1%) sia con PCTO (+38,6%).

MATERIAL FOOTPRINT

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Data aggiornamento scheda:

L'indicatore quantifica l'estrazione di risorse naturali - biomasse, minerali metalliferi, minerali non metalliferi e combustibili fossili - a livello globale, dovuta ai consumi finali e agli investimenti delle famiglie, delle imprese e della pubblica amministrazione in Italia. Nel 2023 il material footprint italiano ammonta a  656,1 milioni di tonnellate, pari a 11,1 tonnellate pro capite.

EMISSIONI DEL TRASPORTO STRADALE PER FINALITA' TURISTICHE

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Il turismo continua a essere strategico per l’economia italiana, ma la sua attrattiva dipende da un ambiente salubre. L’indicatore quantifica le emissioni atmosferiche generate dai viaggi turistici su strada in Italia. Nel 2023, l’automobile rimane il principale responsabile di tutte le sostanze inquinanti considerate: 93,7 % del CO, 96,1 % dei VOC, 90,2 % dei NOx, 86,2 % del PM2,5 e 93,4 % della CO₂. I veicoli “ricreazionali” – camper, caravan e furgoni – incidono soprattutto su PM2,5 (11,9%) e NOx (8,1%). Dopo il picco post-pandemico del 2022, le emissioni totali sono diminuite nel 2023 di circa 11-18% a seconda dell’inquinante, restando comunque inferiori ai livelli pre-pandemici del 2019, tuttavia questo confronto può essere stato influenzato da un  miglioramento della metodologia.

SPRECO ALIMENTARE

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Lo spreco complessivo nel sistema alimentare italiano (spreco alimentare sistemico) ammonta al 66% dell’energia alimentare prodotta. Si registra un aumento dello spreco del 17% rispetto al 2015 in termini di kcal per persona al giorno. La situazione è molto lontana dagli obiettivi istituzionali di dimezzare o ridurre gli sprechi entro il 2030.