DIPENDENZA DALLE ORIGINI DELLA DISTANZA

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Giovanni Finocchiaro, Silvia Iaccarino

    Abstract
    Grafici interattivi
    Abstract

    L'indicatore misura la dipendenza del turismo italiano dai mercati internazionali, in particolare da quelli più lontani, valutando l'impatto ambientale connesso ai trasporti a lungo raggio. Nel 2024 le presenze complessive raggiungono 466,2 milioni, di cui il 14,8% provenienti da paesi distanti oltre 2.000 km. Tale quota, in crescita rispetto al 2023, conferma la ripresa dei flussi internazionali e il ritorno ai valori pre-pandemici, ma rappresenta anche un elemento critico per la sostenibilità ambientale del settore, poiché i viaggi aerei a lunga distanza incidono fortemente sulle emissioni di CO2.

    Descrizione

    L’indicatore fa parte della dimensione ambientale della dashboard del turismo dell’Unione Europea e misura la dipendenza del turismo italiano da mercati internazionali lontani. I paesi di origine sono considerati distanti se si trovano a una distanza di 2.000 km o più dalla destinazione. Un alto valore dell'indicatore implica un'impronta ambientale potenzialmente più elevata a causa dei viaggi a lunga distanza.
    A tal fine si considera il numero delle notti trascorse in strutture ricettive (presenze) dei turisti provenienti da paesi lontani, in quanto il loro viaggio genera degli impatti, sia in termini di infrastrutture sia di emissioni.

    Scopo

    Mostrare il potenziale impatto ambientale dovuto al turismo da mercati internazionali lontani.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere la tendenza senza necessariamente fornire una valutazione della stessa.
    È semplice, facile da interpretare.
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull'ambiente e delle risposte della società.
    Fornisce una base per confronti internazionali.
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato sul piano tecnico e scientifico.
    Presenta affidabilità e attendibilità dei metodi di misurazione e raccolta dei dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Misurabilità (dati)
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    L’indicatore non risponde a specifici riferimenti normativi.

    DPSIR
    Pressione
    Impatto
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (A)
    Riferimenti bibliografici

    https://tourism-dashboard.ec.europa.eu

    Fonte dei dati

    ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Accessibilità dei dati di base

    http://dati.istat.it/ "Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi - dati annuali"- Paese di origine.

    Copertura spaziale

    Nazionale, Regionale

    Copertura temporale

    2015-2024

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L'indicatore è calcolato come il numero delle notti trascorse nelle strutture ricettive (presenze) da parte di turisti stranieri provenienti da origini lontane. I paesi sono considerati distanti se il 50% o più del loro territorio si trova a una distanza di 2.000 km o più dalla destinazione (dal centro del territorio italiano). Sono calcolate anche le presenze dei turisti provenienti dalle distanze vicine (<2.000km) e quelli nazionali.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L'indicatore seppur ancora in versione sperimentale presenta aderenza alla domanda di informazione riguardante gli impatti e le pressioni generate dal trasporto aereo in generale e turistico in particolare. La fonte dei dati alla base dell'indicatore garantisce una sufficiente accuratezza e rilevanza, nonché un’ottima copertura nel tempo e nello spazio, atte a descrivere il trend.
    L'indicatore pur essendo proxy è rilevante per il tema, in quanto permette di correlare le presenze dei turisti provenienti da origini lontane con le pressioni prodotte sull’ambiente, sia in termini di inquinamento atmosferico sia di sviluppo infrastrutture.

    Stato
    Medio
    Trend
    Negativo
    Valutazione/descrizione dello stato

    Nel 2024, le presenze totali in Italia raggiungono 466,2 milioni, con un aumento rispetto al 2023. I turisti provenienti da paesi esteri ammontano a circa 253,9 milioni, di cui 184,9 milioni da distanze inferiori a 2.000 km e 69,1 milioni da distanze maggiori. La quota di turisti provenienti da paesi lontani si attesta quindi al 14,8% del totale (Tabella 1, Figura 2).

    Questi viaggi a lungo raggio, prevalentemente effettuati in aereo, contribuiscono in modo significativo all’aumento delle emissioni di gas serra e all'impatto ambientale complessivo del settore turistico. Mentre le presenze turistiche nazionali e da paesi più vicini contribuiscono in misura minore alle emissioni derivanti dai trasporti, la dipendenza da turisti che viaggiano da grandi distanze indica un’impronta ecologica più elevata. Nel complesso, lo stato può essere considerato medio, in quanto la crescita dei mercati lontani è positiva dal punto di vista economico, ma aumenta la pressione ambientale legata ai trasporti a lunga distanza. Dal punto di vista ambientale, non si procede verso la direzione auspicata. La sfida attuale è trovare un equilibrio tra l'accoglienza di turisti da mercati lontani e la necessità di limitare l'impatto ambientale, promuovendo modalità di viaggio più sostenibili.

    Valutazione/descrizione del trend

    Nel periodo 2015-2019, la quota di turisti provenienti da paesi distanti è cresciuta dal 12,4% al 13,7%. (Tabella 1, Figura1). Dopo il crollo del 2020-2021 (3,9% e 3,6%), dovuto alla pandemia e alla forte contrazione dei voli intercontinentali, la quota è tornata a crescere, arrivando al 9,8% nel 2022, al 13,5% nel 2023, per raggiungere infine il 14,8% nel 2024 (Tabella 1, Figura 1). Questa dinamica indica una tendenza a lungo termine verso una maggiore dipendenza dai mercati turistici distanti, con effetti potenzialmente dannosi sul clima e sull’ambiente, poiché il trasporto aereo rimane tra i maggiori contributori alle emissioni globali.

    Il trend, seppur stabile, risulta negativo dal punto di vista ambientale, poiché la ripresa dei viaggi a lungo raggio implica un aumento significativo delle emissioni associate al trasporto aereo, contrastando gli obiettivi di riduzione delle pressioni climatiche.


    Commenti

    I dati confermano una progressiva normalizzazione dei flussi turistici internazionali, con una quota di presenze da paesi lontani che si riallinea al periodo pre-COVID. Nel 2024 le presenze estere raggiungono circa 253,9 milioni, con 69,1 milioni da paesi distanti oltre i 2.000 km.

    Regioni come il Lazio (40,3%), la Campania (24,2%), la Lombardia (20,3%) e la Toscana (20,9%) confermano il ruolo di poli attrattivi del turismo intercontinentale (Figura 3). Questo comporta una concentrazione territoriale degli impatti ambientali, con maggiore pressione sulle aree urbane e sulle infrastrutture di trasporto. La dipendenza strutturale dai mercati lontani rappresenta un fattore di vulnerabilità sia ambientale sia climatica. Per ridurre tale pressione, è necessario incentivare il turismo domestico e quello europeo a corto e medio raggio, promuovendo forme di mobilità sostenibile, in particolare il trasporto ferroviario per le tratte intraeuropee.

    Allegati
    File
    Titolo

    Table 1: Overnight stays by distance from the country of origin

    Fonte

    ISPRA elaboration on ISTAT data

     

     

    Legenda

    Distance is calculated from the geographic center of Italy to the center of the country of origin. There are three categories: Italy, countries less than 2,000 km from Italy, and countries more than 2,000 km from Italy.

    Immagine
    Titolo

    Figure 1: Distribution of overnight stays by distance from the country of origin

    Fonte

    ISPRA elaboration on ISTAT data

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    Titolo

    Figure 2: Share of tourist overnight stays by distance from the country of origin

    Fonte

    ISPRA elaboration on ISTAT data

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    Figure 3: Overnight stays by tourists from distant origins (>2,000 km) (2024)

    Fonte

    ISPRA elaboration on ISTAT data

    Grafici interattivi
    Italian