Descrizione 1
Gabriele Bellabarba, Francesca Sacchetti
Elevati livelli di rumore possono influire sullo stato di benessere. Gli effetti del rumore sulla salute comprendono lo stress, la riduzione del benessere psicologico e i disturbi del sonno, ma anche problemi cardiovascolari.
Nell'ambito della gestione dell'inquinamento acustico, con l'emanazione della Direttiva 2002/49/CE, l'Unione Europea ha definito un approccio comune per evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi dell'esposizione della popolazione al rumore ambientale. L'approccio si fonda sulla determinazione dell'esposizione al rumore ambientale, sull'informazione del pubblico e sull'attuazione di Piani di Azione a livello locale. La popolazione esposta al rumore viene determinata attraverso la mappatura acustica, elaborata sulla base di metodi comuni e condivisi.
Dalle mappature acustiche risulta elevata la popolazione esposta a livelli di rumore superiori ai livelli raccomandati dall'OMS. Il traffico stradale rappresenta la principale fonte di rumore.
L'indicatore riporta gli studi effettuati in ambito urbano sulla popolazione esposta al rumore elaborati secondo la Direttiva 2002/49/CE, recepita in Italia con il D.Lgs. 194/2005, e, per ciascuno studio, il numero stimato delle persone esposte al rumore, espresso negli indicatori Lden e Lnight, prodotto dalle diverse sorgenti presenti (strade, ferrovie, aeroporti e industrie).
Sono riportati anche gli studi sulla popolazione esposta al rumore prodotto dalle infrastrutture aeroportuali.
L’indicatore riporta inoltre i dati aggregati della popolazione esposta al rumore prodotto dal traffico stradale, ferroviario e aeroportuale. I dati sono relativi alle infrastrutture di trasporto che hanno presentato la mappatura acustica 2017 e agli agglomerati che hanno presentato la mappa acustica strategica 2017, ai sensi delle Direttiva 2002/49/CE e del D.Lgs. 194/2005.
Valutare l’entità della popolazione esposta al rumore, evidenziando quali sono le sorgenti di rumore più impattanti.
Direttiva 2002/49/CE; D.Lgs. 194/2005
L'Italia ha recepito la Direttiva 2002/49/CE (Direttiva END), relativa alla determinazione e gestione del rumore ambientale, con il D.Lgs. 194/2005. La Direttiva END definisce competenze e procedure per l'elaborazione delle mappature acustiche delle infrastrutture di trasporto e delle mappe acustiche strategiche degli agglomerati, quali strumenti di diagnosi sul territorio dei livelli di esposizione al rumore, e per l'elaborazione e l'adozione dei Piani di Azione, mirati a prevenire e ridurre l'inquinamento acustico, anche attraverso l'informazione e la partecipazione del pubblico, laddove gli elevati livelli di rumore possono provocare effetti nocivi per la salute. Tra gli obiettivi della Direttiva END c’è la raccolta delle informazioni sullo stato di esposizione al rumore della popolazione con metodi e criteri omogenei e condivisi, in modo da renderle confrontabili nel tempo e nello spazio. La Direttiva definisce tempistiche e criteri per la presentazione e redazione delle mappature acustiche e dei Piani di Azione, introducendo i descrittori acustici Lden e Lnight. In particolare, la Direttiva fissava al 30 giugno 2007 la scadenza per la presentazione delle mappe acustiche strategiche degli agglomerati con più di 250.000 abitanti e delle mappature acustiche delle infrastrutture stradali con più di 6.000.000 veicoli all'anno, delle infrastrutture ferroviarie con più di 60.000 convogli all'anno e degli aeroporti in cui si svolgono più di 50.000 movimenti all'anno (aeroporti principali), e al 30 giugno 2012, e successivamente ogni 5 anni, la scadenza per la presentazione delle mappe acustiche strategiche degli agglomerati con più di 100.000 abitanti e delle mappature acustiche degli assi stradali con più di 3.000.000 di veicoli all'anno (assi stradali principali), degli assi ferroviari con più di 30.000 convogli all'anno (assi ferroviari principali) e degli aeroporti principali. Il Ministero dell’Ambiente raccoglie le informazioni prodotte a livello nazionale ed è responsabile della comunicazione dei dati alla Commissione europea.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda dei valori di riferimento per il rumore negli ambienti esterni, al fine di evitare fenomeni di disturbo della popolazione (annoyance) ed eventuali danni alla salute; in particolare nel documento "Night Noise Guidelines (NNG)", l'OMS raccomanda di mantenere, al fine della protezione della salute pubblica, un livello Lnight, in ambiente esterno, inferiore a 40 dB(A) e comunque non superiore a 55 dB(A).
Descrizione 2
World Health Organization (WHO), 2018, Environmental Noise Guidelines for the European Region
MATTM, aggiornamento al 2017, Linee Guida “Definizione del contenuto minimo delle relazioni inerenti alla metodologia di determinazione delle mappe acustiche e valori descrittivi delle zone soggette ai livelli di rumore”
MATTM, aggiornamento al 2017, Specifiche tecniche “Predisposizione e consegna della documentazione digitale relativa alle mappature acustiche e mappe acustiche strategiche (D.Lgs. n. 194/2005)”
CEDR, 2013, Best practice in strategic noise mapping
UNI/TS 11387:2010, Linee guida alla mappatura acustica e alla mappatura acustica strategica
World Health Organization (WHO), 2009, Night Noise Guidelines for Europe WG-AEN, 2007, Good Practice Guide for Strategic Noise Mapping and the Production of Associated Data on Noise Exposure
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Qualificazione dati
I dati per l’elaborazione dell’indicatore sono desunti dalle informazioni raccolte nell’Osservatorio Rumore, popolabile dai referenti delle ARPA/APPA e consultabile, anche dal pubblico, sul sito https://agentifisici.isprambiente.it/osservatoriorumore_public/home.php
e dal sito EIONET accessibile al pubblico al link http://cdr.eionet.europa.eu/it/eu/noise
Nazionale, Agglomerati (40/40)
2007-2021
Qualificazione indicatore
L'indicatore è elaborato dai dati delle mappature acustiche, realizzate secondo la metodologia definita dalla Direttiva 2002/49/CE.
Gli studi sulla popolazione esposta negli agglomerati mostrano che il traffico stradale è la sorgente di rumore prevalente; l'analisi dei dati evidenzia che in alcune aree urbane una percentuale di popolazione (anche superiore al 50%) è esposta a livelli di Lden maggiori di 65 dB(A) e a livelli di Lnight maggiori di 55 dB(A) (Tabella 1).
Dai dati aggregati di popolazione esposta al rumore prodotto dalle infrastrutture di trasporto, risulta rilevante la popolazione italiana esposta (Tabella 3, Figure 2 e 3). La principale fonte di rumore è costituita dal traffico stradale. In particolare, si riscontra che circa il 58% della popolazione esposta a livelli Lnight superiori ai 50 dB(A) risulta sottoposta a livelli superiori alla soglia raccomandata dall'OMS a tutela della salute pubblica (Lnight=55 dB(A)) (Figura 3).
Dagli studi di popolazione esposta negli agglomerati si rileva una leggera diminuzione nel tempo della popolazione esposta ai livelli più elevati di rumore. Valutazioni più robuste sul trend saranno effettuate avendo a disposizione serie storiche più consistenti.
Dati
Tabella 1: Studi sulla popolazione esposta nelle aree urbane
ARPA/APPA, EIONET
Tabella 2: Popolazione esposta al rumore aeroportuale
ARPA/APPA, EIONET
Tabella 3: Popolazione esposta al rumore da trasporto, per intervalli di rumore e modalità di trasporto (Direttiva 2002/49/CE)
Elaborazione ISPRA su dati EIONET
Come si evince dalla Tabella 1, il traffico stradale risulta la sorgente di rumore prevalente: si evidenziano percentuali significative di popolazione esposta a livelli superiori a 65 dB(A) Lden e a 55 dB(A) Lnight. Si rileva, negli agglomerati per i quali sono disponibili i dati di due o più cicli di mappatura acustica, una lieve diminuzione nel tempo della popolazione esposta ai livelli più elevati di rumore.
Nella Tabella 2 sono presentati gli studi sulla popolazione esposta al rumore di origine aeroportuale, realizzati nel periodo 2006-2017, che mostrano, in alcuni grandi aeroporti, una diminuzione della popolazione esposta ai livelli di rumore più elevati.
I valori riportati in Tabella 3, aggregati a livello nazionale, si riferiscono alla popolazione esposta al rumore prodotto dagli assi stradali principali, dagli assi ferroviari principali, dagli aeroporti principali e al rumore prodotto dalle strade e dalle ferrovie presenti negli agglomerati.
L’indicatore, collocandosi nel contesto del Settimo programma di azione per l'ambiente l'ambiente (7 PAA) dell'Unione Europea - Obiettivo Prioritario 3b, è utile al monitoraggio dell'inquinamento acustico verificando i livelli di esposizione della popolazione raccomandati dall'OMS. Dai dati a disposizione risulta elevata la popolazione esposta a livelli di rumore superiori a quelli raccomandati dall'OMS. In particolare, si riscontra che circa il 58% della popolazione esposta a livelli Lnight superiori ai 50 dB(A) risulta sottoposta a livelli superiori alla soglia raccomandata dall'OMS a tutela della salute pubblica (Lnight=55 dB(A)) (Figura 3).