BILANCIO IDRO-CLIMATICO STANDARDIZZATO

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Giovanni Braca, Barbara Lastoria, Stefano Mariani, Francesca Piva, Robertino Tropeano

    Abstract
    Grafici interattivi
    Abstract

    Le mappe di Standardized Precipitation-Evapotranspiration Index (SPEI) a 12 mesi forniscono una valutazione a livello nazionale e a larga scala delle condizioni di siccità e sono ottenute analizzando la deviazione della variabile idrologica bilancio idro-climatico, costituita dalla differenza tra precipitazione ed evapotraspirazione potenziale, dalla sua climatologia di riferimento.

    Nel 2024, le mappe di SPEI a 12 mesi (SPEI12) evidenziano condizioni di siccità, da estrema e moderata, per i territori dell'Italia centrale e per il Sud e le Isole maggiori. I mesi da giugno ad agosto 2024 sono stati quelli maggiormente caratterizzati da condizioni di siccità estrema sulla scala temporale di 12 mesi (SPEI12 ≤ –2,0), come effetto del deficit di precipitazione riscontrato nella seconda metà del 2023 e poi nel 2024, in particolare sull'Italia meridionale, associato alle alte temperature che hanno caratterizzato tutto il 2024 (+1.33 ° C l'anomalia per la temperatura media rispetto alla media climatologica 1991–2020). La massima estensione del deficit del bilancio idro-climatico si è raggiunta a giugno, col 33,5% del territorio italiano interessato dalla siccità estrema. A inizio dell'anno, è stata rilevante la percentuale di aree caratterizzate da siccità severa o moderata sulla scala temporale di 12 mesi (–2,0 < SPEI12 ≤ –1,0): 44,1% a gennaio, 36,3% a febbraio e dell'ordine del 30% a marzo e aprile.

    L'intensità e la persistenza di queste condizioni nel 2024 hanno avuto effetti sulla disponibilità di risorsa idrica in diverse aree dell'Italia, causando, conseguentemente, impatti ambientali e socio-economici legati all'utilizzo dell'acqua.

    Descrizione

    La siccità è una condizione meteorologica naturale e temporanea in cui si manifesta una sensibile riduzione delle precipitazioni rispetto a condizioni climatiche di un determinato luogo di interesse. Pertanto, non è da confondere con il fenomeno di aridità, termine con il quale si indica una condizione climatica naturale permanente in cui la scarsa quantità di precipitazioni annue, associata a elevate temperature, non fornisce al terreno il necessario grado di umidità da promuovere lo sviluppo della vita.

    Non esiste un’unica definizione di siccità, sebbene tutti si trovino in accordo sul fatto che la siccità sia un fenomeno temporaneo ma frequente, che può generare impatti di carattere ambientale, sociale ed economico. Il fenomeno delle siccità presenta caratteristiche differenti nelle componenti del ciclo idrologico, che, a loro volta producono impatti diversi sui sistemi idrici, sulle culture e sui sistemi socio-economici e ambientali. In relazione agli effetti prodotti, la siccità viene, in generale, classificata in quattro categorie:

    • siccità meteorologica in caso di relativa scarsità di precipitazioni;
    • siccità idrologica in presenza di un apporto idrico relativamente scarso nel suolo, nei corsi d’acqua, o nelle falde acquifere;
    • siccità agricola in caso di deficit del contenuto idrico al suolo che determina condizioni di stress nella crescita delle colture;
    • siccità socio-economica e ambientale intesa come l’insieme degli impatti che si manifestano come uno squilibrio tra la disponibilità della risorsa e la domanda per le attività economiche, per gli aspetti sociali e per la conservazione degli ecosistemi.

    L’impatto della siccità sull’ambiente è poi legato alla gravità e al perdurare delle condizioni siccitose. Una carenza di piogge prolungata per molti mesi (6-12 mesi) avrà effetti sulla portata dei fiumi; mentre per un periodo maggiore (uno o due anni) graverà sulla disponibilità di acqua nelle falde.

    Lo Standardized Precipitation-Evapotranspiration Index (SPEI) è uno degli indici utilizzato a livello nazionale e internazionale per quantificare, su una data scala temporale, la siccità. Rispetto allo Standardized Precipitation Index (SPI), che considera nel calcolo le sole precipitazioni (P), lo SPEI prende in considerazione anche l'evapotraspirazione potenziale (ETP o PET) come secondo elemento del bilancio idro-climatico (ossia, PETP). Pertanto, l'indice SPEI contempla anche l'effetto della componente evapotraspirativa nel monitoraggio degli eventi siccitosi, il cui impatto è divenuto sempre più rilevante con l'aumentare delle temperature per effetto dei cambiamenti climatici. Alti tassi di evapotraspirazione dovuti a temperature elevate possono influenzare in maniera significativa i processi di interazione suolo-atmosfera e quindi i meccanismi di formazione dei deflussi superficiali, nonché di infiltrazione e conseguente ricarica ai corpi idrici sotterranei.

    Valori positivi dell'indice evidenziano un bilancio idro-climatico maggiore della climatologia di riferimento, ossia condizioni umide, mentre valori negativi indicano un bilancio idro-climatico minore della climatologia, ossia condizioni siccitose più o meno estreme. Questo indice è spesso utilizzato a livello regionale e/o di distretto idrografico per il monitoraggio e l’individuazione di periodi siccitosi, avvalendosi per il suo calcolo delle precipitazioni e delle temperature registrate dalle reti pluviometriche regionali e delle province autonome. Inoltre, è stato inserito sia in ambito europeo (dal “Water Scarcity & DroughtExpert Group della Common Implementation Strategy per la Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE) sia internazionale (dal World Meteorological Organization) come uno degli strumenti per il monitoraggio della siccità. Non da ultimo, l'indicatore SPEI è stato anche incluso nelle Linee guida nazionali che identificano il set comune di indicatori da adottare negli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici (istituiti nel 2016 come misura di Piano ai sensi della Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE e organo delle Autorità di Bacino Distrettuale ai sensi del D.L. 39/2023) nelle attività di monitoraggio delle situazioni di siccità e scarsità idrica.

    Per ciascuna area in esame, il calcolo dello SPEI si basa sulla normalizzazione della distribuzione di probabilità della variabile PETP (bilancio idro-climatico) aggregata su diverse scale temporali (ad es., 1, 3, 6, 12, 24 o 48 mesi). Così facendo si rendono confrontabili regioni caratterizzate da diversi regimi climatici. Al fine di una valutazione a scala nazionale e a larga scala delle condizioni di siccità idrologica, si utilizzano le mappe di SPEI a 12 mesi prendendo come dati di precipitazione e di evapotraspirazione potenziale quelli sulla griglia regolare di risoluzione 1 km del modello di bilancio idrologico BIGBANG dell'ISPRA e come riferimento climatologico il periodo 1952‒2024 (baseline di riferimento).

    Scopo

    Quantificare le condizioni di siccità di un determinato luogo in termini di deviazione statistica del bilancio idro-climatico (PETP) aggregato a una determinata scala temporale rispetto alla corrispondente climatologia di riferimento. Essendo un indice normalizzato, esso permette di rendere confrontabile tra di loro regioni caratterizzate da regimi climatici diversi. Conseguentemente, regioni a clima più secco e quelle a clima più umido sono monitorate nello stesso modo in un’unica mappa tematica.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È semplice, facile da interpretare.
    È sensibile ai cambiamenti che si verificano nell'ambiente e/o nelle attività umane
    Fornisce una base per confronti internazionali.
    It has a threshold or reference value against which it can be compared.
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato sul piano tecnico e scientifico.
    Presenta affidabilità e attendibilità dei metodi di misurazione e raccolta dei dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Misurabilità (dati)
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    I livelli di severità degli eventi di umidità e siccità in termini di SPEI, associati al surplus e al deficit del bilancio idro-climatico (PETP), adottati sono quelli definiti in letteratura: SPEI ≥ 2,0 umidità estrema; 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa; 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata; ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma; ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata; ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa; SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema.

    La normativa italiana vigente non fissa obiettivi ambientali specifici per l'indice SPEI. Ciononostante, lo SPEI inserito nel set comune di indicatori per la valutazione delle condizioni di siccità e scarsità idrica condotte dagli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici. Si fa presente che gli Osservatori, istituiti nel 2016 per ciascun distretto idrografico come misura del Piano di Gestione delle Acque, ai sensi della Direttiva Quadro Acque 2000/60/CE, sono attualmente anche organo della relativa Autorità di Bacino Distrettuale, ai sensi di:

    • D.Lgs. n. 152/2006, recante "Norme in materia ambientale" (G.U. Serie Generale n. 88 del 14-04-2006 - Suppl. Ordinario n. 96).
    • D.L. n. 39/2023, recante “Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l'adeguamento delle infrastrutture idriche” (G.U. Serie Generale n. 88 del 14-04-2023), convertito con modificazioni dalla L. n. 68/2023 (G.U. Serie Generale n. 136 del 13-06-2023), in cui l’istituzione degli Osservatori distrettuali permanenti sugli utilizzi idrici presso le Autorità di bacino distrettuali è stata disposta da una norma primaria.
    • European Water Resilience Strategy, adottata dalla Commissione europea il 4 giugno 2025.
    DPSIR
    Stato
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (A)
    Riferimenti bibliografici
    • Ahmad, M. I., C. D. Sinclair, and A. Werritty, 1988: Log-logistic flood frequency analysis. J. Hydrol., 98, 205–224.
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    • Braca, G., Mariani, S., Lastoria, B., Piva, F., Archi, F., Botto, A., Casaioli, M., Forte, T., Marchetti, G., Peruzzi, C., Tropeano, R., Vendetti, C., e Bussettini, M., 2023: Bilancio idrologico nazionale: focus su siccità e disponibilità naturale della risorsa idrica rinnovabile. Aggiornamento al 2022. Rapporti n. 388/2023, Roma https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/bilancio-idrologico-nazionale-focus-su-siccita-e-disponibilita-naturale-della-risorsa-idrica-rinnovabile-aggiornamento-al-2022.
    • Braca, G., Bussettini, M., Lastoria, B., Mariani, S., e Piva, F., 2021: Il Bilancio Idrologico Gis BAsed a scala Nazionale su Griglia regolare – BIGBANG: metodologia e stime. Rapporto sulla disponibilità naturale della risorsa idrica. Rapporti n. 339/21, Roma. Disponibile online all’indirizzo: https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/rapporti/il-bilancio-idrologico-gis-based-a-scala-nazionale-su-griglia-regolare-bigbang.
    • Edwards, D. C., and McKee, T. B., 1997: Characteristics of 20th century drought in the United States at multiple time scales. Climatology Rep. 97–2, Department of Atmospheric Science, Colorado State University, Fort Collins, Colorado, 155 pp.
    • Mariani, S., Braca, G., Lastoria, B., Tropeano, R., Casaioli, M., Piva, F., Bussettini, M., 2024: “Il bilancio idrologico, la disponibilità di risorsa idrica e il bilancio idrico”, in Siccità, scarsità e crisi idriche, Emanuele Romano, Ivan Portoghese (a cura di), Habitat signa 1, 29-46. Roma: Cnr Edizioni. Disponibile online all’indirizzo: https://www.cnr.it/sites/default/files/public/media/attivita/editoria/SiccitaInterattivo_ver2.pdf.
    • Mariani, S., e AA.VV., 2020: Note tecniche su crisi idriche, siccità e servizio idrico integrato – Manuale UTILITALIA. ISBN: 978 88 998 7903 7.
    • Mariani, S., Braca, G., Romano, E., Lastoria, B. e Bussettini, M., 2018: Linee Guida sugli Indicatori di Siccità e Scarsità Idrica da utilizzare nelle Attività degli Osservatori Permanenti per gli Utilizzi Idrici, Pubblicazione progetto CReIAMO PA, 66 pp. Disponibile online all’indirizzo: http://www.isprambiente.gov.it/pre_meteo/idro/Osservatori/Linee%20Guida%20Pubblicazione%20Finale%20L6WP1_con%20copertina_ec.pdf.
    • McKee, T. B., Doesken, N. J., and Kleist, J., 1993: The relationship of drought frequency and duration of time scales. Eighth Conference on Applied Climatology, American Meteorological Society, Jan 17–23, 1993, Anaheim CA, pp. 179–186.
    • Panofsky, H. A., and Brier, G. W., 1958: Some applications of statistics to meteorology. Pennsylvania State University, University Park, 224 pp.
    • Thom, H. C. S., 1966: Some methods of climatological analysis. WMO N. 199. Technical Note N. 81., Ginevra, 53 pp.
    • Thornthwaite, C.W., 1948: An approach towards a rational classification of climate, Geogr. Rev., 38, 55–89.
    • SNPA, 2024: Il clima in Italia nel 2023. Report SNPA n. 42/202. Disponibile online all’indirizzo: https://www.snpambiente.it/snpa/il-clima-in-italia-nel-2023/.
    • Vicente-Serrano, S. M., Beguería, S., and López-Moreno, J. I., 2010: A Multiscalar Drought Index Sensitive to Global Warming: The Standardized Precipitation Evapotranspiration Index. J. Climate, 23, 1696–1718.
    • WMO, 2016: Handbook of Drought Indicators and Indices, WMO-No. 1173, Gineva.
    • WMO, 2012: Standardized Precipitation Index User Guide, WMO-No. 1090, Ginevra.
    • WMO, 2009: Experts agree on a universal drought index to cope with climate risks. Press Release No. 872.
    Limitazioni

    -

    Ulteriori azioni

    -

    Fonte dei dati

    ISPRA

    Servizi idro-meteorologici regionali e delle province autonome

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Monthly
    Accessibilità dei dati di base

    I dati di precipitazione e temperatura utilizzati sono principalmente quelli raccolti e pubblicati dalle strutture regionali e provinciali a cui, in base all'art. 92 del D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998, sono state trasferite le funzioni e i compiti degli uffici periferici del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN, ora confluito in ISPRA) del Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali. I dati di precipitazione sono raccolti direttamente dalle strutture regionali e delle province autonome, mentre per la temperatura sono utilizzate le mappe prodotte nell’ambito del sistema SCIA dell’ISPRA (http://www.scia.isprambiente.it). I dati di precipitazione, di temperatura e di evapotraspirazione alla scala mensile sulla griglia regolare del BIGBANG di risoluzione 1 km, che ricopre l'intero territorio nazionale, sono disponibili sul portale Groupware dell'ISPRA (https://groupware.sinanet.isprambiente.it/bigbang-data/library/bigbang_90). 

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    gennaio–dicembre 2024

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    Lo SPEI è un indicatore statistico basato sul confronto tra la variabile idrologica bilancio idro-climatico (BIC), osservata (o stimata) in un determinato luogo e in un determinato periodo t di mesi (dove t = 12 mesi nell'indicatore qui pubblicato) con la distribuzione a lungo termine della stessa variabile per quel determinato luogo aggregata per lo stesso periodo di tempo t. La variabile idrologica BIC è ottenuta come differenza tra precipitazione (P) ed evapotraspirazione potenziale (ETP o PET). In altre parole, se si vuole calcolare lo SPEI a 12 mesi alla fine di giugno per un determinato anno si metterà a confronto la variabile BIC cumulata nel periodo che va da luglio dell'anno precedente a giugno dell'anno in esame con la serie a lungo termine della BIC cumulata sul periodo luglio-giugno osservata negli anni passati (la sua climatologia di riferimento).

    Operativamente, per ciascuno mese in esame e per ciascun box del grigliato sono considerati i dati di precipitazione mensile spazializzati sulla griglia a 1 km del BIGBANG e le stime mensili dell'evapotraspirazione potenziale prodotte sulla stessa griglia dal BIGBANG. Il metodo di calcolo utilizzato nel BIGBANG per l'evapotraspirazione per il mese i-esimo è quello di Thornthwaite:

    ETP = 16 x bi x (10 Ti / I)^a

    dove Ti è la temperatura media mensile e (bi, I, a) sono dei coefficienti che dipendono solo dalla temperatura mensile, dal mese dell'anno e dalla latitudine.

    A partire dalle serie mensili di P ed ETP è definita la serie X delle cumulate annuali della variabile idrologica BIC = PETP (la variabile aleatoria analizzata) che è interpolata con  una distribuzione Log Logistica a 3 parametri (LL3) che viene trasformata in una distribuzione Normale Standardizzata N(0,1). I tre parametri della distribuzione LL3 sono stimati mediante il metodo dei momenti pesati in probabilità (PWM).

    La trasformazione conserva la probabilità cumulata, nel senso che la probabilità della variabile aleatoria X (la variabile BIC cumulata su 12 mesi nel caso specifico) di trovarsi al di sotto di un certo valore nella distribuzione LL3 è uguale alla probabilità della variabile trasformata normalmente distribuita di trovarsi al di sotto della trasformata di quel valore.

    Dal momento che lo SPEI è distribuito secondo una funzione di probabilità normale, è possibile monitorare sia periodi secchi sia periodi umidi. Valori negativi di SPEI corrispondono a periodi più secchi rispetto alla climatologia, ossia indicano un deficit del bilancio idro-climatico (siccità), mentre valori positivi di SPEI corrispondono a periodi più umidi, ossia indicano un surplus del bilancio idro-climatico. Maggiore è la distanza dalla climatologia (ossia dal regime di riferimento), maggiore è la severità dell’evento. Inoltre, la normalizzazione che è alla base di questo indice permette di rappresentare nello stesso modo e su una stessa mappa aree soggette a climatologie differenti.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    Il metodo di calcolo dell’indice SPEI su 12 mesi e i dati di precipitazione e di temperatura utilizzati garantiscono: la rilevanza dell’informazione in termini di aderenza dell’indice alla domanda di informazione riguardante la siccità; l’accuratezza in termini di comparabilità del dato, di affidabilità delle fonti, di completezza delle serie storiche e di copertura spaziale su scala nazionale; la comparabilità sia nel tempo, sia nello spazio.

    Stato
    Scarso
    Trend
    Non definibile
    Valutazione/descrizione dello stato

    Nel corso del 2024, condizioni di siccità, da estrema a moderata, hanno interessato vaste zone del Sud e delle Isole maggiori oltre che, in maniera minore, il Centro Italia. Condizioni di umidità, ossia di surplus di precipitazione rispetto ai valori medi di riferimento, hanno caratterizzato il Nord Italia.

    Su una scala temporale di 12 mesi, l'indicatore di bilancio idro-climatico standardizzato ha evidenziato, in termini di aree colpite, un peggioramento della situazione a partire da maggio 2024.

    Valutazione/descrizione del trend

    -

    Commenti

    Nel 2024, le mappe di SPEI a 12 mesi (SPEI12) hanno evidenziato condizionati di siccità, da estrema a moderata, in diverse aree del Centro Italia, del Sud e delle Isole maggiori, mentre il Nord è stato interessato da condizioni di umidità, anch'essa da estrema a moderata (Figure 1–12). Tale situazione è stata determinata dall'accesso di precipitazione che ha coinvolto l'Italia settentrionale, mentre la restante parte del territorio nazionale ha sofferto un notevole deficit di precipitazione (si veda l’indicatore "Precipitazioni" presente nel Tema ambientale "Risorse idriche e Bilancio" della Banca dati indicatori ambientali). Inoltre, in termini di bilancio idro-climatico appare ancora più evidente la distinzione tra il Nord coinvolto da un surplus di precipitazioni e il resto del territorio nazionale in condizioni di siccità, oltre a essere maggiore la percentuale di aree affette da siccità estrema valutata attraverso l’indice SPEI, rispetto a quella valutata mediante lo SPI (si veda l’indicatore "Siccità idrologica" presente nel Tema ambientale "Risorse idriche e Bilancio" della Banca dati indicatori ambientali). Ciò è dovuto dall'effetto combinato della riduzione di precipitazione e dell’aumento della quota di evapotraspirazione per le elevate temperature osservate (nel 2024, la temperatura media annua a scala nazionale ha fatto segnare +1,33 °C rispetto al 1991‒2020).

    Sulla scala di aggregazione a 12 mesi, i mesi di giugno, luglio e agosto (Figure 6–8) sono quelli in cui si è osservato un'estensione maggiore delle aree in siccità estrema (SPEI12 ≤ –2,0) dell'ordine del 32–33% (Figura 13). Negli stessi mesi, sempre basandosi sull'indice SPEI, la percentuale di territorio nazionale colpito da siccità da severa a moderata (–2,0 < SPEI12 ≤ –1,0) è stato dell'ordine del 22–24% (Figura 13). Mediamente, su scala annuale, quasi il 50% dell’Italia (prevalentemente Sud e Isole maggiori) è stato colpito da siccità, da estrema a moderata, per l'effetto combinato della riduzione di precipitazione e dell’aumento della quota di evapotraspirazione. Ciò ha determinato in questi territori una riduzione della disponibilità naturale di risorsa idrica rinnovabile (si veda l’indicatore "Internal flow" presente nel Tema ambientale "Risorse idriche e Bilancio" della Banca dati indicatori ambientali), con conseguenti impatti socio-economici e ambientali.

    Le condizioni siccità e di severità idrica che nel 2024 hanno afflitto in maniera diversificata il territorio nazionale sono state oggetto di continuo monitoraggio e analisi da parte degli Osservatori distrettuali permanenti per gli utilizzi idrici, organo di ciascuna Autorità di Bacino Distrettuale (ai sensi del D.L. n. 39/2023). Durante l'anno, gli Osservatori dei distretti idrografici del Nord Italia (Alpi Orientali, Fiume Po e Appennino Settentrionale) hanno visto confermare una sostanziale situazione normale, ossia uno scenario non critico di severità idrica. Di contro, gli Osservatori dei distretti idrografici dell'Appennino Centrale, dell'Appennino Meridionale, della Sardegna, e soprattutto quello della Sicilia hanno registrato condizioni di severità idrica da media ad alta (https://www.isprambiente.gov.it/pre_meteo/idro/SeverIdrica.html/), con la necessità di adottare opportune misure e azioni di governance in ragione del livello di severità idrica riscontrata. In taluni casi (Sicilia, aree della Basilicata servite dallo schema idrico del Basento-Camastra, e alcuni territori calabresi delle province di Reggio Calabria, Crotone e Cosenza), si è arrivati alla dichiarazione di stato di emergenza per grave deficit idrico da parte del Consiglio dei Ministri.

    Per una valutazione di dettaglio della siccità 2024, anche per scale temporali inferiori ai 12 mesi, si rimanda alla consultazione dei bollettini idrologici e/o di siccità emessi mensilmente a livello regionale dagli uffici preposti al monitoraggio idro-meteorologico (federati nell'ambito del Tavolo Nazionale per i Servizi di Idrologia Operativa: https://www.isprambiente.gov.it/pre_meteo/idro/Tavolo_IdrologiaOper.html), oltre che alla consultazione delle mappe di SPI pubblicate sul Bollettino di Siccità dell'ISPRA (http://www.isprambiente.gov.it/pre_meteo/siccitas/) o alle valutazioni di SPI e SPEI prodotte nell'ambito del BIGBANG (https://groupware.sinanet.isprambiente.it/bigbang-data/library/bigbang_90/).   

    Allegati
    Immagine
    Titolo

    Figura 1: SPEI a 12 mesi - gennaio 2024

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • SPEI ≥ 2,0 umidità estrema
    • 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa
    • 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata
    • ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma
    • ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata
    • ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa
    • SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema
    Immagine
    Titolo

    Figura 2: SPEI a 12 mesi - febbraio 2024

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • SPEI ≥ 2,0 umidità estrema
    • 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa
    • 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata
    • ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma
    • ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata
    • ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa
    • SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema
    Immagine
    Titolo

    Figura 3: SPEI a 12 mesi - marzo 2024

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • SPEI ≥ 2,0 umidità estrema
    • 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa
    • 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata
    • ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma
    • ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata
    • ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa
    • SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema
    Immagine
    Titolo

    Figura 4: SPEI a 12 mesi - aprile 2024

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • SPEI ≥ 2,0 umidità estrema
    • 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa
    • 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata
    • ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma
    • ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata
    • ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa
    • SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema
    Immagine
    Titolo

    Figura 5: SPEI a 12 mesi - maggio 2024

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • SPEI ≥ 2,0 umidità estrema
    • 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa
    • 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata
    • ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma
    • ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata
    • ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa
    • SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema
    Immagine
    Titolo

    Figura 6: SPEI a 12 mesi - giugno 2024

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • SPEI ≥ 2,0 umidità estrema
    • 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa
    • 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata
    • ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma
    • ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata
    • ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa
    • SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema
    Immagine
    Titolo

    Figura 7: SPEI a 12 mesi - luglio 2023

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • SPEI ≥ 2,0 umidità estrema
    • 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa
    • 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata
    • ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma
    • ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata
    • ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa
    • SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema
    Immagine
    Titolo

    Figura 8: SPEI a 12 mesi - agosto 2024

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • SPEI ≥ 2,0 umidità estrema
    • 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa
    • 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata
    • ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma
    • ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata
    • ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa
    • SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema
    Immagine
    Titolo

    Figura 9: SPEI a 12 mesi - settembre 2023

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • SPEI ≥ 2,0 umidità estrema
    • 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa
    • 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata
    • ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma
    • ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata
    • ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa
    • SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema
    Immagine
    Titolo

    Figura 10: SPEI a 12 mesi - ottobre 2024

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • SPEI ≥ 2,0 umidità estrema
    • 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa
    • 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata
    • ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma
    • ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata
    • ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa
    • SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema
    Immagine
    Titolo

    Figura 11: SPEI a 12 mesi - novembre 2023

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • SPEI ≥ 2,0 umidità estrema
    • 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa
    • 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata
    • ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma
    • ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata
    • ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa
    • SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema
    Immagine
    Titolo

    Figura 12: SPEI a 12 mesi - dicembre 2024

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • SPEI ≥ 2,0 umidità estrema
    • 1,5 ≤ SPEI < 2,0 umidità severa
    • 1,0 ≤ SPEI < 1,5 umidità moderata
    • ‒1,0 < SPEI < 1,0 nella norma
    • ‒1,5 < SPEI ≤ ‒1,0 siccità moderata
    • ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,5 siccità severa
    • SPEI ≤ ‒2,0 siccità estrema
    Immagine
    Titolo

    Figura 13: Percentuali di territorio nazionale soggetto nel 2024 a condizioni di siccità estrema e siccità severa o moderata su una scala temporale di 12 mesi

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Legenda
    • Siccità estrema: SPEI ≤ ‒2,0
    • Siccità moderata o severa: ‒2,0 < SPEI ≤ ‒1,0
    File
    Titolo

    Dati per Figura 13: Percentuali di territorio nazionale soggetto nel 2024 a condizioni di siccità estrema e siccità severa o moderata su una scala temporale di 12 mesi

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