QUANTITÀ DI RIFIUTI AVVIATI AL COMPOSTAGGIO E ALLA DIGESTIONE ANAEROBICA

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Letteria Adella

    Abstract
    Grafici interattivi
    Abstract

    L'indicatore misura la quantità di rifiuti avviati al trattamento biologico e, in particolare, al compostaggio, al trattamento integrato anaerobico/aerobico e alla digestione anaerobica. Nel 2023, la quantità totale di rifiuti recuperati attraverso i processi di trattamento biologico (8,7 milioni di tonnellate) segna, rispetto al 2022, un aumento di circa 392 mila tonnellate, corrispondente al 4,7%. Analogo andamento si riscontra anche nella quota dei rifiuti organici da raccolta differenziata, che passa da circa 6,7 milioni di tonnellate a 6,9 milioni di tonnellate, mostrando un incremento di 250 mila tonnellate (+3,8%). 

    Descrizione

    L'indicatore misura la quantità di rifiuti avviati al trattamento biologico, nel suo complesso e, nel dettaglio, le quantità avviate al compostaggio, al trattamento integrato anaerobico/aerobico e alla digestione anaerobica.

    Scopo

    Verificare l'efficacia delle politiche di incentivazione del recupero di materia dai rifiuti.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere la tendenza senza necessariamente fornire una valutazione della stessa.
    È semplice, facile da interpretare.
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull'ambiente e delle risposte della società.
    Fornisce una base per confronti internazionali.
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato sul piano tecnico e scientifico.
    Presenta affidabilità e attendibilità dei metodi di misurazione e raccolta dei dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Misurabilità (dati)
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Direttiva (UE) 2018/851 relativa ai rifiuti;

    Direttiva (UE) 2018/852 sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio;

    Decreto legislativo 152/2006 e successive modificazioni;

    Decreto legislativo 29 aprile 2010, n. 75 e successive modificazioni;

    DM 5 febbraio 1998.

    DPSIR
    Pressione
    Risposta
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (A)
    Riferimenti bibliografici

    Rapporto Rifiuti Urbani - Edizione 2024

    Fonte dei dati

    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Accessibilità dei dati di base

    I dati utilizzati derivano dalla banca dati delle dichiarazioni MUD e da appositi questionari inviati ad ARPA/APPA e gestori degli impianti e sono disponibili sul sito del catasto rifiuti (http://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it).

    Copertura spaziale

    Nazionale, Regionale

    Copertura temporale

    1998-2023

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L'indicatore misura la quantità di rifiuti avviati al trattamento biologico e, in particolare, al compostaggio, al trattamento integrato anaerobico/aerobico e alla digestione anaerobica. Le informazioni relative al sistema impiantistico e alle quantità di rifiuti sono state acquisite attraverso appositi questionari inviati alle Agenzie regionali e provinciali per la protezione dell'ambiente, alle Regioni, alle Province e agli Osservatori regionali e provinciali sui Rifiuti, nonché ai gestori degli impianti. I dati sono stati validati attraverso il confronto con la banca dati MUD e riscontri puntuali effettuati a livello dei singoli impianti.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L’indicatore risponde a precise domande di informazione (obiettivo: gestione sostenibile dei rifiuti). I dati sono acquisiti da ISPRA attraverso l’invio di specifici questionari alle ARPA/APPA, alle regioni, alle province e agli Osservatori provinciali sui rifiuti, ai gestori degli impianti. I dati ottenuti sono, inoltre, sottoposti a un processo di validazione che prevede il confronto con la banca dati delle dichiarazioni MUD e, ove necessario, verifiche puntuali sui singoli impianti. L’indicatore risulta dunque accurato e comparabile nel tempo e nello spazio.

    Stato
    Buono
    Trend
    Positivo
    Valutazione/descrizione dello stato

    Negli ultimi anni si è assistito a un notevole incremento della raccolta differenziata dei rifiuti organici, anche se alcune aree non raggiungono ancora livelli ottimali. Tale tendenza ha favorito un significativo sviluppo nel settore del trattamento biologico che si è evoluto attraverso l’adozione di tecnologie impiantistiche innovative. Accanto ai sistemi tradizionali di trattamento aerobico volti alla produzione di ammendanti da utilizzare in agricoltura, il sistema impiantistico nazionale, anche attraverso la riconversione di impianti esistenti, si sta dotando, negli anni, dei sistemi integrati che uniscono tale modalità di trattamento alla digestione anaerobica, abbinando, quindi, il recupero di materia a quello di energia, contenendo le emissioni e utilizzando, infine, il biogas generato e purificato, per la produzione di energia e biometano.  
    Anche nel 2023 l’intero settore è caratterizzato da un ammodernamento della rete impiantistica nazionale che vede la riduzione di 10 unità nel compostaggio, contrapposta all’entrata in esercizio di 10 impianti di trattamento integrato (di cui 7 oggetto di riconversione da trattamento aerobico e 3 di nuova costruzione) e 5 nuovi impianti di sola digestione anaerobica. Ne deriva un ulteriore incremento della capacità di trattamento complessiva che passa da circa 12 milioni di tonnellate a 12,3 milioni di tonnellate. L’intero sistema è costituito da 363 impianti, e, in particolare: 275 impianti dedicati al solo trattamento aerobico (compostaggio); 61 impianti di trattamento integrato anaerobico/aerobico e 27 impianti di digestione anaerobica (Tabelle 1, 2 e 3). Nel 2023, la quantità totale di rifiuti recuperati attraverso i processi di trattamento biologico (8,7 milioni di tonnellate) segna, rispetto al 2022, un aumento di circa 392 mila tonnellate, corrispondente al 4,7%. Analogo andamento si riscontra anche nella quota dei rifiuti organici da raccolta differenziata, che passa da circa 6,7 milioni di tonnellate a 6,9 milioni di tonnellate, mostrando un incremento di 250 mila tonnellate (+3,8%). (Figura 1). 

    Valutazione/descrizione del trend

    Coerentemente con l'andamento della raccolta differenziata, l’analisi dei dati relativi al trattamento biologico, nel suo complesso, mostra una progressiva crescita del settore sia con riferimento alle quantità complessivamente trattate (+ 102% tra il 2009 e il 2022), sia con riferimento alla sola frazione organica, i cui quantitativi aumentano, nello stesso periodo, del 98% (Figura 1). Relativamente al trattamento della frazione organica da raccolta differenziata, nel periodo 2019 – 2023 (Figura 2), si evidenzia come i processi di digestione anaerobica in combinazione con il trattamento aerobico, siano quelli che contribuiscono in maniera significativa ai progressi registrati, negli ultimi anni, in materia di recupero dei rifiuti organici. In particolare, il settore del compostaggio, con una riduzione di 10 impianti operativi, 7 dei quali riconvertiti al trattamento integrato (anaerobico/aerobico), risulta interessato da una progressiva perdita che, nell’ultimo anno, si attesta a 410 mila tonnellate, pari al 13,9% in meno rispetto al 2022 (rispetto al 2019 il calo è pari a -595 mila tonnellate, -19%). Di contro, si osserva una crescita costante per il trattamento integrato che, grazie anche al maggior numero di unità operative (+10 impianti tra il 2022 e il 2023), segna un ulteriore aumento di 543 mila tonnellate, corrispondente al 16,1% (+34,4% rispetto al 2019). Anche la digestione anaerobica, con l’entrata in esercizio di 5 nuovi impianti denota un andamento analogo evidenziando, tra il 2022 e il 2023, una crescita di 118 mila tonnellate, corrispondente al 37,3% (+32% rispetto al 2019). (+3,7%) (Figura 2). L’analisi dei dati conferma, pertanto, il crescente interesse che i processi anaerobici dedicati e, soprattutto, in combinazione con il trattamento aerobico rivestono nel trattamento delle frazioni organiche della raccolta differenziata. Gli impianti di trattamento integrato (anaerobico/aerobico), il cui numero, tra il 2019 ed il 2023 è aumentato di 20 unità, si sono rivelati determinanti nella progressione dei quantitativi dei rifiuti organici recuperati proprio per la possibilità di produrre, da una parte, ammendanti di qualità conformi alle caratteristiche previste dalla disciplina sui fertilizzanti da utilizzare in agricoltura, e, dall’altra, di utilizzare il biogas generato direttamente per la cogenerazione di energia elettrica e termica e/o, ulteriormente purificato, per la produzione di biometano destinato all’autotrazione ed altri impieghi in luogo del gas naturale.  

    Commenti

    L'analisi dei dati relativa al settore del compostaggio fa emergere come la riconversione di alcuni impianti da trattamento aerobico a trattamento integrato (anaerobico/aerobico) e la conseguente deviazione dei flussi di rifiuti organici verso quest’ultima tipologia di gestione, abbiano determinato una contrazione dei quantitativi dei rifiuti avviati a compostaggio. Si conferma, infatti, il trend negativo già osservato nel 2022, con la quantità complessiva dei rifiuti trattati che, pari a 3,4 milioni di tonnellate, evidenzia, rispetto al 2022, una riduzione di 400 mila tonnellate (-10,6%). Ancora più rilevante la variazione percentuale nel trattamento della frazione organica della raccolta differenziata che, con un quantitativo di oltre 2,5 milioni di tonnellate, denota un decremento del 13,9%, corrispondente ad oltre 410 mila tonnellate. Si rileva, in particolare, un’ulteriore riduzione di oltre 500 mila tonnellate nel trattamento aerobico della frazione umida, corrispondente ad un calo del 29,4%. Si rileva una riduzione anche nel trattamento aerobico della frazione umida, corrispondente a un calo del 29,4% (oltre 500 mila tonnellate) (Tabella 1). Si assiste, invece, a una inversione di tendenza nel trattamento dei rifiuti verdi che, coerentemente con l’aumento della raccolta differenziata, denotano un incremento di circa 97 mila tonnellate, corrispondente al 7,9%. Nel Nord, dove è presente oltre il 60% degli impianti di tipo integrato e l’85% di quelli di sola digestione anaerobica, si registra un calo di 6 unità operative nel settore del compostaggio le cui quantità (1,2 milioni di tonnellate, pari 47,6% del totale nazionale) denotano, rispetto al 2022, un decremento di 69 mila tonnellate, pari al 5,4%. Più consistente, sia in termini quantitativi che percentuali, si presenta il trend negativo nelle regioni centrali, caratterizzate dalla riduzione di 4 unità operative con un conseguente calo dei rifiuti organici gestiti (oltre 316 mila tonnellate, pari al 12,4% del totale nazionale) di circa 142 mila tonnellate, pari al -30,9%. Anche nel Meridione, dove poco più di 1 milione di tonnellate di rifiuti della raccolta differenziata (pari al 39,9% del totale nazionale) è avviato a compostaggio, si registra rispetto al 2022, una perdita quantitativa di circa 200 mila tonnellate (-16,4%). In tale area rimane inalterato il numero di impianti di compostaggio a fronte dell’aumento di 4 unità nel settore del trattamento integrato (Tabelle 1 e 2).  

    Il settore del trattamento integrato anaerobico/aerobico è caratterizzato, tra il 2022 e il 2023, da un'ulteriore crescita dei quantitativi dei rifiuti complessivamente gestiti che risultano pari a 4,3 milioni di tonnellate, evidenziando, rispetto al 2022, un aumento di circa 690 mila tonnellate, pari al 18,8% mentre, la sola quota dei rifiuti organici della RD (3,9 milioni di tonnellate) presenta un incremento di 543 mila tonnellate, corrispondente al 16,1%. (Tabella 2). L’analisi di dettaglio, relativa alle tre macroaree geografiche del Paese, mostra un generale sviluppo del settore che, in termini quantitativi, si concentra maggiormente nelle regioni del Nord (+326 mila tonnellate, pari all’11,6%), grazie all’entrata in esercizio di 4 ulteriori unità di trattamento di cui 2 oggetto di riconversione dal trattamento aerobico. Superiore, in termini percentuali, è la crescita nelle regioni centrali (+44,3%, pari a 128 mila tonnellate) che contano 2 impianti operativi in più rispetto al 2022, entrambi derivanti dalla riconversione dal trattamento aerobico. Anche nelle regioni del Sud si osserva un ammodernamento della dotazione impiantistica che si avvale di 4 nuovi impianti, di cui 1 oggetto di riconversione da trattamento aerobico, evidenziando, rispetto al 2022, un incremento di 89 mila tonnellate nel trattamento dei rifiuti organici, corrispondente ad una percentuale del 31,9%. 

    Il settore della digestione anaerobica, nell’ultimo anno, è caratterizzato da un ulteriore sviluppo che si delinea con 5 nuove unità operative, contribuendo, pur in misura ridotta rispetto al trattamento integrato, al recupero delle frazioni organiche della raccolta differenziata. Il quantitativo complessivo di rifiuti avviato a digestione anaerobica, pari ad oltre 989 mila tonnellate, mostra, rispetto alla precedente rilevazione, un incremento dell’11,9%, corrispondente, in termini quantitativi, ad oltre 105 mila tonnellate (Tabella 3); in aumento anche la quota dei rifiuti organici della RD (+ 118 mila tonnellate) che, dopo le riduzioni registrate nel biennio 2021 – 2022, riporta il trend in crescita (+37,3%). Tutte le aree del Paese sono interessate da un andamento positivo che nel Nord, dove risiedono 23 dei 27 impianti in esercizio, si delinea con un incremento di 92 mila tonnellate, corrispondente al 37,1% ed il quantitativo dei rifiuti organici gestiti (oltre 340 mila tonnellate) costituisce il 78,7% del totale trattato a livello nazionale. Ancora più consistente, la progressione nelle regioni centrali, dove l’entrata in esercizio di un nuovo impianto e l’aumento dei rifiuti organici gestiti in un’altra unità ormai a regime portano il quantitativo avviato a trattamento da circa 13 mila tonnellate del 2022 a circa 29 mila tonnellate del 2023 (6,6% del totale nazionale). Anche nel Sud, i due impianti operativi nel Molise, con un quantitativo di matrici organiche trattate di circa 64 mila tonnellate (14,7% del totale nazionale), evidenziano, rispetto al 2022, una crescita di circa 10 mila tonnellate, pari al +17,6% (Tabella 3). 
     

    Allegati
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    Titolo

    Tabella 1: Compostaggio dei rifiuti, per regione

    Fonte

    ISPRA

    Legenda

    a Rifiuti di carta, cartone, legno, rifiuti provenienti da comparti industriali (agroalimentare, tessile, carta, legno), rifiuti da trattamento aerobico e anaerobico dei rifiuti.

    File
    Titolo

    Tabella 2: Trattamento integrato anaerobico/aerobico dei rifiuti, per regione

    Fonte

    ISPRA

    File
    Titolo

    Tabella 3: Digestione anaerobica dei rifiuti, per regione

    Fonte

    ISPRA

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    Titolo

    Figura 1: Quantitativi dei rifiuti sottoposti al trattamento biologico

    Fonte

    ISPRA

    Immagine
    Titolo

    Figura 2: Trattamento biologico della frazione organica da raccolta differenziata, per tipologia di gestione

    Fonte

    ISPRA

    Italian
    Grafici interattivi