EMISSIONI DI AMMONIACA DALL'AGRICOLTURA
Data aggiornamento scheda:The indicator describes ammonia (NH₃) emissions into the atmosphere produced by the agricultural sector, mainly due to livestock management and fertilizer use. It enables the assessment of the sector's contribution to total national emissions and the achievement of reduction targets.
In 2022, the agricultural sector was responsible for emitting 317.25 kt of NH₃ into the atmosphere, accounting for 90.4% of total national emissions.
The trend in NH₃ emissions is consistent with the targets set by the Gothenburg Protocol and the National Emission Ceiling Directive (NEC Directive). The national reduction target for 2022 has been achieved.
AZIENDE E SUPERFICIE AGRICOLA UTILIZZATA
Data aggiornamento scheda:L'indicatore stima la dimensione del settore agricolo e del suo potenziale impatto sulle varie componenti ambientali attraverso il numero delle aziende agricole e zootecniche e la Superficie Agricola Utilizzata (SAU). Dal confronto dei dati degli ultimi due Censimenti dell’agricoltura (2010 e 2020) si rileva un decremento complessivo a livello nazionale di 488 mila aziende (-30,1%) e 424 mila ettari di Superficie Agricola Utilizzata (-3,3%). Inoltre, dall’analisi della variazione della dimensione media delle aziende agricole, le Superfici Agricole Utilizzate sono passate da 8 a 11 ettari medi per azienda, evidenziando un notevole processo di concentrazione dell’imprenditoria agricola.
MORIA DI API DOVUTA A USO DI FITOSANITARI
Data aggiornamento scheda:Bees, pollen, and other beekeeping matrices provide important information about the state of the environment, particularly in relation to chemical contamination from plant protection products (pesticides). Laboratory analyses can detect active substances from these products on the bees' bodies and in the pollen they collect during their flights in treated areas.
ISPRA has long been involved in research and monitoring activities aimed at identifying the possible factors and causes of honey bee colony mortality, including those related to agricultural practices involving the use of pesticides, especially in natural and agriculturally intensive areas.
The data collected suggest a fluctuating trend around an annual average of several dozen bee mortality cases, often with the detection of active pesticide ingredients on the bees or in other beekeeping matrices.
CONSISTENZE ZOOTECNICHE
Data aggiornamento scheda:Le informazioni sulle consistenze delle principali specie d'interesse zootecnico, estratte dalla Banda Dati Nazionale (BDN) dell'Anagrafe Zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il Centro Servizi Nazionale (CSN) dell'Istituto "G. Caporale" di Teramo, in cui confluiscono le informazioni relative gli operatori, agli impianti e ai singoli soggetti allevati, fornite congiuntamente dai Servizi Veterinari e dalle Associazioni degli Allevatori, sono state convertite, al fine di una valutazione omogenea, in U.B.A. (Unità Bestiame Adulto).
I dati rilevati indicano per il 2023, ultima annualità completa disponibile per le principali specie considerate, rispetto al 2018, una consistente contrazione per le specie ovina e caprina (-8,1%) e un aumento della specie bufalina (+9,6%). In termini di UBA (Unità di Bestiame Adulto) totale l'andamento complessivo si compensa internamente tra le diverse specie allevate e risulta sostanzialmente stabile. In particolare, le specie maggiormente rappresentative del territorio nazionale in termine di UBA (Unità Bestiame Adulto),ovvero i suini e gli avicoli crescono rispettivamente del 3,9% e del 2,2%, mentre per quanto riguarda la specie bovina si registra un calo del 2,3%.
ECOEFFICIENZA IN AGRICOLTURA
Data aggiornamento scheda:The indicator analyses the capacity of the national agricultural sector to stimulate economic growth while simultaneously reducing environmental pressures and impacts. The purpose of the indicator is to measure the eco-efficiency of agriculture, that is, its ability to decouple economic growth factors from increasing environmental pressures and impacts.
The evolution of the variables shows a positive trend in the eco-efficiency of Italian agriculture over the analysis period (2000–2022). This is evident when comparing the performance of the economic variable (represented by the value added at basic prices) with the trend of environmental pressures, which have all decreased compared to the base year (2000) — with the exception of irrigated areas — although not all reductions have been substantial (e.g. energy use).
ECOEFFICIENZA IN AGRICOLTURA
Data aggiornamento scheda:L'indicatore analizza la capacità dell'agricoltura nazionale di stimolare la crescita economica, riducendo al tempo stesso le pressioni e gli impatti sull'ambiente. Scopo dell’indicatore è misurare l’eco-efficienza del settore agricolo, cioè la capacità di disaccoppiare (decoupling) i fattori di crescita economica dall’aumento dei fattori di pressione e di impatto. L'evoluzione delle variabili testimonia un buon andamento dell'eco-efficienza dell'agricoltura italiana nel periodo oggetto di analisi (2000-2022). Ciò si evince se si rapporta l’andamento della variabile economica (rappresentata dal valore aggiunto ai prezzi di base), a quello delle pressioni che risultano essere tutte in decrescita (ad eccezione delle aree irrigate) rispetto all’anno di riferimento (2000), anche se non tutte in maniera consistente (uso dell’energia).
EMISSIONI DI AMMONIACA DALL'AGRICOLTURA
Data aggiornamento scheda:L’indicatore descrive le emissioni di ammoniaca (NH3) in atmosfera prodotte dal settore agricolo, dovute principalmente alla gestione degli allevamenti e all’uso dei fertilizzanti e permette di valutare il peso del settore rispetto al totale delle emissioni nazionali e il raggiungimento degli obiettivi di riduzione. Nel 2022, il settore agricoltura è responsabile dell’emissione in atmosfera di 317,25 kt di NH3, pari a 90,4% del totale nazionale. L'andamento delle emissioni di NH3 è in linea con gli obiettivi fissati dal Protocollo di Göteborg e dalla Direttiva sui limiti nazionali di emissione (Direttiva NEC – National Emission Ceiling). L’obiettivo nazionale di riduzione al 2022 è stato raggiunto.
EMISSIONI DI GAS SERRA DALL'AGRICOLTURA
Data aggiornamento scheda:L’indicatore descrive le emissioni di gas serra (CH4, N2O, CO2) in atmosfera prodotte dal settore agricolo, dovute principalmente alla gestione degli allevamenti e all’uso dei fertilizzanti e permette di valutare il peso del settore rispetto al totale di emissione nazionale e il raggiungimento degli obiettivi di riduzione. L'andamento delle emissioni di gas serra del settore agricoltura a partire dal 1990 è in tendenziale diminuzione; tuttavia, ulteriori interventi di riduzione dovranno essere intrapresi per raggiungere gli obiettivi stabiliti nell’ambito della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change, UNFCCC), del Protocollo di Kyoto e delle Direttive europee. In particolare, l’obiettivo al 2030 per l’Italia fissato dal Regolamento Effort Sharing (2023/857/EC) è pari a -43,7% di riduzione delle emissioni complessive di gas serra dei settori agricoltura, civile, trasporti, rifiuti e impianti industriali non inclusi nella Direttiva EU-ETS (European Union Emission Trading Scheme), rispetto ai livelli del 2005. Nel 2022, le emissioni di gas serra dall’agricoltura hanno un peso marginale rispetto al totale delle emissioni dei settori del Regolamento Effort Sharing, pari all’11,2%; mentre la riduzione delle emissioni di gas serra del settore agricoltura rispetto al 2005 è pari a -12,2%.
EMISSIONI DI GAS SERRA DALL'AGRICOLTURA
Data aggiornamento scheda:The indicator describes greenhouse gas (GHG) emissions (CH₄, N₂O, CO₂) released into the atmosphere by the agricultural sector, mainly due to livestock management and fertilizer use. It allows for the assessment of the sector’s contribution to total national emissions and the achievement of emission reduction targets.
Since 1990, greenhouse gas emissions from the agricultural sector have shown a decreasing trend; however, further mitigation measures will be necessary to meet the targets established under the United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC), the Kyoto Protocol, and relevant European directives.
Specifically, Italy’s target for 2030 under the Effort Sharing Regulation (Regulation (EU) 2023/857) is a -43.7% reduction in total GHG emissions from agriculture, buildings, transport, waste, and industrial installations not covered by the EU Emissions Trading System (EU-ETS), compared to 2005 levels.
In 2022, GHG emissions from agriculture accounted for a relatively small share (11.2%) of total emissions from sectors covered by the Effort Sharing Regulation, while emissions from agriculture decreased by 12.2% compared to 2005.
CONSISTENZE ZOOTECNICHE
Data aggiornamento scheda:Information on the population of the main livestock species of zootechnical interest, extracted from the National Livestock Database (Banca Dati Nazionale – BDN) managed by the Ministry of Health through the National Service Centre (Centro Servizi Nazionale – CSN) at the "G. Caporale" Institute in Teramo, includes data on livestock operators, facilities, and individual animals. These data are jointly provided by Veterinary Services and Livestock Breeders' Associations. For harmonised assessment purposes, livestock numbers have been converted into LSU (Livestock Standard Units).
Data collected for 2023—the most recent complete year available for the main species considered—show a significant decline in the ovine and caprine populations (-8.1% compared to 2018) and an increase in buffalo numbers (+9.6%). In terms of total LSU, the overall trend remains largely stable, as internal changes among livestock species offset one another.
Specifically, the most representative livestock categories in terms of LSU on the national territory—swine and poultry—recorded increases of +3.9% and +2.2%, respectively, while the bovine population showed a decrease of 2.3%.
MORIA DI API DOVUTA A USO DI FITOSANITARI
Data aggiornamento scheda:Le api, il polline e le altre matrici apistiche, forniscono importanti indicazioni sullo stato
dell’ambiente e sulla contaminazione, in particolare quella chimica da fitofarmaci eventualmente presente. Le analisi di laboratorio permettono, inoltre, di rinvenire sul corpo delle api e sul polline, eventuali principi attivi presenti nei prodotti fitosanitari utilizzati nelle aree nelle quali le stesse effettuano i voli e bottinano. L’ISPRA partecipa da tempo ad attività di ricerca e monitoraggio mirate a stabilire i possibili fattori e cause di mortalità delle colonie di api, anche a seguito delle diverse pratiche agricole che implicano l’utilizzo di prodotti fitosanitari, implementate nelle aree naturali e a vocazione agricola. I dati rilevati consentono di ipotizzare un andamento oscillante intorno a un valore medio annuale di alcune decine di casi di moria di api, con presenza di principi attivi sul corpo degli insetti o altre matrici apistiche.
TERRITORIO AGRICOLO INTERESSATO DA RILASCI DELIBERATI, A SCOPO SPERIMENTALE, DI PIANTE GENETICAMENTE MODIFICATE (PGM)
Data aggiornamento scheda:L’indicatore di pressione riporta il numero, le dimensioni e le caratteristiche delle sperimentazioni di Piante Geneticamente Modificate (PGM) autorizzate in Italia, ai sensi della Direttiva 2001/18/CE, a partire dal 1999. L’indicatore è stato popolato acquisendo i dati reperiti presso il Ministero dell’ambiente. Le sperimentazioni hanno subito un forte calo già nel 2000 e dal 2001 non sono state autorizzate nuove sperimentazioni. Le ultime sperimentazioni, che avevano un’autorizzazione pluriennale, si sono concluse nel 2010.