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CONSISTENZE ZOOTECNICHE
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Le informazioni sulle consistenze delle principali specie d'interesse zootecnico, estratte dalla Banda Dati Nazionale (BDN) dell'Anagrafe Zootecnica istituita dal Ministero della Salute presso il Centro Servizi Nazionale (CSN) dell'Istituto "G. Caporale" di Teramo, in cui confluiscono le informazioni relative gli operatori, agli impianti e ai singoli soggetti allevati, fornite congiuntamente dai Servizi Veterinari e dalle Associazioni degli Allevatori, sono state convertite, al fine di una valutazione omogenea, in U.B.A. (Unità Bestiame Adulto).
I dati rilevati indicano per il 2024, ultima annualità completa disponibile per le principali specie considerate, un decremento totale delle consistenze (espresso in UBA) del 3,3% per il quinquennio 2019-2024 e dell’1,9% nel 2024 rispetto al 2023. Nel dettaglio la maggiore riduzione UBA in termini percentuali è stata a carico delle razze ovicaprine con un -16,7% nell’arco di un quinquennio e del -6,4% nell’ultima annualità osservata. Continua, altresì, il lento calo della specie bovina (-3,9% sul quinquennio e – 1,5 nel 2023-2024) a favore di quella bufalina (+9,1% nel quinquennio e +0,9% nel 2023-2024) confermando la tendenza alla sostituzione negli indirizzi di allevamento.
Tale tendenza appare favorita sia dalla maggior rusticità del bufalo sia dalle recenti politiche europee (PAC, Green Deal e il recente Regolamento UE 2024/1991 (c.d. Nature restoration law) che privilegiano le pratiche di allevamento al pascolo e il ripristino delle aree umide; ambienti, questi ultimi, ideali per la specie bufalina oltrechè dall'attuale assenza di politiche restrittive sulle produzioni bufaline (cd. "quote latte").
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EMISSIONI DI AMMONIACA DALL'AGRICOLTURA
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L’indicatore descrive le emissioni di ammoniaca (NH3) in atmosfera prodotte dal settore agricolo, dovute principalmente alla gestione degli allevamenti e all’uso dei fertilizzanti, e permette di valutare il peso del settore rispetto al totale delle emissioni nazionali e il raggiungimento degli obiettivi di riduzione. Nel 2023, il settore agricoltura è responsabile dell’emissione in atmosfera di 349,23 kt di NH3, pari a 91,4% del totale nazionale e registrando una riduzione del 18% rispetto al 2005 contribuisce, quindi, in modo decisivo al raggiungimento dell'obiettivo prefissato.
L'andamento delle emissioni di NH3 è in linea con gli obiettivi fissati dal Protocollo di Göteborg e dalla Direttiva sui limiti nazionali di emissione (Direttiva NEC – National Emission Ceiling).
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TERRITORIO AGRICOLO INTERESSATO DA RILASCI DELIBERATI, A SCOPO SPERIMENTALE, DI PIANTE GENETICAMENTE MODIFICATE (PGM)
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L’indicatore di pressione riporta il numero e le dimensioni delle sperimentazioni di Piante Geneticamente Modificate (PGM) autorizzate in Italia, ai sensi della Direttiva 2001/18/CE, a partire dal 1999. L’indicatore è stato popolato acquisendo i dati reperiti presso il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica. Le sperimentazioni hanno subito un forte calo già nel 2000 e dal 2001 non sono state autorizzate nuove sperimentazioni. Le ultime sperimentazioni, che avevano un’autorizzazione pluriennale, si sono concluse nel 2010. Con l’introduzione della Legge 13 giugno 2023, n. 68, nel 2024 sono state autorizzate 2 nuove sperimentazioni su riso e vite, resistenti a patogeni, ottenute con tecniche di editing genomico.
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