Descrizione 1
Antonio Caputo, Giulia Iorio, Francesca Palomba
I consumi finali di energia elettrica sono cresciuti costantemente dal 1990 al 2008 per poi flettere per effetto della crisi economica. Dal 2015 i consumi tornano a crescere fino a raggiungere un livello stabile dal 2017. In seguito agli effetti della pandemia di SARS-CoV-2 i consumi del 2020 si sono ridotti del 5,7% rispetto all’anno precedente con un rimbalzo del 6,2% nel 2021. Nel 2022 si registra un decremento dell’1,8% rispetto al 2021, attestandosi al valore di 24,7 Mtep. La quota dei consumi nell'industria è scesa dal 51,7% nel 1990 al 38,9% nel 2022, quella del settore civile (terziario e residenziale) è aumentata dal 43,2% al 55,6%, quella dell’agricoltura e pesca è rimasta quasi costante intorno al 2%, mentre quella dei trasporti, con delle fluttuazioni, si mantiene pari al 3,1%.
L'indicatore fornisce informazioni sui fabbisogni di energia elettrica dell'intera economia nazionale e dei diversi settori.
Valutare l'andamento dei consumi di energia elettrica a livello nazionale e per settore, al fine di diminuire l'uso di energia.
Con la Decisione n.1386/2013/UE, l'Unione Europea definisce il VII programma generale di azione in materia ambientale fino al 2020. Il 29 marzo 2022 il Consiglio dell’UE ha adottato l'VIII programma di azione per l'ambiente dal 2021 al 2030. Non sono applicabili obiettivi a questo indicatore.
Descrizione 2
MASE, Bilancio Energetico Nazionale (BEN), https://sisen.mase.gov.it/dgsaie/
TERNA S.p.A., Dati statistici sull’energia elettrica in Italia, anni vari
Il dato nazionale è stato aggiornato secondo la nuova classificazione Eurostat. Dai dati 2019 TERNA ha provveduto alla riclassificazione delle attività merceologiche introducendo la classificazione ATECO2007 con la conseguenza che potrebbero esserci dei disallineamenti tra 2019 e gli anni precedenti.
Qualificazione dati
TERNA S.p.A., Dati statistici sull’energia elettrica in Italia
ENEA, Bilanci energetici regionali
EUROSTAT, http://ec.europa.eu/eurostat/data/database
Nazionale
1990-2022
Qualificazione indicatore
I dati sono raccolti da Terna Rete Italia spa mediante rilevazione censuaria sugli operatori del settore elettrico, con acquisizione via web, delle principali variabili elettriche. Il dato nazionale è stato aggiornato secondo la nuova classificazione Eurostat. Accanto ai dati nazionali rilevati da Terna e comunicati al Ministero dello sviluppo economico, esistono dati regionali stimati dall’ENEA sulla base dei Bilanci Energetici Regionali.
Nel 2022 i consumi di energia elettrica sono stati 24,7Mtep (-1,8% rispetto all’anno precedente). L’analisi di dettaglio mostra un andamento diverso per i vari settori: mentre l’industria e agricoltura e pesca registrano un calo rispetto all’anno precedente rispettivamente del 5% e dell’1,4%, il settore trasporti e civile presentano un incremento pari, rispettivamente, al 4,9% e 0,2%. La quota dei consumi nell'industria è pari al 38,9%, mentre quella del settore civile (terziario e residenziale) è del 55,6%, quella dell’agricoltura e pesca è del 2,3%, mentre quella dei trasporti è il 3,1 % (Tabella 1).
I consumi finali di energia elettrica sono cresciuti costantemente dal 1990 al 2008 (+44,1%) per poi flettere dall’anno successivo (-6,2% rispetto al 2008) per effetto della crisi economica. Nel 2010 e 2011 si osserva la ripresa dei consumi elettrici seguita da un nuovo calo fino al 2014. Dal 2015 i consumi tornano a crescere fino a raggiungere un livello stabile dal 2017. Nel 2020 si registra una repentina caduta dei consumi in seguito alle misure di lockdown adottate per contenere la diffusione della pandemia di SARS-CoV-2 (-5,7% rispetto al 2019) seguita da un rimbalzo del 6,2% nel 2021, e un decremento, nel 2022, dell’1,8% nel 2021 (Tabella 1). La quota dei consumi nell'industria è scesa dal 51,7% nel 1990 al 38,9% nel 2022, quella del settore civile (terziario e residenziale) è aumentata dal 43,2% al 55,6%, quella dell’agricoltura e pesca è rimasta quasi costante intorno al 2%, mentre quella dei trasporti mostra un lieve incremento, mentre quella dei trasporti, con delle fluttuazioni, si mantiene pari al 3,1%. (Figura1).
Dati
Tabella 1: Consumi finali di energia elettrica* (migliaia di tep)
TERNA
*Dai dati 2019 TERNA ha provveduto alla riclassificazione delle attività merceologiche introducendo la classificazione ATECO2007 con la conseguenza che potrebbero esserci dei disallineamenti tra 2019 e gli anni precedenti
Figura 1: Quota dei consumi finali di energia elettrica per settore
TERNA
*Dai dati 2019 TERNA ha provveduto alla riclassificazione delle attività merceologiche introducendo la classificazione ATECO2007 con la conseguenza che potrebbero esserci dei disallineamenti tra 2019 e gli anni precedenti
Nel 2022 i consumi finali nazionali di energia elettrica ammontano a 24.666 ktep (Tabella 1). Al netto della caduta dei consumi registrata nel 2020 e ad eccezione dell’industria, tutti i settori mostrano un andamento crescente dei consumi elettrici. Nel settore civile, la crescita dei consumi del 56,5% tra il 1990 e il 2022, è dovuta sia al maggior benessere delle famiglie, che favorisce la diffusione di beni durevoli all’interno delle abitazioni, sia del maggiore utilizzo di energia elettrica nel settore terziario. L’andamento di costante crescita dei consumi dell’intero settore civile ha mostrato solo una lieve flessione negli anni 2013 e 2014 dovuta alla crisi economica e una contrazione nel 2020 del settore dei servizi in seguito alla pandemia di SARS-CoV-2 seguito da una ripresa nel 2021 (+12,6 rispetto al 2020). Dal 1990 al 2022, il settore residenziale presenta un incremento dei consumi del 22,6%, mentre per i servizi è del 137,3%. Nel 1990, la quota relativa dei consumi elettrici nei settori residenziale e servizi era del 24,6% e del 18,6% rispettivamente. A partire dal 2003, la quota relativa dei consumi elettrici nei servizi supera quella nel residenziale e, nel 2022, raggiunge il 33,1% a fronte del 22,5 % nel residenziale (Tabella 1).