Descrizione 1
Eugenia Bartolucci, Chiara Fiori, Luigi Marangio
Per il 62% dei siti è disponibile almeno un dato di superficie (amministrativa o tecnica). I siti per i quali è nota la superficie amministrativa sono 21.711, pari al 56% dei procedimenti. Tra i procedimenti in corso il 59% dei siti è in fase di notifica, il 21% sta sviluppando o ha sviluppato il modello concettuale, mentre il 20% ha interventi approvati.
Per il 97% dei siti con procedimento di bonifica in corso, lo stato della contaminazione è noto: 6.400 sono potenzialmente contaminati, 3.974 sono contaminati e 5.502 sono in attesa di accertamenti analitici. Tra i procedimenti conclusi, solo nel 30% dei casi è stato necessario un intervento, mentre nel restante 70% il procedimento si è chiuso senza interventi.
L’indicatore fornisce informazioni sui siti oggetto di procedimento di bonifica regionale sulla base dei dati estratti dalle anagrafi/banche dati delle regioni/province autonome/ARPA/APPA per il popolamento di MOSAICO, il sistema informativo nazionale sui siti oggetto di procedimento di bonifica realizzato da ISPRA nell'ambito del Sistema Nazionale per la protezione dell'Ambiente (SNPA) con la partecipazione di Regioni e Province Autonome e gestito da ISPRA. Dall’analisi sono esclusi i procedimenti ricadenti nei siti di interesse nazionale (SIN) che sono rappresentati con uno specifico indicatore.
L’indicatore fornisce informazioni sul numero di siti registrati in ciascuna anagrafe/banca dati, distinguendo quelli con procedimento in corso da quelli con procedimento concluso, sul progresso della gestione dei procedimenti, sulla modalità con cui si sono conclusi i procedimenti (con o senza intervento di bonifica), sulle superfici interessate dai procedimenti, sullo stato di contaminazione nonché sulle tipologie di intervento adottate (bonifica, messa in sicurezza permanente - MISP, messa in sicurezza operativa - MISO, intervento misto).
Il progresso nella gestione dei siti con procedimento di bonifica in corso è rappresentato secondo tre fasi: notifica, modello concettuale (caratterizzazione ed eventuale analisi di rischio), intervento comprendente progetti approvati, interventi in corso e interventi conclusi in attesa di certificazione o con certificazione parziale.
L’informazione relativa alla superficie è stata fornita come superficie “amministrativa” e/o come superficie tecnica. La superficie “amministrativa” è intesa come la superficie afferente all’intera area oggetto del procedimento amministrativo (si intende quindi come la sommatoria delle particelle catastali coinvolte). La superficie “tecnica” (inferiore o tutt’al più pari alla superficie amministrativa) rappresenta, invece, l’area della superficie potenzialmente impattata dal punto di vista ambientale. La superficie tecnica può variare, generalmente diminuire, con l’avanzamento del procedimento in virtù di un miglioramento del quadro conoscitivo.
Lo stato di contaminazione è rappresentato secondo quattro categorie: siti in attesa di accertamenti, siti potenzialmente contaminati, siti contaminati, siti non contaminati. Le prime due si riferiscono a una fase “conoscitiva” in itinere, lo stato di contaminazione “sito contaminato” indica l’effettiva e cogente necessità di un intervento di bonifica, mentre sono siti non contaminati quelli risultati tali a seguito delle indagini o a seguito di interventi di bonifica.
Fornire informazioni sui siti contaminati regionali registrati dalle stesse regioni/province autonome nelle anagrafi/banche dati e più in generale sui siti oggetto di procedimento di bonifica, sul progresso nella loro gestione, sullo stato di contaminazione, sulle superfici interessate.
La gestione dei siti contaminati è regolamentata, in Italia, dal D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. (Parte IV, Titolo V). Il D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. individua l’analisi di rischio come strumento chiave per la definizione di sito contaminato e relativa gestione.
Il D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., all’articolo 251, prevede che le regioni e le province autonome predispongano l'anagrafe dei siti da bonificare che deve contenere l'elenco dei siti sottoposti a intervento di bonifica e ripristino ambientale nonché degli interventi realizzati nei siti medesimi, l’individuazione dei soggetti cui compete la bonifica, gli enti pubblici di cui la regione intende avvalersi, in caso d’inadempienza dei soggetti obbligati, ai fini dell’esecuzione d’ufficio.
La normativa vigente fissa le condizioni per la conclusione del procedimento che, nel caso dei siti contaminati, consistono nel raggiungimento degli obiettivi di bonifica, mentre non stabilisce limiti temporali al raggiungimento di specifici traguardi procedimentali o di bonifica.
Descrizione 2
2023, ISPRA. Lo stato delle bonifiche dei siti contaminati in Italia: secondo rapporto sui dati regionali. Rapporto 387/2023
2022, ISPRA, Ambiente in Italia: uno sguardo di insieme, Annuario dei dati ambientali 2022
2017, ISPRA. Annuario dei dati ambientali – Edizione 2017
Nonostante l'aggiornamento costante dei dati, alla data di riferimento non è ancora possibile fornire un quadro completo sullo stato della contaminazione e sullo stato di avanzamento delle bonifiche in Italia. Persistono lacune legate alla mancata integrazione e sovrapposizione dei dati relativi ai procedimenti ricadenti nei Siti di Interesse Nazionale (SIN) con quelli gestiti a livello locale dalle rispettive regioni e province autonome. Inoltre, la regione Sardegna non è inclusa nelle elaborazioni, poiché, non avendo mai partecipato al popolamento di MOSAICO, gli ultimi dati disponibili sono risalenti nel tempo (aggiornati al 31/12/2019) e aggregati a livello comunale e non a livello di singolo procedimento.
Per superare queste limitazioni e migliorare la qualità delle informazioni, sono necessarie le seguenti azioni:
- Acquisizione dei dati aggiornati per la Sardegna: Integrare le informazioni mancanti consentirà di completare il quadro sui siti regionali.
- Estensione delle superfici: Raccogliere dati relativi all’estensione amministrativa e tecnica dei siti per i procedimenti attualmente privi di questa informazione.
- Definizione dello stato di contaminazione: Determinare lo stato della contaminazione per i procedimenti attualmente non classificati.
Qualificazione dati
MOSAICO - Banca Dati SNPA dei siti oggetto di procedimento di bonifica. https://mosaicositicontaminati.isprambiente.it/index.html
Nazionale (I); Regionale (R 19/20)
2016-2023
Qualificazione indicatore
Il progresso nella gestione dei siti con procedimento in corso è espresso in termini di numero di siti che si trovano in ciascuna delle seguenti 3 fasi:
- “Notifica”: riguarda la prima fase procedurale costituita dall’avvio del procedimento.
- “Modello concettuale”: è formulato il modello concettuale del sito, sia in termini di accertamento della presenza e quantificazione della contaminazione nelle matrici ambientali, sia in termini di definizione dei percorsi critici sorgente-percorso-bersaglio sui quali intervenire nell’eventuale fase di intervento di bonifica/MISO(messa in sicurezza operativa)/MISP(messa in sicurezza permanente).
- “Bonifica”: raggruppa gli step procedurali che vanno dall’approvazione di un intervento di bonifica/MISO/MISP fino alla sua conclusione in attesa di certificazione.
La definizione dello stato di contaminazione dei siti si articola in quattro scenari possibili:
- nei siti in fase di notifica, lo stato della contaminazione è classificato come “in attesa di accertamenti analitici”;
- a seguito dell’esecuzione delle indagini preliminari e/o del piano della caratterizzazione il confronto con i valori di screening tabellari (CSC - concentrazioni soglia di contaminazione)) per le matrici suolo e acque sotterranee determina l’identificazione dei siti potenzialmente contaminati (C>CSC – concentrazioni soglia di rischio); in alcune situazioni, specialmente per le acque sotterranee o nel caso dell’applicazione di procedure semplificate, il superamento di tali limiti tabellari può portare alla designazione del sito come contaminato;
- successivamente, attraverso l’analisi di rischio sito specifica che stabilisce nuovi valori soglia (CSR), il sito può essere dichiarato contaminato (C>CSR) o non contaminato (C<CSR);
- infine, un sito contaminato è dichiarato non contaminato a seguito di conclusione positiva dell’intervento.
Per la gestione dei siti accertati come contaminati, infatti, sono previsti dalla normativa interventi di:
- messa in sicurezza operativa (MISO): interventi eseguiti in un sito con attività in esercizio atti a garantire un adeguato livello di sicurezza per le persone e per l'ambiente, in attesa di ulteriori interventi di messa in sicurezza permanente o bonifica da realizzarsi alla cessazione dell'attività; comprende inoltre gli interventi di contenimento della contaminazione da mettere in atto in via transitoria fino all'esecuzione della bonifica o della messa in sicurezza permanente, al fine di evitare la diffusione della contaminazione all'interno della stessa matrice o tra matrici differenti;
- messa in sicurezza permanente (MISP): interventi atti a isolare in modo definitivo le fonti inquinanti rispetto alle matrici ambientali circostanti e a garantire un elevato e definitivo livello di sicurezza per le persone e per l'ambiente; in tali casi devono essere previsti piani di monitoraggio e controllo e limitazioni d'uso rispetto alle previsioni degli strumenti urbanistici;
- bonifica: interventi atti ad eliminare le fonti di inquinamento e le sostanze inquinanti o a ridurre le concentrazioni delle stesse presenti nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee ad un livello uguale o inferiore ai valori delle concentrazioni soglia di rischio (CSR).
Le superfici interessate dai procedimenti sono indicate in ettari (ha) e sono accompagnate dalla percentuale dei siti per i quali sono disponibili tali informazioni rispetto al numero totale di siti censiti.
Il numero dei procedimenti censiti è pari a 38.556, di cui 16.365 procedimenti in corso (pari al 42% di tutti i procedimenti) e 22.191 conclusi (58%) (Tabella 1).
Un confronto tra i dati aggiornati al 2023 e quelli al 2021 mostra un aumento del numero totale dei procedimenti di 1.742 unità (+5% del numero totale dei procedimenti al 2021), risultante da una diminuzione dei procedimenti in corso pari a 975 e un aumento di 2.717 procedimenti conclusi (Figura 1). Le variazioni registrate dipendono sia dell’avvio di nuovi procedimenti nel biennio 2022-2023 sia dalle attività di verifica e aggiornamento delle anagrafi/banche dati effettuate nello stesso periodo e infine dalla mancanza dei dati della regione Sardegna che può comportare una sottostima della variazione registrata rispetto a quelle reale.
Si segnalano infatti, 2.593 procedimenti attivati nel biennio 2022-2023 (Tabella 6), di cui 1.082 si sono conclusi nel biennio medesimo.
I dati relativi al numero di procedimenti al 2022 (Figura 1) sono stimati sulla base delle informazioni relative alle date di attivazione e chiusura dei procedimenti aggiornati al 2023.
La raccolta/trasmissione dati dei procedimenti di bonifica regionali è in aumento a partire dal primo anno di compilazione dell’indicatore (2016) (Figura 1).
L’andamento generale (2016-2023) evidenzia per i procedimenti in corso un incremento significativo dal 2016 al 2017 (+31,7%), per poi stabilizzarsi con fluttuazioni minime. Dopo il picco del 2021, si registra una diminuzione (-5,6%) nel 2023. I procedimenti conclusi, invece mostrano una crescita consistente, in particolare tra il 2016 e il 2017 (+35,4%). Anche se la crescita è meno marcata negli anni successivi, si osserva comunque un aumento costante fino al 2023 (+14% rispetto al 2021) (Figura 1).
Per quanto riguarda i procedimenti totali si osserva un andamento più stabile rispetto alle altre categorie, con una crescita costante e progressiva fino al 2023 (+4,7% rispetto al 2021) (Figura 1).
Dall’analisi dei dati annuali emerge che il 2017 segna il maggiore incremento per tutte le categorie, suggerendo un miglioramento significativo nella gestione dell'attività di compilazione e verifica delle banche dati. I procedimenti conclusi hanno una tendenza in continua crescita, fisiologica nell’ambito della gestione dei procedimenti di bonifica e nella modalità di compilazione delle anagrafi. Analogamente, una certa tendenza alla stabilizzazione dei procedimenti in corso potrebbe suggerire un miglioramento nella gestione di nuovi casi.
Dati
Figura 2: Numero dei siti oggetto di procedimento di bonifica, in corso e conclusi, e progresso nella gestione dei siti con procedimento di bonifica in corso
ISPRA
totale siti con procedimento in corso
totale siti con procedimento concluso
siti in fase di notifica
siti in fase di modello concettuale
siti in fase di intervento
Tabella 1: Siti oggetto di procedimento di bonifica di competenza regionale registrati nelle anagrafi/banche dati regionali
Elaborazioni ISPRA su dati SNPA, Regioni e Province Autonome
Aggiornamento: 01.01.2024
Tabella 2: superficie dei siti interessati da procedimenti di bonifica di competenza regionale registrati nelle anagrafi/banche dati regionali
Elaborazione ISPRA su dati SNPA, Regioni, Province Autonome
Aggiornamento: 01.01.2024
Tabella 3: progresso nella gestione dei siti con procedimento in corso
Elaborazione ISPRA su dati SNPA, Regioni, Province Autonome
Aggiornamento: 01.01.2024
Tabella 4: stato della contaminazione per i siti oggetto di procedimenti di bonifica (in corso e conclusi)
Elaborazione ISPRA su dati SNPA, Regioni, Province Autonome
Aggiornamento: 01.01.2024
Tabella 5: siti con procedimento amministrativo di bonifica concluso con e senza intervento
Elaborazione ISPRA su dati SNPA, Regioni, Province Autonome
Aggiornamento: 01.01.2024
Tabella 6: attivazione nuovi procedimenti nel 2022 e nel 2023
Elaborazione ISPRA su dati SNPA, Regioni, Province Autonome
Aggiornamento: 01.01.2024
Le informazioni sul progresso della gestione dei siti con procedimento di bonifica sono disponibili per l’intero territorio nazionale ad esclusione della regione Sardegna.
Il numero di siti registrati in ciascuna anagrafe/banca dati regionale non rimane costante ma aumenta nel tempo con l’attivazione di nuovi procedimenti; infatti, siti con procedimento concluso continuano a rimanere inseriti nell’anagrafe/banca dati. Il totale dei siti registrati nelle anagrafi/banche dati regionali è costituito dai procedimenti in corso e da quelli conclusi. I siti con procedimento amministrativo in corso sinora censiti sono ubicati prevalentemente in Lombardia (21%), Campania (19%) e Toscana (13%), analogamente quelli con procedimento concluso sono principalmente collocati in Lombardia (43%) e Toscana (14%). Rispetto, invece, ai valori regionali, le percentuali più alte (superiori al 70%) di siti con procedimento amministrativo concluso si riscontrano nella provincia autonoma di Bolzano (89%) e in Valle d’Aosta (83%), in Friuli-Venezia Giulia (83%), in Lombardia (74%) e nella provincia autonoma di Trento (76%). Dai dati disponibili aggiornati al 31/12/2023 risulta che il 59% dei procedimenti è in fase di notifica, il 21% è in fase di modello concettuale e il 20% è in fase di intervento (Figura 2). Le percentuali più alte riscontrabili a livello regionale con riferimento allo stato più avanzato del procedimento, cioè i cosiddetti “siti in fase di intervento”, si osservano in Lombardia (28%), in Piemonte (12%) ed in Toscana (11%) (Tabella 3).
La superficie amministrativa interessata da procedimenti di bonifica nota è pari a 45.474 ettari ed è relativa al 56% dei procedimenti. La superficie tecnica è pari a 11.457 ettari ed è relativa al 30% dei procedimenti. Per il 62% dei procedimenti è stato fornito almeno un dato di superficie (amministrativa o tecnica) (Tabella 2). Esaminando i dati dei procedimenti in corso la superficie amministrativa è pari a 25.461 ettari ed è relativa al 57% dei procedimenti in corso mentre la superficie tecnica dei procedimenti in corso è nota solo nel 21% dei casi. Sui procedimenti conclusi la percentuale dei siti per i quali è nota la superficie amministrativa è il 56% ed è pari a 20.013 ettari; la superficie tecnica, pari a 5.499 ettari, è nota per il 38% dei siti con procedimento concluso.
Lo stato della contaminazione è definito per il 97% dei siti con procedimento in corso e per il 98% di quelli con procedimento concluso. Del totale dei siti oggetto di procedimento di bonifica, in corso e conclusi (38.556), il 14,3% (5.502) è in attesa di accertamenti, il 16,6% (6.400) è potenzialmente contaminato, il 10,3% (3.974) è contaminato mentre il 56,3% (21.721) è non contaminato (Tabella 4) , per il restante 2,5% (959) le informazioni sullo stato della contaminazione non sono disponibili.
I procedimenti di bonifica si sono conclusi senza necessità di intervento nel 70% dei casi e nel 30% a seguito di intervento (Tabella 5).
La tipologia di intervento adottata (bonifica, MISP, MISO, intervento misto) nei siti con intervento approvato e in quelli con intervento concluso è rappresentata rispettivamente nelle Figure 3 e 4. Le informazioni di dettaglio sulla tipologia di intervento sono disponibili per il 74% dei siti con procedimento in corso ed in fase di intervento (2.601), da cui risulta che nel 77% dei casi si tratta di intervento di bonifica, nel 12% di MISP e nel 6% di MISO (Figura 3). Nel caso dei siti con intervento concluso (6.568), tali informazioni di dettaglio sono disponibili per il 61% dei siti da cui risulta che nel 88% dei casi si tratta di bonifica e nel 5% di MISP e nello 1% di MISO (Figura 4).
Nel 2022 sono stati attivati 1.288 procedimenti. La regione Lombardia registra il valore massimo con 678 procedimenti, mentre è da segnalare che alcune regioni non hanno registrato nuove attivazioni.
Nel 2023 il totale è stato leggermente superiore, con 1.305 procedimenti attivati (Tabella 6).