AFFINITA' TERMICA MEDIA DELLE CATTURE DELLA PESCA COMMERCIALE
Data aggiornamento scheda:Il riscaldamento degli oceani sta determinando uno spostamento geografico e batimetrico delle specie marine più sensibili alla temperatura. Nelle zone temperate, come il Mediterraneo, questo fenomeno si traduce in un’espansione verso Nord delle specie ad affinità calda. Cambia quindi la composizione delle comunità marine e, di conseguenza, delle catture della pesca. Questo fenomeno è descritto da un indicatore noto nella letteratura scientifica come “Mean Temperature of the Catch (MTC)”, che rappresenta l’affinità termica media delle catture della pesca commerciale. Nel Mar Adriatico (Divisione FAO 37.2.1), l’affinità termica media delle catture delle flotte italiane è aumentata da 19,2 °C (media 1987-1996) a 20,1 °C (media 2012-2022), con una crescita annua significativa di 0,03 °C; nel Mar Ionio – Mediterraneo centrale (Divisione FAO 37.2.2) è aumentata da 20,3 a 22,3 °C, con un aumento annuo significativo di 0,07 °C; nel Mar di Sardegna – Mediterraneo occidentale (Divisione FAO 37.1.3) da 20,5 a 22,5 °C, con un aumento annuo significativo di 0,07 °C.
TASSO DI SFRUTTAMENTO DA PESCA DELLE RISORSE ITTICHE NAZIONALI
Data aggiornamento scheda:During the period considered (2007-2022), the average exploitation rate of fish stocks (i.e., the mean ratio between current fishing mortality and the mortality associated with the Maximum Sustainable Yield; Fcurr/FMSY) exceeded the sustainability threshold. The indicator, estimated on internationally validated analytical stock assessments, highlights the overall trend in the exploitation rate of commercially fished stocks, providing insight into the quantitative trends in fishing pressure.
A peak in the average exploitation rate was observed in 2012 and 2013, with values exceeding 3, followed by a declining trend, reaching its lowest point in 2022 (average value of 1.12). The analysis is conducted at the National level and by Sub-Region, following the geographical scale defined by the Marine Strategy Framework Directive (MSFD; 2008/56/EC).
AFFINITA' TERMICA MEDIA DELLE CATTURE DELLA PESCA COMMERCIALE
Data aggiornamento scheda:Ocean warming is causing a geographical and depth shift in marine species more sensitive to temperature changes. In temperate zones, such as the Mediterranean, this phenomenon results in a northward expansion of warm-affinity species. Consequently, the composition of marine communities changes, affecting commercial fishery landings.
The mean temperature of the catch (MTC), which is the average inferred temperature preference of the exploited species weighted by their annual landings, is an index that has been used for evaluating the effect of sea warming on fisheries catches and marine ecosystems (Cheung et al., 2013).
Adriatic Sea (FAO Division 37.2.1): The mean temperature of the catch increased from 19.2°C (1987–1996 average) to 20.1°C (2012–2022 average), with a significant annual increase of 0.03°C.
Ionian Sea – Central Mediterranean (FAO Division 37.2.2): The mean temperature of the catch increased from 20.3°C (1987–1996 average) to 22.3°C (2012–2022 average), with a significant annual increase of 0.07°C.
Sardinian Sea – Western Mediterranean (FAO Division 37.1.3): The mean temperature of the catch increased from 20.5°C (1987–1996 average) to 22.5°C (2012–2022 average), with a significant annual increase of 0.07°C.
STOCK ITTICI IN SOVRASFRUTTAMENTO
Data aggiornamento scheda:During the 2007-2022 period, the majority of the assessed fish stocks are in a state of overexploitation: the fishing-induced mortality is higher than that necessary for a sustainable exploitation of the resources in the long term under average environmental conditions.
In the 2020-2022 triennium, the lowest values in the historical series were recorded, with approximately 60% of stocks classified as overexploited, indicating a relative improvement.
This indicator, based on internationally validated analytical stock assessments, reflects the overall trend in the exploitation status of commercially fished stocks, highlighting the condition of harvested resources. The indicator is also associated with the percentage coverage of landed fish stocks for which stock assessments are available. The analysis is conducted at both the national and subregional levels, following the geographic division defined by the Marine Strategy Framework Directive.
STOCK ITTICI IN SOVRASFRUTTAMENTO
Data aggiornamento scheda:Nel periodo considerato (2007-2022) si osserva che la maggioranza degli stock ittici valutati si trova in uno stato di sovrasfruttamento: la mortalità indotta dalla pesca risulta superiore a quella necessaria per conseguire uno sfruttamento sostenibile delle risorse nel lungo periodo in condizioni ambientali medie.
Nel triennio 2020-2022 sono stati rilevati i valori più bassi della serie storica, con circa il 60% degli stock sovrasfruttati, evidenziando un relativo miglioramento. L’indicatore, basato sulle valutazioni analitiche degli stock validate a livello internazionale, mostra la tendenza complessiva dello stato di sfruttamento degli stock ittici oggetto di pesca commerciale al fine di evidenziare lo stato delle risorse oggetto di prelievo. L’indicatore è associato alla valutazione della copertura percentuale degli sbarcati per i quali sono disponibili gli stock assessment. L'analisi è condotta a livello nazionale e di sottoregione secondo la ripartizione geografica indicata dalla Direttiva Quadro Strategia Marina.
TASSO DI SFRUTTAMENTO DA PESCA DELLE RISORSE ITTICHE NAZIONALI
Data aggiornamento scheda:Nel periodo considerato (2007-2022) il tasso medio di sfruttamento degli stock ittici (ovvero la media del rapporto tra mortalità da pesca corrente e la mortalità associata al Massimo Rendimento Sostenibile; Fcurr/FMSY) presenta valori superiori alla soglia di sostenibilità. L’indicatore, stimato sulla base delle valutazioni analitiche degli stock ittici validate a livello internazionale, mostra la tendenza complessiva del tasso di sfruttamento degli stock ittici oggetto di pesca commerciale al fine di evidenziare l’andamento quantitativo complessivo della pressione di pesca. In particolare, si osserva un picco nel tasso medio di sfruttamento negli anni 2012 e 2013 (con valori superiori a 3), cui segue un trend di declino con valori minimi riscontrati nel 2022 (valore medio 1,12). L'analisi è condotta a livello nazionale e di sottoregione secondo la ripartizione geografica indicata dalla Direttiva Quadro per la Strategia per l’ambiente marino (MSFD; 2008/56/CE).