PRECIPITAZIONI

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Giovanni Braca, Barbara Lastoria

    Abstract
    Grafici interattivi
    Abstract

    L'indicatore fornisce la valutazione, espressa in mm, dell'altezza d'acqua, ragguagliata alla superficie del territorio nazionale, che precipita al suolo (sia in forma liquida sia solida) per ciascun mese e per l'intero anno. 

    L'indicatore relativo al 2024 è confrontato, per ciascun mese dell'anno, con i corrispondenti valori medi del periodo 1951–2024 ottenuti mediante la medesima metodologia. Nel 2024 il valore delle precipitazioni totali annue in Italia è stato di 1.055,5 mm (318,8 miliardi di metri cubi), maggiore di oltre il 10% del corrispondente valore medio di lungo periodo (LTAA-Long-Term Annual Average) e di circa l'8% rispetto alla media annua sull'ultimo trentennio climatologico 1991–2020.

    Scendendo a livello regionale e distrettuale, la situazione è molto diversificata, con il Nord Italia che è stato interessato nel 2024 da quantitativi di precipitazione superiori alle medie di lungo periodo. Di contro, l'anomalia di precipitazione rispetto alla LTAA è stata negativa al Centro e al Sud e Isole maggiori.

    Descrizione

    È un indicatore di stato che misura i volumi d'acqua affluiti sul territorio nazionale attraverso l’interpolazione spaziale delle piogge misurate dai pluviometri. La misura delle piogge viene principalmente eseguita dalle strutture regionali subentrate agli Uffici periferici del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN), secondo standard e procedure normate dalla World Meteorological Organization (WMO), recepite dal SIMN nel quaderno "Norme tecniche per la raccolta e l'elaborazione dei dati idrometeorologici - parte I". Le misure di precipitazione sono effettuate anche dall'Aeronautica Militare, da altre strutture regionali e dai gestori delle reti agrometeorologiche.

    La valutazione della precipitazione sulla griglia regolare è stata effettuata mediante interpolazione spaziale dei valori di precipitazione mensile rilevati da oltre 2.500 stazioni pluviometriche, non uniformemente distribuite sul territorio nazionale.

    Scopo

    La conoscenza degli afflussi meteorici a scala mensile è necessaria per effettuare il bilancio idrologico finalizzato alla gestione delle risorse idriche e per lo studio e la prevenzione degli eventi estremi di siccità idrologica. Essa è inoltre necessaria, più in generale, per la caratterizzazione climatica di un territorio.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere la tendenza senza necessariamente fornire una valutazione della stessa.
    È semplice, facile da interpretare.
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull'ambiente e delle risposte della società.
    Fornisce una base per confronti internazionali.
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato sul piano tecnico e scientifico.
    Presenta affidabilità e attendibilità dei metodi di misurazione e raccolta dei dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Misurabilità (dati)
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    La normativa vigente non fissa obiettivi ambientali specifici. 

    Le norme di riferimento per lo svolgimento del monitoraggio sono: 

    • Legge 267/98, recante "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180, recante misure urgenti per la prevenzione del rischio idrogeologico ed a favore delle zone colpite da disastri franosi nella regione Campania" (G.U. Serie Generale n. 183 del 7 agosto 1998);
    • D.Lgs. 152/06, recante "Norme in materia ambientale" (G.U. Serie Generale n. 88 del 14-04-2006 - Suppl. Ordinario n. 96), che recepisce la Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE;
    • D.Lgs. 49/2010, recante "Attuazione della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni" (G.U. Serie Generale n. 77 del 02.04.2010);
    • European Water Resilience Strategy, adottata dalla Commissione Europea il 4 giugno 2025.
    DPSIR
    Stato
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (A)
    Riferimenti bibliografici
    Limitazioni

    L'indicatore è stimato sulla base di un set di stazioni pluviometriche che potrebbero essere non omogeneamente distribuite sul territorio e la cui numerosità potrebbe essere diversa da un anno all'altro. Tali circostanze, insieme al diverso metodo di stima spaziale utilizzato, suggeriscono particolare attenzione e cautela quando si confronta l'indicatore nello spazio e nel tempo.

    Ulteriori azioni

    Nessuna ulteriore azione.

    Fonte dei dati

    ISPRA

    Servizi idro-meteorologici regionali e delle province autonome

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Monthly
    Accessibilità dei dati di base

    I dati di precipitazione utilizzati sono in massima parte quelli raccolti e pubblicati dalle strutture regionali e provinciali a cui, in base all'art. 92 del D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998, sono state trasferite le funzioni e i compiti degli uffici periferici del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN, ora confluito in ISPRA) del Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali. I dati di precipitazione utilizzati nell'elaborazione dell’indicatore sono accessibili consultando i siti internet degli enti oppure tramite opportuna richiesta. I dati sono aggregati alla scala mensile sulla griglia regolare del BIGBANG di risoluzione 1 km, che ricopre l'intero territorio nazionale, e sono disponibili sul portale Groupware dell'ISPRA all'indirizzo: https://groupware.sinanet.isprambiente.it/bigbang-data/library/bigbang_90.

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    1951–2024

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    Il calcolo dell'indicatore è sviluppato a partire dalla valutazione della precipitazione su una griglia regolare di risoluzione 1 km, che ricopre l'intero territorio nazionale, effettuata sulla base dei valori rilevati dalle stazioni di monitoraggio pluviometrico. 

    Il metodo di interpolazione spaziale utilizzato è il Natural Neighbor, così come implementato nel modello BIGBANG-Bilancio Idrologico Gis BAsed a scala Nazionale su Griglia regolare, versione 9.0, sviluppato e implementato in ambiente GIS dall'ISPRA.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L'informazione espressa dall’indicatore è rilevante per gli scopi relativi alla difesa del suolo e all'approvvigionamento idrico. Inoltre, proviene da dati acquisiti e validati secondo procedure omogenee a livello nazionale che ne consentono una buona comparabilità temporale e spaziale

    Stato
    Buono
    Trend
    Stabile
    Valutazione/descrizione dello stato

    A livello nazionale, il valore del totale annuo delle precipitazioni del 2024 è risultato superiore alla media del periodo. Tale circostanza comporta una maggiore disponibilità di risorsa idrica rinnovabile.

    L'anomalia percentuale della precipitazione sull'intero territorio nazionale per l'anno 2024 è stata di circa il +11%, rispetto alla media di lungo periodo 1951–2024. L’aumento è attribuibile al
    surplus di precipitazione registrato nel Nord.

    Valutazione/descrizione del trend

    Non si rileva, mediante il test di Mann-Kendall, alcun trend, statisticamente significativo al 5%, del valore totale annuo delle precipitazioni nel periodo 1951–2024.

    Commenti

    Le stime delle precipitazioni mensili e annue del 2024 sono confrontate con i rispettivi valori medi di lungo periodo (LTAA-Long-Term Annual Average) elaborati con la medesima metodologia. 

    Il 2024 è stato caratterizzato, complessivamente a livello nazionale, da un surplus di precipitazione. Tuttavia, il valore di anomalia positiva è stato determinato dall'accesso di precipitazione che ha interessato l'Italia settentrionale mentre il Centro e il Sud e le Isole maggiori hanno sofferto un notevole deficit di precipitazione, con condizioni di siccità severe ed estreme e conseguenti problemi di disponibilità di risorsa idrica (si vedano gli
    indicatori “Siccità idrologica”, “Bilancio idro-climatico standardizzato” e "Percentuale del territorio italiano soggetto a deficit e surplus di precipitazione" presenti nel Tema ambientale “Risorse idriche e Bilancio” della Banca dati indicatori ambientali). La precipitazione totale annua ragguagliata al territorio nazionale per il 2024 è stata stimata in 1.055,5 mm (318,8 miliardi di metri cubi), rispetto a una media (1951–2024) stimata in 951,0 mm (287,3 miliardi di metri cubi). L’anomalia percentuale rispetto alla media LTAA sul periodo 1951–2024, registrata sull’intero territorio nazionale, è stata quindi del +11%. 

    Se il totale annuo della precipitazione nel 2024 si è discostato del +11% rispetto alla media di lungo periodo, molto diversi sono stati gli scostamenti delle precipitazioni mensili dello stesso anno rispetto ai corrispondenti valori medi del periodo 1951–2024. Come si evince dalla Figura 1, nei mesi di febbraio, marzo, maggio, giugno, settembre e ottobre la precipitazione mensile è risultata superiore alla media mensile di riferimento, calcolata sul lungo periodo, mentre negli altri mesi è stata inferiore con un minimo nel mese di novembre con –70%. Il mese di settembre ha invece fatto registrare una precipitazione superiore del 70% di quella media. Anche la distribuzione spaziale delle precipitazioni annue sul territorio nazionale nel 2024 (Figura 2) è stata diversa da quella media di lungo periodo (Figura 3). 

    Il rapporto tra la precipitazione del 2024 e la media di lungo periodo evidenzia nel 2024 un paese diviso a metà con un elevato surplus di precipitazione che ha interessato l’Italia del Nord con valori superiori a 1,5 e un elevato deficit di precipitazione che ha interessato il Centro e il Sud e le Isole maggiori con valori localmente anche inferiori a 0,5 che significa meno della metà della precipitazione annua media (Figura 4). 

    La Sicilia è risultata la regione più colpita dal deficit di precipitazione (501,4 mm), con una anomalia negativa del –25% rispetto alla media annua calcolata sul lungo periodo (664,5 mm). Seguono la Puglia, con un deficit annuo di precipitazione dell'ordine del –23% rispetto alla LTAA, e il Molise e la Basilicata con un deficit dell'ordine del –20%. Piemonte, Veneto e Liguria sono state le regioni che nel 2024 hanno visto un surplus annuo di precipitazione superiore al 40%, rispetto alla media di lungo periodo.

    L'indicatore viene trasmesso all'Agenzia Europea dell'Ambiente (European Environmental Agency) nell'ambito del flusso di dati WISE-SoE (Water Information System for Europe-State of Environment). 

    Allegati
    Immagine
    Titolo

    Figura 1: Altezza di precipitazione mensile, ragguagliata al territorio nazionale relativa al 2024 e media del periodo 1951–2024

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Immagine
    Titolo

    Figura 2: Distribuzione spaziale dell’altezza di precipitazione annua relativa al 2024

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Immagine
    Titolo

    Figura 3: Distribuzione spaziale dell’altezza di precipitazione annua media sul lungo periodo (LTAA, 1951–2024)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Immagine
    Titolo

    Figura 4: Rapporto tra l’altezza di precipitazione annua del 2024 e quella media del periodo 1951–2024

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    File
    Titolo

    Dati per Figura 1

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati degli uffici idro-meteorologici regionali e delle province autonome e su dati storici del soppresso SIMN

    Grafici interattivi
    Italian