PRODUZIONE DI RIFIUTI TOTALI ESCLUSI I PRINCIPALI RIFIUTI MINERALI

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Simona Buscemi, Cristina Frizza, Costanza Mariotta, Jessica Tuscano

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    L’indicatore permette la valutazione delle pressioni sull’ambiente e dell’efficienza delle risorse utilizzate dall’economia per la produzione di ricchezza, e i suoi progressi verso la realizzazione di una circolarità dell’economia. Il rapporto tra produzione nazionale di rifiuti e prodotto interno lordo, nel 2022, è di poco superiore alla media europea (66 kg/1.000*€ vs 60 kg/1.000*€). In generale, il sistema economico non appare ancora in grado di limitare la produzione di rifiuti rispetto alla ricchezza prodotta.

    Descrizione

    L'indicatore misura la quantità totale dei rifiuti non pericolosi e pericolosi prodotti dalle attività economiche e dalle famiglie, esclusi i principali rifiuti minerali provenienti dal settore delle costruzioni e demolizioni. L’esclusione è dovuta all’elevata incidenza di tale tipologia di rifiuti sulla produzione totale, normalizzando il rapporto consente un confronto più significativo anche tra i Paesi caratterizzati da importanti settori dell'estrazione e della trasformazione dei minerali e delle costruzioni. Si calcola anche l'efficienza dell’economia nella produzione di rifiuti rapportandola al PIL.

    Scopo

    Monitorare i progressi verso un'economia circolare nell'area tematica "produzione e consumo".

    Rilevanza
    Ha una portata nazionale o è applicabile a questioni ambientali a livello regionale ma di rilevanza nazionale?
    È in grado di descrivere la tendenza senza necessariamente fornire una valutazione della stessa.
    È semplice, facile da interpretare.
    È sensibile ai cambiamenti che si verificano nell'ambiente e/o nelle attività umane.
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull'ambiente.
    Fornisce una base per confronti internazionali.
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili intervals and with reliable procedures
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato sul piano tecnico e scientifico.
    Presenta affidabilità e attendibilità dei metodi di misurazione e raccolta dei dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Direttiva 2008/98/CE; D.Lgs. n. 152/2006 e successive modificazioni

    Decreto Direttoriale 7 ottobre 2013 - Adozione e approvazione del Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti (G.U. 18 ottobre 2013, n. 245) 

    La Direttiva europea stabilisce misure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana, evitando o riducendo la produzione di rifiuti, gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti; riducendo gli impatti complessivi dell'uso delle risorse e migliorandone l'efficacia e l'efficienza che costituiscono elementi fondamentali per il passaggio a un'economia circolare e per assicurare la competitività a lungo termine dell'Unione Europea.

    DPSIR
    Pressione
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (A)
    Efficienza (C)
    Riferimenti bibliografici

    ISPRA - Rapporto rifiuti urbani, Edizioni 2021-2023; 

    ISPRA - Rapporto rifiuti speciali, Edizioni 2022-2024

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    EUROSTAT (Ufficio Statistico delle Comunità Europee)
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)
    Accessibilità dei dati di base

    Utilizzate le informazioni contenute nella banca dati delle dichiarazioni ambientali annuali (MUD) effettuate dai soggetti obbligati ai sensi della legislazione vigente, integrati dai quantitativi stimati da ISPRA, non accessibili al pubblico. 

    I dati di produzione di rifiuti speciali, pericolosi e non, a livello regionale, per attività economica e per capitolo dell’elenco europeo dei rifiuti sono consultabili sul sito web del Catasto Rifiuti, all’indirizzo www.catasto-rifiuti.isprambiente.it

    I dati relativi al PIL sono accessibili sul sito web dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) https://esploradati.istat.it/databrowser/#/. 

    I dati per il confronto europeo sono disponibili sul sito Eurostat al seguente link https://ec.europa.eu/eurostat/

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    2004-2022

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L'indicatore misura la quantità di rifiuti pericolosi e non pericolosi provenienti da tutti i settori economici e dalle famiglie, compresi quelli provenienti dal trattamento dei rifiuti. Sono esclusi i principali rifiuti minerali, come individuati dal Regolamento 2150/2002/CE relativo alle statistiche sui rifiuti, tra cui: 

    • Rifiuti minerali della costruzione e demolizione (rifiuti di cemento, mattoni e gesso, rifiuti di materiale per la bitumatura delle strade contenenti idrocarburi e rifiuti misti della costruzione); 

    • Altri rifiuti minerali (rifiuti di amianto, rifiuti di minerali naturali, residui di minerali artificiali, resti di materiali refrattari); 

    • Terra; 

    • Terra di dragaggio. La quantità dei rifiuti totale, esclusi i principali rifiuti minerali, viene inoltre rapportata al PIL (valori concatenati, anno di riferimento 2010).

    Periodicità di aggiornamento
    Two-year
    Qualità dell'informazione

    L'indicatore si presenta attendibile e affidabile nei metodi di misura e raccolta dati. Viene aggiornato ogni due anni, ed è comparabile nel tempo e nello spazio e permette, inoltre, un confronto a livello europeo.

    Stato
    Scarso
    Trend
    Negativo
    Valutazione/descrizione dello stato

    Dopo il significativo calo nella produzione di rifiuti totale registrato nel 2020 (da 111,8 milioni di tonnellate del 2018 a 109,7 milioni di tonnellate) la produzione torna ad aumentare nel 2022 raggiungendo 111,1 milioni di tonnellate (+1,3%, Tabella 1 e Figura 1). 

    Per ogni euro di PIL sono state prodotte 66 tonnellate di rifiuti, valore inferiore a quello rilevato nel 2020 (74 tonnellate per euro di PIL) riallineandosi ai valori pre-pandemia. A livello europeo, l’Italia si posiziona tra i Paesi con un rapporto tra produzione dei rifiuti e PIL (66 kg/€*1.000) superiore alla media UE (60 kg/€*1.000) , delineando dunque uno stato scarso (Figura 2).

    Valutazione/descrizione del trend

    La quantità di rifiuti totali prodotti evidenzia negli anni una progressiva crescita, ad eccezione del calo registrato nel 2020 imputabile alla emergenza sanitaria da COVID-19 che ha segnato il contesto socioeconomico nazionale (Tabella 1 e Figura 1). Nel 2022, infatti, la produzione torna ad aumentare, mostrando un incremento del 33,7% rispetto al 2004. Anche la quantità di rifiuti totali prodotti rapportati al PIL cresce nel medesimo periodo, ma con un tasso inferiore (+29,4%). Il 2022 registra in controtendenza rispetto alla precedente annualità, una diminuzione dei rifiuti prodotti per unità di PIL  (Tabella 1 e Figura 1). Tenuto conto che il sistema economico, finora, non è risultato in grado di limitare la produzione di rifiuti rispetto alla ricchezza prodotta, lo scostamento dell'ultimo anno deve essere necessariamente monitorato per un arco temporale più lungo al fine di comprendere se l'andamento sia frutto di una reale inversione di tendenza.

    Commenti

    Il contesto socioeconomico nazionale nel 2020 è stato segnato dall’emergenza sanitaria da Covd-19 che ha influito sui consumi nazionali e sulle produzioni manifatturiere. Nel 2022, la produzione di rifiuti totale, pericolosi e non, da attività economiche e dalle famiglie, è tornata ai valori pre-pandemia attestandosi a circa 111,1 milioni di tonnellate, dopo il calo registrato nel 2020. L’impatto dell’emergenza sanitaria da Covid-19 sull’economia italiana ha determinato un calo sia della produzione dei rifiuti sia del PIL, ma in misura più significativa per l’indicatore economico facendo aumentare il rapporto rifiuti/PIL; nel 2022, invece, tale rapporto diminuisce in considerazione dell’aumento più sostenuto del PIL rispetto alla produzione dei rifiuti (Tabella1 e Figura 1).

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Produzione di rifiuti totali esclusi i principali rifiuti minerali, rapportati al PIL.

    Fonte

    Elaborazioni ISPRA su dati ISPRA e ISTAT

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    Titolo

    Figura 1: Trend della produzione di rifiuti totali esclusi i principali rifiuti minerali e rapporto con il PIL

    Fonte

    Elaborazioni ISPRA su dati ISPRA ed Eurostat

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    Titolo

    Figura 2: Produzione di rifiuti totali esclusi i principali rifiuti minerali rapportata al PIL a livello Europeo (2022)

    Fonte

    Elaborazioni ISPRA su dati ISPRA ed Eurostat

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