Descrizione 1
Alessandro Di Menno di Bucchianico, Raffaela Gaddi, con il contributo della rete POLLnet-SNPA e del Centro di monitoraggio aerobiologico dell'Università degli studi di Roma Tor Vergata
L’indicatore descrive i tempi della pollinazione di una determinata famiglia botanica durante l’anno. Le date di inizio e fine e la durata della Stagione pollinica di una famiglia cambiano in base alla località, perché la pollinazione è estremamente sensibile alle differenze meteoclimatiche. Da notare che la durata della Stagione pollinica non è in relazione con la maggiore o minore quantità di polline aerodisperso. L'esame comparato dei dati di inizio e fine della pollinazione delle famiglie monitorate può evidenziare la presenza di pollini aerodispersi, per alcune località, anche nei mesi di gennaio e dicembre.
Le date di inizio e fine della pollinazione (calcolate secondo il criterio di Jäger), la sua durata, il picco di concentrazione pollinica massima (insieme all'Integrale Pollinico Annuale, si veda l’indicatore “Integrale Pollinico Allergenico e Annuale”) sono le informazioni principali che descrivono la Stagione pollinica. Questo indicatore viene calcolato per ciascuno dei sette taxa botanici più allergizzanti tra quelli diffusi sul territorio nazionale: le Asteraceae (anche chiamate Compositae), le Betuloideae e le Coryloideae (sottofamiglie delle Betulaceae che raggruppano taxa distinti in passato nelle famiglie Betulaceae e Corylaceae), le Cupressaceae e Taxaceae (contate insieme), le Oleaceae, le Poaceae (anche chiamate Gramineae) e le Urticaceae.
Descrivere la presenza in atmosfera e l'andamento nello spazio e nel tempo dei pollini allergenici potenzialmente pericolosi per la salute umana.
Direttiva n. 92/43/CEE: Direttiva del Consiglio relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche.
UNI 11108 – 2004: Qualità dell'aria - Metodo di campionamento e conteggio dei granuli pollinici e delle spore fungine aerodisperse.
UNI CEN/TS 16868 – 2015: Aria Ambiente - Campionamento ed analisi di pollini e spore fungine dispersi in aria per le reti di monitoraggio delle allergie - Metodo Volumetrico Hirst.
UNI EN 16868 – 2019: Aria Ambiente - Campionamento ed analisi di pollini e spore fungine dispersi in aria per le reti di monitoraggio delle allergie - Metodo Volumetrico Hirst.
Non esiste una normativa specifica che fissi limiti o obiettivi di concentrazione per i pollini aerodispersi.
Descrizione 2
Jäger S., Nilsson S., Berggren B., Pessi A.M., Helander M. e Ramfjord H., 1996. Trends of some airborne tree pollen in the Nordic countries and Austria, 1980-1993. A comparison between Stockholm, Trondheim, Turku and Vienna. Grana, 35: 171-178.
Di Menno di Bucchianico, A., Gaddi, R.,Brighetti, M.A. et al. A. Status and Trend of the Main Allergenic Pollen Grains and Alternaria Spores in the City of Rome (2003–2019), Sustainability 2023, 15, 6150. https://doi.org/10.3390/su15076150.
Descrive le caratteristiche di pollinazione di ogni singola famiglia botanica ma non dà conto del fenomeno nel suo complesso.
La copertura spaziale e temporale dell’indicatore è limitata.
Attivazione di nuove stazioni di monitoraggio fino ad averne almeno una per ogni capoluogo di provincia.
Qualificazione dati
I dati forniti dalla rete POLLnet del SNPA sono direttamente accessibili. https://pollnet.isprambiente.it/
I dati di Roma sono forniti dall’Università di Roma “Tor Vergata”. https://web.uniroma2.it/
Comunale (63/7.904)
2023
Qualificazione indicatore
La stagione pollinica di una determinata famiglia botanica inizia il primo giorno in cui si rileva almeno l'1% del totale annuale dei pollini per essa monitorati. Tale data non deve però essere seguita da più di sei giorni di assenza di pollini di quella specie, in tal caso si fa riferimento all'evento successivo.
La stagione termina quando si sono conteggiati il 95% dei pollini monitorati nell'anno per quella famiglia (Jäger et al. - 1996).
A questi parametri si aggiunge la data e il valore del picco di concentrazione pollinica massima (massimo numero giornaliero di granuli al metro cubo registrati nell'anno).
La durata della Stagione pollinica per Asteraceae, Betuloideae, Oleaceae, Poaceae e Urticaceae, è calcolata sull’anno civile. Per Coryloideae e Cupressaceae -Taxaceae, la Stagione pollinica è calcolata considerando le concentrazioni dal 1° novembre 2022 al 31 ottobre 2023, sulla base della dinamica fenologica che caratterizza le due famiglie.
Nel 2023 risultano attive 64 stazioni (di cui 62 della rete dell’SNPA POLLnet); per 58 delle 64 stazioni sono disponibili serie con copertura dati (DC) sufficiente a elaborare l’indicatore (DC > 70%). La distribuzione territoriale coinvolge 19 regioni su 20. Anche quest'anno, come evidenziato dai grafici (Figure da 1 a 7), si conferma una spiccata variabilità territoriale dei parametri costituenti l'indicatore.
La stagione pollinica risente degli andamenti meteo (in particolare la temperatura e le precipitazioni) registrati nell'anno in ciascuna località monitorata. Ne deriva una variabilità a volte accentuata sia tra le varie stazioni sia per la stessa stazione tra un anno e l’altro. Occorrono però periodi di osservazione di numerosi anni (molti di più di quelli per ora disponibili) per poter individuare dei trend.
Dati
Tabella 1: Stagione pollinica Asteraceae (Compositae) (2023)
Elaborazione ISPRA su dati SNPA e Università Roma "Tor Vergata"
[1] Dati del Centro di monitoraggio aerobiologico e ambientale dell'Università di Roma "Tor Vergata"
[2] Copertura dati insufficiente
[3] In grassetto i valori che si riferiscono alle serie con almeno il 70% di dati validi
Tabella 2: Stagione pollinica Betuloideae (2023)
Elaborazione ISPRA su dati SNPA e Università Roma "Tor Vergata"
[1] Dati del Centro di monitoraggio aerobiologico e ambientale dell'Università di Roma "Tor Vergata"
[2] Copertura dati insufficiente
[3] In grassetto i valori che si riferiscono alle serie con almeno il 70% di dati validi
Tabella 3: Stagione pollinica Coryloideae (2023)
Elaborazione ISPRA su dati SNPA e Università Roma "Tor Vergata"
[1] Dati del Centro di monitoraggio aerobiologico e ambientale dell'Università di Roma "Tor Vergata"
[2] Copertura dati insufficiente
[3] In grassetto i valori che si riferiscono alle serie con almeno il 70% di dati validi
Tabella 4: Stagione pollinica Cupressacea-Taxaceae (2023)
Elaborazione ISPRA su dati SNPA e Università Roma "Tor Vergata"
[1] Dati del Centro di monitoraggio aerobiologico e ambientale dell'Università di Roma "Tor Vergata"
[2] Copertura dati insufficiente
[3] In grassetto i valori che si riferiscono alle serie con almeno il 70% di dati validi
Tabella 5: Stagione pollinica Oleaceae (2023)
Elaborazione ISPRA su dati SNPA e Università Roma "Tor Vergata"
[1] Dati del Centro di monitoraggio aerobiologico e ambientale dell'Università di Roma "Tor Vergata"
[2] Copertura dati insufficiente
[3] In grassetto i valori che si riferiscono alle serie con almeno il 70% di dati validi
Tabella 6: Stagione pollinica Poaceae (Gramineae) (2023)
Elaborazione ISPRA su dati SNPA e Università Roma "Tor Vergata"
[1] Dati del Centro di monitoraggio aerobiologico e ambientale dell'Università di Roma "Tor Vergata"
[2] Copertura dati insufficiente
[3] In grassetto i valori che si riferiscono alle serie con almeno il 70% di dati validi
Tabella 7: Stagione pollinica Urticaceae (2023)
Elaborazione ISPRA su dati SNPA e Università Roma "Tor Vergata"
[1] Dati del Centro di monitoraggio aerobiologico e ambientale dell'Università di Roma "Tor Vergata"
[2] Copertura dati insufficiente
[3] In grassetto i valori che si riferiscono alle serie con almeno il 70% di dati validi
Nello specifico delle diverse famiglie botaniche, nel 2023 la durata media della stagione pollinica delle Asteraceae (Compositae) è stata di 88 giorni, con un massimo in Sardegna a Sassari (208 giorni) (Tabella 1 e Figura 1).
La durata media della stagione pollinica delle Betuloideae è stata di 81 giorni, con un massimo in Toscana a Grosseto (160 giorni) (Tabella 2 e Figura 2).
La durata media della stagione pollinica delle Coryloideae è stata di 91 giorni, con un massimo in Sicilia a Siracura (139 giorni) (Tabella 3 e Figura 3).
La durata media della stagione pollinica delle Cupressaceae-Taxaceae è stata di 93 giorni, con un massimo in Piemonte ad Alessandria (166 giorni) (Tabella 4 e Figura 4).
La durata media della stagione pollinica delle Oleaceae è stata di 92 giorni, con un massimo in Campania a Caserta (170 giorni) (Tabella 5 e Figura 5).
La durata media della stagione pollinica delle Poaceae (Gramineae) è stata di 128 giorni, con un massimo in Calabria a Reggio Calabria (237 giorni) (Tabella 6 e Figura 6).
La durata media della stagione pollinica delle Urticaceae è stata di 143 giorni con un massimo in Toscana a Lido di Camaiore in provincia di Lucca (238 giorni) (Tabella 7 e Figura 7).
È da notare che la durata più o meno lunga della stagione pollinica è indipendente dalla quantità di polline emesso. Per inquadrare il fenomeno anche quantitativamente è necessario, perciò, far riferimento anche ai valori dell'Integrale Pollinico Annuale (si veda l’indicatore “Integrale pollinico allergenico e annuale”). Una corretta programmazione degli interventi di sfalci e potature sul verde urbano deve tener conto del periodo d'inizio della stagione pollinica così da riuscire a contenere, per quanto possibile, la presenza di pollini allergenici nell'aria cittadina. Tali attività, inoltre, poiché riguardano la qualità dell'aria in relazione alla salute umana, sono ascrivibili tra quelle idonee al perseguimento dell'obiettivo 3a del 7° Programma d’azione ambientale (7° PAA).