Descrizione 1
Geneve Farabegoli, Paola Giorgioli, Federica Principato
Il 2024 mostra un numero di installazioni statali vigilate soggette ad Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) in linea con il 2023.
L'informazione riguarda l'attività di vigilanza e controllo che ISPRA svolge, in qualità di Ente di Controllo e con il supporto delle Agenzie regionali per l'ambiente territorialmente competenti (ARPA/APPA), presso le installazioni industriali soggette al rispetto dell'Autorizzazione Integrata Ambientale di competenza statale.
Il trend positivo registrato negli anni compresi tra il 2009 e il 2014, ha subito una leggera inversione nel 2015 per ragioni indipendenti dall’attività di controllo, per poi assestarsi tra il 2016 e il 2017, aumentare nel 2018 (registrando il numero massimo di installazioni vigilate), e diminuire fino al 2022 e stabilizzarsi infine tra il 2022 e il 2024.
Nel 2024 il numero totale di installazioni vigilate è 133, con un numero di installazioni ispezionate pari a 58, delle quali 18 sono risultate con inottemperanze all’AIA ossia il 31%.
L’indicatore fornisce le informazioni sui controlli svolti da ISPRA presso le installazioni in esercizio soggette al rispetto dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) di competenza statale. L’AIA è “il provvedimento che autorizza l'esercizio di una installazione rientrante fra quelle di cui all'art.4, co. 4, lett. c), del D.Lgs.152/2006 e s.m.i. o di parte di essa a determinate condizioni che devono garantire che l'installazione sia conforme ai requisiti di cui al Titolo III-bis ai fini dell'individuazione delle soluzioni più idonee al perseguimento degli obiettivi di cui all'art.4, co. 4, lett. c)”. Un'autorizzazione integrata ambientale può valere per una o più installazioni o parti di esse che siano localizzate sullo stesso sito e gestite dal medesimo gestore (Cfr.: art.5, co.1, lett. o-bis) del D.Lgs.152/2006 e s.m.i.). Difatti, l’AIA, come autorizzazione all’esercizio delle installazioni, contiene prescrizioni sul controllo delle varie matrici ambientali, oltreché prescrizioni su adozione delle migliori tecniche disponibili per la gestione dei processi industriali funzionali alla prevenzione e minimizzazione degli impatti ambientali, compresi i valori limite di emissione, nonché il piano di monitoraggio e controllo e gli obblighi di comunicazione da parte del gestore. Il gestore di tali installazioni, nel rispetto dei principi dell'IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control), ha dunque l'obbligo di effettuare l'autocontrollo sulle emissioni di tutti gli impianti costituenti l’intera installazione e di trasmettere periodicamente i risultati agli Enti di Controllo. Per gli impianti di competenza statale, di cui all'Allegato XII - Parte II del D.Lgs. 152/2006, l’Ente di Controllo è ISPRA, che può avvalersi di ARPA/APPA ai sensi dell'art.29-decies co.11, e l’Autorità competente è il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
L’indicatore, dunque, fornisce informazioni sul numero di:
-
“installazioni vigilate”, ovvero il numero di installazioni autorizzate e sottoposte ad attività di vigilanza sulla documentazione trasmessa dal gestore, indipendentemente dalla programmazione annuale della visita in loco;
-
“installazioni ispezionate”, ovvero quelle installazioni che nel corso dell’anno di riferimento sono state oggetto di visita ispettiva in loco da parte degli Enti di Controllo;
-
“installazioni ispezionate con inottemperanze all’AIA”, ovvero il numero di installazioni la cui attività di controllo ha rilevato che sono risultate inottemperanti alle prescrizioni dell’AIA e hanno ricevuto una diffida emanata dall’Autorità competente (MASE) su proposta di ISPRA. Tale indicatore è stato utilizzato per evidenziare il numero di inottemperanze sia per tipologia di attività che per Regione sulle installazioni in esercizio soggette ad AIA.
Si fa presente che tra le “installazioni ispezionate” è ricompresa anche l’installazione di Acciaierie d'Italia S.p.A. (ex ILVA) di Taranto che, essendo di interesse strategico nazionale, è stata oggetto di quattro controlli trimestrali ogni anno, dato che sono previsti.
Fornire informazioni sull'attività di vigilanza e controllo svolta da ISPRA presso le installazioni di competenza statale.
La normativa di riferimento è il D. Lgs. 152/2006 e s.m.i., che con il terzo correttivo (D. Lgs.128/2010) ha sostituito le disposizioni del D. Lgs. 59/2005 “Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento”, e una serie di ulteriori aggiornamenti, l’ultimo dei quali il D. Lgs. 46/2014 “Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento)”. Quest’ultimo ha modificato molti aspetti disciplinati dal D. Lgs.152/2006, in particolare in materia di applicazione del sistema sanzionatorio al regime AIA (art. 29-quattuordecies). La normativa non fissa degli obiettivi per il controllo delle installazioni, né riporta modalità operative di dettaglio sull'esecuzione degli stessi, ma fissa dei criteri per la definizione del piano annuale dei controlli. Inoltre, con l’entrata in vigore del D. Lgs. 46/2014 vengono con l’art. 29-decies, co.11-ter, definiti i criteri di programmazione, in particolare si indica che “… il periodo tra due visite in loco non deve superare un anno per le installazioni che presentano i rischi più elevati, tre anni per le installazioni che presentano rischi meno elevati, sei mesi per installazioni per le quali la precedente ispezione ha evidenziato una grave inosservanza delle condizioni di autorizzazione".
Descrizione 2
Per comprendere l'indicatore si può far riferimento alla pubblicazione sul sito del MASE della Programmazione annuale dei controlli per l'anno di riferimento, nonché quanto rendicontato nel “Rapporto Controlli, Monitoraggi e Ispezioni Ambientali SNPA AIA/RIR relativi ai dati del 2023”, approvato dal Consiglio SNPA, Seduta del 11/10/2023 Doc. n. 35/2023 – ISBN 978-88-448-1165-5.
La limitazione dell'indicatore è relativa all'informazione sulle non conformità rilevate di cui si conosce il principio e non il termine, essendo per lo più legate a procedimenti di tipo penale che seguono l'iter delle specifiche Procure.
Qualificazione dati
ISPRA/ARPA/APPA
MASE (Ministero dell'ambiente e della Sicurezza Energetica)
SNPA (Sistema Nazionale per la protezione dell’ambiente)
Nazionale, Regionale
2009-2024
Qualificazione indicatore
L'indicatore è stato costruito sulla base delle informazioni acquisite dal sito del MASE per il numero delle installazioni attive (in esercizio) e vigilate, prendendo come riferimento gli atti amministrativi che attestano l'attività di vigilanza e controllo e i dati raccolti da ISPRA/ARPA/APPA per il numero delle installazioni ispezionate e per la percentuale delle installazioni inottemperanti all’AIA. Il numero delle installazioni vigilate comprende tutte le installazioni statali soggette ad AIA, ossia che hanno ottenuto un’autorizzazione integrata ambientale statale, tenendo conto che, in taluni casi, l’AIA è unica per l’intera installazione (o complesso) industriale, talvolta comprendendo di fatto impianti direttamente connessi (centrale termoelettrica o impianto di gassificazione a ciclo combinato o simili).
Nel 2024 il numero totale di installazioni vigilate è 133, pari all’anno precedente, con un numero di installazioni ispezionate pari a 58 (tra cui una per Acciaierie d’Italia S.p.A. che è stata oggetto di 4 ispezioni ordinarie), delle quali 18 sono risultate con inottemperanze all’AIA (alcune inottemperanze hanno interessato la stessa installazione), ossia il 31% (Tabella 1, Figura 2).
Il numero di installazioni vigilate è passato da 25 nel 2009, anno nel quale si sono svolte le prime attività di vigilanza e controllo da parte di ISPRA, a 167 nel 2014, ha subito una leggera inversione nel 2015 per ragioni indipendenti all’attività di controllo, per poi stabilizzarsi nel 2016 e nel 2017 (149 installazioni), aumentare nel 2018 raggiungendo il numero massimo (168), e tornando a diminuire negli anni successivi: nel 2019 con160 installazioni, nel 2020 con150 installazioni, nel 2021 con140 installazioni, fino a raggiungere, nel 2024, 133 installazioni (Tabella 1).
Il trend, nel complesso, può definirsi stabile in quanto a fronte di un numero maggiore di installazioni vigilate vi è stato anche un notevole incremento del numero di installazioni ispezionate (da 5 nel 2009 a 58 nel 2024).
Il numero di inottemperanze rilevate a seguito di visita ispettiva, indicate in termini di numero di diffide disposte dall'Autorità competente (MASE) (Figura 1), mostra una regressione del valore seppur con allineamento rispetto agli anni precedenti (da 18 nel 2021 e 2022, a 29 nel 2023, fino a 18 nel 2024) legato alla specificità di ciascuna AIA. Se si analizzano le inottemperanze espresse in percentuale, con riferimento al numero di visite ispettive condotte, si può affermare che rispetto al picco rilevato nel 2023 (39%) si registra una diminuzione di 8 punti percentuali nel 2024 mentre la media delle inottemperanze registrate negli ultimi 10 anni è stabile intorno al 25 %, escludendo i valori “estremi”, ovvero considerando un intervallo intorno al valor medio compreso tra ±10% (Figura 2).
Sulla base delle 133 installazioni autorizzate con AIA statale, presenti e in esercizio sul territorio nazionale al 2024, risulta una predominanza del numero di centrali termoelettriche (71) e di stabilimenti chimici (31) rispetto alle altre tipologie (Figura 3).
Nel 2024, il numero di inottemperanze per tipologia di attività rileva che sono stati diffidati 7 stabilimenti chimici, 5 raffinerie, 3 centrali termoelettriche, 2 centrali di compressione gas e l’acciaieria. Nonostante la numerosità di installazioni ricadenti nelle tipologie centrali termoelettriche e centrali compressione gas (complessivamente 84), sono state notificate soltanto 5 diffide. Ciò è legato alla gestione di questa tipologia di installazione che risulta meno problematica rispetto alle raffinerie e agli stabilimenti chimici che, con una maggiore complessità gestionale, presentano, nell’insieme, un numero di diffide superiore, pari a 12 su 42 installazioni.
Come si evince dalla Figura 4, il maggior numero di installazioni si concentra nelle seguenti regioni: Sicilia (18), Lombardia (16), Emilia-Romagna (14), Puglia (13), Toscana (12), e Piemonte (11). Nel 2024, sono state diffidate 9 regioni sulle 17 in cui ricadono installazioni con AIA statale. Si è voluto restituire anche una rappresentazione grafica su mappa dei sopraccitati dati (Figura 5), da cui si evincono sia le regioni interessate da installazioni con AIA statale e la loro distribuzione geografica, sia le regioni interessate dalla presenza di installazioni che, a seguito delle ispezioni di controllo ordinario/straordinario, eseguite nel 2024, sono risultate inottemperanti nell’esercizio.