CLASSIFICAZIONE DELLE ACQUE DI BALNEAZIONE

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Roberta De Angelis

    Abstract
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    Abstract

    La qualità delle acque di balneazione è fondamentale per la salvaguardia della salute dei cittadini e riveste un ruolo importante anche dal punto di vista della protezione dell'ambiente naturale e per gli aspetti economici nel settore del turismo. Per tale motivo vengono effettuati specifici monitoraggi durante tutta la stagione balneare. Relativamente alla stagione balneare 2023 sono stati raccolti e analizzati oltre 31.000 campioni di acqua marina e lacustre su un totale di oltre 5.000 km di costa adibita alla balneazione. A livello comunale i km di costa sono suddivisi in acque di balneazione più o meno estese, per un totale di 5.490 acque di balneazione. I risultati delle analisi, oltre a garantire durante la stagione l'assenza di rischi igienico sanitari, hanno anche permesso di classificare le acque. La classificazione è stata fatta utilizzando i risultati del monitoraggio effettuato durante la stagione balneare 2023 e quelli delle tre stagioni precedenti (2022-2021-2020). A livello nazionale la maggior parte delle acque è in classe eccellente (90,6%), tuttavia permangono ancora delle criticità dovute alle presenze di acque in classe scarsa (1,3%) e non classificabili (0,5%), per le quali non è possibile esprimere un giudizio di qualità. Anche a livello regionale la percentuale delle acque in classe eccellente è quella più elevata e in alcuni casi è pari al 100%. In quasi tutte le regioni diminuiscono le acque in classe sufficiente e scarsa ma la presenza di queste ultime ancora impedisce il raggiungimento pieno dell'obiettivo della direttiva.

    Descrizione

    La Direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione, recepita in Italia con il Decreto legislativo 30 maggio 2008, n.116 e attuata con il Decreto del Ministero della salute 30 marzo 2010, prevede che a ogni acqua venga assegnata una classe di qualità (eccellente, buona, sufficiente e scarsa). L'indicatore riporta il numero di acque ricadenti in ciascuna classe, a livello nazionale e regionale, ed è elaborato sulla base delle "informazioni stagionali" (Tabella 2, Allegato F, DM 30 marzo 2010) che annualmente il Ministero della salute trasmette al SINTAI ai sensi dell'art. 6 del DM 30 marzo 2010. Per il 2023 sono stati utilizzati anche i dati forniti dal SNPA raccolti nell'ambito della linea di attività balneazione afferente alla rete tematica acque marine, marino-costiere e di transizione (RRTEM_10). Nel calcolo dello status qualitativo, in alcuni casi le acque sono state considerate come raggruppamenti a seguito di casi di acque contigue con caratteristiche uniformi (art. 7, comma 6, D.Lgs. 116/2008). Questo potrebbe comportare delle differenze nel numero delle acque tra le diverse pubblicazioni di settore. Fornisce una descrizione orientativa dello stato qualitativo delle acque di balneazione a livello microbiologico, non offre, tuttavia, alcuna indicazione circa possibili impatti derivanti da fonti di inquinamento di altra natura.

    Scopo

    Valutare il grado di balneabilità di un'acqua associato a un rischio igienico sanitario e fornire indicazioni circa la presenza di contaminazione microbiologica. Infatti, da un lato fornisce indicazioni ambientali del livello di contaminazione microbiologica (patogeni fecali), dall'altro esprime la probabilità di contrarre una patologia associata alla predetta contaminazione durante l'attività ricreativa (dalla classe eccellente a scarsa la probabilità aumenta). Inoltre, consente una stima indiretta dell'efficacia dei sistemi di trattamento delle acque reflue e di valutare nel tempo l'efficacia di eventuali misure di risanamento adottate. Infatti, la normativa prevede che siano messe in atto misure di miglioramento affinché le acque di balneazione siano almeno di classe sufficiente e, comunque, ogni acqua possa migliorare il proprio status qualitativo ovvero mantenerlo nel caso risultasse già eccellente.

    Rilevanza
    Ha una portata nazionale o è applicabile a questioni ambientali a livello regionale ma di rilevanza nazionale?
    È in grado di descrivere la tendenza senza necessariamente fornire una valutazione della stessa.
    È semplice, facile da interpretare.
    È sensibile ai cambiamenti che si verificano nell'ambiente e/o nelle attività umane.
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull'ambiente e delle risposte della società.
    Fornisce una base per confronti internazionali.
    Ha una soglia o un valore di riferimento con cui può essere confrontato?
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato sul piano tecnico e scientifico.
    Presenta affidabilità e attendibilità dei metodi di misurazione e raccolta dei dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Misurabilità (dati)
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    L'indicatore risponde a quanto richiesto dalla Direttiva europea 2006/7/CE, che prevede il monitoraggio stagionale delle acque di balneazione e la classificazione delle stesse, sulla base di dati di monitoraggio relativi a 4 anni. L'obiettivo della direttiva è quello di non avere più acque in classe scarsa e aumentare il numero di quelle in classe eccellente.

    DPSIR
    Stato
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (A)
    Riferimenti bibliografici

    Sistema Informativo Nazionale per la Tutela delle Acque Italiane - http://www.sintai.isprambiente.it 

    Agenzia Europea dell'Ambiente - https://www.eea.europa.eu/themes/water/europes-seas-and-coasts/assessments/state-of-bathing-water/state-of-bathing-waters-in-2023

    Limitazioni

    Offre una descrizione orientativa dello stato qualitativo delle acque di balneazione a livello microbiologico, non fornendo, tuttavia, alcuna indicazione circa possibili impatti derivanti da fonti di inquinamento di altra natura.

    Ulteriori azioni

    Nessuna

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Data source
    EEA (European Environmental Agency)
    SNPA (Sistema Nazionale per la protezione dell’ambiente)
    Accessibilità dei dati di base

    Utilizzati i dati SNPA raccolti nell'ambito  della Linea di attività Balneazione afferente alla rete tematica RRTEM_10  e dati dell'Agenzia Europea dell'Ambiente scaricabili:  https://www.eea.europa.eu/themes/water/europes-seas-and-coasts/assessments/state-of-bathing-water/state-of-bathing-waters-in-2023

     

     

     

     

    Copertura spaziale

    Nazionale, Regionale

    Copertura temporale

    2013-2023

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L'indicatore viene elaborato raggruppando le acque di balneazione appartenenti a ciascuna classe di qualità a livello regionale e nazionale. La classificazione è effettuata sulla base dei risultati di monitoraggio relativo alle campagne 2020, 2021, 2022 e 2023.

    Periodicità di aggiornamento
    Year
    Qualità dell'informazione

    L'informazione risulta completa e rappresentativa per le acque di balneazione regionali e nazionali, ne rappresenta una condizione ambientale quale misura indiretta di pressioni antropiche specifiche (gestione degli scarichi e uso del suolo) e quale valutazione dell’efficacia di specifiche misure di miglioramento eventualmente adottare. I dati sono aggiornati a intervalli regolari e disponibili a livello regionale con copertura di tutto il territorio nazionale. La raccolta dei dati avviene secondo procedure stabilite da normative di settore emanate in ambito europeo e consente, quindi, di fare dei confronti anche in ambito internazionale.

    Stato
    Medio
    Trend
    Stabile
    Valutazione/descrizione dello stato

    Come mostrato in Figura 1, a livello nazionale, la percentuale delle acque di qualità eccellente è alta rispetto alla media europea (90% contro 85% dell'UE). A livello regionale (Figura 2), e in generale, si può affermare che il numero delle acque in classe eccellente e buona è molto elevato in tutte le regioni, tuttavia, la presenza di acque scarse in 11 regioni impedisce il totale raggiungimento dell’obiettivo della direttiva. 

    Valutazione/descrizione del trend

    Come si evince dalla Figura 3, il trend è positivo fino al 2017, poiché diminuiscono le acque in classe scarsa e aumentano le acque di qualità superiore, soprattutto eccellenti e buone. Dal 2017 al 2019 si ha un’inversione: si riducono le acque in classe eccellente e aumentano quelle in classe scarsa. Nel 2020, si segnala un lieve miglioramento: infatti, tornano a diminuire le acque in classe scarsa mentre quelle di classe superiore, in particolare le eccellenti, aumentano. Nel 2023, si conferma la tendenza al miglioramento dovuto all'aumento del numero delle acque in classe buona ed eccellente e alla diminuzione delle acque in classe scarso e non classificabili, a dimostrazione che quest'ultima categoria di acque spesso contiene acque di qualità superiore e non necessariamente scarsa.

    Commenti

    Durante la stagione balneare 2023 in Italia sono state classificate 5.490 acque di balneazione, di queste: 4.973 appartengono alla classe eccellente, 310 alla classe buona, 101 a quella sufficiente e 70 a quella scarsa. Il numero delle acque non classificate è pari a 30 e per queste non è possibile fare alcuna valutazione. In tutte le regioni, il numero delle acque eccellenti è superiore alle altre classi e se si sommano anche le acque in classe buona questo valore supera il 90% (Figura 2). Le acque in classe scarsa sono presenti in numero variabile nelle seguenti regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Calabria, Sicilia, Sardegna. Sono ancora presenti in alcune regioni acque non classificabili per le quali non è stato possibile esprimere un giudizio di qualità per varie ragioni, principalmente perché sono acque di nuova identificazione e non hanno raggiunto il numero minimo di campionamenti utile per classificare. Il peggioramento dello stato qualitativo di un'acqua di balneazione è imputabile a più fattori, tra cui il più importante rimane la funzionalità dei sistemi di depurazione. Infatti, il monitoraggio delle acque di balneazione valuta la presenza di contaminazione fecale, derivante principalmente dagli scarichi urbani. Quando intervengono fattori che ne compromettono l'efficacia, quali ad esempio guasti o eventi di pioggia intensa, questi sistemi rilasciano nell'ambiente reflui non depurati, che compromettono la balneabilità. Ne sono un esempio le forti piogge che si sono verificate nelle ultime stagioni, poiché hanno mandato in tilt diversi depuratori, con conseguente scarico di reflui non depurati. Purtroppo, questi eventi allontanano il raggiungimento dell’obiettivo della direttiva e richiamano l’attenzione su una migliore gestione del territorio cui l’acqua di balneazione appartiene, anche in funzione del cambiamento climatico. In generale, i risultati del monitoraggio eseguito durante la stagione 2023 hanno evidenziato un lieve miglioramento, dovuto al mantenimento dell'elevato numero delle acque in classe eccellente e buona e a una diminuzione del numero delle acque in classe scarsa. 

    Allegati
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    Titolo

    Figure 1: National classification bathing water monitoring 2020-2023

    Fonte

    ISPRA processing on SNPA and EEA data

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    Titolo

    Figure 2: Regional classification bathing water monitoring 2020-2023

    Fonte

    ISPRA processing on SNPA and EEA data

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    Figure 3: Trend of bathing water classification

    Fonte

    ISPRA processing on SNPA and EEA data

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