CONSUMI FINALI E TOTALI DI ENERGIA PER SETTORE ECONOMICO

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Antonio Caputo, Giulia Iorio, Francesca Palomba

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    L'indicatore misura l'energia consumata dagli utenti finali e l’energia totale consumata dal Paese. A partire dal 1990 si registra un andamento crescente dell’energia disponibile per i consumi finali, con un picco raggiunto nel 2005. Successivamente si rileva un’inversione di tendenza fino a un minimo toccato nel 2014. Fino al 2018 si osserva una ripresa dei consumi finali seguita dalla flessione nel 2019 e dalla repentina riduzione nel 2020 a causa del lockdown delle attività economiche per contenere la diffusione della pandemia di SARS-CoV-2, seguita dalla ripresa dei consumi nel 2021, per poi diminuire nel 2022. Nel 2022 l’energia disponibile per il consumo finale, contabilizzata secondo la metodologia adottata da Eurostat, è pari a 112,0 Mtep, -6,9% rispetto al 2021.

    Descrizione

    L'indicatore, calcolato secondo la metodologia Eurostat, fornisce informazioni sui fabbisogni di energia dell'intera economia nazionale, per i diversi settori.

    Scopo

    Valutare l'andamento dei consumi totali di energia a livello nazionale e per settore, al fine di diminuirne l'uso.

    Rilevanza
    Is it of national scope or applicable to environmental issues at regional level but of national significance
    It is able to describe the trend without necessarily providing an evaluation of the same
    It's simple, easy to interpret
    Provides a representative picture of environmental conditions, pressures on the environment or societal responses
    Provides a basis for international comparisons
    Ha una soglia o un valore di riferimento con il quale poterlo confrontare
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Updated at Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili intervals and with reliable procedures
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato sul piano tecnico e scientifico.
    Presenta affidabilità e attendibilità dei metodi di misurazione e raccolta dei dati
    Comparabilità nel tempo
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    L’Europa ha aggiornato il quadro strategico per il clima fissando l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra al 2030 del 55% rispetto al 1990, una quota di almeno il 42,5% di energia rinnovabile (accordo provvisorio nel 2023 con intenzione di puntare al 45%) e la riduzione dell’11,7% dei consumi di energia finale rispetto alle proiezioni dello scenario di riferimento (reference scenario 2020). In attuazione della governance UE dell'energia, l'Italia ha inviato il 1° luglio 2024 alla Commissione europea la versione aggiornata del Piano nazionale integrato per l'energia e clima (PNIEC). Il PNIEC assorbe i precedenti documenti programmatici e definisce le misure necessarie al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di efficienza energetica, fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni di gas serra. In merito ai consumi di energia finale, al fine di contribuire al conseguimento dell'obiettivo vincolante dell'Unione Europea, il PNIEC afferma che il livello di consumi dell’Italia, considerando le misure aggiuntive alle politiche vigenti, dovrebbe ammontare a 102 Mtep di energia finale e 123 Mtep di energia primaria nel 2030, lontani dagli obiettivi calcolati in base alla Direttiva EED III di 93 e 111 Mtep rispettivamente. Sono inoltre stabiliti gli obiettivi vincolanti di riduzione dei consumi di energia finale tramite regimi obbligatori di efficienza energetica definiti ai sensi dell'articolo 7 della Direttiva 2018/2002/UE. Tali obiettivi si traducono nella riduzione dei consumi finali di energia, in ciascuno degli anni dal 2021 al 2030, di un valore pari allo 0,8% dei consumi annui medi del triennio 2016-18, mediante politiche attive. Questo obiettivo equivale a una riduzione di 73,42 Mtep cumulati dal 2021 al 2030.

    In merito ai principali riferimenti normativi nazionali per gli obiettivi al 2020 si cita il D.Lgs. n. 102/2014, modificato e integrato dal D.Lgs. 14 luglio 2020, n. 73, che contiene le disposizioni di recepimento della Direttiva 2012/27/UE, come modificata dalla Direttiva 2018/2002/UE. Per ciò che concerne l'efficienza energetica e gli obiettivi al 2030 si riporta un elenco dei principali atti normativi: Regolamento UE n. 2018/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018 sulla governance dell'Unione dell'energia. Direttiva UE 2018/2002 (cd. Direttiva EED) sull'efficienza energetica (che modifica la precedente Direttiva 2012/27/UE), recepita dal Decreto legislativo n. 73 del 14 luglio 2020. Il decreto legislativo ha apportato integrazioni e modifiche al D.Lgs. n. 102/2014. Direttiva (UE) 2018/844 che modifica la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell'edilizia e la Direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica (Direttiva EPBD-Energy Performance of Buildings Directive), recepita dal Decreto legislativo n. 48 del 10 giugno 2020. Direttiva UE 2018/2001 sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Direttiva (UE) 2023/1791 sull'efficienza energetica.

    DPSIR
    Determinante
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (A)
    Riferimenti bibliografici

    European Environment Agency, Energy and Environment in the European Union, Environmental issue report, No. 31, 2002 

    European Energy and Transport Trends to 2030–2007 update. European Commission DG TREN. Office for Official Publications of the European Communities, Luxembourg, 2008 

    MASE, Bilancio Energetico Nazionale, anni vari, https://sisen.mase.gov.it/dgsaie/

    MASE, 2022, La Situazione energetica nazionale nel 2022, https://www.mase.gov.it/sites/default/files/Archivio_Energia/LA%20RELAZIONE%20SULLA%20SITUAZIONE%20ENERGETICA%20NAZIONALE%20NEL%202022_MASE%20Luglio%202023.pdf

     

    Limitazioni

    Da gennaio 2019 Eurostat ha aggiornato la serie storica adottando una nuova metodologia in cui la principale variazione è rappresentata dallo spostamento di parte dei consumi dal settore siderurgico alla trasformazione; un’ulteriore variazione metodologica è intervenuta dal 2021, in relazione alla contabilizzazione dei consumi di combustibili per l'autoproduzione di calore nel settore industriale, precedentemente contabilizzati in trasformazione. Pertanto, i dati presentati non sono confrontabili con le edizioni  precedenti.


     

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente)
    EUROSTAT (Ufficio Statistico delle Comunità Europee)
    MASE (Ministero dell'ambiente e della Sicurezza Energetica)
    Accessibilità dei dati di base

    MASE, Bilancio Energetico Nazionale, https://dgsaie.mise.gov.it/bilancio-energetico-nazionale     

    ENEA, Bilanci Energetici Regionali

    EUROSTAT, http://ec.europa.eu/eurostat/data/database      

                                                                                                                                                            

    Copertura spaziale

    Nazionale 

    Copertura temporale

    1990-2022

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L’elaborazione dei consumi, dal 2015, segue la metodologia Eurostat e riguarda l’intera serie storica. Da gennaio 2019 Eurostat ha aggiornato la serie storica adottando una nuova metodologia in cui la principale variazione è rappresentata dallo spostamento di parte dei consumi dal settore siderurgico alla trasformazione; pertanto, i dati presentati non sono confrontabili con le edizioni precedenti. 

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    La fonte dei dati è Eurostat che riceve i dati a livello nazionale comunicati dal  Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica. La comunicazione dei dati e la relativa qualità sono soggetti agli standard stabiliti da Eurostat per tutti gli Stati membri. I dati sono adeguatamente documentati e di fonte nota e ben fondati in termini scientifici e tecnici. Hanno un'estesa copertura temporale, nonché sono confrontabili a livello spaziale e consentono un confronto a livello internazionale.

    Stato
    Buono
    Trend
    Positivo
    Valutazione/descrizione dello stato

    Nel 2022 l’energia disponibile per i consumi finali è stata di 112,0 Mtep (-6,9% rispetto all’anno precedente). Il settore civile (residenziale e servizi) assorbe il 41,7% dei consumi finali di energia, di cui il 27,1% riguarda il settore residenziale e il 14,6% riguarda il settore terziario. I settori trasporti e industria assorbono rispettivamente il 33,1% e il 22,2%, mentre il settore agricoltura e pesca rappresenta il restante 2,8% (Tabella 1 e Figura 1). 

    Valutazione/descrizione del trend

    A partire dal 1990 si registra un andamento crescente dell’energia disponibile per i consumi finali, con un picco raggiunto nel 2005 (+21,3% rispetto al 1990). Successivamente si osserva un’inversione di tendenza, con un calo del consumo nel 2014 pari al 18,4% rispetto al 2005 e -1% rispetto al 1990 (Tabella 1 e Figura 1). La caduta dei consumi è stata accelerata dalla crisi economica. A partire dal 2015 l’energia disponibile per i consumi finali mostra un andamento di ripresa fino al 2017 seguito da un declino negli ultimi anni. La rilevante riduzione registrata nel 2020 (-7,9% rispetto al 2019) è dovuta al lockdown delle attività economiche per contenere la diffusione della pandemia di SARS-CoV-2. Nel 2021 si registra un incremento dell’energia disponibile per i consumi finali (+10,1 rispetto al 2020), pari a 120,3 Mtep, superiore anche a quella registrata nel 1990 (+4,6%). Nel 2022, l’energia disponibile per i consumi finali diminuisce del 6,9% rispetto all’anno precedente attestandosi ad un valore pari a 112,0 Mtep.

    I consumi finali dei settori mostrano andamenti differenti rispetto al 1990: in agricoltura il valore è pressoché invariato, mentre nell’industria presenta un declino del 27,8%. Nel settore dei trasporti e nel settore civile (residenziale e servizi) si segnala un aumento, rispettivamente, del 12,2% e del 33,9%.


     

    Commenti

    I consumi finali nazionali raggiungono un picco nel 2005 per poi diminuire drasticamente a partire dal 2009 fino al 2014, in seguito alla crisi economica. Gli anni successivi hanno mostrato una ripresa fino al 2017, seguiti da una contrazione dei consumi che nel 2020 è particolarmente elevata per effetto della pandemia. Nel 2021 si registra una ripresa dei consumi, seguita, nel 2022, da una decrescita.

    Nel 2022, i consumi finali di energia nel settore dei trasporti hanno registrato un aumento del 5,4% rispetto all’anno precedente, a fronte di una diminuzione nel settore dell’industria e in altri settori pari, rispettivamente a 6,9% e 7,8%.

    Allegati
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    Titolo

    Figura 1: Consumi finali di energia per settore economico

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati MASE, ENEA, EUROSTAT

    Legenda

    *I consumi degli acquedotti sono inseriti nel settore Servizi

    Titolo

    Tabella 1: Consumi finali di energia per settore economico

    Fonte

    MASE, ENEA, EUROSTAT

    Legenda

    *I consumi degli acquedotti sono inseriti nel settore Servizi

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