Descrizione 1
Valter BELLUCCI, Sonia ROSSI (ISTAT), Giovanni SERI (ISTAT)
Confrontando i dati delle vendite di prodotti fitosanitari con l’anno precedente (2021) si registra una diminuzione dell’11,6%. Analogo calo si registra anche per la quantità di principi attivi contenuti nei prodotti, che da circa 50 milioni di chilogrammi del 2021 scende a 45 milioni (-11,5%). Diminuisce, conseguentemente, anche la quantità di principi attivi distribuiti per ettaro: (da 4,0 chilogrammi per ettaro di Sau nel 2021 a 3,6 nel 2022).
Nel periodo più ampio 2014–2022 la distribuzione dei prodotti fitosanitari presenta una contrazione di mercato del -20,8%. I principi attivi diminuiscono del 25,0%, rispetto al 2014, anno di entrata in vigore del vecchio PAN (Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari) in fase avanzata di revisione, con dinamiche diverse per le varie categorie. Diminuiscono, i principi attivi (p.a.) di fungicidi (-21%), insetticidi e acaricidi (-32,3%), gli erbicidi (-40,8%) e i vari (-26,5%). I biologici invece pur subendo un incremento di ben circa il 59% dal 2014, ad oggi rappresentano solo una quota minima di mercato pari all’1,1% del totale.
L’indicatore consente di valutare i quantitativi di prodotti fitosanitari immessi annualmente al consumo per uso agricolo, nonché di confrontare gli orientamenti di distribuzione nel tempo e su base territoriale. I dati utilizzati per la costruzione dell’indicatore sono forniti dall’ISTAT e provengono dalla rilevazione censuaria svolta ogni anno presso le imprese che distribuiscono, in Italia, i prodotti fitosanitari con il marchio proprio o con marchi esteri (indagine compresa nel Piano Statistico Nazionale (IST-00168)). I dati ISTAT considerano i prodotti utili a proteggere i vegetali o i prodotti vegetali dagli organismi nocivi (funghi, insetti, acari, batteri e virus) e dalle piante infestanti e quelli adatti a favorire o regolare i processi vitali dei vegetali, con esclusione dei fertilizzanti. I dati sono analizzati in rapporto alle diverse tipologie di distribuzione (fungicidi, insetticidi e acaricidi, erbicidi, vari, biologici e trappole) e alle sostanze attive in essi contenute, che svolgono l’azione diretta contro le avversità per le quali il prodotto è impiegato. Inoltre, sono espressi in relazione alla superficie trattabile, che comprende i seminativi (esclusi i terreni a riposo), gli orti familiari e le coltivazioni legnose agrarie.
Rappresentare il quantitativo di prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo e valutare la loro dinamica di distribuzione su base nazionale e regionale. L’indicatore è utile per una rappresentazione complessiva delle problematiche ambientali associate alla distribuzione.
- Direttiva 2009/128/CE istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari.
- Direttiva 2009/127/CE relativa alle macchine per l’applicazione di pesticidi e il Regolamento (CE) n. 1185/2009 relativo alle statistiche sui pesticidi.
- DPR 290/2001, articolo 42, comma 3) gli acquirenti e gli utilizzatori sono obbligati a compilare e conservare in azienda un diario di campo (registro dei trattamenti o “quaderno di campagna”), dove annotare tutti i trattamenti effettuati nel corso della stagione di coltivazione.
- Regolamento di esecuzione (UE) 2022/1252 elenco delle sostanze attive candidate alla sostituzione pubblicato in G.U. n.191/41 del 20/07/2022.
La politica comunitaria si pone come obiettivo la riduzione dell’impiego di principi attivi nocivi per l’ambiente e la salute umana e la loro sostituzione con sostanze meno pericolose, nonché l’utilizzo di tecniche agricole a minore impatto. La Strategia dell'UE sulla biodiversità per il 2030si pone i seguenti obiettivi:
- trasformare il 10% delle superfici agricole in aree ad alta biodiversità.
- arrestare e invertire il declino degli uccelli e degli insetti presenti sui terreni agricoli, in particolare gli impollinatori;
- ridurre l'uso e i rischi dei pesticidi chimici in genere e ridurre del 50% l'uso dei pesticidi più pericolosi;
- adibire almeno il 25% dei terreni agricoli all'agricoltura biologica e migliorare in modo significativo la diffusione delle pratiche agroecologiche;
La Strategia From Farm to Fork , "Dal produttore al consumatore" per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell'ambiente, invece è la prima strategia Europea che tratta l’intera filiera alimentare. Uno degli obiettivi quantificati più significativi relativi all’uso dei prodotti fitosanitari è dimezzare per il 2030 l’uso e il rischio dei prodotti fitosanitari chimici.
Descrizione 2
ISTAT, 2024, Noi Italia 2024 (https://noi-italia.istat.it/pagina.php?id=3&categoria=11&action=show&L=0)
ISTAT, 2019, La distribuzione per uso agricolo dei prodotti fitosanitari. Annata di riferimento agraria 2017. Statistiche report (https://www.istat.it/it/archivio/216611) http://dati.istat.it/
ISTAT, 2015, La distribuzione per uso agricolo dei prodotti fitosanitari. Annata di riferimento agraria 2013 Statistiche report (https://www.istat.it/it/files//2015/01/Fitosanitari-e-fertilizzanti.pdf)
ISTAT, 2012, La distribuzione per uso agricolo dei fertilizzanti. Annata di riferimento agraria 2010. Statistiche report. (http://www.istat.it/it/archivio/108926)
ISTAT, 2011, La distribuzione per uso agricolo dei prodotti fitosanitari. Annata di riferimento agraria 2010. Statistiche report.
ISTAT, 2011, Utilizzo dei prodotti fitosanitari nella coltivazione della vite - Annata di riferimento agraria 2009-2010. Statistiche in breve, agricoltura ISTAT, 2012, 6° Censimento generale dell’agricoltura. www.istat.it
ISTAT, 2010, La distribuzione per uso agricolo dei prodotti fitosanitari. Annata di riferimento agraria 2009. Statistiche in breve, agricoltura
Poiché i dati non sono riferiti all’utilizzazione da parte degli operatori agricoli, non è possibile quantificare la loro utilizzazione nelle diverse coltivazioni agricole, considerare i fattori ambientali che condizionano il loro uso in agricoltura e analizzare il loro impatto sull’ambiente e la salute umana. Inoltre, il dato è rilevato presso il distributore (che può essere anche produttore) e tale quantità distribuita è considerata come variabile proxy del venduto e quindi dell’utilizzato.
Affiancare l'informazione fornita da questo indicatore con dati attendibili sulle quantità effettivamente impiegate per finalità agricole su base territoriale, colturale, ecc.
Qualificazione dati
ISTAT, Distribuzione per uso agricolo dei prodotti fitosanitari (https://esploradati.istat.it/databrowser/#/it)
Nazionale; Regionale
2003 - 2023
Qualificazione indicatore
I dati utilizzati per la costruzione dell’indicatore sono forniti dall’ISTAT e provengono dalla rilevazione censuaria svolta ogni anno presso le imprese che distribuiscono i prodotti fitosanitari con il marchio proprio o con marchi esteri. Alle imprese viene richiesto di indicare, in chilogrammi, la quantità distribuita per uso agricolo, sia di produzione nazionale sia d'importazione, dei prodotti fitosanitari immessi al consumo annualmente nelle singole province.
Nel 2022 sono state immesse in commercio circa 103 mila tonnellate di prodotti fitosanitari (p.f.), di questi il 47,8% è costituito da fungicidi, il 22,4% da insetticidi e acaricidi, il 15,3% da erbicidi e il 14,5% dai vari altri (Tabella 1 e Figura 1).
Per quanto riguarda il contenuto in principi attivi (p.a.), pari a circa 44,5 mila tonnellate, si registra che il 65,5% del totale di p.a. è costituito dai fungicidi, seguono, nell’ordine, i vari altri (14,5%), gli erbicidi (10,4%), gli insetticidi e gli acaricidi (8,5%) e i biologici (1,1%) (Tabella 2 e Figura 2).
Nel 2022 sono stati immessi in commercio circa 103 mila t di prodotti fitosanitari (p.f.), con una diminuzione del 20,8% rispetto al 2014, anno di entrata in vigore del Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN, attualmente in fase avanzata di revisione) (Tabella 1).
Per quanto riguarda il contenuto in principi attivi (p.a.), pari a circa 44,5 mila tonnellate, si registra un calo complessivo dal 2014 del 25,0%, pari a -14.881 t. (Tabella 2)
Dall’analisi di un periodo più ampio (2003–2022), la distribuzione dei prodotti fitosanitari presenta una contrazione di mercato del -34,9%. Cala il quantitativo di tutte le categorie di fitosanitari acquistati ad eccezione dei vari e dei biologici.
Nel periodo 2003–2022 si assiste, nel complesso, a un’ accentuata contrazione dei consumi in p.a. pari a 42,2 mila t (-48,6%), con dinamiche diverse e talora irregolari per le varie categorie. Diminuiscono notevolmente i p.a. di tutte le categorie (fungicidi -46,4 %, insetticidi e acaricidi -70,5 %, erbicidi -60,2%) a esclusione dei vari e dei biologici, che continuano ad aumentare.
Tale andamento è influenzato da scelte e necessità di natura tecnica e agronomica (andamento climatico), ma non si possono escludere anche strategie commerciali delle industrie produttrici.
Dati
Tabella 1: Quantità di prodotti fitosanitari distribuiti per categorie di prodotto (2003-2022)
ISTAT, Rilevazione dei prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo
* La voce "Vari" comprende i biologici.
Tabella 2 - Quantità di sostanze attive contenute nei prodotti fitosanitari per categoria e per anno ( 2003 - 2022)
ISTAT, Rilevazione dei prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo
Tabella 3: Quantità di prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo (kg) per Regione per anno (2021-2022)
ISTAT, Rilevazione dei prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo
Tabella 4 - Quantità di principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari distribuiti per categoria per Regione (2022-2021)
ISTAT, Rilevazione dei prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo
Tabella 5: Principi attivi contenuti nei prodotti fitosanitari per ettaro di superficie trattabile (2003-2022)
Istat
Nel 2022, i formulati commerciali, nel loro complesso contengono il 43,3% di p.a.
Nel 2022, la distribuzione complessiva di prodotti fitosanitari diminuisce del 11,6% rispetto all’anno precedente (da 116,4 milioni di chilogrammi nel 2021 a 102,9 nel 2022).
Diminuisce il quantitativo delle seguenti categorie: fungicidi (-10,3%), erbicidi (-23,5%) insetticidi e acaricidi (-6,4%) anche i vari altri subiscono un decremento pari al -8,8% come anche le trappole vendute diminuiscono del -18,5%.
Nel 2022, tutte e tre le macroaree (settentrionale, centrale e meridionale) registrano una variazione negativa della distribuzione dei p.f., rispetto al 2021 rispettivamente del -9,8% il Nord, -8,4 Centro, -15,8% il Sud e Isole (Tabella 3). La Regione Emilia-Romagna, con circa 17.869 t, in diminuzione rispetto all’anno precedente dell’11,8%, si conferma la regione con la distribuzione nazionale più elevata, seguita dal Veneto con 14.626 t; queste due regioni insieme a Puglia, Sicilia, Piemonte, Campania e Lombardia coprono il 72,5% del consumo nazionale in p.f. La distribuzione della classe dei fungicidi è in assoluto quella più elevata; riguardano soprattutto le regioni settentrionali, dove rappresenta il 58,4% del totale nazionale, e meridionali con il 29,5% con la più alta distribuzione in Emilia-Romagna (8.800 t) ed in Veneto (8.048 t); queste ultime registrano una marcata diminuzione nella distribuzione dei fungicidi nel 2022 rispetto all’anno precedente rispettivamente del -10,0% e -15,4%.
In calo anche la quantità di principi attivi contenuti nei prodotti, che da circa 50,3 milioni di chilogrammi del 2021 scende a 44,5 milioni (-11,5%). (Tabella 4). Nel 2022, il 56,8% del totale è stato consumato nelle regioni settentrionali, in calo rispetto al 2021 (-2735 t). In termini percentuali diminuiscono i consumi di tutte le diverse classi, compresi i vari e i biologici. I principi attivi che diminuiscono di meno e costituiscono in assoluto la quantità di gran lunga più impiegata sono i fungicidi il cui consumo nazionale nel 2022 si attesta comunque sul valore di 29.178 t rispetto alle 30.922 t del 2021 con un calo di -5,6%.
I fungicidi costituiscono il 65,5 % dei p.a., seguiti da vari (14,5%), erbicidi (10,4%), insetticidi e acaricidi (8,5%) e altri compresi biologici (1,1%).
Il quantitativo di p.a. distribuito per unità di superficie nel 2022 (Tabelle 5) a livello nazionale è in calo rispetto al 2003 in tutte le categorie.