Descrizione 1
Tomaso Fortibuoni, Francesca Ronchi, Cecilia Silvestri
Qualsiasi materiale solido, fabbricato o trasformato dall'uomo, abbandonato o perso in ambiente marino e costiero o che arrivi al mare in qualsiasi modo è definito un rifiuto marino. L’Italia, con il Decreto Legislativo n. 190/2010 di recepimento della Direttiva Quadro sulla Strategia per l'Ambiente Marino, effettua dal 2015 un intenso programma di monitoraggio dei rifiuti marini, inclusi quelli spiaggiati. Due volte l’anno, in primavera e autunno, le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) costiere realizzano il monitoraggio dei rifiuti solidi presenti in aree campione di 69 spiagge di riferimento lungo il litorale nazionale. Per valutare il grado di pulizia delle spiagge sulla base della densità dei rifiuti presenti nelle aree campione monitorate è stato calcolato il Clean Coast Index (CCI), un indicatore sviluppato e applicato a livello internazionale.
Nel 2023 il CCI è stato calcolato per 69 spiagge sia in primavera sia in autunno. In primavera, l’80% delle spiagge monitorate sono risultate pulite o molto pulite contro il 12% di spiagge sporche o molto sporche. In autunno, il 77% delle spiagge sono risultate pulite o molto pulite, mentre il 12% sporche o molto sporche. Il resto delle spiagge è risultato abbastanza pulito. Rispetto all’anno precedente, la percentuale di spiagge pulite o molto pulite è aumentata in autunno (75% nel 2022), mentre in primavera si è mantenuta uguale.
Il Clean Coast Index (CCI) permette di classificare le spiagge in 5 categorie sulla base della densità dei rifiuti presenti nei tratti di spiaggia monitorati:
- spiaggia molto pulita;
- spiaggia pulita;
- spiaggia abbastanza pulita;
- spiaggia sporca;
- spiaggia molto sporca.
L’indice è stato calcolato con i dati raccolti durante le attività di monitoraggio condotte secondo una metodologia definita a livello europeo nell’ambito della Strategia Marina (MSFD Technical Group on Marine Litter 2023). Il monitoraggio dei rifiuti sulle spiagge è realizzato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) con il coordinamento tecnico e scientifico dell’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA). Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) è l’Autorità competente che garantisce il coordinamento delle attività previste nell’ambito dell’attuazione della Strategia Marina.
L’indice viene visualizzato tramite simboli di diverso colore, dal verde al rosso, posizionati su una mappa in corrispondenza dei tratti di costa monitorati. Viene inoltre fornita una rappresentazione della percentuale di spiagge monitorate che ricadono nelle diverse categorie per sottoregione (Adriatico, Ionio e Mediterraneo centrale, Mediterraneo occidentale).
L’indice rispecchia la percezione che i fruitori hanno dello stato di pulizia delle spiagge (Alkalay et al. 2007; Cruz et al. 2020). Rappresenta quindi uno strumento per valutare lo stato delle spiagge italiane in termini di densità di rifiuti. Permette inoltre di verificare in modo semplice una eventuale riduzione dei rifiuti sulle spiagge, identificabile con un aumento della percentuale di spiagge pulite e molto pulite rispetto agli anni precedenti.
Direttiva 2008/56/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino (Direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino).
Decreto Legislativo 13 ottobre 2010, n. 190. Attuazione della direttiva 2008/56/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino.
Decreto 11 febbraio 2015. Determinazione degli indicatori associati ai traguardi ambientali e dei programmi di monitoraggio, predisposto ai sensi degli articoli 10, comma 1 e 11, comma 1, del decreto legislativo n. 190/2010.
Descrizione 2
Alkalay R., Pasternak G., Zask A. (2007). Clean-coast index-A new approach for beach cleanliness assessment. Ocean and Coastal Management. 50, 352–362.
Cruz C.J., Muñoz-Perez J.J., Carrasco-Braganza M., Poullet P., Lopez-Garcia P., Contreras A., and Silva R. (2020). Beach cleaning costs. Ocean & Coastal Management, 188: 105118. https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0964569120300284.
MSFD Technical Group on Marine Litter, Guidance on the Monitoring of Marine Litter in European Seas An update to improve the harmonised monitoring of marine litter under the Marine Strategy Framework Directive, EUR 31539 EN, Publications Office of the European Union, Luxembourg, 2023, ISBN 978-92-68-04093-5, doi:10.2760/59137, JRC133594.
Rangel-Buitrago N., Mendoza A. V., Gracia C A., Mantilla-Barbosa E., Arana V.A., Trilleras J., and Arroyo-Olarte H. (2019). Litter impacts on cleanliness and environmental status of Atlantico department beaches, Colombian Caribbean coast. Ocean & Coastal Management, 179: 104835. Elsevier. https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0964569119301887.
Qualificazione dati
http://www.db-strategiamarina.isprambiente.it/app/#/datiMonitoraggio20182023
https://www.emodnet-chemistry.eu/marinelitter
Nazionale
2018-2023
Qualificazione indicatore
L’indice si calcola come prodotto tra la densità (oggetti/m2) dei rifiuti di dimensioni superiori ai 2,5 cm trovati in una porzione di spiaggia di superficie nota e una costante K, a cui convenzionalmente è assegnato il valore 20 (Alkalay et al. 2007). Mentre nella sua formulazione originale il CCI era calcolato solo considerando i rifiuti di plastica (Alkalay et al. 2007), in questo contesto si è adottata la formulazione proposta da Rangel-Buitrago et al. (2019) che considera al numeratore la somma di tutti i rifiuti, non solo quelli di plastica.
CCI = (rifiuti totali/area monitorata) * 20
L’indice numerico viene poi codificato come segue:
- spiaggia molto pulita (CCI: = 0–2);
- spiaggia pulita (CCI = 2–5);
- spiaggia abbastanza pulita (CCI = 5–10);
- spiaggia sporca (CCI = 10–20);
- spiaggia molto sporca (CCI > 20).
Il rilevamento dei rifiuti viene eseguito due volte l’anno (primavera e autunno).
A livello nazionale, la maggior parte delle spiagge monitorate sono risultate molto pulite (64% in primavera e 61% in autunno) o pulite (16% sia in primavera sia in autunno) e la percentuale di spiagge sporche o molto sporche è risultata bassa in entrambe le stagioni (12%). Nella sottoregione Ionio e Mediterraneo centrale tutte le spiagge sono risultate molto pulite o pulite in entrambe le stagioni. L’Adriatico presenta invece le percentuali più alte di spiagge sporche o molto sporche (21% in entrambe le stagioni), anche se oltre la metà delle spiagge sono risultate pulite o molto pulite (67% in entrambe le stagioni). Nella sottoregione Mediterraneo occidentale solo 1 spiaggia è risultata molto sporca in primavera e in autunno, mentre le spiagge sporche sono state 2 in entrambe le stagioni. In primavera, l’80% delle spiagge è pulito o molto pulito, contro il 73% in autunno.
Nel 2023 non si è osservata una sostanziale variazione delle percentuali di spiagge molto pulite e pulite rispetto gli anni precedenti (80% in primavera a 77% in autunno, contro il 77% e 76% medio del periodo 2018-2022, rispettivamente). Anche la percentuale di spiagge sporche o molto sporche non è cambiato significativamente rispetto gli anni precedenti, attestandosi al 12% in entrambe le stagioni (erano mediamente il 12,4% in primavera e l’11,4% in autunno negli anni 2018-2022). Si noti come nel 2020 la percentuale di spiagge molto pulite e pulite abbia raggiunto il valore massimo della serie storica disponibile (89% in primavera), periodo in cui molte attività antropiche erano sospese o ridotte a causa del lockdown legato alla pandemia da COVID-19 (Figura 4).
Nel 2023, in primavera e in autunno nell’Adriatico il 67% delle spiagge monitorate è risultato pulito o molto pulito (con una percentuale maggiore di spiagge molto pulite in autunno rispetto alla primavera), mentre il 21% è stato classificato come sporco o molto sporco (Figura 1). Nella sottoregione dello Ionio e Mediterraneo centrale in primavera tutte le spiagge (100%) sono risultate molto pulite, mentre in autunno queste rappresentano una percentuale inferiore (87%) ma il restante 13% delle spiagge è risultato comunque pulito (Figura 2). Infine, nel Mediterraneo occidentale in primavera le spiagge pulite o molto pulite sono state pari all’80%, in autunno al 73%; le spiagge sporche o molto sporche il 10% in entrambe le stagioni (Figura 3). La porzione restante di spiagge in ciascuna sottoregione è risultata abbastanza pulita.
La situazione delle spiagge italiane nel 2023 appare simile a quanto osservato nel 2022, con percentuali elevate di spiagge pulite e molto pulite e percentuali basse di spiagge sporche o molto sporche.