Descrizione 1
Serena Bernabei, Marilena Insolvibile
L’indicatore deriva dall’applicazione della normativa di riferimento per la determinazione dello stato ecologico delle acque superficiali ai sensi della Direttiva 2000/60/CE. Per il 2023, nell’ambito del flusso dati Soe WISE2, sono stati trasmessi i dati relativi a 694 stazioni di monitoraggio per l’EQB Macrobenthos che nel 55% di esse raggiunge lo stato ecologico "buono o superiore". Nel restante 45% delle stazioni si registra uno stato di qualità inferiore al buono. Per l'EQB Diatomee nel 2023 sono stati trasmessi i dati di 591 stazioni di monitoraggio: nel 74% di esse si rileva uno stato ecologico "buono o superiore", il restante 26% presenta uno stato ecologico inferiore al buono.
L’indicatore rappresentato deriva dall’applicazione della normativa di riferimento per la determinazione della qualità delle acque, che prevede la classificazione dei corpi idrici mediante l’integrazione di diversi indicatori, con le tempistiche di validità dei Piani di gestione sessennali. Gli stessi dati vengono inoltre trasmessi annualmente attraverso il flusso dati WISE-SoE all’Agenzia Europea dell’Ambiente. I dati di monitoraggio trasmessi per il WISE-SoE sono dovuti ai sensi del Regolamento (CE) n. 401/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 su "Agenzia Europea dell'Ambiente e la rete europea d'informazione e di osservazione in materia ambientale". Annualmente, quindi, vengono trasmessi dalle ARPA/APPA i dati di monitoraggio delle stazioni di campionamento individuate nell’ambito della pianificazione annuale, tale da completare la copertura spaziale di monitoraggio alla fine del ciclo sessennale. Per il Macrobenthos si utilizza l'indice multimetrico STAR_ICMi basato su una serie di indicatori (subindici) che danno informazioni relativamente a tolleranza, abbondanza/habitat e ricchezza/diversità della comunità. Per le Diatomee si applica l’Indice Multimetrico ICMi che valuta l’abbondanza delle specie e la loro sensibilità agli inquinanti. L’ICMi è composto da due indici: l’Indice di Sensibilità agli Inquinanti (IPS) e l’Indice Trofico (TI). I calcoli degli indici per ogni Elemento di Qualità Biologica (EQB) vanno condotti su base tipo-specifica, come previsto dalla normativa. Le classi di qualità per entrambi gli indici sono cinque e vengono rappresentate graficamente con i colori standard: Elevato (blu), Buono (verde), Sufficiente (giallo), Scarso (arancione), Cattivo (rosso).
Consente di derivare la classe di qualità per gli organismi macrobentonici e gli organismi diatomici per la definizione dello stato ecologico per i corpi idrici fluviali.
Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE); D.Lgs. 152/06 ss.mm.ii; DM 260/2010.
In accordo al D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., tutti i corpi idrici fluviali devono raggiungere l'obiettivo di qualità ambientale corrispondente allo stato "buono" entro il 2015. L'art. 77 definisce anche le condizioni per usufruire di proroghe o deroghe a tale obbligo. Lo stato ambientale di un corpo idrico superficiale è dato dal peggiore tra lo stato chimico e lo stato ecologico, definiti secondo quanto stabilito in Allegato 1 al D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. La classificazione dello stato ecologico si basa sulla valutazione degli elementi di qualità biologica (EQB) e degli elementi fisico-chimici, chimici (inquinanti specifici) e idromorfologici, secondo quanto riportato nel DM 260/2010.
Descrizione 2
APAT, 2007, Metodi Biologici per le acque. Parte I;
ISPRA - Manuali e Linee Guida 107/2014 - "Linee guida per la valutazione della componente macrobentonica fluviale ai sensi del DM 260/2010”
I Macroinvertebrati non forniscono risposte adeguate a tutti i tipi di stress: non sono sensibili agli effetti di erbicidi; non rispondono velocemente a impatti minori, essendo adattati a un ecosistema naturalmente instabile. Inoltre, l’analisi della comunità non permette di distinguere tra i vari tipi e gradi di stress e di individuare il singolo inquinante. Infine, la distribuzione di alcuni taxa può dipendere da fattori naturali, prescindendo da quelli strettamente legati alla qualità del sito: natura del substrato, temperatura, velocità della corrente. Le Diatomee presentano dimensioni microscopiche che non ne permettono l’individuazione e l’analisi a occhio nudo, a differenza di altre alghe macroscopiche. Il riconoscimento microscopico a livello di specie può presentare difficoltà. Rispondendo prevalentemente a variazioni del grado di trofia delle acque, le diatomee possono fornire “sovrastime” sulla qualità complessiva.
Qualificazione dati
ARPA/APPA (Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell'Ambiente)
http://www.sintai.isprambiente.it/faces/public/SOE/index.xhtml (con credenziali)
17 regioni e 2 province autonome
2023
Qualificazione indicatore
L’indice multimetrico finale per il Macrobenthos STAR_ICMi è ottenuto dalla somma delle metriche normalizzate, ciascuna delle quali è moltiplicata per il proprio peso. Tale peso varia tra le singole metriche mentre assume un unico valore per le tre categorie generali (tolleranza, abbondanza/habitat, ricchezza/diversità). Dopo il calcolo della media ponderata delle metriche, i valori risultanti vengono normalizzati sul valore mediano di STAR_ICMi osservato per i siti di riferimento. Per ogni componente biologica monitorata il risultato degli RQE (rapporto tra valore dell’indice riscontrato nel sito e valore dell’indice relativo alle condizioni di riferimento) viene confrontato con i valori soglia riportati nel DM Ambiente 260/2010 corrispondenti alle 5 classi di stato ecologico previste per ogni componente monitorata. L'indice multimetrico finale per le Diatomee ICMi si basa sulla identificazione e conteggio di 400 individui. La formula finale è ICMi=(EQR_IPS + EQR_TI)/2. Per le diatomee, così come per ogni componente biologica monitorata, infatti, il risultato degli RQE (rapporto tra valore dell’indice riscontrato nel sito e valore dell’indice relativo alle condizioni di riferimento) viene confrontato con i valori soglia del DM 260/2010 corrispondenti alle 5 classi di stato ecologico previste per ogni componente monitorata.
La rispondenza agli obiettivi normativi potrà essere valutata solamente con i dati di classificazione dei corpi idrici alla fine di ogni ciclo sessennale di monitoraggio. Nel 2023 è stato trasmesso lo stato dell’EQB Macrobenthos di 694 stazioni di monitoraggio. L'obiettivo di qualità ambientale "buono o superiore" è stato raggiunto nel 55% di esse (15% in stato elevato e 40% in stato buono). In riferimento all’EQB Diatomee, delle 591 stazioni di monitoraggio trasmesse, il 74% di esse raggiunge l'obiettivo di qualità ambientale "buono o superiore" (36% in stato elevato e 38% in stato buono).
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Dati
Tabella 1: Numero di stazioni di monitoraggio trasmesse dalle regioni/province autonome - EQB Fiumi (2023)
Elaborazione ISPRA su dati dati tramessi da ARPA/APPA per Wise 2
Tabella 2: Numero di stazioni trasmesse per regione/provincia autonoma e per classi di qualità - EQB Macrobenthos Fiumi (2023)
Elaborazione ISPRA su dati trasmessi da ARPA/APPA per flusso dati Wise 2
Classi di Qualità: 1 Elevato, 2 Buono, 3 Sufficiente, 4 Scarso, 5 Cattivo
Tabella 3: Numero di stazioni trasmesse per regione/provincia autonoma e per classi di qualità - EQB Diatomee Fiumi (2023)
Elaborazione ISPRA su dati trasmessi da ARPA/APPA per flusso dati WISE 2
Classi di Qualità: 1 Elevato, 2 Buono, 3 Sufficiente, 4 Scarso, 5 Cattivo
La numerosità e la distribuzione dei punti di monitoraggio trasmessi negli ultimi anni dalle diverse regioni risultano eterogenee, in quanto dipendenti dai rispettivi Piani di Monitoraggio, i quali devono essere completati nell’arco del ciclo sessennale previsto dai Piani di Gestione. Tuttavia, si evidenzia che alcune regioni non hanno trasmesso dati per diversi anni consecutivi, oppure hanno inviato un numero estremamente limitato di punti di monitoraggio. Tale disomogeneità compromette la completezza dell'informazione a livello nazionale, ostacolando una valutazione integrata dello stato ambientale.
Le ARPA eseguono il monitoraggio dei corpi idrici superficiali interni (fiumi e laghi) per la determinazione dello stato ecologico ai sensi della Direttiva 2000/60/CE; il monitoraggio viene distinto in sorveglianza, operativo e di indagine in funzione di specifiche finalità e obiettivi. In riferimento agli elementi di qualità biologica (EQB), i programmi di monitoraggio si differenziano per durata, scelta degli EQB da monitorare e frequenza delle misure; pertanto, nell’arco del sessennio di riferimento per la classificazione dei corpi idrici, nell’ambito del periodo di validità del piano di gestione, vengono identificati i corpi idrici da monitorare e quindi scelte le stazioni di monitoraggio, con una programmazione annuale. Ne deriva che la confrontabilità dei dati relativi allo stato di qualità degli EQB è garantita alla fine di ogni ciclo sessennale. I dati trasmessi dalle ARPA/APPA nell’ambito del flusso dati WISE 2, per i fiumi, riguardano gli EQB Macrobenthos, Diatomee e Pesci riferiti ai monitoraggi eseguiti nel 2023; in particolare, 17 regioni e 2 province autonome hanno trasmesso dati riferiti all’EQB Macrobenthos, 15 regioni e 2 province autonome hanno trasmesso dati di monitoraggio riferiti all’EQB Diatomee e 8 regioni e 2 province autonome hanno trasmesso dati di riferiti al monitoraggio EQB Pesci (Tabella 1). Quest’ultimo monitoraggio risulta il meno rappresentato dal punto di vista spaziale, tuttavia, si registra negli anni un incremento delle regioni che inoltrano dati. In riferimento all'EQB Macrobenthos (Tabella 2, Figura 1), si rileva che lo stato “buono o superiore” rappresenta il 55% dei corpi idrici monitorati, per un totale rispettivamente di 387 stazioni di monitoraggio. Il restante delle stazioni monitorate ha uno stato di qualità inferiore al buono (45%). In riferimento all’EQB Diatomee (Tabella 3, Figura 2), si rileva che lo stato “buono o superiore” rappresenta il 74% di stazioni di monitoraggio, per un totale rispettivamente di 434 stazioni di monitoraggio. Il restante delle stazioni monitorate ha uno stato di qualità inferiore al buono (26%). La diversità dei risultati sull'attribuzione delle classi di qualità deriva dai differenti stress ambientali a cui i due EQB rispondono.
Nella Tabella 1 vengono riportati anche gli altri EQB monitorati ai sensi della Direttiva Acque, anche se non trasmessi nell’ambito del flusso dati SOE Wise2. Questi dati sono stati richiesti a partire dai monitoraggi 2021 e sebbene si registri un incremento rispetto agli anni precedenti, non sono ancora rappresentativi del contesto nazionale.