Descrizione 1
Piero Fraschetti, Francesca Lena, Walter Perconti, Emanuela Piervitali, Giulio Settanta
L'indicatore descrive l'entità e la distribuzione delle precipitazioni in Italia. Nel 2024 le precipitazioni cumulate annuali in Italia sono state complessivamente superiori di circa l'8% rispetto al valore medio calcolato nel trentennio di riferimento (1991-2020). Le aree settentrionali e centro-settentrionali sono state caratterizzate da anomalie positive, mentre la restante parte del territorio nazionale ha fatto registrare diffuse anomalie negative.
La precipitazione è una delle variabili principali che caratterizzano il clima di una determinata area geografica. La precipitazione cumulata in un determinato intervallo di tempo rappresenta la quantità di pioggia caduta in quel determinato intervallo di tempo. L'andamento delle precipitazioni rispetto ai valori normali di lungo periodo è valutato attraverso il calcolo dei valori di anomalia, cioè delle differenze percentuali tra i valori registrati in un determinato anno e il valore normale di lungo periodo calcolato sul trentennio di riferimento 1991-2020.
La serie annuale delle precipitazioni cumulate espresse come differenza rispetto a una base climatologica, permette di stimare il trend di precipitazione nel corso degli anni. La conoscenza dell'andamento temporale delle precipitazioni consente di valutare le tendenze in atto rispetto ai cambiamenti climatici e costituisce uno dei presupposti indispensabili alla definizione delle opportune strategie e azioni di adattamento ai cambiamenti climatici.
L'indicatore non ha riferimenti diretti con elementi normativi.
Descrizione 2
https://scia.isprambiente.it;
Braca, G., Mariani, S., Lastoria, B., Tropeano, R., Casaioli, M., Piva, F., Marchetti, G., e Bussettini, M., 2024: Bilancio idrologico nazionale: stime BIGBANG e indicatori sulla risorsa idrica. Aggiornamento al 2023. Rapporti n. 401/2024, ISPRA, Roma;
Braca, G., Bussettini, M., Lastoria, B., Mariani, S., e Piva, F., 2021: Il Bilancio Idrologico Gis BAsed a scala Nazionale su Griglia regolare – BIGBANG: metodologia e stime. Rapporto sulla disponibilità naturale della risorsa idrica. Rapporti n. 339/21, Roma;
ISPRA, 2022, I normali climatici 1991-2020 di temperatura e precipitazione in Italia - Stato dell'Ambiente 99/2022
ISPRA, 2016, Analisi statistica degli estremi di precipitazione in Italia - Stato dell'Ambiente 51/2014
ISPRA, 2015, Valori climatici normali di temperatura e precipitazione in Italia - Stato dell'Ambiente 55/2015
ISPRA, 2013, Variazioni e tendenze degli estremi di temperatura e precipitazione in Italia - Stato dell'Ambiente 37/2013
ISPRA, 2012, Elaborazione delle serie temporali per la stima delle tendenze climatiche - Stato dell'Ambiente 32/2012
Jones P.D. e Hulme M., 1996, Calculating regional climatic series for temperature and precipitation: methods and illustrations, Int. J. of Climatol., 16, 361-377;
SNPA, 2025, Il clima in Italia nel 2024 - Report ambientali SNPA n. 44/2025
Toreti A., Fioravanti G., Perconti W., Desiato F., 2009, Annual and seasonal precipitation over Italy from 1961 to 2006, International Journal of Climatology, DO I: 10.1002/joc.1840
L'indicatore è stimato sulla base di un set di stazioni pluviometriche che potrebbero essere non omogeneamente distribuite sul territorio e la cui numerosità potrebbe essere diversa da un anno all'altro. Tali circostanze, insieme al diverso metodo di stima spaziale utilizzato, suggeriscono particolare attenzione e cautela quando si confronta l'indicatore nello spazio e nel tempo.
Nessuna ulteriore azione.
Qualificazione dati
ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
Servizi idro-meteorologici regionali e delle province autonome
I dati di precipitazione utilizzati sono in massima parte quelli raccolti e pubblicati dalle strutture regionali e provinciali a cui, in base all'art. 92 del D.Lgs. n. 112 del 31 marzo 1998, sono state trasferite le funzioni e i compiti degli uffici periferici del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN, ora confluito in ISPRA) del Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali. I dati di precipitazione utilizzati nell'elaborazione dell’indicatore sono accessibili consultando i siti internet degli enti oppure tramite opportuna richiesta. I dati sono aggregati alla scala mensile sulla griglia regolare del BIGBANG di risoluzione 1 km, che ricopre l'intero territorio nazionale, e sono disponibili sul portale Groupware dell'ISPRA all'indirizzo: https://groupware.sinanet.isprambiente.it/bigbang-data/library/bigbang_90.
Nazionale
1961-2024
Qualificazione indicatore
Il calcolo dell'indicatore è sviluppato a partire dalla valutazione della precipitazione su una griglia regolare di risoluzione 1 km, che ricopre l'intero territorio nazionale, effettuata sulla base dei valori rilevati dalle stazioni di monitoraggio pluviometrico. Il metodo di interpolazione spaziale utilizzato è il Natural Neighbor, così come implementato nel modello BIGBANG-Bilancio Idrologico Gis BAsed a scala Nazionale su Griglia regolare, versione 9.0, sviluppato e implementato in ambiente GIS dall'ISPRA.
Nel 2024 le precipitazioni cumulate annuali in Italia sono state complessivamente superiori alla media climatologia 1991-2020 dell'8% circa ( F igura 1)
L’analisi per macroaree geografiche indica che l’anomalia di precipitazione è stata negativa al Sud e Isole (-18%), positiva al Nord (+38%), dove il 2024 ha rappresentato il secondo anno più piovoso dal 1961, e prossima alla media al Centro. (Figura 2).
Le serie storiche della precipitazione cumulata, sia su base annuale sia su base stagionale, calcolate con un modello di regressione lineare, relative all’Italia (Figura 1) e per le macroaree (Nord, Centro, Sud e Isole), non mostrano alcun trend significativo (al livello di significatività del 5%) nel periodo esaminato (1961-2024).
La serie dal 1961 al 2024 delle anomalie medie (espresse in valori percentuali) della precipitazione cumulata annuale rispetto al valore medio calcolato nel trentennio di riferimento 1991-2020 evidenzia che il 2024 si colloca tra i valori positivi rispetto al valore medio climatologico (Figura 1).
Il 2024, come si evince dalla Figura 2, è stato caratterizzato da un’alternanza di anomalie positive e negative mensili nel corso dell’anno. Le precipitazioni sono state inferiori alla norma ovunque ad aprile, luglio e novembre, mentre sono state superiori alla norma ovunque a febbraio, maggio e settembre. Le anomalie più marcate si sono avute tutte al Nord: quelle positive a febbraio (+190%) e a marzo (+172%), quella negativa a novembre (-88%). Al Centro si sono registrate anomalie comprese tra -70% (novembre) e +60% (settembre), mentre al Sud e Isole si sono registrate anomalie comprese tra -73 % (giugno) e +57% (agosto), con una prevalenza di anomalie negative.