STATO DI ATTUAZIONE DEI PIANI DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA COMUNALE

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Gabriele Bellabarba, Francesca Sacchetti

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    Il Piano di classificazione acustica rappresenta il principale atto di pianificazione comunale per la gestione dell'inquinamento acustico. Il Piano consiste nella suddivisione del territorio comunale in aree acusticamente omogenee, a cui sono associati dei limiti acustici, con l'obiettivo di fornire un indispensabile strumento di pianificazione dello sviluppo urbanistico e di tutela del territorio dall'inquinamento acustico. 

    Al 2023, sul territorio nazionale, il Piano di classificazione acustica è stato approvato nel 64% dei comuni; permangono ancora evidenti, a scala regionale, le differenze di applicazione di questo strumento di pianificazione.

    Descrizione

    L'indicatore riporta, per ciascuna regione/provincia autonoma, il numero di comuni che hanno approvato il Piano di classificazione acustica e la percentuale di questi rispetto al numero totale di comuni. L'indicatore registra, inoltre, a livello nazionale e regionale, la percentuale di territorio classificato sul totale e la percentuale di popolazione che risiede in comuni che hanno approvato il Piano di classificazione acustica rispetto al totale della popolazione residente.

    Scopo

    Valutare lo stato di attuazione della normativa sul rumore con riferimento alle attività delle Amministrazioni comunali in materia di prevenzione e protezione dal rumore ambientale.

    Rilevanza
    È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
    È in grado di descrivere la tendenza senza necessariamente fornire una valutazione della stessa.
    È semplice, facile da interpretare.
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull'ambiente e delle risposte della società.
    Solidità
    Presenta affidabilità e attendibilità dei metodi di misurazione e raccolta dei dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Misurabilità (dati)
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    LQ 447/1995; DPCM 14/11/1997; 

    DPCM 01/03/1991 

    La LQ 447/95 prevede l'obbligo per i comuni di procedere alla classificazione acustica del proprio territorio (art. 6, c.1, lett. a)), ovvero alla distinzione del territorio comunale in sei classi omogenee, definite dalla normativa sulla base della prevalente ed effettiva destinazione d'uso, e all'assegnazione, a ciascuna zona omogenea, dei valori limite acustici, su due riferimenti temporali, diurno e notturno (DPCM 14/11/97 "Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore"). La LQ 447/95 assegna alle regioni il compito di definire i criteri con cui i comuni procedono alla classificazione acustica (art. 4, c.1, lett.a). In assenza di classificazione acustica del territorio comunale valgono, in via transitoria, i limiti di accettabilità definiti all'art.6 del DPCM 1 marzo 1991 (art.15 della LQ 447/95).

    DPSIR
    Stato
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (A)
    Riferimenti bibliografici

    APAT, AAVV 2008, Linee guida relative ai criteri per la classificazione acustica dei territori comunali

    Limitazioni

    --

    Ulteriori azioni

    --

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Data source
    Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell'Ambiente
    ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)
    Accessibilità dei dati di base

    I dati per l'elaborazione dell'indicatore sono presenti nella banca dati Osservatorio Rumore, popolabile dai referenti delle ARPA/APPA e consultabile, anche dal pubblico, sul sito https://agentifisici.isprambiente.it/osservatoriorumore_public/home.php

    Copertura spaziale

    Nazionale, Regionale (20/20)

    Copertura temporale

    aggiornamento al 31/12/2023

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L'indicatore è dato dal numero di comuni che hanno approvato il Piano di classificazione acustica e dal rapporto tra il numero di comuni aventi il Piano e il numero complessivo dei comuni.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L'indicatore è rilevante nel rappresentare l'attenzione delle Amministrazioni locali alla pianificazione acustica comunale, propedeutica alla gestione e risoluzione delle problematiche di inquinamento acustico sul proprio territorio. La fonte dei dati è attendibile, la metodologia di raccolta è omogenea sull'intero territorio nazionale e i dati sono validati, permettendo comparabilità nello spazio e nel tempo. È garantita anche una buona copertura spaziale, in quanto i dati sono relativi a tutte le regioni/province autonome; l'aggiornamento annuale permette inoltre una buona copertura nel tempo delle informazioni raccolte.

    Stato
    Medio
    Trend
    Stabile
    Valutazione/descrizione dello stato

    Nel 2023 si rileva, rispetto al 2022, un incremento di 80 comuni che hanno approvato il Piano di classificazione acustica; ciò è dovuto soprattutto all'aggiornamento delle informazioni relative alla regione Calabria. 

    Complessivamente sul territorio nazionale il 64% dei comuni ha approvato il Piano di classificazione acustica (Tabella 1).

    Valutazione/descrizione del trend

    Tra il 2006 e il 2023 si registra un incremento di 33 punti percentuali dei comuni zonizzati, 2.552 nel 2006 (31,5%) a fronte di 5.097 nel 2023 (64,5 %) (Tabella 2).

    Commenti

    Al 2023, a livello nazionale, i comuni che hanno approvato il Piano di classificazione acustica sono 5.097, pari al 64,5% dei comuni italiani, dato di poco superiore a quello riscontrato negli anni passati (Tabella 2); leggeri incrementi si registrano anche per la percentuale di popolazione residente in comuni con classificazione acustica approvata, pari al 73% della popolazione totale, e per la percentuale di superficie zonizzata, pari al 58% dell’intera superficie nazionale (Tabella 1). 

    Permangono ancora notevoli differenze tra le diverse realtà regionali (Figure 2-4). Le regioni con le percentuali di comuni zonizzati più elevate sono: Valle d’Aosta (100%), Lombardia, Toscana e Marche (96%), Veneto (94%), Liguria (85%), Piemonte (82%), Emilia-Romagna (78%); mentre quelle che registrano percentuali inferiori al 20% sono: Abruzzo (17%), Puglia e Calabria (13%), Basilicata (3%), Sicilia (2%) e Molise (1%). 

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Comuni che hanno approvato la classificazione acustica per le diverse regioni/province autonome

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA e ISTAT

    Titolo

    Tabella 2: Comuni che hanno approvato la classificazione acustica

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA e ISTAT

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    Figura 1: Piani di classificazione acustica comunale (aggiornamento al 31/12/2023)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA e ISTAT

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    Titolo

    Figura 2: Percentuale di comuni che hanno approvato il Piano di classificazione acustica sul numero totale di comuni di ogni regione/provincia autonoma (aggiornamento al 31/12/2023)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA e ISTAT

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    Figura 3: Percentuale di popolazione residente in comuni che hanno approvato il Piano di classificazione acustica sulla popolazione residente di ogni regione/provincia autonoma (aggiornamento al 31/12/2023)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA e ISTAT

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    Figura 4: Percentuale di superfici territoriale dei comuni che hanno approvato il Piano di classificazione acustica sulla superficie totale di ogni regione/provincia autonoma (aggiornamento al 31/12/2023)

    Fonte

    Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA e ISTAT

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