TASSO DI RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE (RAEE)

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Costanza Mariotta, Jessica Tuscano

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    Sotto la spinta delle politiche comunitarie, il flusso dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) ha assunto un ruolo di primaria importanza all’interno del ciclo dei rifiuti per l’attuazione dei principi dell’economia circolare, anche ai fini dell’approvvigionamento delle Critical Raw Materials. Rispetto alla generalità dei rifiuti, i RAEE si caratterizzano per la presenza al loro interno sia di sostanze pericolose sia di materiali dotati di elevato valore economico. Le disposizioni legislative hanno stabilito, pertanto, misure volte a proteggere l’ambiente e la salute umana prevenendo o riducendo gli impatti negativi derivanti dalla progettazione, dalla produzione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e dalla produzione e gestione dei rifiuti da esse derivanti. L’industria del riciclo diventa fondamentale per la transizione verso l’economia circolare: consente, infatti, di reintrodurre nei cicli produttivi flussi di materia derivanti dal recupero dei rifiuti, aumentando l'efficienza delle risorse per conseguire obiettivi di sviluppo sostenibile ed evitando l’importazione di materie prime. A fronte di una raccolta complessiva di RAEE pari, nel 2022, a circa 534 mila tonnellate, la percentuale di preparazione per il riutilizzo e riciclaggio è dell’83,7% e quella di recupero complessivo del 89,1%.

    Descrizione

    L’indicatore misura il rapporto tra i quantitativi di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) riciclati, compresi quelli preparati per il riutilizzo attraverso operazioni di controllo, pulizia, smontaggio e riparazione, rispetto alla quantità totale dei rifiuti raccolti, sia di provenienza domestica sia professionale. I RAEE domestici sono originati dai nuclei domestici e includono anche quelli di origine commerciale, industriale, istituzionale e di altro tipo che sono analoghi, per natura e quantità, a quelli originati dai nuclei domestici; i RAEE professionali sono tutti i rifiuti non provenienti dai nuclei domestici. Le apparecchiature elettriche ed elettroniche comprendono un'ampia gamma di dispositivi come telefoni cellulari, computer, televisori, frigoriferi, elettrodomestici, lampade, ma anche dispositivi medici e pannelli fotovoltaici. Con la continua espansione del mercato e l'accorciarsi dei cicli di innovazione che rendono le apparecchiature obsolete già dopo pochi mesi, le apparecchiature stesse vengono sostituite sempre più rapidamente contribuendo ad accrescere in termini quantitativi il flusso dei rifiuti di AEE. L'elettronica moderna contiene, inoltre, al suo interno tanto sostanze pericolose quanto materiali di elevato valore economico e materie prime critiche, strategiche per molte produzioni industriali. La loro non corretta gestione può determinare, quindi, impatti sulla salute umana e sull’ambiente come anche ripercussioni di natura economica; di contro, garantire la chiusura della catena del valore attraverso una rete di raccolta omogenea, capillare ed efficace su tutto il territorio nazionale, e un trattamento adeguato dei RAEE che consenta il re-inserimento di materiali riciclati nei cicli produttivi, può aumentare l'efficienza delle risorse e sostenere il passaggio a un'economia circolare nonché contribuire all'approvvigionamento di materie prime critiche.

    Scopo

    Monitorare i progressi verso un'economia circolare nell'area tematica "gestione dei rifiuti". L’economia circolare si basa sull’ottimizzazione delle risorse raggiungibile attraverso strategie di eco-progettazione che garantiscano una maggior durabilità, riutilizzabilità, possibilità di upgrading e riparabilità dei prodotti, un maggior impiego di materiali riciclati e una maggior riciclabilità quando giungono a fine vita, con conseguente riduzione degli impatti ambientali e dei rifiuti prodotti. Le apparecchiature elettriche ed elettroniche comprendono un'ampia gamma di dispositivi come telefoni cellulari, computer, televisori, frigoriferi, elettrodomestici, lampade, ma anche dispositivi medici e pannelli fotovoltaici. Con la continua espansione del mercato e l'accorciarsi dei cicli di innovazione che rendono le apparecchiature obsolete già dopo pochi mesi, le apparecchiature stesse vengono sostituite sempre più rapidamente contribuendo ad accrescere in termini quantitativi il flusso dei rifiuti di AEE. L'elettronica moderna contiene, inoltre, al suo interno tanto sostanze pericolose quanto materiali di elevato valore economico e materie prime critiche, strategiche per molte produzioni industriali. La loro non corretta gestione può determinare, quindi, impatti sulla salute umana e sull’ambiente come anche ripercussioni di natura economica; di contro, garantire la chiusura della catena del valore attraverso una rete di raccolta omogenea, capillare ed efficace su tutto il territorio nazionale, e un trattamento adeguato dei RAEE che consenta il re-inserimento di materiali riciclati nei cicli produttivi, può aumentare l'efficienza delle risorse e sostenere il passaggio a un'economia circolare nonché contribuire all'approvvigionamento di materie prime critiche.

    Rilevanza
    Ha una portata nazionale o è applicabile a questioni ambientali a livello regionale ma di rilevanza nazionale?
    È in grado di descrivere la tendenza senza necessariamente fornire una valutazione della stessa.
    È semplice, facile da interpretare.
    Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull'ambiente.
    Fornisce una base per confronti internazionali.
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili intervals and with reliable procedures
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Un’ “idonea” copertura temporale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato sul piano tecnico e scientifico.
    Presenta affidabilità e attendibilità dei metodi di misurazione e raccolta dei dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti.

    Direttiva 2012/19/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 luglio 2012 sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

    Decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale.

    Decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49 Attuazione della Direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), che stabilisce misure e procedure volte a proteggere l'ambiente e la salute umana: a) prevenendo o riducendo gli impatti negativi derivanti dalla progettazione e dalla produzione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche e dalla produzione e gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche; b) riducendo gli impatti negativi e migliorando l'efficacia dell'uso delle risorse per conseguire obiettivi di sviluppo sostenibile.

    Regolamento di esecuzione (UE) 2017/699 della Commissione, del 18 aprile 2017, che definisce una metodologia comune per il calcolo del peso delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE) immesse sul mercato di ciascuno Stato membro e una metodologia comune per il calcolo della quantità in peso dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) prodotti in ciascuno Stato membro.

    Decisione di esecuzione della Commissione 2019/2193 del 17 dicembre 2019 che stabilisce le modalità per il calcolo, la verifica e la comunicazione dei dati e definisce i formati per la presentazione dei dati ai fini della Direttiva 2012/19/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

    DPSIR
    Risposta
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (A)
    Limitazioni

    Nessuna limitazione

    Ulteriori azioni

    Nessuna

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    Accessibilità dei dati di base

    Utilizzate le informazioni contenute nella banca dati delle dichiarazioni ambientali annuali (MUD) effettuate dai soggetti obbligati ai sensi della legislazione vigente, non accessibili al pubblico.

    Copertura spaziale

    Nazionale

    Copertura temporale

    2019-2022

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L'indicatore è espresso in percentuale  ed è ottenuto dal rapporto tra la quantità di RAEE riciclati o recuperati e la quantità dei RAEE complessivamente raccolti, sia di provenienza domestica sia professionale.  L’indicatore comprende i rifiuti pericolosi e non pericolosi.

    L’ammontare dei RAEE riciclati, comprendente anche quelli sottoposti a operazioni di preparazione per il riutilizzo, è calcolato come il quantitativo di rifiuti avviati a operazioni di riciclaggio in impianti di trattamento localizzati sul territorio nazionale, sommato al quantitativo di rifiuti esportati destinati a operazioni di riciclo all’estero, ed esclusi i rifiuti importati dall’estero e riciclati in impianti nazionali. I rifiuti recuperati comprendono quelli destinati anche a operazioni di recupero d’energia.

    La base informativa è costituita dalle dichiarazioni ambientali (MUD) presentate annualmente dai soggetti obbligati ai sensi dell’art. 189 del D.Lgs. 152/2006.

    Periodicità di aggiornamento
    Year
    Qualità dell'informazione

    L'indicatore si presenta attendibile e affidabile nei metodi di misura e raccolta dati, viene aggiornato ogni anno, ed è comparabile nel tempo e nello spazio (anche a livello europeo). 

    Stato
    Buono
    Trend
    Positivo
    Valutazione/descrizione dello stato

    Nel 2022, circa l’83,7% dei rifiuti raccolti è stato riciclato o preparato per il riutilizzo attraverso operazioni di controllo, pulizia, smontaggio e riparazione. Il totale dei RAEE recuperati rappresenta l’89,1% (Tabella 1). A livello europeo, l’Italia si posiziona al decimo posto tra i Paesi, con 3 punti percentuali sopra la media europea (80,7%, Figura 3).

    Lo stato dell'indicatore può definirsi buono: oltre tre quarti dei rifiuti raccolti e avviati a trattamento sono soggetti a operazioni di riciclo.

    Valutazione/descrizione del trend

    L’andamento del tasso di riciclaggio nel triennio 2019-2021 risulta positivo passando dall’82,2% nel 2019 all’87,1% nel 2021. Nel 2022, a fronte di un aumento sia dei quantitativi raccolti sia di quelli riciclati, la percentuale di riciclaggio si attesta all’83,7%. Questa inversione di tendenza è correlabile a un aumento più marcato delle quantità raccolte rispetto al 2021 (+6,3%) e più contenuto per le quantità riciclate (+2,2%).

    Va rilevato, comunque, che occorrere incrementare ulteriormente la raccolta dei RAEE che rappresenta, nel 2022, ancora solo il 28% dell’immesso sul mercato (Tabella 1). 

    Commenti

    I RAEE rappresentano uno dei principali flussi di rifiuti oggetto di monitoraggio tenuto conto delle caratteristiche intrinseche dei prodotti da cui derivano, contenenti sia sostanze pericolose, che richiedono particolari accorgimenti nella successiva gestione, sia materiali dotati di elevato valore economico che possono essere reinseriti nei cicli produttivi anche ai fini dell’approvvigionamento delle Critical Raw Materials. La quantità di apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato continua a crescere anche in termini quantitativi, attestandosi nel 2022 a 1,9 milioni di tonnellate (+33,8% rispetto al 2019). La raccolta, che rappresenta ancora solo il 28,1% dell’immesso sul mercato, ammonta a 534 mila tonnellate (+15,7% rispetto al 2019, Tabella 1 e Figura 1). L’83,7% dei RAEE raccolti, circa 447 mila tonnellate (+17,8% rispetto al 2019), è stato sottoposto a operazioni di riciclaggio, ivi incluse quelle di preparazione per il riutilizzo attraverso il controllo, la pulizia, lo smontaggio e la riparazione. Il trattamento viene effettuato perlopiù in impianti localizzati sul territorio italiano: i RAEE esportati ai fini del riciclo sono pari, infatti, a poco più di 8 mila tonnellate. Il recupero complessivo che comprende il recupero energetico rappresenta l’89,1% del totale dei RAEE raccolti (476 mila tonnellate) (Tabella 1 e Figura 2).  

    Allegati
    Titolo

    Tabella 1: Quantità di AEE immesse sul mercato, di RAEE raccolti, trattati, recuperati e riciclati

    Fonte

    ISPRA

    Thumbnail
    Titolo

    Figura 1: Quantità di RAEE raccolti, trattati, recuperati e riciclati

    Fonte

    ISPRA

    Thumbnail
    Titolo

    Figura 2: Tasso di riciclaggio e recupero dei RAEE

    Fonte

    ISPRA

    Thumbnail
    Titolo

    Figura 3: Tasso di riciclaggio dei RAEE dei Paesi europei (2022)

    Fonte

    ISPRA

    Italian