COSTI DI GESTIONE RIFIUTI URBANI

    Descrizione 1
    Data aggiornamento scheda
    Autori

    Gabriella Aragona, Lucia Muto

    Abstract
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    Abstract

    L’indicatore misura il costo medio nazionale sostenuto dai comuni per garantire il servizio di igiene urbana, per abitante e per kg di rifiuto prodotto. Nel 2022, il costo medio annuo di gestione risulta pari a 192,3 euro/abitante e a 38,5 euro centesimi/kg (centesimi di euro/kg) per rifiuto urbano prodotto.

    A livello di macroarea geografica il costo totale annuo pro capite del servizio risulta maggiore al Centro con 228,3 euro/abitante (42,5 euro centesimi/kg), seguito dal Sud con 202,3 euro/abitante (44,0 euro centesimi/kg) e dal Nord con 170,3 euro/abitante (33,7 euro centesimi/kg).

     

     

     

    Descrizione

    L’indicatore misura il costo medio nazionale di gestione per il servizio di igiene urbana, sostenuto dai comuni, per abitante e per kg di rifiuto. L’analisi dei dati è condotta su un campione di comuni, che per il 2022 è stato di 6.090, con una copertura del 77%.

     

    Scopo

    Verificare l'efficacia delle politiche di gestione dei rifiuti in relazione ai proventi derivanti dalla vendita di energia e di materia.

    Rilevanza
    Is it of national scope or applicable to environmental issues at regional level but of national significance
    It is able to describe the trend without necessarily providing an evaluation of the same
    It's simple, easy to interpret
    It is sensitive to changes that occur in the environment and/or human activities
    Provides a representative picture of environmental conditions, pressures on the environment or societal responses
    Provides a basis for international comparisons
    Misurabilità
    Adeguatamente documentati e di fonte nota
    Updated at Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili intervals and with reliable procedures
    Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
    Un’ “adeguata” copertura spaziale
    Solidità
    È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
    È ben fondato sul piano tecnico e scientifico.
    Presenta affidabilità e attendibilità dei metodi di misurazione e raccolta dei dati
    Comparabilità nel tempo
    Comparabilità nello spazio
    Principali riferimenti normativi e obiettivi

    Il D.Lgs. 152/2006, all’art.238, comma 1 stabilisce che chiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo locali, o aree scoperte ad uso privato o pubblico non costituenti accessorio o pertinenza dei locali medesimi, a qualsiasi uso adibiti, esistenti nelle zone del territorio comunale, che producano rifiuti urbani, è tenuto al pagamento di una tariffa. La tariffa costituisce il corrispettivo per lo svolgimento del servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

    Il DPR 158/99 è un regolamento recante norme per la elaborazione del metodo normalizzato al fine di definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani.

    La Legge 205 del 2017, all’art.1, comma 527, ha assegnato all’Autorità di Regolazione per l’Energia e le Reti e Ambiente (ARERA) funzioni di regolazione e il controllo in materia di rifiuti urbani e similari. Con la Deliberazione 443 del 2019, l’Autorità ha adottato il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR) recante i criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti per il periodo 2018-2021. Successivamente con la Deliberazione 363/2021 l'Autorità ha adottato il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-2) per Il Secondo Periodo Regolatorio 2022-2025.

    DPSIR
    Determinante
    Risposta
    Tipologia indicatore
    Descrittivo (A)
    Riferimenti bibliografici

    Rapporto rifiuti urbani - Edizione 2024

    Frequenza di rilevazione dei dati
    Annuale
    Fonte dei dati
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    Accessibilità dei dati di base

    Modello Unico di dichiarazione Ambientale MUD ISPRA - Catasto rifiuti (http://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it)

    Copertura spaziale

    Nazionale, regionale

    Copertura temporale

    2020-2022

    Descrizione della metodologia di elaborazione

    L’indicatore è costruito sommando il costo delle singole voci riportate nella scheda CG della sezione “Comunicazione Rifiuti Urbani” del MUD, presentata annualmente dai soggetti obbligati (comuni, i loro consorzi, le unioni dei comuni e altri gestori pubblici e privati) e poi tale valore viene rapportato alla popolazione e alla quantità di rifiuto urbano prodotto.  La scheda CG riporta i dati del Piano Economico Finanziario -PEF- (Titolo VI dell’MTR alla Deliberazione 443/2019, così come integrata dalle deliberazioni 238/2020, 493/2020 e 363/2021).

    Le schede CG vengono verificate puntualmente al fine di giungere a un campione di comuni rappresentativo a livello nazionale.

    Periodicità di aggiornamento
    Annuale
    Qualità dell'informazione

    L’indicatore fornisce informazioni sui costi di gestione sostenuti dai comuni per il servizio di igiene urbana è inoltre confrontabile a livello internazionale. I dati vengono raccolti secondo modalità comuni a livello nazionale e regionale e validati secondo metodologie condivise, sono dunque comparabili nel tempo e nello spazio.

    Stato
    Non definibile
    Trend
    Stabile
    Valutazione/descrizione dello stato

    Nel 2022, il costo medio annuo di gestione risulta pari a 192,3 euro/abitante e a 38,5 euro centesimi/kg.

    Valutazione/descrizione del trend

    Tra il 2020 e il 2022 il costo per abitante risulta in crescita (+3,6%), sebbene nel 2022 si registri una diminuzione dell’1% rispetto al 2021; tale flessione risulta in linea con la riduzione del quantitativo di rifiuti urbani prodotti rilevata nel 2022 (-1,8% rispetto al 2021).

    Commenti

    Nel 2022, il costo medio annuo di gestione risulta pari a 192,3 euro/abitante e a 38,5 euro centesimi/kg. A livello di macroarea geografica il costo totale annuo pro capite del servizio risulta maggiore al Centro con 228,3 euro/abitante (42,5 euro centesimi/kg), seguito dal Sud con 202,3 euro/abitante (44,0 euro centesimi/kg) e dal Nord con 170,3 euro/abitante (33,7 euro centesimi/kg) (Tabelle 1 e 2 e Figure 1 e 2). Nella macroarea del Nord si evidenzia un costo medio per abitante inferiore al costo medio nazionale, di 22 euro/abitante, mentre il Sud e il Centro presentano un costo medio per abitante superiore al costo medio nazionale, rispettivamente, di 10 euro/abitante e di 36 euro/abitante. Analogamente, il costo sulla quantità di rifiuto prodotto, al Nord risulta inferiore al costo medio nazionale di 4,9 euro centesimi/kg, mentre al Centro e al Sud il costo medio su kg è superiore al costo medio nazionale, rispettivamente, di 4 euro centesimi/kg e di 5,5 euro centesimi/kg.

    È necessario evidenziare che i costi sostenuti dai comuni per la gestione dei rifiuti urbani sono influenzati da diversi fattori, quali ad esempio la distanza dagli impianti in relazione anche alla posizione orografica del comune, così come l’affluenza turistica. Dall’analisi dei costi si è riscontrato che i comuni a vocazione turistica, presentano costi di gestione del servizio più elevati rispetto alla media nazionale. Anche per le isole, in modo particolare per le minori, si è rilevata una incidenza maggiore dei costi relativi al trasporto, obbligatoriamente marittimo, e alla distanza dagli impianti. Nella macroarea del Nord i maggiori costi pro-capite si registrano in Liguria che si riconferma anche a livello nazionale la regione con il maggior costo per abitante, 270,7 euro (50,8 euro centesimi/kg). Al Centro il maggiore costo si rileva in Toscana con 243,7 euro/abitante (41,4 euro centesimi/kg) mentre al Sud si rileva in Campania con 214,4 euro/abitante (47,7 euro centesimi/kg) (Figure 3 e 4).

    I minori costi pro-capite si riscontrano: al Nord in Lombardia con 142,3 euro/abitante (30,6 euro centesimi/kg), al Centro nelle Marche con 178,6 euro/abitante, (33,8 euro centesimi/kg) e al Sud in Molise, con 141,2 euro/abitante (36,2 euro centesimi/kg) (Figure 3 e 4).

    Allegati
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    Titolo

    Figura 1: Costo medio nazionale e per macroarea sostenuto dai comuni per garantire il servizio di igiene urbana, per abitante

    Fonte

    ISPRA

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    Titolo

    Figura 2: Costo medio nazionale e per macroarea sostenuto dai comuni per garantire il servizio di igiene urbana, per kg di rifiuto urbano prodotto

    Fonte

    ISPRA

    Legenda

    € cent/kg = centesimi di euro per chilogrammo

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    Titolo

    Figura 3: Costo medio regionale procapite sostenuto dai comuni per garantire il servizio di igiene urbana (2022)

    Fonte

    ISPRA

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    Titolo

    Figura 4: Costo medio regionale sostenuto dai comuni per garantire il servizio di igiene urbana, per kg di rifiuto urbano prodotto (2022)

    Fonte

    ISPRA 

    Legenda

    € cent/kg = centesimi di euro per chilogrammo

    Titolo

    Tabella 1: Costo pro capite medio regionale sostenuto dai comuni per garantire il servizio di igiene urbana

    Fonte

    ISPRA

    Titolo

    Tabella 2: Costo medio regionale per chili di rifiuto urbano prodotto sostenuto dai comuni per garantire il servizio di igiene urbana

    Fonte

    ISPRA

    Legenda

    € cent/kg = centesimi di euro per chilogrammo

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