Descrizione 1
Antonio Caputo, Giulia Iorio
L'indicatore mostra la dipendenza dell'economia nazionale dalle importazioni di diverse fonti energetiche per soddisfare il proprio fabbisogno. La diminuzione della quota di petrolio e l’incremento della quota di energia da fonti rinnovabili determina la diminuzione della dipendenza energetica nazionale. Dal 2007 si osserva una riduzione della dipendenza energetica, passata dal valore massimo dell'85,5% nel 2006 al minimo del 75,1% nel 2020. Nel 2023 la dipendenza fa registrare il 76,1%.
L'indicatore mostra la dipendenza dell'economia nazionale dalle importazioni di diverse fonti energetiche per soddisfare il proprio fabbisogno. L'indicatore è calcolato dal rapporto tra importazioni nette e disponibilità al netto delle scorte.
Fornire informazioni relative alla sicurezza dell'approvvigionamento di risorse in termini di livello di dipendenza dalle importazioni di fonti energetiche ed energia elettrica primaria.
Con la Decisione n.1386/2013/UE, l'Unione Europea definisce il VII programma generale di azione in materia ambientale fino al 2020. Il 14 ottobre 2020 la Commissione europea ha presentato la proposta di decisione che istituisce l'VIII programma di azione per l'ambiente dal 2021 al 2030. Il 29 marzo 2022 il Consiglio dell’UE ha adottato l'VIII programma di azione per l'ambiente dal 2021 al 2030. Sebbene non vi siano valori limite alle importazioni di fonti energetiche fissati dalla normativa l’indicatore si inscrive nelle politiche ambientali europee indirizzate alla decarbonizzazione e all’incremento dell’efficienza energetica.
Descrizione 2
MASE, 2024, La situazione energetica nazionale nel 2023
Qualificazione dati
ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente) MSE (Ministero dello sviluppo economico
MASE, Bilancio energetico nazionale link: https://sisen.mase.gov.it/dgsaie/
Database Eurostat al seguente link: https://ec.europa.eu/eurostat/data/database
Nazionale
1990-2023
Qualificazione indicatore
L'indicatore è calcolato dal rapporto tra importazioni nette e disponibilità al netto delle scorte. Tale indicatore, insieme ad altre statistiche energetiche è parte integrante del sistema europeo di statistica (ESS).
Nel 2023 la dipendenza energetica, ovvero il rapporto tra importazioni nette e disponibilità energetica al netto delle scorte, è pari al 76,1%. La dipendenza da combustibili solidi è totale, mentre quella da petrolio e gas naturale è rispettivamente del 93,7% e 95,6%. La dipendenza da risorse rinnovabili ha registrato il 6,8% (Tabella 1).
La mancanza di disponibilità di fonti energetiche interne rende l’Italia un paese a elevata dipendenza energetica. Dal 2007 si osserva una riduzione della dipendenza energetica, passata dal valore massimo registrato nel 2006 dell’85,5% al minimo del 75,1% del 2020, tornando a crescere negli anni successivi, per stabilizzarsi al 76,1% nel 2023 (Tabella 1 e Figura 1).
Dati
Table 1: Italian Energy Dependency*
Based on data from MASE, ENEA, EUROSTAT
* Net Imports / Total Energy Availability (excluding stock changes)
La dipendenza media nel periodo 1990-2023 da combustibili solidi è pari al 99,5%, con una dipendenza totale dalle importazioni negli ultimi anni. Per gas naturale e petroliferi il valore medio è rispettivamente pari all'82% e 95,6% (Tabella 1). Per i petroliferi si osserva un andamento di lungo termine decrescente fino al valore minimo di 92,5% registrato nel 2014 e nel 2020; nel 2023 la dipendenza è al 93,7%. L’andamento della dipendenza per il gas naturale mostra un costante aumento dal 64,3% nel 1990 al 95,6% nel 2023. La dipendenza dalle fonti rinnovabili cresce dall’1,4% nel 1990 al valore massimo del 13,3% registrato nel 2011, seguito da una costante diminuzione che raggiunge nel 2023 il valore del 6,8% (Tabella 1).