Descrizione 1
Elisa Brustia, Gabriele Leoni, Daniele Spizzichino
I beni culturali che ricadono nella zona stimata da ISPRA a pericolosità elevata sono 4.948 pari al 2%, mentre quelli ricadenti nel buffer a pericolosità moderata sono 7.601 pari al 3,3% del totale dei beni culturali italiani (229.530).
L’indicatore fornisce informazioni sui beni culturali esposti a pericolosità vulcanica sul territorio nazionale. La stima è stata effettuata utilizzando come dati di input i beni architettonici, monumentali e archeologici della banca dati VIR (Vincoli in Rete) curata dall’ISCR (Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro) e la mappa dei vulcani attivi e dei buffer di pericolosità realizzata da ISPRA sulla base della cartografia disponibile. I due buffer, quello di pericolosità vulcanica elevata (colate, flussi piroclastici, falls e ceneri) e quello di pericolosità vulcanica moderata (falls e ceneri), sono stati realizzati per interpolazione cautelativa delle carte di pericolosità (ove disponibili) prodotte dalle relative autorità competenti (es. Osservatorio Vesuviano, INGV, Protezione Civile), da Università e Istituti di ricerca.
Fornire una stima a scala nazionale della distribuzione dei beni culturali esposti a pericolosità vulcanica.
Descrizione 2
http://vincoliinrete.beniculturali.it/VincoliInRete/vir http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/vulcani_attivi.wp http://srv1.rm.ingv.it/srv1/srv
Le limitazioni principali del presente indicatore sono legate all'attuale definizione delle zone a diversa pericolosità vulcanica.
Azioni previste in futuro per aumentare la qualità e il dettaglio del presente indicatore saranno volte principalmente al miglioramento della zonazione di pericolosità vulcanica (analisi per la migliore caratterizzazione spaziale e tipologica delle zone soggette a colate e/o prodotti di ricaduta).
Qualificazione dati
I dati di base sul patrimonio culturale italiano sono reperibili e consultabili al seguente indirizzo: http://vincoliinrete.beniculturali.it/VincoliInRete/vir/utente/login https://www.ingv.it/
Nazionale
2024
Qualificazione indicatore
Buffering, intersezione e analisi spaziale in ambiente GIS di diverse banche dati.
I beni culturali che ricadono nel buffer di pericolosità elevata sono 4.948, pari al 2% del totale dei beni culturali (229.530), mentre quelli ricadenti nel buffer a pericolosità moderata sono 7.601, pari al 3,3% del totale (Tabella 1). In mancanza di parametri oggettivi di riferimento, la valutazione dello stato non è definibile.
Non sono state apportate variazioni sulle estensioni dei buffer relativi alla pericolosità vulcanica e pertanto non è possibile stimare una variazione dell’indicatore. La lieve variazione del numero totale di beni esposti rispetto alla precedente rilevazione deriva da correzioni della base dati sia qualitative (geolocalizzazione), sia quantitative (integrazione del numero dei beni). Il trend dell’indicatore non è definibile.
Dati
Tabella 1: Beni culturali esposti a rischio vulcanico (2024).
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA, ISCR, INGV
Pericolosità elevata = colate, flussi piroclastici e prodotti di ricaduta prossimali. Pericolosità moderata = prodotti di ricaduta distale.
Tabella 2: Comuni italiani classificati a pericolosità vulcanica elevata, con il maggior numero di beni culturali (2024)
Elaborazione ISPRA su dati ISPRA, ISCR, INGV
Pericolosità elevata = colate, flussi piroclastici e prodotti di ricaduta prossimali
Tra i beni culturali esposti a elevata pericolosità vulcanica (Figura 1) possiamo ricordare in particolare, nella regione Campania, il centro storico di Napoli e i siti archeologici di Pompei ed Ercolano. Per quanto riguarda la regione Sicilia, nell’area a pericolosità elevata, ricadono il parco dell’Etna e le isole Eolie con i loro ecosistemi unici e il centro storico di Acireale; nell’area a pericolosità moderata ricadono i centri storici di Catania e Taormina, con l’area archeologica di Giardini-Naxos. In Campania, Napoli presenta il maggior numero di beni culturali esposti a pericolosità vulcanica con 2.624 beni; in Sicilia, Acireale con 148 beni (Tabella 2).