Descrizione 1
Patrizia Borrello, Emanuela Spada
Ostreopsis cf. ovata è una microalga bentonica potenzialmente tossica, ad oggi presente nella maggior parte delle regioni costiere italiane con fioriture che possono dare luogo a fenomeni di intossicazione umana e a effetti tossici su organismi marini bentonici (stati di sofferenza o mortalità). La continua espansione lungo le coste italiane di Ostreopsis cf. ovata, delle sue fioriture e delle problematiche sanitarie, ambientali ed economiche ad essa associate, ha portato a istituire un programma di monitoraggio di sorveglianza della microalga a partire dal 2007. Tale attività viene eseguita annualmente nella stagione estiva dalle Agenzie Regionali per l’Ambiente (ARPA). I dati finora forniti dalle ARPA, raccolti ed elaborati da ISPRA hanno chiarito la distribuzione e l’andamento delle fioriture a livello nazionale e regionale. Ad oggi la microalga è stata riscontrata almeno una volta nelle campagne di monitoraggio finora effettuate in 12 regioni costiere su 15. Nel 2023, l'Ostreopsis cf. ovata è presente in 12 regioni costiere ovvero in 145/221 stazioni (68,7%), mentre risulta assente in tutti i campioni prelevati lungo le coste dell'Emilia-Romagna, Molise e Veneto.
L'indicatore misura l'andamento della concentrazione e distribuzione di Ostreopsis cf. ovata lungo le aree marino-costiere italiane e contribuisce alla valutazione ambientale delle acque di balneazione effettuata mediante la redazione dei "Profili delle acque di balneazione" (DM 30/3/2010, All. E). È altresì associabile al potenziale rischio tossico e nocivo sulle biocenosi marine bentoniche e sull'uomo. L’Allegato C del DM 30/3/2010 utilizzato fino alla stagione balneare 2018 riporta una soglia di allerta, corrispondente a una concentrazione nella colonna d'acqua pari a 10.000 cell./L (cellule per litro), oltre la quale (soglia di emergenza) è prevista l'adozione di misure di tutela. Dalla stagione balneare 2019 sono stati adottati i nuovi valori di riferimento di allerta o emergenza a tutela della salute umana riportati nelle linee guida ISS (Rapporto ISTISAN 14/19) ai sensi del DM 19/4/2018. Ostreopsis ovata è un dinoflagellato potenzialmente tossico rilevato in Italia a partire dal 1989, con abbondanze molto elevate (fioriture), soprattutto nel comparto bentonico. Le fioriture possono comportare casi di sofferenza o mortalità di organismi marini bentonici con conseguente peggioramento qualitativo dell'acqua. Esse si manifestano durante la stagione estiva e autunnale, spesso con la concomitante presenza di pellicole mucillaginose di colore bruno-rossastro a ricoprire diffusamente fondi e substrati duri e presenza di flocculi sospesi nella colonna d'acqua. Le condizioni che sembrano favorire lo sviluppo e le fioriture sono: bassa profondità dell'acqua, presenza di substrati rocciosi e/o macroalghe, scarso idrodinamismo dovuto alla morfologia naturale della costa o alla presenza di pennelli e barriere artificiali per il contenimento dell'erosione costiera, condizioni meteo-marine di grande stabilità, temperature delle acque superiori a 25 °C correlabile ai cambiamenti climatici in atto.
Valutare la presenza della microalga, l'andamento spazio-temporale della sua proliferazione e il potenziale rischio all'ambiente marino bentonico, all'uomo e alle acque di balneazione.
Direttiva Programma Alghe Tossiche del Ministro dell'ambiente (GAB/2006/6741/B01); Direttiva 2006/7/CE; D.Lgs. 152/2006; D.Lgs. 116/2008; DM 30 marzo 2010; DM 19 aprile 2018; Direttiva 2008/56/EC; D.Lgs. 190/2010; Accordo RA.MO.GE (Francia, Principato di Monaco, Italia).
A partire dal 2006, a seguito della Direttiva Programma Alghe Tossiche del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, ISPRA ha attivato con le ARPA costiere la linea di lavoro "Fioriture algali di Ostreopsis ovata lungo le coste italiane" al fine di individuare elementi per una strategia comune nazionale di campionamento, analisi, monitoraggio, sorveglianza, informazione, comunicazione e gestione del fenomeno "alghe tossiche". Parallelamente, il Ministero della salute ha predisposto le linee guida per la "Gestione del rischio associato alle fioriture di Ostreopsis ovata nelle coste italiane" (maggio 2007). Poiché uno degli scopi della Direttiva 2006/7/CE è di preservare, proteggere e migliorare la qualità dell'ambiente e di proteggere la salute umana integrando la Direttiva 2000/60/CE, come pure nel suo recepimento italiano, le attività su Ostreopsis sono risultate utili per le valutazioni ambientali. A questo scopo le fioriture sono da indicare nell'Allegato E "Profili delle acque di balneazione" del DM 30 marzo 2010 che riporta nell’art. 3 così come modificato dal DM 19 aprile 2018 (art. 3 comma c) l’adozione dei protocolli operativi ISPRA nelle attività di sorveglianza e monitoraggio e i nuovi valori di riferimento riportati nelle linee guida ISS (Rapporto ISTISAN 14/19) ai sensi del citato DM 19/4/2018.
In particolare, la fase di allerta prevede densità in colonna d’acqua di 10.000-30.000 cell/L, sufficiente idrodinamismo e temperature sfavorevoli alla fioritura o densità di 30.000-100.000 cell./L e condizioni meteo sfavorevoli a formazione di aerosol e spruzzi; mentre, in la fase di emergenza comporta “Densità in colonna d’acqua >30.000 cell./L e condizioni meteo-marine favorevoli alla formazione di aerosol e spruzzi d’acqua” o “Densità in colonna d’acqua >100.000 cell./L, indipendentemente dalle condizioni meteoclimatiche”.
L'indicatore, inoltre, è stato utilizzato per la Valutazione Iniziale ai sensi della Marine Strategy Framework Directive (2008/56/EC recepita con il D.Lgs. 190/2010). L'Accordo RA.MO.GE, con il GdL GIZC-Ostreopsis ovata, ha permesso dal 2010, a studiosi e autorità sanitarie italiane, francesi e monegasche di confrontarsi sui piani di sorveglianza nazionali, sui metodi di gestione della fioritura.
Descrizione 2
ISPRA Rapporti: 127/2010,148/2011, 173/2012, 188/2013, 211/2014, 232/2015, 253/2016, 275/2017, 298/2018, 325/2019, 336/2020, 357/2021, 379/2022, 396/2023.
Report SNPA 21/2021, Rapporto sugli indicatori di impatto dei cambiamenti climatici.
ISPRA, Quaderni Ricerca Marina n. 5, 2012
Linee guida ISS (Rapporto ISTISAN 14/19)
Climate change and harmful benthic microalgae. Patricia A. Tester, R. Wayne Litaker, Elisa Berdalet. Harmful Algae, Vol, 91, 2020 https://doi.org/10.1016/j.hal.2019.101655 https://www.researchgate.net/publication
Stefano Accoroni, Francesca Neri, Marika Ubaldi, Tiziana Romagnoli, Cecilia Totti, 2024.Trend of Ostreopsis cf.ovata (Dinophyceae) along the Conero Riviera (northern Adriatic Sea) over two decades. Phycologia https://doi.org/10.1080/00318884.2024.2318819
Mancanza di un valore soglia di riferimento ambientale.
Studio quantitativo degli effetti sul benthos. Determinazione di un valore di concentrazione soglia ambientale.
Qualificazione dati
Utilizzati i dati delle ARPA costiere forniti a ISPRA nell'ambito della linea di attività: "Fioriture algali di Ostreopsis ovata lungo le coste italiane" (Dir. Programma alghe tossiche n. GAB/2006/6741/B01) inviati sottoforma di relazioni e tabelle excel tramite posta elettronica o pec ISPRA e caricati su SINTAI con specifico format.
Regioni costiere
2010-2023
Qualificazione indicatore
Le abbondanze vengono espresse come cell./L, cell./g fw o cell./cm2 rispettivamente per campioni prelevati in colonna d'acqua, su macroalga o su substrato duro. Tutte le matrici concorrono a indicare il dato di presenza di Ostreopsis ovata nella stazione di prelievo, considerando come positività la presenza di Ostreopsis almeno una volta nella campagna di monitoraggio. La concentrazione in cell./L è confrontata con i nuovi valori di riferimento sanitario riportati nelle linee guida ISS (Rapporto ISTISAN 14/19) ai sensi del DM 19/4/2018. In particolare, la fase emergenza è raggiunta con densità >30.000 cell/L e condizioni meteo-marine favorevoli alla formazione di aerosol e spruzzi d’acqua. Il confronto spazio-temporale delle abbondanze mostra l'andamento delle fioriture a livello regionale, interregionale e nazionale nell'anno di riferimento e negli anni precedenti. Inoltre, la presenza di Ostreopsis espressa anche come percentuale dei siti positivi viene riportata a livello regionale e nazionale nell'anno in corso e nel periodo di osservazione.
Il monitoraggio 2023, effettuato in 15 regioni costiere, ha permesso di valutare l'andamento spazio-temporale dell'indicatore per singolo punto di campionamento. In 6 regioni si è verificato il superamento delle 30.000 cell/l e in tre di queste anche il superamento delle 100.000 cell/L. Il primo è un valore di allerta e il secondo un valore di emergenza, in base alle linee guida del Ministero della Salute. Nel 2023 non sono stati osservati episodi di sofferenza a carico di organismi marini ma soltanto sporadiche presenze di schiuma in acqua, patine rossastre a rivestire gli scogli (Sardegna), presenza di flocculi in colonna d'acqua (Lazio) e una rete mucillaginosa presente sulle macroalghe nel Friuli-Venezia Giulia durante il picco della fioritura. Nel 2023 si assiste a un aumento dei siti con presenza della microalga 145 siti (circa 69%) a fronte dei 134 siti (66%) nel 2022, che descrivono la distribuzione spaziale dell'indicatore. Non è al momento possibile valutare lo stato dal punto di vista ambientale solo sulla base della presenza dell’alga, in quanto manca un valore di riferimento ambientale che rappresenti un rischio per la salute degli organismi marino-bentonici. L'icona di Chernoff in questo caso è assegnata solo sulla presenza/assenza.
Si attribuisce un trend negativo poiché l'andamento nei 14 anni considerati non mostra una netta inversione di tendenza. Infatti, dal 2010 si rileva un incremento nel tempo, di circa 21 punti percentuali, dei siti con presenza di Ostreopsis ovata (2010: 48,3%, 2023: 68,7%) (Figura 2 e Tabella 3). Si osservano, inoltre, variazioni minime del numero dei siti con presenza della microalga nel periodo 2010-2015 e maggiori tra il 2016 e il 2023. Il valore massimo, pari al 71%, si registra nel 2020.
Dati
Table 1: Presence of Ostreopsis cf. ovated along the Italian coasts (2023)
ISPRA processing on data from coastal ARPA
empty cells indicate no monitoring
Table 2: Abundance of Ostreopsis cf. ovated along the Italian coasts 2023
ISPRA processing on data from coastal ARPA
empty cells indicate no monitoring
Table 3: Percentages of sites with presence of Ostreopsis cf. ovata at regional level (2010-2023)
ISPRA Processing
*monitoring not carried out
Nel 2023, le attività di monitoraggio della microalga bentonica potenzialmente tossica Ostreopsis cf. ovata, sono state effettuate lungo le coste delle 15 regioni costiere (Tabella 1 e Figura 1). Le indagini sono state effettuate dalle Agenzie Regionali per l’Ambiente (ARPA) sia ai fini delle attività di controllo delle acque destinate alla balneazione, in adempimento alla normativa vigente (DM 30/3/2010, D.M. 19 aprile 2018 e D.Lgs. 116/08 e ss.mm.ii), sia nell’ambito di progetti ARPA/Regione, oppure come attività rientranti nel monitoraggio delle specie potenzialmente tossiche nelle acque destinate alla molluschicoltura (Friuli-Venezia Giulia).
Sono state individuate e monitorate 211 stazioni di campionamento con caratteristiche idromorfologiche idonee allo sviluppo della microalga (presenza di macroalghe, substrati rocciosi, acque poco profonde e dal moderato idrodinamismo, scogliere naturali e barriere frangiflutto o pennelli) o che hanno fatto registrare negli anni precedenti presenza e/o fioriture della microalga. Il monitoraggio è stato eseguito generalmente nel periodo giugno-settembre 2023, anticipato a maggio in Molise e posticipato in alcuni casi a ottobre (Marche e Veneto). La frequenza del campionamento quindicinale o mensile è stata intensificata nei casi di superamento dei valori di riferimento (30.000 cell./l, 100.000 cell./l), come indicato nelle fasi di emergenza descritte nei piani di sorveglianza rispettivamente delle Linee guida del Ministero della salute contenute nel DM 30/3/2010 e DM 19/4/2018 e nel Rapporto ISTISAN 14/19.
Sono stati prelevati campioni di acqua e macroalghe, secondo metodologie condivise. Sono stati, inoltre, rilevati i parametri chimico-fisici dell'acqua e registrati su apposita scheda di campo, informazioni sul sito di campionamento, eventuali segnali di manifesta fioritura microalgale o stati di sofferenza a carico di organismi marini (ricci, mitili, stelle marine, pesci, macroalghe, ecc.).
Nel 2023 Ostreopsis cf. ovata è stata riscontrata in 12 regioni costiere, mentre risulta assente in tutti i campioni prelevati lungo le coste del Veneto, Emilia-Romagna e Molise (Tabella 2 disponibile nella Banca dati indicatori ambientali) ed è presente almeno una volta in 145/211 stazioni (68,7%), considerando tutte le tipologie di matrici campionate (Tabella 1 e Figura 1). Questo vuol dire che i siti in cui si rileva la presenza della microalga essendo "a potenziale rischio di proliferazione algale tossica" sono da segnalare nel profilo ambientale delle acque di balneazione da sorvegliare attraverso il monitoraggio (DM 30/3/2010 e 19/4/2018). Inoltre, il valore di riferimento sanitario di allerta pari a 30.000 cell/l è stato superato almeno una volta in 14 siti di monitoraggio (calcolo effettuato solo sulla matrice acqua, Figura 1) e il valore sanitario di emergenza di 100.000 cell/L è stato superato almeno una volta in 5 siti (Lazio n. 1, Puglia n. 3 e Sicilia n. 1). Le prime rilevazioni (a basse concentrazioni) si riscontrano a giugno in Campania, Calabria, Lazio, Liguria, Sardegna e Sicilia, mentre le abbondanze più elevate superiori alle 30.000 cell/L sono distribuite tra giugno e settembre in Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lazio, Puglia e Sicilia. In particolare, nelle ultime tre regioni citate, si è verificato sia il superamento delle 30.000 cell/l, sia il superamento delle 100.000 cell/L. Il valore massimo di concentrazione è stato pari a 220.110 cell./L riscontrato in un solo sito in Puglia.
Inoltre, sulla base dei dati rilevati negli anni pregressi, la durata della fioritura varia da pochi giorni fino 7-10 giorni ma dipendente, comunque, dalle condizioni ambientali che la favoriscono e la mantengono.