Descrizione 1
Valentina Bernarello, Andrea Bonometto, Rossella Boscolo Brusà, Federica Cacciatore, Federica Oselladore, Emanuele Ponis
L’indice MaQI (Macrophyte Quality Index) (Sfriso et al., 2014) formalmente adottato dall’Italia per la classificazione dello stato ecologico degli ambienti di transizione nell’ambito della Direttiva 2000/60/CE, integra i due elementi di qualità biologica macroalghe e fanerogame acquatiche. Il MaQI risponde alle pressioni di origine antropica che interessano le aree di transizione e descrive lo stato di qualità ecologica in 5 classi: elevato, buono, sufficiente, scarso e cattivo. I programmi di monitoraggio attualmente operativi nelle acque di transizione italiane prevedono 2 campionamenti semestrali all’interno di un’annualità di ogni triennio: ad oggi sono state effettuate 3 campagne di campionamento in quasi tutte le regioni a partire dal 2014. Nel triennio 2020-2022 l’indice MAQI è stato applicato a 91 corpi idrici di transizione italiani appartenenti a 7 regioni. Di questi, il 23,1% è in stato ecologico “elevato”, il 23,1% nello stato “buono”, il 22,0% “sufficiente”, il 28,5% nello stato “scarso” e il 3,3% in stato “cattivo”. A livello nazionale, per le regioni di cui sono disponibili i dati (7 su 9), il 46,2% dei corpi idrici di transizione ha raggiunto l’obiettivo di qualità (“buono” o “elevato”).
Il Macrophyte Quality Index è un indice multimetrico, basato su: numero e percentuale delle specie macrolagali sensibili; abbondanza relativa di Rhodophyta e Chlorophyta; copertura percentuale di macroalghe; copertura percentuale delle diverse specie di fanerogame acquatiche (ISPRA, 2011).
Tale indice viene utilizzato per fornire una classificazione ecologica sintetica dell'ecosistema attraverso l'utilizzo dei parametri strutturali (copertura, composizione e abbondanza) della comunità macrofitica di fondo mobile. Il MaQI, consolidato da un robusto supporto bibliografico, è in grado di riassumere la complessità delle comunità vegetale di fondo mobile, permettendo una lettura ecologica dell'ecosistema in esame. L’indice è applicabile a tutti i corpi idrici italiani con salinità media annua superiore a 5 ed è stato intercalibrato con gli altri Stati membri per garantire la comparabilità dei risultati a livello mediterraneo. Il valore del MaQI varia tra 0 e 1, e corrisponde al Rapporto di Qualità Ecologica (RQE) richiesto dalla Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE. I limiti di classe sono definiti e riportati nella normativa di riferimento D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.
Classificare lo stato di qualità ecologica dei corpi idrici di transizione utilizzando gli elementi di qualità biologica "macroalghe" e "fanerogame acquatiche".
Direttiva 2000/60/CE
D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.
Decisione 2018/229/UE
La Direttiva 2000/60/CE (recepita con D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii) istituisce un quadro normativo di riferimento per tutti gli Stati membri, per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere e sotterranee che mira al miglioramento di tutti i corpi idrici naturali, artificiali e fortemente modificati, al fine di raggiungere un buono stato delle acque entro le date fissate dalla normativa vigente.
L’indice MaQI è stato formalmente individuato per la classificazione dell’Elemento di Qualità Biologica Macrofite nelle acque di transizione italiane dal DM 260/2010 e inserito nella Decisione 2018/229/UE a seguito del processo di intercalibrazione in ambito Mediterraneo.
Il valore del MaQI varia tra 0 e 1 e corrisponde al Rapporto di Qualità Ecologica (RQE) richiesto dalla Direttiva quadro sulle acque 2000/60/EC. I limiti di classe per la classificazione dello stato ecologico (elevato, buono, sufficiente, scarso e cattivo) sono riportati nel D.Lgs.152/06 e ss.mm.ii.
Descrizione 2
Sfriso, A., Facca, C., Ghetti, P.F., 2007. Rapid Quality Index, based mainly on Macrophyte Associations (R-MAQI), to assess the ecological status of the transitional environments. Chemistry and Ecology, 23 (6): 1-11.
Sfriso, A., Facca, C., Ghetti, P.F., 2009. Validation of the Macrophyte Quality Index (MaQI) set up to assess the ecological status of Italian marine transitional environments. Hydrobiologia, 617, 117-141.
Sfriso, A., Facca, C., Bonometto, A., Boscolo, R., 2014. Compliance of the Macrophyte Quality Index (MaQI) with the WFD (2000/60/EC) and ecological status assessment in transitional areas: The Venice lagoon as study case. Ecological Indicators 46, 536–547.
ISPRA, 2009. Implementazione della Direttiva 2000/60/CE - Classificazione dello stato ecologico dei corpi idrici delle acque marino costiere e di transizione.
ISPRA, 2010. Implementazione della Direttiva 2000/60/CE - Linea guida per l’applicazione dell’indice MaQI.
ISPRA, 2011. Protocolli per il campionamento e la determinazione degli elementi di qualità biologica e fisico-chimica nell’ambito dei programmi di monitoraggio ex 2000/60/CE delle acque di transizione.
ISPRA-UNIVE, 2012. Variazioni del Macrophyte Quality Index (MaQI) a seguito dei risultati dell’intercalibrazione nell’Ecoregione Mediterranea (Med-GIG).
Aggiornamento costante della lista specie utilizzata.
Qualificazione dati
ARPA costiere
SINTAI
Nazionale (7/9)
2014-2016; 2017-2019; 2020-2022
Qualificazione indicatore
Per l’applicazione del MaQI è necessario determinare i seguenti parametri:
- Riconoscimento sistematico dei taxa macroalgali a livello di specie e determinazione del numero e percentuale di taxa sensibili presenti (ISPRA, 2010);
- Copertura totale e abbondanza relativa delle macroalghe dominanti. È sufficiente discriminare tra la copertura > o < del 5% e l’abbondanza relativa di Chlorophyta e Rhodophyta;
- Riconoscimento e copertura percentuale relativa delle singole specie di fanerogame.
Le metriche sono combinate tra loro tramite una matrice a due entrare, per macroalghe e fanerogame rispettivamente, che restituisce direttamente il valore del RQE e lo stato dell’EQB (ISPRA, 2012). Il valore del MaQI varia tra 0 e 1. I limiti di classe sono riportati nella normativa di riferimento (D.Lgs.152/06 e ss.mm.ii.), che definisce 5 classi (elevato, buono, sufficiente, scarso, cattivo).
Dall’analisi dell’indice MaQI, si osserva che dei 91 corpi idrici su cui è stato applicato nel triennio 2020-2022, 3 sono risultati nello stato ecologico “cattivo” (3,3%), 26 “scarso” (28,5%), 20 “sufficiente” (22%), 21 “buono” (23,1%) e 21 in stato “elevato” (23,1%) (Tabella 1).
Dal confronto tra trienni si evidenzia un progressivo incremento dei corpi idrici in stato “buono” ed “elevato” (24,2% nel primo, 27,3% nel secondo e 38,2% nel terzo) per i corpi idrici tidali e, per i corpi idrici non tidali, un incremento tra primo e secondo triennio (da 56,3% a 62,3%) seguito da un decremento nel terzo (50,9%) (Figura 2).
Dati
Figura 1b: EQB Macrofite MaQI, stato di qualità ecologica delle macrofite nei corpi idrici di transizione italiani (zoom sui corpi idrici delle 7 regioni). Triennio di monitoraggio 2020-2022
Elaborazione ISPRA in collaborazione con ARPA FVG, ARPAV, ARPAE Emilia-Romagna, ARPA Puglia, ARPA Lazio, ARPA Sicilia, ARPA Sardegna su dati SINTAI, ARPA costiere
Figura 2: EQB Macrofite MaQI. Stato di qualità ecologica delle macrofite nelle acque di transizione tidali e non tidali mediante indice MaQI - confronto 1° triennio (2014-2016), 2° triennio (2017-2019) e 3° triennio (2020-2022) di monitoraggio
Elaborazione ISPRA in collaborazione con ARPA FVG, ARPAV, ARPAE Emilia-Romagna, ARPA Puglia, ARPA Lazio, ARPA Campania, ARPA Sicilia, ARPA Sardegna su dati SINTAI, ARPA costiere
n. CI = numero Corpi idrici
Per i corpi idrici non tidali sono stati considerati tutti i dati a disposizione per i tre trienni di monitoraggio.
Tabella 1: EQB Macrofite MaQI, stato di qualità ecologica delle macrofite nelle acque di transizione italiane a livello regionale e complessivo
Elaborazione ISPRA in collaborazione con ARPA FVG, ARPAV, ARPAE Emilia Romagna, ARPA Lazio, ARPA Puglia, ARPA Sicilia, ARPA Sardegna su dati SINTAI, ARPA costiere
n° CI = numero Corpi idrici
Table 2: EQB Macrofite MaQI. Ecological quality status of macrophytes in transitional waters grouped by "tidal/non-cidal" type. Comparison 1st three-year period (2014-2016), 2nd three-year period (2017-2019) and 3rd three-yearly (2020-2022) of monitoring
ISPRA Elaboration in collaboration with ARPA FVG, ARPAV, ARPAE Emilia Romagna, ARPA Lazio, ARPA Puglia, ARPA Campania, ARPA Sicilia, ARPA Sardegna on SINTAI, ARPA coastal data
No. CI number Water Bodies
For non-thillary bodies, all data available for three three-yearly monitors were considered.
L'applicazione dell'indice MaQI nelle acque di transizione nazionali fornisce una valutazione generale della componente macrofitica per le regioni di cui sono disponibili i dati (7 su 9), che comprendono in totale 91 corpi idrici di transizione, appartenenti a 7 regioni: Friuli-Venezia Giulia (13 CI); Veneto (19 CI); Emilia-Romagna (5 CI); Lazio (4 CI); Puglia (11 CI); Sicilia (13 CI) e Sardegna (26 CI). (Figura 1a - 1b). Non sono state considerate nel conteggio e nell’elaborazione le acque di transizione ricadenti nella tipologia “foci fluviali”, alle quali l’indicatore non è al momento applicabile. A livello nazionale, i dati, relativi al triennio 2020-2022, mostrano che il 46,2% dei corpi idrici di transizione ha raggiunto l'obiettivo di qualità ("buono" o "elevato"). A livello di singole regioni (Tabella 1), il 90,9% dei corpi idrici della Puglia e il 75% del Lazio raggiungono l'obiettivo di qualità; percentuali inferiori si rilevano per la Sicilia e il Friuli-Venezia Giulia (46,2% e 46,1%, rispettivamente), Sardegna (38,5%), Veneto (36,8%), mentre in Emilia-Romagna nessun corpo idrico presenta uno stato di qualità “elevato o buono”. Se si raggruppano i corpi idrici secondo la categoria “tidale/non tidale” (Tabella 2, Figura 2), si osserva che raggiungono lo stato “buono" o "elevato" il 38,2% dei CI “tidali” (13 su 34) e il 50,9% dei CI “non tidali” (29 su 57).