TEMPERATURA MEDIA

    Descrizione 1
    Update date
    Authors

    Piero Fraschetti, Francesca Lena, Walter Perconti, Emanuela Piervitali, Giulio Settanta

    Abstract
    Immagine
    Abstract

    L'indicatore descrive l'andamento della temperatura media in Italia. L'aumento della temperatura media registrato in Italia negli ultimi trenta anni è spesso superiore a quello medio globale sulla terraferma. Nel 2023 l’anomalia, rispetto alla media climatologica 1991-2020, della temperatura media in Italia (+1,14 °C) è stata superiore a quella globale sulla terraferma (+0,86 °C). In Italia, il 2023 è risultato il 2° anno più caldo dell'intera serie annuale dal 1961. A partire dal 2000 le anomalie rispetto alla base climatologica 1991-2020 sono state sempre positive, ad eccezione di quattro anni (2004, 2005, 2010 e 2013).

    Description

    La temperatura dell'aria è una delle variabili principali che caratterizzano il clima di una determinata area geografica. L'indicatore rappresenta la media, in un determinato intervallo di tempo, dei valori di temperatura dell'aria misurata a due metri dalla superficie. L’andamento termico rispetto ai valori normali di lungo periodo è valutato attraverso il calcolo dei valori di anomalia, cioè la differenza tra i valori registrati in un determinato anno e il valore normale di lungo periodo calcolato sul trentennio di riferimento 1991-2020.

    Purpose

    Permette di valutare le tendenze in atto rispetto ai cambiamenti climatici e costituisce uno dei presupposti indispensabili alla definizione delle opportune strategie e azioni di adattamento ai cambiamenti climatici.

    Rilevanza
    It has a national scope or is applicable to environmental issues at the regional level but of national significance.
    It is able to describe the trend without necessarily providing an evaluation of it.
    It is simple, easy to interpret.
    Provides a representative picture of environmental conditions, pressures on the environment.
    Provides a basis for international comparisons.
    Measurability
    Adequately documented and from a known source.
    Updated at regular intervals and with reliable procedures.
    Easily available or made available at a reasonable cost/benefit ratio.
    An 'adequate' spatial coverage.
    An 'appropriate' temporal coverage.
    Solidity
    It is based on national/international standards and national/international consensus on its validity.
    It is well founded in technical and scientific terms.
    It presents reliability and trustworthiness of the measurement and data collection methods
    Comparability over time
    Comparability in space
    Main regulatory references and objectives

    Con il Green Deal europeo, il nostro continente ha voluto porre al centro del proprio impegno politico il riscaldamento globale, con l’obiettivo di contribuire a limitare l’aumento della temperatura media globale entro 1,5°C rispetto all’epoca pre-industriale e a rendere i territori più resilienti ai cambiamenti climatici, coerentemente con quanto stabilito dagli Accordi di Parigi nell’ambito delle Nazioni Unite, sulla base delle stime del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC). L'Accordo di Parigi è il primo accordo universale e giuridicamente vincolante sui cambiamenti climatici, adottato alla conferenza di Parigi sul clima (COP21) nel dicembre 2015. L'UE e i suoi Stati membri sono tra le 190 parti dell'Accordo di Parigi. L'Accordo definisce l'obiettivo a lungo termine di "mantenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitare l'aumento della temperatura a 1,5 °C al di sopra dei livelli pre-industriali, poiché ciò ridurrebbe significativamente i rischi e gli impatti dei cambiamenti climatici” (UNFCCC, 2016, ‘The Paris Agreement’). La necessità di limitare l'aumento della temperatura media globale in accordo con gli obiettivi dell'UNFCCC è riconosciuta anche nel Sendai Framework for Disaster Risk Reduction 2015-2030 e nel Goal 13 (Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze”) dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

    DPSIR
    State
    Impact
    Indicator type
    Descriptive (A)
    Bibliographic references

    https://scia.isprambiente.it; 

    SNPA, 2024, Il clima in Italia nel 2023; 

    ISPRA, 2022, I normali climatici 1991-2020 di temperatura e precipitazione in Italia; 

    ISPRA, 2018, Variazioni della temperatura in Italia: estensione della base dati e aggiornamento della metodologia di calcolo; 

    ISPRA, 2016, Controlli di qualità delle serie di temperatura e precipitazione; 

    ISPRA, 2015, Valori climatici normali di temperatura e precipitazione in Italia; 

    ISPRA, 2014, Focus su "Le città e la sfida ai cambiamenti climatici"; 

    ISPRA, 2013, Variazioni e tendenze degli estremi di temperatura e precipitazione in Italia; 

    ISPRA, 2012, Elaborazione delle serie temporali per la stima delle tendenze climatiche; 

    Alexandersson H. e Moberg A., 1997, Homogenization of Swedish temperature data, Int. J. of Climatol. , 17, 25-54; 

    Toreti A. e Desiato F., 2007, Temperature trend over Italy from 1961 to 2004, Theor. Appl. Climatology, DO I10.1007/s00704-006-0289-6. 

    Toreti A., Desiato F., Fioravanti G., Perconti W., 2009, Seasonal temperatures over Italy and their relationship with low-frequency atmospheric circulation patterns, Springer-Climatic Change , DO I: 10.1007/s10584-009-9640-0

    Further actions

    Miglioramenti nella stima della temperatura media in Italia potrebbero derivare dalla estensione del sistema di calcolo dell'indicatore ad altre fonti di dati, al fine di incrementare la disponibilità delle serie storiche di temperatura che soddisfino requisiti di durata, continuità e completezza delle serie temporali.

    Data collection frequency
    Yearly
    Fonte dei dati
    ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
    Data availabilty

    SCIA – Sistema nazionale per l’elaborazione e diffusione di dati climatici (https://scia.isprambiente.it)

    Spatial coverage

    Nazionale

    Time coverage

    1961-2023

    Processing methodology

    Il programma utilizzato dal sistema SCIA (Sistema nazionale per l’elaborazione e diffusione di dati climatici) elabora i dati elementari e restituisce un valore di temperatura media giornaliera, che è accettato come dato valido solo se ha superato determinati controlli. Successivamente, il programma calcola i valori decadali, mensili e annuali dell'indicatore, facendo una media dei valori giornalieri negli intervalli di tempo di 10 giorni, un mese e un anno, rispettivamente. Tali valori sono accettati come dati validi solo se sono stati calcolati, in ogni intervallo di tempo preso in considerazione, con almeno il 75% dei dati giornalieri validi. Come indicato dall’Organizzazione Mondiale Metereologica, la base climatologica per il calcolo delle anomalie di temperatura è stata aggiornata al trentennio più recente, 1991-2020, per descrivere meglio il clima attuale. Attraverso l'elaborazione delle serie temporali con opportuni metodi e modelli statistici, è possibile rilevare l'esistenza o meno di trend di temperatura sul territorio italiano, stimarne l'entità ed eventualmente effettuare confronti con quelli provenienti da studi a scala globale o relativi ad altre aree geografiche.

    Update frequency
    Year
    Qualità dell'informazione

    L’indicatore descrive in maniera adeguata l’andamento della temperatura media in Italia. Il calcolo dell’indicatore è condotto con una metodologia standardizzata e seguendo i criteri generali indicati dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale. La metodologia è consistente nel tempo e nello spazio. Sia i dati in ingresso sia lo stesso indicatore sono sottoposti a controlli di validità effettuati dagli Enti proprietari dei dati elementari (CRA-CMA (Unità di Ricerca per la Climatologia e la Meteorologia applicate all’Agricoltura), Rete Sinottica (AM e ENAV), Reti regionali) e dal sistema SCIA (Sistema nazionale per l’elaborazione e diffusione di dati climatici) dell’ISPRA. L’utilizzo dei valori medi di anomalia su tutto il territorio nazionale permette di soddisfare adeguatamente la richiesta di informazione relativa a questo indicatore. Le stazioni di misura con i cui dati viene calcolata l’anomalia e stimata la tendenza in corso soddisfano i requisiti di durata, continuità, completezza e omogeneità delle serie temporali.

    State
    Poor
    Trend
    Negative
    Rating evaluation/description

    Nel 2023 (Figura 1) l’anomalia della temperatura media in Italia (+1,14 °C) è stata superiore a quella globale sulla terraferma (+0,86 °C), rispetto alla media climatologica 1991-2020. 

    Trend evaluation/description

    L’aumento della temperatura media registrato in Italia negli ultimi trenta anni è stato spesso superiore a quello medio globale sulla terraferma. È stato stimato, mediante un modello di regressione lineare semplice, un aumento significativo (α=0,05) della temperatura media in Italia di circa 0,40 °C per decade nel periodo 1981-2023. Poiché le principali strategie e programmi politici internazionali riguardanti i cambiamenti del clima hanno come obiettivo quello di contrastare il riscaldamento in atto nel sistema climatico, la valutazione di trend sfavorevole e l’assegnazione della relativa icona, possono essere considerati in termini di allontanamento da tale obiettivo.

    Comments

    In Italia, il valore dell’anomalia della temperatura media del 2023 si colloca al 2° posto nell’intera serie storica. A partire dal 2000, le anomalie rispetto alla base climatologica 1991-2020 sono state sempre positive, ad eccezione di quattro anni: 2004, 2005, 2010 e 2013. Il 2023 è stato il decimo anno consecutivo con anomalia positiva rispetto alla norma (Figura 1). 

    Dalla Figura 2 si evince che l’anomalia della temperatura media annuale nel 2023 è stata in media di +1,27 °C al Nord, +1,20 °C al Centro e +0,97 °C al Sud e Isole. Il mese di aprile ha fatto registrare anomalie negative ovunque (-0,52 °C al Nord, -0,85 °C al Centro, -0,58 °C al Sud e Isole), il mese di maggio solo nelle macroaree del Centro e Sud e Isole. Tutti gli altri mesi sono stati più caldi della media, con il valore più alto di anomalia registrato ovunque a ottobre: +3.20 °C al Nord, +3.75 °C al Centro, +3.05 °C al Sud e Isole. Aprile ha fatto invece registrare ovunque il valore più basso di anomalia: -0.52 °C al Nord, -0.85 °C al Centro, -0.58 °C al Sud e Isole.

    Data
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    Headline

    Figura 1: Serie delle anomalie medie annuali della temperatura media sulla terraferma, globale e in Italia, rispetto ai valori climatologici normali 1991-2020

    Data source

    NCDC /NOAA e ISPRA

    Thumbnail
    Headline

    Figura 2: Anomalia media mensile e annuale 2022 della temperatura media in Italia rispetto al valore normale 1990-2020

    Data source

    ISPRA

    Italian