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PRELIEVO DI ACQUA PER USO CIVILE

Immagine abstract
Abstract: 
L’indicatore si riferisce al 2018 ed è elaborato sulla base dei dati ISTAT relativi all’ultimo “Censimento delle acque per uso civile” effettuato nel 2019 e pubblicati nel marzo 2020. Le informazioni sono fornite a scala nazionale, regionale e per distretto idrografico, suddivise a loro volta in prelievo da corpo idrico superficiale e sotterraneo. I valori del prelievo sono confrontati con quelli rilevati nel precedente "Censimento delle acque per uso civile" del 2015. Nel 2018, rispetto al precedente censimento del 2015, il prelievo idrico per uso civile in Italia è diminuito.
Descrizione: 
L’indicatore fornisce una misura della pressione sui corpi idrici superficiali e sotterranei esercitata dal prelievo della risorsa idrica per l'uso civile. Il prelievo della risorsa idrica non va confuso con la quantità utilizzata o erogata poiché è comprensivo delle dispersioni o perdite che si verificano nelle opere di adduzione e distribuzione molto più accentuato nel settore civile. La categoria ISTAT “civile” viene identificata con la categoria “potabile” della normativa per la richiesta di concessione di derivazione (RD 1775/33). Il Censimento delle acque per uso civile raccoglie informazioni presso gli Enti gestori dei servizi idrici per uso civile sull’intero ciclo dell’acqua; è inserito inoltre nel Programma statistico nazionale (IST – 02192), che comprende l'insieme delle rilevazioni statistiche di interesse per l'intera collettività nazionale.
Scopo: 
Analizzare i quantitativi prelevati da corpi idrici superficiali e sotterranei per avere un quadro dello sfruttamento delle risorse idriche; analizzare le percentuali dei prelievi regionali sul totale nazionale per evidenziare quali regioni prelevano maggiori quantità di risorsa idrica; analizzare per ciascuna regione l’aliquota di risorsa idrica proveniente da corpi idrici superficiali e quella da corpi idrici sotterranei, al fine di verificare quale fonte è più sfruttata e in quale regione.
Rilevanza: 
È di portata nazionale oppure applicabile a temi ambientali a livello regionale ma di significato nazionale
È in grado di descrivere il trend senza necessariamente fornire una valutazione dello stesso
È semplice, facile da interpretare
È sensibile ai cambiamenti che avvengono nell’ambiente e/o delle attività antropiche
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
Fornisce una base per confronti a livello internazionale
Misurabilità: 
Adeguatamente documentati e di fonte nota
Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Solidità: 
È basato su standard nazionali/internazionali e sul consenso nazionale/internazionale circa la sua validità
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Presenta attendibilità e affidabilità dei metodi di misura e raccolta dati
Comparabilità nel tempo
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi: 
Il prelievo deve essere di entità tale che per il corpo idrico interessato sia rispettato il principio del “non deterioramento” ovvero sia garantito il raggiungimento degli obiettivi ambientali previsti dalla Direttiva 2000/60/CE: “buono stato ecologico e chimico” per i corpi idrici superficiali e di “buono stato chimico” e “buono stato quantitativo” per i corpi idrici sotterranei.
DPSIR: 
Pressione
Tipologia indicatore: 
Descrittivo (tipo A)
Riferimenti bibliografici: 
ISTAT 2020 - LE STATISTICHE DELL’ISTAT SULL’ACQUA | ANNI 2018-2019 https://www.istat.it/it/files//2020/03/Le-statistiche-Istat-sull%E2%80%99acqua.pdf
ISTAT 2017 - ANNO 2015 REPORT CENSIMENTO DELLE ACQUE PER USO CIVILE https://www.istat.it/it/files//2017/12/Report-Censimento-acque.pdf
ISTAT 2014 - ANNO 2012 REPORT CENSIMENTO DELLE ACQUE PER USO CIVILE https://www.istat.it/it/files//2014/06/2014_06_26_Report_censimento_acqua.pdf
ISTAT FOCUS GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2017 https://www.istat.it/it/files//2017/03/Focus_acque.pdf
ISTAT FOCUS GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA 2018 https://www.istat.it/it/files//2018/03/Focus-acque-2018.pdf
Limitazioni: 
La quantificazione dei volumi prelevati dall’ambiente svolta dagli enti gestori può essere effettuata anche tramite stime, perché non è sempre possibile disporre di misurazioni dirette.
Ulteriori azioni: 
Non compilato  
Frequenza rilevazione dati: 
Biennale
Accessibilità dei dati di base: 
https://www.istat.it/it/archivio/240016
https://www.istat.it/it/archivio/207497
https://www.istat.it/it/archivio/127380
Fonte dei dati di base: 
ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica)
Descrizione della metodologia di elaborazione: 
Somma dei prelievi regionali. Confronto dati annuali per tipologia di fonte di prelievo. Rapporto rispetto alla popolazione
Core set: 
7EAP - Dati sull'ambiente
SDGs Indicators
Altri Core set: 
L'indicatore contribuisce a calcolare l'indicatore 6.4.2 dei Sustainable Development Goals (SDGS) denominato "Water Stress"
Periodicità di aggiornamento: 
Biennale
Copertura spaziale: 
Nazionale, Regionale
Copertura temporale: 
2012, 2015, 2018
I dati utilizzati per la definizione dell'indicatore hanno caratteristiche di qualità essendo raccolti ed elaborati dalla principale istituzione nazionale di rilevamento. Sono dal 2018 rilevati mediante un censimento biennale, mentre precedentemente era triennale e pubblicati a intervalli regolari previa procedure di verifica. La reperibilità del dato è agevole essendo affidata alla pubblicazione su web in pagine tematiche il cui raggiungimento è intuitivo (si veda “Accessibilità dei dati di base”). La serie dei dati di prelievo per uso civile rilevati sistematicamente parte dal 2012 per cui la copertura temporale non può considerarsi ancora idonea per definire in maniera robusta dei trend. L’indicatore fornisce elementi informativi alla scala spaziale nazionale e quindi offre un quadro di livello nazionale. L’indicatore presenta caratteristiche di comparabilità nel tempo e nello spazio che rendono agevoli confronti tra regioni e distretti idrografici. Inoltre è sensibile ai cambiamenti che avvengono nell'ambiente anche in conseguenza delle attività antropiche. E' possibile effettuare agevolmente dei confronti con i rilevamenti precedenti.
Stato: 
Non definibile
Descrizione/valutazione dello stato: 
Sebbene lo stato non sia definibile, la riduzione del prelievo ha un effetto benefico sull'ambiente riducendo la pressione sui corpi idrici.
Trend: 
Positivo
Descrizione/valutazione del trend: 
Rispetto al rilevamento precedente del 2015 il prelievo per uso civile complessivo in Italia si è ridotto del 2,7% (Figura 3).
Variabili: 
Numero di abitanti
Commenti: 
Il valore nazionale del prelievo giornaliero di acqua per uso civile medio annuo per abitante è circa 419 L/abitante/giorno, con il valore massimo raggiunto in Molise con 2.023 L/abitante/giorno e il valore minimo in Puglia con soli 116 L/abitante/giorno (Figura 1). L’approvvigionamento è prevalentemente da acque sotterranee (84,8%) e in alcune regioni come la Valle d’Aosta e l’Umbria l’approvvigionamento idrico di acqua per uso civile deriva totalmente da esse (Figura 2). Una piccolissima percentuale è anche derivata dalla dissalazione di acqua marina (0,1%), nelle sole regioni Sicilia e Toscana. Nel 2018 il prelievo idrico per uso civile in Italia si è ridotto del 2,7% rispetto al censimento precedente, ed è pari a circa 9,23 miliardi di metri cubi (Figura 3). I valori del prelievo giornaliero pro capite, è bene precisare, non tengono conto dei trasferimenti idrici tra regioni, per cui non tutta l’acqua prelevata in una regione viene erogata e utilizzata nella medesima regione.