Autori:
Gabriele Bellabarba, Maria Logorelli,
Abstract:
L'indicatore riporta per ogni regione/provincia autonoma, il numero assoluto, il numero normalizzato (agli abitanti e alla superficie) e le potenze degli impianti radiotelevisivi (RTV) e dei servizi per Stazioni Radio Base della telefonia mobile (SRB); è specificato inoltre il numero di siti in cui sono installati gli impianti/servizi.
Dal 2008 al 2019 la potenza complessiva degli impianti SRB è aumentata del 400% mentre quella degli impianti RTV è diminuita del 13%. I servizi SRB sono aumentati del 79% mentre gli impianti RTV sono rimasti in numero pressoché invariato. In questo arco temporale il settore delle telecomunicazioni per la telefonia mobile è stato caratterizzato da un sussegurisi di nuove tecnologie di comunicazione, a partire dal 2G fino ad arrivare al 5G che è tutt’ora in fase di sperimentazione in 120 Comuni italiani.
Dal 2008 al 2019 la potenza complessiva degli impianti SRB è aumentata del 400% mentre quella degli impianti RTV è diminuita del 13%. I servizi SRB sono aumentati del 79% mentre gli impianti RTV sono rimasti in numero pressoché invariato. In questo arco temporale il settore delle telecomunicazioni per la telefonia mobile è stato caratterizzato da un sussegurisi di nuove tecnologie di comunicazione, a partire dal 2G fino ad arrivare al 5G che è tutt’ora in fase di sperimentazione in 120 Comuni italiani.
Descrizione:
L'indicatore riporta per ogni regione/provincia autonoma, il numero assoluto, il numero normalizzato (agli abitanti e alla superficie) e le potenze degli impianti radiotelevisivi (RTV) e dei servizi per Stazioni Radio Base della telefonia mobile (SRB); è specificato inoltre il numero di siti in cui sono installati gli impianti/servizi. Per impianto RTV s'intende l’elemento associabile a una determinata frequenza di trasmissione; per servizio SRB s'intende la tipologia del sistema di trasmissione implementato (GSM, UMTS 900, UMTS 1800 ecc.); per sito, la località o l'indirizzo in cui è installato l'impianto/servizio.
Scopo:
Quantificare le principali fonti di pressione sul territorio per i campi a radiofrequenza (RF).
RILEVANZA - L'indicatore:
È semplice, facile da interpretare
Fornisce un quadro rappresentativo delle condizioni ambientali, delle pressioni sull’ambiente o delle risposte della società, anche in relazione agli obiettivi di specifiche normative
MISURABILITÀ - I dati utilizzati per la costruzione dell’indicatore sono/hanno:
Aggiornati a intervalli regolari e con procedure affidabili
Facilmente disponibili o resi disponibili a fronte di un ragionevole rapporto costi/benefici
Un’ “adeguata” copertura spaziale
Un’ “idonea” copertura temporale
SOLIDITÀ - L'indicatore:
È ben fondato in termini tecnici e scientifici
Comparabilità nel tempo
Comparabilità nello spazio
Principali riferimenti normativi e obiettivi:
Legge quadro 36/2001 e relativo decreto attuativo DPCM 8/07/2003 (RF) e s.m.i.
D.Lgs. 259/2003 e s.m.i
L'art. 4 della Legge quadro 36/01 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici prevede l'istituzione di un catasto nazionale delle sorgenti fisse e mobili di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e delle zone territoriali interessate, e di catasti regionali realizzati in coordinamento con il Catasto nazionale. Il 13 febbraio 2014 è stato emanato il Decreto ministeriale di istituzione del catasto in oggetto a valle di un processo di confronto tra ISPRA e le ARPA/APPA, iniziato diversi anni fa, al fine di definire e condividere le specifiche tecniche per la realizzazione del Catasto stesso. Il CEN (Catasto Elettromagnetico Nazionale) opera in coordinamento con i diversi Catasti elettromagnetici regionali (CER) e sono stati avviati i progetti regionali finanziati dal MATTM secondo i disposti del DD n.72/2016 relativi alla realizzazione/gestione dei CER. Questo sicuramente porterà a un forte impulso positivo alla messa a regime degli stessi e di conseguenza del CEN.
D.Lgs. 259/2003 e s.m.i
L'art. 4 della Legge quadro 36/01 sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici prevede l'istituzione di un catasto nazionale delle sorgenti fisse e mobili di campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici e delle zone territoriali interessate, e di catasti regionali realizzati in coordinamento con il Catasto nazionale. Il 13 febbraio 2014 è stato emanato il Decreto ministeriale di istituzione del catasto in oggetto a valle di un processo di confronto tra ISPRA e le ARPA/APPA, iniziato diversi anni fa, al fine di definire e condividere le specifiche tecniche per la realizzazione del Catasto stesso. Il CEN (Catasto Elettromagnetico Nazionale) opera in coordinamento con i diversi Catasti elettromagnetici regionali (CER) e sono stati avviati i progetti regionali finanziati dal MATTM secondo i disposti del DD n.72/2016 relativi alla realizzazione/gestione dei CER. Questo sicuramente porterà a un forte impulso positivo alla messa a regime degli stessi e di conseguenza del CEN.
DPSIR:
Determinante, Pressione
Tipologia indicatore:
Descrittivo (tipo A)
Riferimenti bibliografici:
Annuario dei dati ambientali (ISPRA), Reports tematici (ISPRA)
Limitazioni:
Numerose sono le criticità che caratterizzano il reperimento delle informazioni relative agli impianti in oggetto, la relativa copertura spaziale e temporale e la qualità dei dati, soprattutto per gli impianti radiotelevisivi che sono per lo più esistenti sul territorio nazionale da diverso tempo, avendo avuto una diffusione incontrollata negli anni ’70-’80, per la mancanza di una regolamentazione specifica a livello nazionale. Altri fattori che alimentano queste criticità sono da ritrovarsi in ritardi sull’attuazione di precisi dettati normativi per la fornitura dei dati da parte dei gestori degli impianti in oggetto, efficienza degli strumenti di raccolta dati a livello locale, mancanza di risorse umane e finanziarie dedicate a questa attività di raccolta dati.
Ulteriori azioni:
Azioni sinergiche da parte dei soggetti coinvolti nel cercare di supportare il flusso di informazioni con idonei strumenti normativi e con attività mirate all'analisi delle criticità sopra menzionate al fine di fare luce sulle problematiche e proporre soluzioni per dare maggiore uniformità e completezza al dato a livello nazionale.
Frequenza rilevazione dati:
Annuale
Accessibilità dei dati di base:
http://agentifisici.isprambiente.it
Fonte dei dati di base:
Osservatorio CEM
Descrizione della metodologia di elaborazione:
Rapporto del numero di impianti/servizi con la superficie regionale e con il numero di abitanti residenti.
Calcolo della densità dei siti e degli impianti/servizi facendo il rapporto tra la somma dei siti/(impianti/servizi) e quella delle superfici territoriali.
Somma delle potenze al connettore d'antenna complessive regionali.
Calcolo della densità dei siti e degli impianti/servizi facendo il rapporto tra la somma dei siti/(impianti/servizi) e quella delle superfici territoriali.
Somma delle potenze al connettore d'antenna complessive regionali.
Core set:
7EAP - Dati sull'ambiente
Periodicità di aggiornamento:
Annuale
Copertura spaziale:
17/20
Copertura temporale:
2008-2019
Le informazioni per questo indicatore non sono state aggiornate per alcune regioni; La solidità scientifica è garantita da una comparabilità nel tempo e nello spazio: le metodologie di costruzione dell'indicatore non sono variate. Infine l'indicatore si presta ad una facile interpretazione. |
Stato:
Scarso
Descrizione/valutazione dello stato:
Considerando i dati forniti dai referenti ARPA/APPA per il 2019, si nota che le SRB presentano una densità di servizi, sull’intera superficie nazionale, circa 10 volte superiore rispetto a quella relativa agli impianti radiotelevisivi (RTV) (rispettivamente 0,97 e 0,10 per km2); anche la densità dei siti SRB (0,18 siti per km2) è sei volte superiore rispetto a quella dei siti RTV (0,03 siti per km2) (Figura 1). La potenza complessiva degli impianti SRB (17.623 kW) risulta essere superiore a quella degli impianti RTV (9.919kW) (Figura 2).
Trend:
Negativo
Descrizione/valutazione del trend:
In Figura 3, 4 e 5 è possibile osservare il trend temporale 2008-2019 che mette in evidenza il diverso andamento che caratterizza queste due tipologie di impianti di radio telecomunicazioni. In questi 12 anni il numero di impianti e di siti RTV è rimasto pressoché invariato mentre la potenza complessiva si è ridotta del 13% probabilmente anche in relazione al passaggio dalla tecnologia analogica a quella digitale; infatti nell’utilizzo della tecnologia analogica ogni canale corrispondeva ad una emittente mentre l’utilizzo della tecnologia digitale ha permesso di trasmettere più emittenti sullo stesso canale. Le Stazione radio base per telefonia mobile hanno visto invece un considerevole incremento dei servizi pari a circa 79% e della potenza complessiva pari al 400%. I siti e gli impianti sono aumentati rispettivamente del 28% e del 18%.
Titolo Tabella 1: Numero di impianti radiotelevisivi (RTV), numero di siti e potenza complessiva associata (2019) Fonte Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM), ISTAT (aggiornamento al 31/12/2019) Legenda a Il totale Italia si riferisce alle regioni per cui il dato è aggiornato e completo; b Dato non aggiornato; * Il dato non copre tutto il territorio regionale; nd: dato non disponibile Regione/Provincia autonoma Siti Impianti Potenza Abitanti Superficie Impianti per unità di superficie Impianti per 10.000 abitanti n. kW n. km2 n./km2 n./abitanti Piemonte 1467 1928 676.00 4,341,375 25,387.07 0.08 4.44 Valle d’Aosta 172 761 45.07 125,501 3,260.90 0.23 60.64 Lombardia 784 3912 3124.02 10,103,969 23,863.65 0.16 3.87 Trentino-Alto Adige 518 2708 278.70 1,074,819 13,605.50 0.20 25.19 Bolzano-Bozen 257 1632 151.00 532,080 7,398.38 0.22 30.67 Trento 261 1076 127.70 542,739 6,207.12 0.17 19.83 Veneto 452 2232 1485.00 4,907,704 18,345.35 0.12 4.55 Friuli-Venezia Giulia 307 551 447.88 1,211,357 7,924.36 0.07 4.55 Liguria 222 997 nd 1,543,127 5,416.21 0.18 6.46 Emilia-Romagna 441 2225 1396 4,467,118 22,452.78 0.10 4.98 Toscana 606 1822 1972.00 3,722,729 22,987.04 0.08 4.89 Umbria 227 836 378.70 880,285 8,464.33 0.10 9.50 Marche 227 1070 354.00 1,518,400 9,401.38 0.11 7.05 Lazio* 293 987 nd 5,865,544 17,232.29 0.06 1.68 Abruzzob 178 1388 425 1,305,770 10,831.84 0.13 10.63 Moliseb 144 140 nd 302,265 4,460.65 0.03 4.63 Campania 1203 2545 nd 5,785,861 13,670.95 0.19 4.40 Puglia 257 812 nd 4,008,296 19,540.90 0.04 2.03 Basilicata 160 368 40.00 556,934 10,073.32 0.04 6.61 Calabria 566 869 nd 1,924,701 15,221.90 0.06 4.51 Sicilia 1202 2426 nd 4,968,410 25,832.39 0.09 4.88 Sardegna nd nd nd 1,630,474 24,100.02 nd nd Italiaa 5,361 18,413 10,197 29,748,843 154,145 0.12 6.19 Titolo Tabella 2: Numero di servizi per stazioni radio base (SRB), numero di siti e potenza complessiva associata (2019) Fonte Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM), ISTAT (aggiornamento al 31/12/2019) Legenda a Il totale Italia si riferisce alle regioni per cui il dato è aggiornato e completo; b Dato non aggiornato; * Il dato non copre tutto il territorio regionale; nd: dato non disponibile Note per la Provincia Autonoma di Trento il dato non aggiornato è solo quello relativo al numero di servizi Regione/ Provincia autonoma Siti Servizi Impianti Potenza Abitanti Superficie Servizi per unità di superficie Servizi per 10.000 abitanti n. kW n. km2 n./km2 n./abitanti Piemonte 5557 28015 6099 2961 4,341,375 25,387.07 0.91 64.53 Valle d’Aosta 301 2035 614 153.51 125,501 3,260.90 1.60 162.15 Lombardia 6734 39372 10292 4006.58 10,103,969 23,863.65 0.61 38.97 Trentino-Alto Adigeb 1085 10382 1920 1037.20 1,074,819 13,605.50 1.31 96.59 Bolzano-Bozen 496 3800 939 393.40 532,080 7,398.38 1.95 71.42 Trentob 589 6582 981 643.80 542,739 6,207.12 0.94 121.27 Veneto 4338 16906 6392 2814.00 4,907,704 18,345.35 1.09 34.45 Friuli-Venezia Giulia 1537 11143 2290 1167.2 1,211,357 7,924.36 0.71 91.99 Liguria 2931 8896 5330 nd 1,543,127 5,416.21 0.61 57.65 Emilia-Romagna 4206 20665 6154 2585.67 4,467,118 22,452.78 1.09 46.26 Toscana 3091 15045 4158 1719.00 3,722,729 22,987.04 1.53 40.41 Umbria 721 3492 1206 387.80 880,285 8,464.33 2.42 39.67 Marche 1023 4634 1671 918.00 1,518,400 9,401.38 2.03 30.52 Lazio* 4353 33143 8125 nd 5,865,544 17,232.29 0.52 56.50 Abruzzob 1396 4393 1396 nd 1,305,770 10,831.84 2.47 33.64 Moliseb nd nd nd nd 302,265 4,460.65 nd nd Campania nd 16852 3987 1253 5,785,861 13,670.95 0.81 29.13 Puglia* 2982 nd 4061 nd 4,008,296 19,540.90 nd nd Basilicata 400 6180 890 910 556,934 10,073.32 1.63 110.96 Calabria 1265 nd 2460 nd 1,924,701 15,221.90 nd nd Sicilia 4700 nd 4700 nd 4,968,410 25,832.39 nd nd Sardegnab nd nd nd nd 1,630,474 24,100.02 nd nd Italia a 28,404 151,287 40,705 18,016 32,367,452 159,559 16 731 - Titolo Figura 1: Densità di impianti/servizi e di siti, confronto tra RTV e SRB, relativamente alle regioni per le quali è disponibile il dato completo (2019) per entrambe le tipologie di sorgente
Fonte Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM) - Titolo Figura 2: Potenza complessiva, confronto tra RTV e SRB, relativamente alle regioni per le quali è disponibile il dato completo (2019) per entrambe le tipologie di sorgente
Fonte Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM) - Titolo Figura 3: Numero di impianti e di siti RTV
Fonte Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM)
Note Sono state considerate sia le regioni/province autonome che hanno fornito il dato completo per l’arco temporale 2008-2019 per entrambe le tipologie di sorgente RTV e SRB e sia quelle che hanno fornito un’informazione parziale che è stata successivamente completata tramite un criterio statistico (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia,Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche). - Titolo Figura 4: Numero di impianti, servizi e siti SRB
Fonte Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM)
Note Sono state considerate sia le regioni/province autonome che hanno fornito il dato completo per l’arco temporale 2008-2019 per entrambe le tipologie di sorgente RTV e SRB e sia quelle che hanno fornito un’informazione parziale che è stata successivamente completata tramite un criterio statistico (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche). - Titolo Figura 5: Potenza impianti RTV e SRB
Fonte Elaborazione ISPRA su dati ARPA/APPA (Osservatorio CEM)
Note Sono state considerate sia le regioni/province autonome che hanno fornito il dato completo per l’arco temporale 2008-2019 per entrambe le tipologie di sorgente RTV e SRB e sia quelle che hanno fornito un’informazione parziale che è stata successivamente completata tramite un criterio statistico (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Provincia autonoma di Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche).
Questo andamento in continua crescita del numero dei servizi SRB e della relativa potenza complessiva rispecchia il forte sviluppo tecnologico che continua a caratterizzare il settore della telefonia mobile col susseguirsi di nuove tecnologie di comunicazione, a partire dal 2G fino ad arrivare al 5G che è in piena fase di sperimentazione in 120 Comuni italiani.
Numerose restano le criticità che caratterizzano il reperimento delle informazioni relative agli impianti in oggetto. Alcuni fattori che alimentano queste criticità sono da ritrovarsi in ritardi sull’attuazione di precisi dettati normativi per la fornitura dei dati da parte dei gestori degli impianti in oggetto, efficienza degli strumenti di raccolta dati a livello locale, mancanza di risorse umane e finanziarie dedicate a questa attività di raccolta dati. Per tali motivi alcune regioni non hanno il dato disponibile o aggiornato. È comunque necessario sottolineare che lo sviluppo di strumenti di raccolta quali database, catasti, etc. porta anche ad una più completa informazione sugli impianti RF presenti sul territorio. Ne consegue infatti che le variazioni dei dati relativi agli impianti in oggetto possono essere legate sia ad una reale variazione sul territorio di siti, impianti e servizi RTV/SRB oppure a un'informazione più accurata a disposizione dei referenti delle ARPA/APPA attraverso i propri sistemi di raccolta dati (quali ad esempio catasti, archivi informatizzati).